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Friday, July 5, 2024

GRICE ITALICO A/Z C1

 mysterious divinities are generally found  to he manifold in meaning. Census in Italy,  like Poseidon in Grreece, is finally regarded as a  marine deity, because his worship has been brought  into the country from beyond the sea. Herod, ii, 43. Nicolaus Cabeus. Niccolò Cabeo. Keywords: filosofia mannetica, la terra e immobile per la sua qualita magnetica, la marea e prodotto della ebullizione di uno spirito sulfureo e salnitroso nel fondo del mare. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Cabeo," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia. 


della rotonda. Grice: “Personally, I have been criticised for choosing ‘personally,’ rather than ‘humanely’!” Massimo Cacciari. Keywords: umanesimo italiano, ‘l’angelo necessario’ – l’angelo e il paisano -- the angel and the paysan – ‘Who art thou?’ ‘I am the necessary angel of the earth’, illuministi italiani – implicatura laberintica, Alighieri, umanesimo, implicatura dell’angelo e il contadino. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Cacciari," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia. 


nuovo tema di compro encomio a’ giornali ufficiali. Ma il monumento, il quale — per le cose che ci parve non inopportuno di ricordare — deve  risguardarsi come una nobilissima proprietà dello stato, non doveva sorgere qui  se non quando potesse essere restituito il nome di patria e di regno libero a  questa nostra eletta parte d’Italia. Giuseppe Cacciatore. Keywords: gl’eroi di Vico – filosofia italica -- Vico, Croce, Labriola, Bruno, dallo storicismo allo storicismo, linceo, centro di studii vichiani, nudita eroica --. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cacciatore” – The Swimming-Pool Library. 


City Temple, LondonLamberto Pietro Gaetano Caffarelli. Lamberto Caffarelli. Keywords: l’armonia come co-espressione, armonia virile, coro virile. Boito, eptafornia, cromatismo, sistema dodecamorfo, saggi filosofici, teoria dell’armonia, armonia ultra-eptafonica, armonia cromatica, armonia dodecamorfica, coro virile, armonia virile, armonia come co-espressione virile. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Caffarelli” – The Swimming-Pool Library. 


Pool Library. 


Grice e Cainia: la diaspora di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Taranto). Filosofo italiano. Gamblico di Calcide, a Pythagorean. Cainia.


Grice e Calais: la setta di Reggio  – Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Reggio). Filosofo italiano. Giamblico di Calcide, a Pythagorean. 




may also have been familiar with the works of Giamblico and Porfirio. Calcidio. Keywords: Cicerone. Calcidio. 


italiana, stato italiano, comunita, bene comune, bene, bene superiore, bene summo, summum bonum, superior bonum,  Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Calderoni” – The Swimming-Pool Library. Calderoni. 


Grice e Callescro: gl’accademici di Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. A member of the Accademia. He was the unclde of Tito Flavio Glauco. Tito Flavio Callescro. Callescro. 


Grice e Callia: la setta di Velia -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Velia). Filosofo italiano. Callia was a pupil of Zenone di VELIA (si veda) – another Velino (si veda). Callia.


Grice e Callicratida: la setta di Girgenti. Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Girgenti). Filosofo italiano. The brother of Empedocle di GIRGENTI (si veda). His name is attached to some fragments of Pythagorean writings preserved by Stobeo. Callicratida. 


Grice e Callifonte: la setta di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Crotone). Filosofi italiano. A pupil of Pythagoras. Callifonte. 


e Caloprese” – The Swimming-Pool Library. Caloprese.


gl’aspiranti – eneide, Virgilio, poema  epico, la fonte di Virgilio e un poema perduto sulla discesa d’Ercole all’inferno a lottare contro Cerbero – fatica 10 – statuaria – statua di Antino a Eleusi. L’iniziazione come contemplazne, il role dell’iniziato, iniziato e inizianti --. La radice indo-germanica di Eleusi. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Caluso” – The Swimming-Pool Library. 


concentrate on teaching philosophy, not Latin. The mods examination has a reputation as something of an ordeal.

