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Monday, March 26, 2012

Stagno, primo Turiddu

Speranza

ATTO UNICO


Scena Prima
Siciliana




A sipario calato.









[N. 1 - Siciliana]
















TURIDDU






O Lola ch'hai di latti la cammisa

si bianca e russa comu la cirasa,
quannu t'affacci fai la vucca a risa,
biatu pi lu primu cu ti vasa!

Ntra la porta tua lu sangu è sparsu,

e nun me mpuorta si ce muoru accisu...
e si ce muoru e vaju'n paradisu
si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu.





















ATTO UNICO


scena
Seconda




La scena sul principio è vuota. Albeggia.









[N. 2 - Coro d'introduzione]
















DONNE
(di dentro)






Gli aranci olezzano

sui verdi margini,
cantan le allodole
tra i mirti in fior;

tempo è si mormori

da ognuno il tenero
canto che i palpiti
raddoppia al cor.






Le Donne entrano in scena.
















UOMINI
(di dentro)






In mezzo al campo tra le spighe d'oro

giunge il rumor delle vostre spole,
noi stanchi riposando dal lavoro
a voi pensiam, o belle occhi-di-sole.
O belle occhi-di-sole a voi corriamo
come vola l'augello al suo richiamo.






Gli Uomini entrano in scena.
















DONNE






Cessin le rustiche

opre: la vergine
serena allietasi
del salvator;

tempo è si mormori

da ognuno il tenero
canto che i palpiti
raddoppia al cor.






Il Coro attraversa la scena ed esce.



















ATTO UNICO


scena
Terza




Santuzza e Lucia.









[N. 3 - Scena]











SANTUZZA




(entrando)

Dite, mamma Lucia...




LUCIA
(sorpresa)




Sei tu? Che vuoi?




SANTUZZA




Turiddu ov'è?




LUCIA




Fin qui vieni a cercare

il figlio mio?




SANTUZZA




Voglio saper soltanto,

perdonatemi voi, dove trovarlo.




LUCIA




Non lo so, non lo so, non voglio brighe!




SANTUZZA




Mamma Lucia, vi supplico piangendo,
fate come il signore a Maddalena,
ditemi per pietà dov'è Turiddu...




LUCIA




È andato per il vino a Francofonte.




SANTUZZA




No! l'han visto in paese ad alta notte.




LUCIA




Che dici? se non è tornato a casa!

(avviandosi verso l'uscio di casa)

Entra!




SANTUZZA
(disperata)




Non posso entrare in casa vostra...

Sono scomunicata!




LUCIA




E che ne sai

del mio figliolo?




SANTUZZA




Quale spina ho in core!




















ATTO UNICO


scena
Quarta




Alfio, Coro e dette.









[N. 4 - Sortita di Alfio con Coro]
















ALFIO






Il cavallo scalpita,

i sonagli squillano,
schiocca la frusta. Ehi là!
Soffi il vento gelido,
cada l'acqua o nevichi,
a me che cosa fa?













CORO




O che bel mestiere

fare il carrettiere
andar di qua e di là!

















ALFIO






M'aspetta a casa Lola

che m'ama e mi consola,
ch'è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
i sonagli squillino,
è Pasqua, ed io son qua!













CORO




O che bel mestiere

fare il carrettiere
andar di qua e di là!









[N. 5 - Scena e preghiera]











LUCIA




Beato voi, compar Alfio, che siete
sempre allegro così!




ALFIO




Mamma Lucia,

n'avete ancora di quel vecchio vino?




LUCIA




Non so; Turiddu è andato a provvederne.




ALFIO




Se è sempre qui! ~ L'ho visto stamattina
vicino a casa mia.




LUCIA
(sorpresa)




Come?




SANTUZZA
(rapidamente)




Tacete.









(dalla chiesa odesi intonare l'Alleluia)







ALFIO




Io me ne vado, ite voi altre in chiesa.

(esce)












CORO
interno (dalla chiesa)




Regina coeli laetare. ~

Alleluia!

