Achille Tazio è stato un retore e romanziere greco antico, forse di origine alessandrina.
La cronologia di Achille Taxio è stata a lungo controversa.
La tarda datazione
tradizionale che lo collocava intorno al quinto secolo d.C. è stata ormai
abbandonata, in seguito a ritrovamenti di papiri contenenti parti del suo
romanzo Leucippe e Clitofonte e risalenti fino al terzo secolo d.C. F.
Altheim,
studioso del romanzo greco, in base a indizi storici interni all'opera di
Achille ne propone una datazione agli anni tra il 172 e il 194.
Oggi si concorda
generalmente nel ritenere Achille Tazio vissuto tra la metà del secondo secolo
d.C. e l'inizio del successive.
Le notizie biografiche sono estremamente scarse, a partire dal nome, per il
quale nel lessico Suda è anche attestata, proprio in Suda, la grafia "Stazio",
da considerare errata in quanto dovuta probabilmente alla ripetizione della
consonante finale del nome per dittografia.
Sempre il lessico Suda ci fornisce
qualche altra piccola informazione, attribuendo ad Achille Tazio, oltre alla
storia di
"Leucippe e Clitofonte"
in otto libri, anche un trattato Sulla sfera (di
cui rimane un unico frammento), una Storia mista (perduta) e un'opera di
carattere etimologico e miscellaneo (perduta), e riportando la notizia secondo
cui egli si sarebbe convertito al cristianesimo e sarebbe stato nominato
vescovo.
Quanto al trattato Sulla sfera, tuttavia, esso è certamente opera
dell'omonimo astronomo Achille Tazio, come aveva già capito nel sedicesimo
secolo l'erudito Konrad Gessner.
Inoltre, alcune considerazioni inducono a
considerare l'aneddoto della conversione come del tutto destituito di
fondamento.
In uno studio sui rapporti tra il romanzo greco e il cristianesimo,
H. Dörie ha infatti notato come la genealogia dei due santi Galaktion ed
Episteme attribuisca loro come genitori proprio Leucippe e Clitofonte.
Inoltre,
un aneddoto analogo è riportato anche a proposito di un altro romanziere greco,
Eliodoro di Emesa, autore delle Etiopiche, che sarebbe poi diventato vescovo di
Tricca in Tessaglia.
La critica moderna vede in queste notizie il riflesso dei
tentativi operati dal cristianesimo di attenuare gli elementi erotici contenuti
nei due romanzi più letti nel IV secolo creando una sorta di agiografia degli
autori e impostandone la biografia nel senso di una loro evoluzione verso la
religione cristiana.
Il romanzo di "LEUCIPPE E CLITOFONTE" si apre con Achille Tazio che, giunto a Sidone in seguito ad una
navigazione tempestosa, si ferma a contemplare un quadro raffigurante il ratto
di Europa da parte di Zeus.
Qui incontra Clitofonte di Tiro, che gli
narra la propria storia, quale esempio della potenza d'AMORE -- CUPIDO (Eros), che nel quadro è
ritratto in groppa a Zeus trasformato in toro.
Dopo essersi innamorato di
Leucippe e essere fuggito con lei, Clitofonte e Leucippe fanno naufragio e vengono
catturati da dei briganti.
Sfuggiti dai briganti grazie all'intervento dei
soldati e giunti ad Alessandria, Leucippe viene nuovamente rapita, questa volta
dai pirati, e data per morta da Clitofonte.
Col passare del tempo, CLITOFONTE sposa una vedova di Efeso di nome Melite, per scoprire in seguito che Leucippe
aveva servito come schiava proprio da lei.
Alla scoperta se ne aggiunge
un'altra.
Il marito di Melite infatti non è morto, ma ritorna inaspettatamente a
casa e, trovatovi Clitofonte come nuovo marito di sua moglie, lo imprigiona.
Melite riesce a far fuggire Clitofonte, che però viene nuovamente arrestato.
