Powered By Blogger

Welcome to Villa Speranza.

Welcome to Villa Speranza.

Search This Blog

Translate

Wednesday, May 8, 2013

PAOLO E FRANCESCA al castel di Gradara

Speranza

Ieri alle ore 9
nel palazzo di
Gradara, in via dei Lussuri,
sono stati scoperti da un servo di corte, i cadaveri di
Francesca Da Polenta e Paolo Malatesta.


Il caso è stato affidato all’ispettore Alighieri Dante
giunto da Firenze nel 1282, a seguito di
Paolo Malatesta conosciuto mentre
quest’ultimo era "Capitano del Popolo" nella città toscana.

 L’Alighieri ha dichiarato che il caso
è risolto ed il reo è
agli arresti domiciliari.

Si tratta di Gianciotto Malatesta,
fratello di una delle vittime, e
marito dell’altra.

Uxoricidio-fratricidio dunque, ma perche?


Dagli inquirenti bocche cucite.

Ha parlato, invece, colui che ha rinvenuto i cadaveri.

Francesca era stesa a terra, i capelli sciolti,
la manotesa reggeva ancora
il romanzo di Lancillotto del Lago e la sua regina Ginevra.


Paolo, probabilmente ucciso per primo, era riverso
sul divano con 5 coltellate all’addome.

I due, al momento dell’omicidio, pare fosserò in intimità.


Bernardino Da Polenta, il fratello della
vittima, ha rilasciato questa dichiarazione:

C’era da aspettarselo mia sorella ha sposato
Giangiotto Malatesa per volere di nostro padre Guido
come ringraziamento all’aiuto prestatogli dal Malatesta nella conquista di Ravenna.

Aveva solo 15 anni.

Il matrimonio è stato celebrato tra lei e Paolo, che agiva "per procura" del fratello.

Francesca era felice e sembrava
innamorata del “Bello”, chissà
cosa deve avere provato
trovandosi improvvisamente
maritata allo “zoppo” in una città “straniera”.


Il marito, però, la ha sinceramente amata tanto che ha annunciato di volerla seppellire insieme a Paolo.

Francesca lascia una figlia, Concordia, Paolo la moglie Beatrice Orabile e i figli Umberto e Margherita.

I funerali verranno celebrati il 25 Marzo nella chiesa di S.Agostino, alle ore 10:00.

Niente fiari ma offerte all’associazione “NESSUNO TOCCHI CAINO”, che attende chi a vita ci spense.

No comments:

Post a Comment