Dei tfocahoìi, tegni delle idee.
§. T. Non farò qni parola delle congetture dei fllo-
6 per indovinare in cbe modo fra i popoli selvaggi
>biano avolo origine le lingue: ora ciascuno che na-
e, oasc'^ tra uomini cbe ne hanno una, e presto impa-
t ad associare i vocaboli alle sue idee o bene o mal
«poste cbe elle sieno. I vocaboli ohe alle idee ti as-
ciano ai dicono segni di quelle, perchè a ragione della
elta astociaiione le richiamano prontamente alfanìmo
I ehi gli ode proferire,
§. II. Alcuni vocaboli si associano alle Ideecom-
esse relative agli individui, quali sono i vocaboli ro^
I, poflto e simili ; per la qual cosa interviene cbe essi
Dvano airesercizio delPatlenzione; couciossiachè ci
MgoDo dinanzi airaniroo le idee distinte Tuna dall'al-
a, quasi a quel modo che fanno le sensazioni quando
l>iamo i corpi dinanzi agli occhi; onde si può dire
le il vocabolo è all'idea ciò cbe la sensazione è alla
trcexiooe, cioè Panello primiero, a cui si attiene il
Moplesao. Se dirò cavallo^ questa parola ti porrà di-
lazi all'animo l'idea di quelPaniroale quasi come fa-
tlibe la sensazione ottica in colui che guardasse il ca-
lilo. Se dirò : vidi in allo mare le vele» la parola vele
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lì svfglìerà aà^i«1ea siraile alla percezione di colui eht
dal lido Tolge gli ocrhi alla nave portata dal vento. Vo-
caboli somiglianti sono dai grammatici nominali ftustao-
tivi, perciocché esprimono idi^c intere.
§ . 111. Altri vocaboli si associano alle idee le pih
astraile come sono i seguenti : estensione ^colore % sapo-
re, odore^ peso, ec. ; e ce le. presentano sf>parate diA
loro complessi quasi come non facessero più parte 4
alcun individuo. Cosi considerale elle «ono idee iuteref
e perciò i vocaboli da cui sono significate, si denomiiM-
no anch^e.^si susta ni ivi.
§. IV. Ma. quante volte il vocabolo serve ad espri*
mere alcuna parie di un complesso da quello non di-
giunta (hiamasi aggetlivo. Aggettivi sono i seguenti :
esteso, colorato^sapovoso, odoroso e simili. S\ fallì vo-
cab.di non vanno mai disgiunti dai suslanlivi signiBcanll
le idee intere , e perciò é cbe servono a farci distiogne*
re in esse alcuno deMoro fleraenll. Le parole rosa pur»
purea ci mettono dinanzi l'idea di quel fiore denotali»
doci un suo particolare elemento.
g. V. Avendo i vocaboli le sopraddette prerogrti-
Te, servono mirabilmente a comporre ed a scompom
le idee in molti modi, coroe farò vedere in altro ltt<H
go; per ori mi basii un esempio. Suppongo che tottp-
pia il valore delle parola superficie piana^ annoto pmI-
io, lan u^unli^ e dico: una superficie piana chioM^
quattro lati uguali posti ad angoli retti è un quadrate)
cosi colla parola quadrato vengo a coropreodere il
un.i sola le idee che prima erano disgiunte* Conpoill
ch^io rabbia cosi, potrei scomporla dicendo ad aUrì»ciif
mi domandasse che cosa sia un quadrato: un qaadnlip
é una superficie piana chiusa daquatiro lati uguali po-
sti ad angoli retti. Questa definizione gli porrebbe d^
nanzi alfanimo le parli a lui note dell'idea significati
dal vocabolo quadrato^ la quale eragli ignota nella s»
interezza.
§. VI. I vocaboli vogliono essere ben disliriti ^
uni dfigli altri, ed ordinati secondo i particolari uffic
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loro, e questo fa la grammatica. Togliooo ancora euere
acclti ««1 ordinati in modo rh« tendano efficace il di-
arorso^ e qaeslo è iniefroato da una scirnxa che fa parte
della retlorica, e «^he si cbiuina rdocuiione* La f^ram-
niatica e l'elocuzione, per i«* quali si genera Parlf del
éire, ai fondano aopra la acienta delle idee, ond'è t-he
•acnsa couoicere queita, no» sarà mai chi possa dare
ipiegaxìone perfetta in torno i precetti retlurici.


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