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Saturday, February 2, 2013

VERDIANA: Verdi as a spoken part character in FERRERO's opera "Risorgimento"

Speranza

Bologna, 15 aprile 2011.

Opera in prima assoluta


"Risorgimento" è una commissione del Teatro Comunale in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e il soggetto, dello stesso compositore su libretto di Dario Olivieri, è tutto sommato interessante.

Ci troviamo nella sala prove del Teatro alla Scala in quel 1842 mentre si prepara il oratorio "Nabuccodonosor" che sarebbe andato in scena di lì a poco.

I protagonisti sono la cantante Bellinzaghi ("Fenena") poco entusiasta sia della parte sia dell’opera, la Giuseppina Strepponi-Verdi ("Abigaille") che invece trova lo spartito moderno ed avvincente.

È presente il Marelli (impresario della Scala) preoccupato sia per l’eventuale veto della censura sia per la troppa simpatia della sua amante, la Strepponi, nei confronti di Verdi, il nobile milanese, conte di Belgiojoso (TENORE) che porta il via libera della censura

ed è un acceso risorgimentale
MONARCHICO,

a differenza del Maestro sostituto

infervorato REPUBBLICANO e sostenitore della nuova musica verdiana, infine compare Verdi (attore) a fine carriera il quale vede tutto in una specie di flashback del ricordo e recita un monologo molto pessimista sia per gli anni di fine secolo XIX sia per il futuro.

Peccato che tutto ciò sia condensato in circa quarantacinque minuti piuttosto astratti, con troppa debolezza perché accenna a tanto, ma sviluppa poco.

Il libretto lascia a desiderare per una prosa logora e sbiadita, la musica troppo ripetitiva su spunti originali e poco cromatismo personale, pur non mancando in taluni momenti di una scrittura autorevole.

Lo spettacolo non riesce ad andare oltre la banalità del libretto con scarsa fantasia, la scena abusata da oggetti, comparse e costumi bellissimi in stile “Piccolo mondo antico”.

Nel cast, tutte comunque parti molto limitate, primeggiano Valentina Corradetti per veemenza ed interessante vocalità e Alessandro Spina un ironico e preciso Maestro sostituto.

Orchestra garbata e direzione funzionale, anche se pareva che Mariotti credesse poco nello spartito.

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