27 May 2011. Retrieved 14 January 2006. Cook, Stephen (18 February 2003). "Latin types". The Guardian. Retrieved 8 September 2006. "The Classics Faculty at Oxford". Retrieved 12 July2005. "The Philosophy Faculty at Oxford". Retrieved 8 September 2006. Last edited 6 days ago by ManyMoreYears RELATED ARTICLES Classics -- Study of the culture of (mainly) ancient Greece and Ancient Rome; Honour Moderatons; Classical Tripos -- Degree course at the University of Cambridge. Giovanni Camillo. Giovanni Camilli. Giovanni Camilla. Keywords: dell’huomo. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Camilla” – The Swimming-Pool Library. 


legale – giusto morale – la persecuzione dei eretici dalla chiesa, l’inquisizione, la contra-riforma, l’inizio della filosofia romana come una ‘woke’ da parte dall’elite romana dei scipione sulla relativita del concetto del giusto. Il primo discorso di Carneade e un cliché deliberativo. Fu il secondo discorso di Carneade che dimostra ai romani il potere dell’argumentazione – questo culto all’argumentazione dialettica fino al lit. hum. Oxon e la Unione di Parla – l’argumentazione scolastica – tesi, responsio, objection, ad p, contra p. tractatus – il dialogo filosofico, eirenico, diagoge, epagoge.  Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cammarata” – The Swimming-Pool Library. 


i . Aftrologis.   VI 1 1 Magis-KccromAnticis & Diui-  natofibus.   ix. tuforibus,   x. Htigantibus  x i Chymic sjeu Akbymiftis. 1*4; A'rg vment Capit. Venatoribus. Attcupibus. Pifcatmbus. labricAntibus. Ambitiofo  rvM. antibus. Amantibus Hofientibus.Vriuilegiatts. iiiam Safritn Erasmo in Italia, Erasmo da Rotterdam. Riccardo Campa. Campa. Keywords. la stoltizia. Stoltus, stoltizia, stolto, stolto per Christo, pazzia, moria, enkoniom moirae ovvero laus stoltitiae. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Campa” – The Swimming-Pool Library. 


che, nella mente di Tacito, i colpevoli  di avere appiccato le fiamme fossero i Cristiani, il colpevole di averlo ordinato fosse Nerone.  Riccardo Campa. Keywords: il concetto di  rivincita – rivincita -- la rivincita del paganesimo romano, filosofia romana. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Campa” – The Swimming-Pool Library. 