Nel
frattempo Leucippe, che Clitofonte crede morta, si trova in realtà anch'essa ad
Efeso e si rifugia nel tempio di Artemide, dove si svolge la conclusione del
romanzo con la risoluzione dei conflitti.
Leucippe dimostra la propria verginità
e Melite la propria fedeltà al marito creduto morto, e Clitofonte e Leucippe, finalmente
riunitisi, possono sposarsi e tornare a Tiro.
Il romanzo è in sé, almeno a giudicare dai cinque che ci sono stati
conservati, un genere di produzione letteraria estremamente lineare e
ripetitivo, e l'opera di Achille Tazio ne contiene tutti i caratteri propri, più
altri che gli conferiscono tratti di originalità.
La tematica, che mette in
scena la storia d'amore tra Clitofonte e Leucippe e le loro peripezie ambientate
in una terra esotica come la Fenicia, è quella tradizionale.
Al livello
dell'intreccio, la narrazione non si discosta dal quadro che è possibile
delineare di questo genere di produzione, sia per quanto riguarda la struttura
rocambolesca del contenuto --
* l'innamoramento
* i continui naufragi - anche nella
cornice narrativa, che si apre proprio col naufragio dell'autore -
* le
separazioni forzate dei due innamorati in seguito a rapimenti
* le fughe e i
ritrovamenti insperati costituiscono in linea di massima gli ingredienti
principali di tutti i cinque romanzi pervenutic
--
sia per il procedimento
sostanzialmente lineare della narrazione, non complicato (o comunque non
ostacolato) da eccessive digressioni o flashback.
In questo quadro sostanzialmente stereotipato, si inseriscono alcune
peculiarità presenti nel romanzo di Achille Tazio che non ritroviamo nelle altre
opere conservate.
In primo luogo, la vistosa attenzione che l'autore non
disdegna di prestare agli aspetti più prettamente sensuali del rapporto tra
Clitofonte e Melite, che viene consumato.
Questo elemento costituisce una
differenza notevole rispetto alle oltre opere del genere, che inscenavano storie
d'amore contrastate, ma sempre pure, e che proprio per questo, con tutta
probabilità, vennero selezionate e trasmesse in epoca bizantina.
Inoltre, nel
romanzo è riscontrabile un influsso delle dottrine neoplatoniche e mistiche, con
espressioni prettamente giudiziali ed oratorie specie nella parte finale.
La
formazione di Achille Tazio si riflette nella sua compiaciuta cura di sottoporre
l'opera ad un accurato procedimento di elaborazione stilistica e nello spazio
che concede a digressioni erudite di vario genere.
Degna di nota in questo senso
la descrizione del quadro del ratto di Europa posta all'inizio del romanzo, che
costituisce un procedimento di descrizione
particolarmente adottato dalla cosiddetta Seconda Sofistica, soprattutto da
Filostrato e Luciano di Samosata.
Bibliografia
Achille Tazio, Leucippe e Clitofonte, a cura di Federica Ciccolella, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1999 (introduzione, testo, traduzione e note).
F. Altheim, Literatur und Gesellschaft in ausgehenden Altertum, Halle, 1948
F. Altheim, Roman und Dekadenz, Tübingen, 1951
H. Dörie, Die griechische Romane und das Christentum, «Philologus» 93 (1938)
Bruno Lavagnini, Studi sul romanzo greco, Messina-Firenze, 1950
E. Rohde, Der griechische Roman und seine Vorläufer, Leipzig, 1914 (terza ed.)
J. N. O'Sullivan, A Lexicon to Achilles Tatius, Berlin-New York (De Gruyter) 1980
Voci correlate[modifica sorgente]
Achille Tazio (astronomo)
Achille Tazio (astronomo)
Collegamenti esterni[modifica sorgente]
Leucippe e Clitofonte, dal sito del Liceo classico Giovanni Berchet
Leucippe e Clitofonte, dal sito del Liceo classico Giovanni Berchet
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