Quia quem meruisti portare. ~

Alleluia!

Resurrexit sicut dixit. ~

Alleluia!












CORO
esterno (sulla piazza)




Inneggiamo, il signor non è morto,
ei fulgente ha dischiuso l'avel,
inneggiam al signore risorto
oggi asceso alla gloria del ciel!












CORO
interno (dalla chiesa)




Ora pro nobis Deum. ~

Alleluia!

Gaude et laetare, Virgo Maria. ~

Alleluia!

Quia surrexit Dominus vere. ~

Alleluia!









Tutti entrano in chiesa tranne Santuzza e Lucia.



















ATTO UNICO


scena
Quinta




Lucia e Santuzza.









[N. 6 - Romanza e Scena]











LUCIA




Perché m'hai fatto segno di tacere?

















SANTUZZA






Voi lo sapete, o mamma, prima d'andar soldato,

Turiddu aveva a Lola eterna fé giurato.

Tornò, la seppe sposa; e con un nuovo amore

volle spegner la fiamma che gli bruciava il core:

m'amò, l'amai. Quell'invidia d'ogni delizia mia,

del suo sposo dimentica, arse di gelosia...

Me l'ha rapito... Priva dell'onor mio rimango:

Lola e Turiddu s'amano, io piango, io piango!













LUCIA




Miseri noi, che cosa vieni a dirmi
in questo santo giorno?




SANTUZZA




Io son dannata.

Andate o mamma, ad implorare iddio,
e pregate per me. ~ Verrà Turiddu,
vo' supplicarlo un'altra volta ancora!




LUCIA




(avvicinandosi alla chiesa)

Aiutatela voi, santa Maria!

(esce)




















ATTO UNICO


scena
Sesta




Santuzza e Turiddu.









[N. 7 - Scena]











TURIDDU




(entrando)

Tu qui, Santuzza?




SANTUZZA




Qui t'aspettavo.




TURIDDU




È Pasqua, in chiesa non vai?




SANTUZZA




Non vo.

Debbo parlarti...




TURIDDU




Mamma cercavo.




SANTUZZA




Debbo parlarti...




TURIDDU




Qui no! Qui no!




SANTUZZA




Dove sei stato?




TURIDDU




Che vuoi tu dire?

A Francofonte!




SANTUZZA




No, non è ver!




TURIDDU




Santuzza, credimi...




SANTUZZA




No, non mentire;

ti vidi volger giù dal sentier...
E stamattina, all'alba, t'hanno scorto
presso l'uscio di Lola.




TURIDDU




Ah! mi hai spiato?




SANTUZZA




No, te lo giuro. A noi l'ha raccontato
compar Alfio, il marito, poco fa.




TURIDDU




Così ricambi l'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?




SANTUZZA




Oh! questo non lo dire...




TURIDDU




Lasciami dunque, invan tenti sopire
il giusto sdegno co' la tua pietà.




SANTUZZA




Tu l'ami dunque?




TURIDDU




No...




SANTUZZA




Assai più bella

è Lola.




TURIDDU




Taci, non l'amo.




SANTUZZA




L'ami...

Oh! maledetta!




TURIDDU




Santuzza!




SANTUZZA




Quella

cattiva femmina ti tolse a me!




TURIDDU




Bada, Santuzza, schiavo non sono
di questa vana tua gelosia!




SANTUZZA




Battimi, insultami, t'amo e perdono,
ma è troppo forte l'angoscia mia.




















ATTO UNICO


scena
Settima




Lola e detti.









[N. 8 - Stornello di Lola]











LOLA
(dentro la scena)




Fior di giaggiolo,
gli angeli belli stanno a mille in cielo,
ma bello come lui ce n'è uno solo.





(entrando)







LOLA
(sarcastica)




Oh! Turiddu... è passato Alfio?




TURIDDU
(impacciato)




Son giunto

ora in piazza. Non so...




LOLA




Forse è rimasto

dal maniscalco, ma non può tardare.

(ironica)

E... voi... sentite le funzioni in piazza?