un  nomo  e  nna  donna.   L'amore  platonico  è  amore vero  e  proprio,  ma senza  la  colpa. L' amore  platonico  è  l’ amore  con  tutte  le reticenze imposte dalla religione,  dalla  morale  o  dalla  necessità.   L'amore  platonico  è  il  voglio  e  non  posso. L'amore  platonico  è  l'amore  senza  il  desiderio.   L'amore platonico  è  una  fraternità  delle  anime,  senza  il  possesso  dei  corpi.   L'amore  platonico è  l' ammirazione  senza  il  desiderio.   L'amore  platonico  è  tutto  l'amore,  meno  il  pos-  sesso.   L'amore  platonico  è  tutto  l'amore spogliato  del-  l'animalità.   L'amore  platonico  è  una  doppia  menzogna  a umane  passioni.  L'amore platonico  è  un  leone  di  gesso,  è una tigre di carta pesta, spauracchi da bambini o ninnoli di fanciulli. L'amore platonico è la più alta espressione dell'amore ideale. L'amore  platonico  è  il  trionfo  dell'uomo  sulla  bestia,  è  l'amore  reso  eterno  dall'idealità  delle  aspirazioni.   L'amore  platonico è  la  speranza;  l'amore  vero  è  la  fede.    Estasi  umane,   Vili   Sono trenta  definizioni  molto  diverse  tra  di  loro,  alcune  anzi  opposte  alle  altre,  ma  rappresentano  a  un  dipresso  tutte  le  possibili.  Lasciando  da  parte  quelle  che,  definendo  la  cosa,  la  negano,  mettendo  in  disparte  le  altre  che  sono  ironie  o  malignità, corpi,  e  le  anime  che  si  uniscono  nel  santo  vincolo  dell'amore  platonico,  hanno  ad  essere  giovani  e bèlle.   Questo  sentimento  sublime  non  è  possibile  che  a  rare creature  elette,  che  sanno  compiere  il  mi-  racolo di  spogliare  le  anime  da  ogni  veste  corporea, che sanno  spogliare  la  passione  da  ogni  desiderio  della  carne,  e  contemplandosi  si  ammirano e  si amano.   Anche  le  anime  come  i  corpi  hanno  un  sesso,  e nell'amor  platonico  stanno  faccia  a  faccia  e  guardandosi  eternamente  si  rimandano  senza toccarsi, torrenti di  luce  e  di  calore.  Due  astri  che  girano  nella  stessa  orbita,  che  non  si  toccanmai;  che  sorgono  insieme  con  una  stessa le  donne,  sempre  più  sapienti  di  noi  in  questa  materia,  lo  sanno  e  lo  ripetono  sempre  all'orecchio degli  impazienti. Esse  sono  le  vestali  del-  l'amore platonico,  le  custodi  del  pudore,  e  quando  esse  vengon  meno  per  le  prime  ai  giuramenti  dell'amore platonico, non  v'ha  quasi  uomo  su  questa  terra,  che  le  aiuti  a  salire.  La  caduta  è  fatale,  è  irresistibile!  Al  contrario di  quanto  si  crede  volgarmente,  non  sono  i  piccoli  aniQri,  ma  i  f^frandi  che  soli  sono  capaci  di  salire  alle  altezze dell’estasi  platonica, di subire  quella  sublime  transustanziazione,  che  arresta  il  desiderio  alla  soglia  del  tempio,  che  trasforma  la  più  ardente  delle  passioni in  una  luce  di  luna,  che  illumina,  ma  non  riscalda.   I  piccoli  amori  son  pruriti  animaleschi,  che  si  soddisfano  grattandoci  o  applicandovi  dei  pannolini bagnati  nell’acqua  fredda.  Essi  non  possono  salire  le  alte  cime,  perchè  son  deboli,  molto  meno  poi  possono  attraversare  lo  spazio,  perchè sono  senz'ali.  Molte  false  virtù  non  sono  che  piccoli  amori  domati  coi  fomenti  freddi  e  quando  li  vedo  innalzati  ai supremi onori del sagrificio e dell'eroismo mi vien  voglia  di  ridere.  I grandi  amori  invece  non  si  domano  che  colla  morte  o  con un  miracolo.  Questo  miracolo  è  Vamoi  e  platonico.   II  credente,  pieno  di  fede,  di  speranza  e  soprattutto campo  vi  ricorda  però  la  storia  del  dolore  e  spande  all'intorno  un'aria  ma-  linconica.    