Grice e Prini: l’implicatura conversazionale di
Dedalo e il volo d’Icaro – filosofia italiana – Luigi Speranza (Belgirate). Filosofo italiano. Grice: “I like Prini,
but I won’t expect his “Discorse e situazione” to be about Firth’s context of
utterance!” Pensare è infatti la maniera più profonda del nostro desiderare – “XXVI
secoli nel mondo dei filosofi" (Caltanissetta, Sciascia). Tra i maggiori
esponenti dell'esistenzialismo. Studia ad Arona e Pavia sotto LORENZI.
Studia SORBATTI sotto LEVI e SCIACCA. Studia l’accademia di Plotino. P. s'è
legato al gruppo di gioco di filosofi che SCIACCA riune intorno a se. Quando SCIACCA
si trasfere a Genova tutto il gruppo lo segue. Insegna a Genova, Perugia, Roma
e Pavia. “Lo scisma sommerso” (Milano, Garzanti) analizza la spaccatura sotterranea
che si è creata nella chiesa cattolica tra il magistero ufficiale e la fede e
le scelte di vita dei credenti. Un tema che diviene centrale è il tema del male.
Scrive “XXVI secoli nel mondo dei filosofi” -- «un ripensamento, una sorta di
commiato personale dai filosofi e dai problemi che gli sono stati cari per
tutta la vita. Accanto al discorso apofantico, che definisce in modo univoco il
suo oggetto e che vuol dimostrare le sue verità in modo necessario, apre lo
spazio per la ‘conversazione’. In “Verso una ontologia della conversazione”
(Roma, Studium), risalire la dimenticanza della conversazione ad Aristotele, il
quale ritene i discorsi semantici non vero-funzionali e quindi estranei al
campo del linguaggio-oggetto sino del meta-linguaggio della filosofia. In “Discorso
e situazione” (Roma, Studium) definisce in modo più dettagliato gl’ambiti della
conversazione. Nella molteplicità dell’uso logico della ragione, delinea un
esame sistematico delle diverse forme della conversazione razionale “situata”,
ossia in relazione al suo proprio oggeto o topico ed al suo proprii
conversatori, e precisamente la verifica come forma della prova del discorso
oggettivo o scientifico, la categoria della testimonianza e la determinazione
particolare come ‘forma’ della ‘prova’ della conversazione. È stata un ricerca
non inutile, credo, se ha messo in luce, per un verso, contro lo scientismo, la
pluralità dell’uso della ragione, e per un altro verso, la fondamentale
convergenza di quelle forme del discorso razionale in una dottrina della verità
ostensiva dell’essere, o un’ontologia semantica. Gl’uomini di cui la filosofia
deve occuparsi sono gl’italiani concreti. In “Il corpo che siamo: introduzione
all'antropologia etica” (Torino, SEI) studia i corpi degl’italiani come elementi
costituiti della inter-soggettività in un’unità psico-fisica del resto. Già SERBATTI
fa questo movimento verso i corpi, parlando di sentimenti fondamentali corporei.
In “Il paradosso d’Icaro” (Roma, Armando) elabora la distinzione tra mero bisogni
dei corpi e desideria o volonta. I bisogni, cioè le necessità di avere, si
distingueno dalla volontà di essere autenticamente. Il domandare intorno
al senso di ciò che è e di ciò che si *è* un domandare che mette in questione
anche i domandanti stessi. In ‘L’ambiguità dell’essere’ (Genova,
Marietti) caratterizza l’essere come ’ambiguo’: necessità assoluta (al modo di
Velia), bontà o finalità assoluta, o come libertà od opposizione assoluta. Cerca
queste tre modalità, ritenendole tutte essenziali all'essere e, insieme, non
deducibili l’una dall'altra. Define questa sua concezione problematicismo
ontologico. Dal momento che l’essere è in sé ambiguo, esso non si lascia
completamente definire e dimostrare dal discorso apofantico e si presta alla
conversazione. C’è un carattere ludico nell'atteggiamento del credente, quando
pretende di poter mettere tra parentesi la propria fede e di essere anch'egli,
nella ricerca della verità, come dice Husserl, ein wirklicher Anfänger, un vero
e proprio principiante. Fa una distinzione
tra il nucleo del messaggio evangelico e le forme che esso ha via via assunto
nella storia, critica delle posizioni più tradizionaliste della chiesa,
specialmente in filosofia -- si veda in particolare “La filosofia cattolica”
(Roma, Laterza) --, invito al dialogo tra la chiesa e la modernità tutta
intera, e proposta di una nuova inculturazione, oggi, di quel messaggio
evangelico. Un passagio di “ Lo scisma sommerso” mostra in modo disambiguo ciò
che ha in mente. Per questa mentalità generata dalla civiltà della scienza
esistono uno spazio e un tempo scientifici nei quali è impossibili proporsi di
trovare, per esempio, il periodo storico di una presunta prima coppia
progenitrice di tutto il genere umano o l'ubicazione dell'Eden, di cui parlano in
un senso simbolico che è da determinare i primi racconti della Genesi. E
andando soltanto un poco in profondità nella coscienza giuridica moderna,
post-illuministica, del rapporto tra colpa e castigo, chi potrebbe oggi
accettare l'idea, trasmessa dalla teologia penale di Agostino nell'interpretazione
della Lettera ai Romani di Paolo, che l'umanità intera abbia ereditato da Adamo
non solo la pena eterna del suo peccato, ma anche la responsabilità della sua
stessa colpa?» Altre saggi: “La metodologia della testimonanza” (Roma,
Studium); “Serbatti: i sentimenti fondamentali corporei, ” (Roma, Armando); “Storia
dell'esistenzialismo” (Roma, Studium); “Plotino e l'umanesimo interiore” (Milano,
Vita e Pensiero); “Il potere” (Roma, Studium); “Terra di Belgirate”; Torino, Sosso);
“Un filosofo che canta i Salmi. “Croce e Gentile”, Il P. sommerso; Il desiderio
di essere. L'itinerario filosofico; L'ontologia del desiderio”. Flematti,
“Prini”. Pietro Prini. Prini. Keywords: il volo d’Icaro. Refs.: Luigi Speranza,
“Grice e Prini” – The Swimming-Pool Library.
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