TURIDDU




Santuzza mi narrava...




SANTUZZA
(tetra)




Gli dicevo

che oggi è Pasqua e il signor vede ogni cosa!




TURIDDU




Non venite alla messa?




SANTUZZA




Io no, ci deve

andar chi sa di non aver peccato.




LOLA




Io ringrazio il signore e bacio in terra!




SANTUZZA
(ironica)




Oh, fate bene, Lola!




TURIDDU
(a Lola)




Andiamo, andiamo!

Qui non abbiam che fare.




LOLA
(ironica)




Oh! rimanete!




SANTUZZA
(a Turiddu)




Sì, resta, resta, ho da parlarti ancora!




LOLA




E v'assista il signore: io me ne vado.

(entra in chiesa)




















ATTO UNICO


scena
Ottava




Santuzza e Turiddu.









[N. 9 - Duetto]











TURIDDU
(irato)




Ah! lo vedi, che hai tu detto...?




SANTUZZA




L'hai voluto, e ben ti sta.




TURIDDU




(le s'avventa)

Ah! perdio!




SANTUZZA




Squarciami il petto!




TURIDDU




(s'avvia)

No!




SANTUZZA




(trattenendolo)

Turiddu, ascolta!




TURIDDU




Va'!















[Insieme]









TURIDDU






Perché seguirmi, ~ perché spiarmi

sul limitare ~ fin della chiesa?














SANTUZZA






No, no, Turiddu, ~ rimani ancora.

Abbandonarmi ~ dunque tu vuoi?


















SANTUZZA




La tua Santuzza ~ piange e t'implora;

come cacciarla ~ così tu puoi?




TURIDDU




Va', ti ripeto ~ va' non tediarmi,

pentirsi è vano ~ dopo l'offesa!












SANTUZZA
(minacciosa)




Bada!




TURIDDU




Dell'ira tua non mi curo!

(la getta a terra e fugge in chiesa)




SANTUZZA




(nel colmo dell'ira)

A te la mala Pasqua, spergiuro!

(cade affranta ed angosciata)




















ATTO UNICO


scena
Nona




Santuzza e Alfio.









[N. 10 - Duetto]








Entra Alfio e s'incontra con Santuzza.











SANTUZZA




Oh! Il signore vi manda compar Alfio.




ALFIO




A che punto è la messa?




SANTUZZA




È tardi ormai,

ma per voi, Lola è andata con Turiddu!




ALFIO
(sorpreso)




Che avete detto?




SANTUZZA




Che mentre correte

all'acqua e al vento a guadagnarvi il pane,
Lola v'adorna il tetto in malo modo!




ALFIO




Ah! nel nome di dio, Santa, che dite?




SANTUZZA




Il ver. Turiddu mi tolse l'onore,
e vostra moglie lui rapiva a me!




ALFIO




Se voi mentite, vo' schiantarvi il core!




SANTUZZA




Uso a mentire il labbro mio non è!
Per la vergogna mia, pe 'l mio dolore
la triste verità vi dissi, ahimè!




ALFIO




Comare Santa, allor grato vi sono.




SANTUZZA




Infame io son che vi parlai così!




ALFIO




Infami loro: ad essi non perdono;
vendetta avrò pria che tramonti il dì.
Io sangue voglio, all'ira m'abbandono,
in odio tutto l'amor mio finì...





(escono)
























[N. 11 - Intermezzo sinfonico]



































ATTO UNICO


scena
Decima




Lola, Turiddu e Coro.









[N. 12 - Scena, Coro e Brindisi]








Tutti escono di chiesa, Lucia traversa la scena ed entra in casa.














[Insieme]









DONNE






A casa, a casa, amiche, ove ci aspettano

i nostri sposi, andiam...
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.














UOMINI






A casa, a casa, amici, ove ci aspettano

le nostre donne, andiam.
Or che letizia rasserena gli animi
senza indugio corriam.











Il Coro si avvia.











TURIDDU




(a Lola che s'avvia)

Comare Lola, ve ne andate via
senza nemmeno salutare?