Non  invano  io  ho  invocato  il  tempio  ad  esprimere e  contenere  i  misteri  dell'amore  platonico,  perchè  questo  ha  forme  mistiche  e  le  sue  estasi  presentano  molti  caratteri  del  rapimento  religioso.   Soffocato  e  spento  il  desiderio,  inutile  la  lotta,  che  cosa  rimane  fuorché  l'adorazione?  E  questa  adorazione  che  prima  è  consagrata  all'  idolo,  si  affina  sempre  più,  man  mano andiamo  perdendo  la  memoria  delle  battaglie  combattute e  la  figura  che  adoriamo  perde  ogni  giorno  più  la  propria  personalit\  per  prendere  forma  di  mito  o  di  simbolo. forze,  che  campate  nello  spazio  e  sempre  lontane  si  invocano  e  si  attraggono  e  eternamente  rimangono  fìsse,  senza  avvicinarsi  di  nna  lìnea  né  toccarsi  mai.  In  cielo  fra  gli  astri  avvengono  que-  sti fenomeni che  gli  astronomi  studiano;  nel  cuore  umano  avvengono  gli  stessi  fenomeni  con  leggi  eguali,  con  eguale  miracolo  di  potenza  e  di  bellezza. Se  l'amore  platonico  per  la  sua  alta  idealità  si  avvicina  ai  rapimenti  mistici  dell'asceta,  ha  per  altri  suoi  caratteri  le  profonde  sensualità  del-l'avarizia.   L'avaro  e l'amor  platonico  hanno  questo  di  co-  mune: possedere un  tesoro  che  contemplano,  che  adorano,  ma  che  non  spendono.   Quella  donna  che voi  adorate,  è  d'  altri  o  di  nessuno  in  apparenza,  ma  nessuno  l'ama  come  voi,  per  nessuno  è  bella  quanto  lo  è  per  vói.  I  vostri  sguardi,  le  vostre  aspirazioni,  i  vostri  pensieri  sempre  rivolti  a  lei  la  circondano  d' un’aureola,  che  la  isola  dal  mondo.  Essa  è  chiusa  in  uno  scrigno  invisibile,  ma  non   meno  inviolabile;   in    uno  scrigno  d'oro  e  di  gemme  di  cui  voi  solo  avete  la  chiave.  E  anch'essa,  voi  lo  sapete,  non  ama  che  voi.  È  il  possesso  potenziale,  è  la  proprietà  ideale.  Gosì  appunto  è  dell'avaro:  egli  contempla  quei fasci  di  biglietti  miracolosi  che  possono  a  un  cenno  trasformarsi  in  gioie,  in  lusso,  in illuminano  per  noi  alla  luce  mistica  della  fantasia  e  dall'onda  azzurra  d'un  mare  tranquillo  sorge per  incanto  al  fremito  impercettibile  d'una  brezza  che  vien  dal  profondo  una  visione  di  donna.  E  noi  assistiamo  al  mistico  nascere  della  Dea  d'amore,  assistiamo  al  nascer  della  vita.   Estasi  umane,  vili    E  sorge  dall'onda  Spumeggiante  pregna  degli  inebbrianti  e  salsi  aromi  del  mare  la  visione  della creatura  amata,  della  sola  donna  che  per  noi  è  donna,  e  che  nuda  e  casta  come  una  statua  di  Fidia,  lucente  dell'  onda  che  cade  in  mille  perle  su  quella  perla  sola  che  è  il  corpo  di  lei,  s'innalza  fremente  e  flessuosa,  come una  palma  umana;  e  sorge  e  s'innalza gli  spazi  infiniti  del  vuoto,  un  aleggiar  robusto  e  un  ondeggiar  di  chiome,  or  dorate  dai  raggi  del  sole,  or  argentine  al  chiaror  della  luna,  or  buie  come  le  tenebre  degli  abissi.  E  un  fiam-  meggiar degli astri,  che  anch'essi  nell'eterna  pace  dei  secoli,  fremono  alla vista  di  quella  divina  bel-  lezza e  scintillano  più  caldi  e  più  splendidi,  salutando colle  ebbrezze  della  luce  una  creatura  deUa  terra.   E  noi  dietro  a  quella  visione,  convertiti  da  creature mortali in  un  sospiro  di  desiderio  che  vola  e  insegue  la  donna  alata.  La  via  lattea noi  abbiamo  i  rapimenti  già  descritti  nell'amore  materno,  nell'amor  figliale  e  negli  altri  affetti  minori.  Inutile  ripetizione  sarebbe  quella  di  ritrarre  i  lineamenti  di  questi  quadri  sublimi,  che  tanto  si  rassomigliano. L'ionico  carattere  che  distingue  tutte  queste  forme  svariate  è  quello  di  essere  accompagnato  dall'ardore della  più  calda  delle  passioni,  di  esser  tutto imbevuto  di  quell'amore  che  fu  chiamato  con  questo  nome  senza  aggiunta  di  alcun  agget-  tivo, quasi  prototipo  di  tutti  gli  altri  amori.   