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Friday, April 12, 2013

La Carmen di Antonio de Lauzieres

Speranza

Prosper Mérimée



 


   

A Cordova, verso il tramonto c'è un gran numero
di sfaccendati sul lungofiume della riva destra del
Guadalquivir.

Là si respirano le esalazioni di una conceria che perpetua ancora l'antica fama del paese per il trattamento dei pellami, ma in compenso vi si gode uno spettacolo che ha indubitabilmente il suo pregio.
 
(Da 'Carmen')

Prosper Mérimée
 
Prospero Mérimée (Parigi, 28 settembre 1803Cannes, 23 settembre 1870) è stato uno scrittore, storico e archeologo francese.
 
Mérimée amava il misticismo, la storia e l'inconsueto e fu influenzato dai romanzi di Sir Walter Scott, dalla crudezza e dai drammi psicologici di Alexander Pushkin.
 
Spesso le sue opere sono ricche di misteri e si svolgono fuori dalla Francia, in particolare in Spagna ed in Russia.
 
Da uno dei suoi racconti è stata tratta l'opera Carmen.
 
Iscritto alla facoltà di diritto, durante gli anni della giovinezza eccelleva già nelle lingue straniere: greco, arabo, inglese e russo.
 
Amico personale di Turgenev, è stato uno dei primi traduttori di libri russi in francese.


Acquerello di Mérimée
 
 
Figlio di un pittore allievo di David, che aveva potuto mantenersi grazie a buon matrimonio, Mérimée si appassionò alle arti figurative sin da quando era bambino.
 
Come ebbe a dire dopo però, non fu mai un gran pittore.
 
L'influenza della madre invece gli fece scoprire la letteratura, principalmente inglese, e lo scozzese Walter Scott.
 
A sedici anni Mérimée, che conosce già inglese e spagnolo, si iscrisse all'Università, dove gli venne consigliato di studiare il diritto.
 
Tuttavia Mérimée non riuscì mai ad appassionarsi agli studi di legge.
 
Nel frattempo leggeva Balzac, e i classici latini e greci, sempre presenti nella sua formazione.
 
Da lì la decisione di dedicarsi alla carriera letteraria.
 
Intanto viveva già una vita da bohemien, e collezionava molte donne tra le sue conquiste.
 
Pur non essendo molto bello, le donne dovevano restare affascinate dalla sua aria ombrosa.
 
Nel 1822 il giovane conosce Stendhal, ma non rimane entusiasta del poeta.
 
Nei 'Ricordi di Egotismo' scriverà.
 
Costui aveva qualcosa di sfrontato e di molto sgradevole.
 
I suoi occhi, piccoli e vacui, avevano sempre la solita espressione, di cattiveria.
 
Malgrado la prima impressione, Mérimée e Stendhal furono grandi amici per 21 anni, ossia fino alla morte del secondo.
 
Iniziò a scrivere con la pubblicazione di alcune opere sotto svariati pseudonimi.
 
Lo interessavano soprattutto le vicende strane, ed aveva un certo gusto macabro per il gotico, che lo accompagnò sempre.
 
Mérimée viaggiò molto, e familiarizzava con ogni tipo di gente: persone "con cui un Inglese si vergognebbe di farsi vedere in giro".
 
Sapeva persino alcune parole di lingua rom, e gli zingari lo rispettavano.
 
Le prime opere furono scritti di scarso successo, ma con il raffinarsi dello stile dei suoi racconti, salirono anche le vendite.
 
Nel 1830, in Spagna, il ventisettenne scrittore conobbe il conte di Montijo Cipriano de Palafox y Portocarrero de Guzmán, che lo introdusse nella sua dimora.
 
Lì conobbe donna Maria Manuela Enriquetta Kirkpatrick, consorte del conte, ed Eugenia, la contessina che anni dopo sposerà Napoleone III e che sarà sua protettrice.
 
A casa dei Montijo, lo scrittore apprenderà dalla contessa un racconto che trasformerà in Carmen.
 

Napoleone III ed Eugenia: la coppia imperiale protesse lo scrittore.
 
Nel 1844 fu nominato membro dell'Accademia di Francia ma definì l'eperienza "il giorno più brutto della mia vita".
 
Mérimée infatti odiava l'ipocrisia.

Georges Bizet: Musicò la Carmen
 
 
Mérimée alternava le lettere con archeologia, storia, belle arti e politica.
 
A partire dal 1834 e fino al 1860, divenne ispettore generale dei monumenti storici e ricoprì incarichi ai ministeri di Marina, Commercio e Interni.
 
Quando Eugenia de Montijo divenne imperatrice nel 1853, Mérimée fu nominato senatore.
 
Nella ultima fase della sua vita si dedicò soprattutto alla sua occupazione di Ispettore presso il Ministero Francese dei beni culturali.
 
Dopo il 1860, malato di cuore, va a vivere a Cannes, assistito da due governanti inglesi, continuando però a viaggiare.
 
Visita Londra ed è membro dell'Esposizione universale della città.
 
Amico della coppia imperiale, morirà durante la Guerra franco-prussiana, la quale segna la fine per Napoleone ed Eugenia, come gran parte degli scrittori francesi della sua epoca.
 
Durante la Comune di Parigi del 1871, la sua casa e la sua biblioteca di Parigi vengono distrutte.

Opere

  • Il teatro di Clara Gazul (1825): divertimento letterario ispirato al teatro spagnolo
  • La Guzla (1827)

Disegno di Mérimée per la Carmen
La Jacquerie (1828)
Cronaca del regno di Charles IX (1829):
romanzo storico
Mateo Falcone (1829)
Mosaïque (1833): racconti
Appunti di viaggio (1835-1840):
 in cui racconta il suo viaggio attraverso la Grecia, la Spagna, la Turchia e la Francia.
La Venere d'Ille (1837)
Colomba (1840): uno dei racconti più famoso di Mérimée nel quale una giovane corsa spinge il fratello a vendicare la morte del padre
Carmen (1845):
il famosissimo racconto da cui
fu tratta l'opera omonima di Georges Bizet nel 1875
Il noto dettato (1857):
dettato stracolmo di difficoltà grammaticali ed ortografiche, scritto su richiesta dell'imperatrice Eugenia de Montijo.
Lokis (1869): ispirato ad una leggenda lituana:
la storia di un essere nato da una donna ed un orso.
La camera blu (1872)
Lettere ad una sconosciuta (1874): una raccolta di lettere da Mérimée a Jenny Dacquin pubblicata dopo la sua morte.
Viaggio in Spagna (2002) ed. Ibis, a cura di Graziella Martina
(La corrida, gli incontri con personaggi dal temperamento forte, il museo di Madrid).

A partire dal 1834, Prosper Mérimée inizia un censimento dei monumenti storici francesi più importanti.

Nell'onorare la sua opera, il ministero della cultura e della comunicazione ha dato il suo nome al database "Mérimée", una base dati sul patrimonio architettonico francese.

Collegamenti esterni [modifica]

PredecessoreSeggio 25 dell'Académie françaiseSuccessore
Charles Nodier1844 - 1871Louis de Loménie
Controllo di autorità VIAF: 44302582 LCCN: n79066702


  

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