LOLA




Vado

a casa: non ho visto compar Alfio!




TURIDDU




Non ci pensate, verrà in piazza.

(al coro)

Intanto

amici, qua, beviamone un bicchiere.









(tutti si avvicinano alla tavola dell'osteria e prendono i bicchieri)
















TURIDDU






Viva il vino spumeggiante

nel bicchiere scintillante,
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!

Viva il vino ch'è sincero

che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l'umor nero,
nell'ebbrezza tenera.













CORO




Viva il vino spumeggiante

nel bicchiere scintillante,
come il riso dell'amante
mite infonde il giubilo!

Viva il vino ch'è sincero

che ci allieta ogni pensiero,
e che annega l'umor nero,
nell'ebbrezza tenera.





(si riprende il brindisi)











TURIDDU
(a Lola)




Ai vostri amori!

(beve)




LOLA
(a Turiddu)




Alla fortuna vostra!

(beve)




TURIDDU




Beviam!




CORO




Beviam! Rinnovisi la giostra!




















ATTO UNICO


scena
Undicesima




Alfio e detti.









[N. 13 - Finale]








(entra Alfio)







ALFIO




A voi tutti salute!




CORO




Compar Alfio, salute.




TURIDDU




Benvenuto! con noi dovete bere:

(empie un bicchiere)

ecco, pieno è il bicchiere.




ALFIO




(respingendolo)

Grazie, ma il vostro vino io non l'accetto.
Diverrebbe veleno entro il mio petto.




TURIDDU




(getta il vino)

A piacer vostro!




LOLA




Ahimè! che mai sarà?




ALCUNE DONNE
(a Lola)




Comare Lola, andiamo via di qua.









Tutte le donne escono conducendo Lola.











TURIDDU




Avete altro a dirmi?




ALFIO




Io? Nulla!




TURIDDU




Allora

sono agli ordini vostri.




ALFIO




Or ora?




TURIDDU




Or ora!









Alfio e Turiddu si abbracciano. Turiddu morde l'orecchio destro di Alfio.











ALFIO




Compare Turiddu, avete morso a buono...

(con intenzione)

C'intenderemo bene, a quel che pare!




TURIDDU




Compar Alfio! lo so che il torto è mio:
e ve lo giuro nel nome di dio
che al par d'un cane mi farei sgozzar,
ma... s'io non vivo, resta abbandonata...
povera Santa!... lei che mi s'è data...

(con impeto)

Vi saprò in core il ferro mio piantar!




ALFIO




Compare, fate come più vi piace;
io v'aspetto qui fuori dietro l'orto.

(esce)




















ATTO UNICO


scena
Dodicesima




Lucia e Turiddu.









(entra Lucia)







TURIDDU




Mamma, quel vino è generoso, e certo
oggi troppi bicchieri ne ho tracannato...
vado fuori all'aperto.
Ma prima voglio che mi benedite
come quel giorno che partii soldato...
E poi... mamma... sentite...
s'io... non tornassi... voi dovrete fare
da madre a Santa, ch'io le avea giurato
di condurla all'altare.




LUCIA




Perché parli così, figliuol mio?




TURIDDU




Oh! nulla! È il vino che mi ha suggerito!
Per me pregate iddio!
Un bacio, mamma... un altro bacio... addio!

(l'abbraccia ed esce precipitosamente)




















ATTO UNICO


scena
Tredicesima




Lucia, Santuzza e Coro.












LUCIA




(disperata, correndo in fondo)

Turiddu?! Che vuoi dire?





(entra Santuzza)







LUCIA




Santuzza!...




SANTUZZA




(getta la braccia al collo di Lucia)

Oh! madre mia!









(si sente un mormorio lontano)











DONNE




(gridando da molto lontano)

Hanno ammazzato compare Turiddu!









Tutti gettano un grido.




Santuzza cade priva di sensi, Lucia sviene ed è sorretta dalle Donne.








(cala rapidamente il sipario)
















Fine ATTO UNICO





Speranza

ATTO UNICO

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