L'amore  platonico  può  essere  potente  e  fecondo  di  estasi,  anche  quando  non  è diviso dai  bassi  fondi  delle  necessità  organiche  nel  cielo  dell'  idealità.  Neil'  amore,  nell'  affetto  di  patria,  nella  maternità,  in  tutti  i  potenti  affbtti  che  stringono  l'uomo  coi  vincoli  della  famiglia,  vi è  un  vigore  irresistibile,  vi  è  una  forza  trascen-  dente, ma  nello  stesso  tempo  noi  ci  sentiamo  ra-  piti dal fato,  dalla  necessità:.  Siamo  ben  felici  di  questa  cara  necessità,  Ina  V Io,  sempre  superbo,  sente  qualcosa  più  forte  di  lui  e  riverente  s' inchina e  ubbidisce  alle  leggi  della  natura.   Nell'amicizia  invece  nulla  di  tutto  questo:  nessun fato,  nessuna  necessità,  nessuna  tirannia  d'uomini, di cose  o  di  tempi.  Due  anime  umane  si  incontrano  nel  viavai  della  folla,  si  contemplano  e  s'intendono.  Un  riso  sorriso  in  due,  una  lagrima  pianta  in  due,  un  grido  d'  entusiasmo  escito  prorompente, irresistibile  in  uno  stesso  momento  da  due  petti  umani,  avvicina  i  cuori  e  stringe  le  destre.  Son  due  note  musicali,  che  partito  da  due.  strumenti  lontani  si  sono  incontrate  per l’aria,  formando  un  accordo  d'armonia.   E  quello  stringersi  delle  mani  rivela  nella  sua  espressione  semplicissima  tutta  la  psicologia  più  fine dentro,  come  ci  sentiamo  raddoppiati  di  fuori;  e  il  nostro  Io  si  confonde,  si  sprofonda  con  un'altra  coscienza,  quasi  due  parti  di  un'anima  sola,  che  separate  dalla  violenza,  incontratesi  nello  spazio,  ritornano  ad  essere  una  cosa  sola.  In  quei  momenti  beati  ogni  confine  ben  definito  della  coscienza  si  ofiftisca  e si  sperde  :  ci  pare  di  essere  due,  perchè  godiamo  sentimenti,  bellezze,  splendori el  vero  o  del  buono  in  due;  ci  par  di  essere  uno,  perchè  sentiamo  vibrare  due  coscienze  in  unacocienza  sola;  perchè  le  due  anime  si  son abbrao-  -ciate e  strette  e  confuse  in  un'anima  sola.  Sante  e  care  e  dolci  ebbrezze  dell'amicizia,  che  si  elevano  per  la  loro  purezza  nelle  sfere  più  alte  dei  sentimenti  umani.  Se  sono  men  calde  di  quelle  dell'amore,  sono  però  più  durevoli  e  serene;  se  vi  è  meno  volutto,  vi  è  più  pensiero;  se  vi  è  meno  fuoco,  vi è  più  luce. Ma  perchè  questi  sterili  e  vani  confronti?  Perchè sagrificare  anche  noi  a  quel  maledetto  gallo  d' Esculapio,  che  costringe  sempre  l’uomo  a  confrontare le  cose  che  studia  e  descrive?  Forse  che  si  pota risolvere  il  problema la  rosa  sia  più  bella  del  giglio,  lo  zafiBro  più  splendido  del  diamante, il cavallo  più  bello  del  leone?  Lasciamo  ogni  bellezza  al  suo  posto  e  non  tormentiamo  le  creature  del  nostro  pianeta,  facendole  passare  sotto  le  forche  caudine  delle  nostre  gerarchie.  La  natura  feconda  e  generosa  non  ha  mai  scrìtto  dei  numeri  sulle  proprie  creature:  nessuna  prima,  nessuna ultima, e  il  muschio  microscopico  che  nasce  e  fiorisce  fra  le  fessure  del  tronco  d' una  palma  superba,  è  bello  quanto  l'albero  maestoso  che  le  offre  l'ospitalità;  e  la  stretta  di  mano  dell'amicizia  è  cara  quanto  lo  stringersi  insieme delle labbra innamorate.  Le  estasi  dell'amicizia  sono  di  varie  forme,  ma  quasi  tutte  possono  ridursi  a  queste  due:  estasi  di  simpatm  e  estasi  di  conforto.   Delle  prime  ho  parlato  fin  qui,  riducendole  ad  un'espressione  sola.  Le  altre  sono  più  facili  e  più.  comuni.  Esse  non  sono  che  estasi  di  carità  rese  più  intense,  più  cald,  più poetiche,  perchè  il  sentimento che  le  ispira  è  di  più  alta  natura.  Nella  carità  facciamo  il  bene  agli altri,  solo  perchè  uomini; all'amico  diamo  tutto  noi  stessi,  per  lui  facciamo i  maggiori  sagrifizii,  perchè  uomo  e  perchè  amico.   Dall'elemosina  che  ci  umilia  e  può  anche  avvilirci, Quale  il  debitore,  quale  il  creditore?  Nessuno  dei  due;  o  entrambi  creditori,  entrambi  debitori.  Chi  più  bello  del  sole  che  illumina  o  della  terra  che  è  baciata  dal  sole!  Chi  più  bello  del  cielo  che  si  specchia nel mare  o  del  mare  che  si  fa  azzurro  al  sorriso  del  cielo?  Chi  più  dà  e  più  riceve della  gloria  dei  grandi  o  del  riflesso  d' amicizia che  le  turbe  innalzate  dal  genio  rimandano  al  sole  del  pensiero? Beata  ignoranza  codesta,  di  non  poter  distinguere  due  bellezze  che  si  fondono in una  bellezza  sola  ;  due  gioie  che  si unificano ìa una  voluttà  sola;  due  grandezze  che  si  sperdono  e  si  consumano  in  una  sola   immensità.   Non  malediciamo  la  vita,  se  questa  ci  lascia  lo  spazio  e  il  tempo  per  essere  uno  di  questi  amici  o  per  assistere  ad  una  di  queste  scene  del  mondo  morale.  Quante  bassezze,  quante  viltà,  quanto  fango  si  devono trovare nei  sentieri  pedestri  della  vita  por  dimenticare  uno  di  quei  quadri,  quante  tenebre ci  vorranno  per  cancellare  tanta  luce,  quanto  male  per  far  dimenticare  tanto  bene!  Nessun  fiume,  per  fangoso  che  sia,  ha  potuto  togliere  all'oceano  le  sue  trasparenze;  nessun  sofiQo  di  uomo  ha potuto spegnere  il  sole,  nessun  gelo  Tha  mai  potuto  raffreddare! L'affetto che  ravvicina  i  nati  tVuno  stesso  padre  e  d'una  stessa  madre,  esiste  abbozzato  anche  negli  animali.  Gli  uccellini  allevati  in  uno  stesso  nido,  spesso  anche  quando  Thanno  abbandonato,  vivono  assieme  e  si  amano:  spesso  anche  le  scimmie  ed  altri  mammiferi  sentono  di  essere  fréitelli,  ma  queste fratellanze son  pallide  e  di  piccola  durata.  I  colpi  di  fucile del cacciatore crudele,  i  lunghi  viaggi,  i  nuovi  amori,  spezzano  ben  presto  i  vincoli di  fratellanza,  e  dopo  pochi  giorni,  o  poche  settimane,  o  pochi  mesi,  secondo  i  casi;  ogni  riconoscimento di uno  stesso  sangue  si  dilegua  e  scompare.  I  fratelli  possono  intrecciare  un  nuovo  nido,  un  incestuoso  amore,  o  possono  farsi  la  più  spietata  guerra.   Anche  fra  gli  uomini  l'amore  fraterno  è  spesso  pallido  e  non  presenta  che  deboli  energie;  i  molti  cuculi  deposti  nel  nido  d'una  famiglia,  le  antipatie  e  le dissonanze dei  caratteri  troppo  frequenti  ad  onta  della  comune  genealogia,  le  lotte  d'interesse  opposto,  le  lunghe  e  necessarie  assenze  imposte  dalle  vicende  della  vita,   sono   altrettante  cause l'amoe  fraterno che  possono  rallentare  o  rompere  le  catene fraterne. Fra fratello  e  fratello,  fra  sorella  e  sorella  si  aggiunge  poi  la  ruggine  delle  gare  di vanità  e  di  emulazione,  e  questa  ruggine  corrode  più  ohe  la  lima  di  forti  passioni.  Per  tutte  queste  ragioni  i  forti  amori  fraterni  son  rari,  rarissime  le  estasi  affettive.   Oserei  però  dire  che,  meno  rare  eccezioni,  Tamore fraterno  non ci  mostra  scene  commoventi  e  sublimi,  che  quando  è  rafforzato  dalla  simpatia  dei  sessi  opposti.  Earo  V  affetto  intenso  fra  due  fratelli,  forse  più  raro  ancora  quello  fra  due  sorelle;  più  comune  invece  il  sentimento  che  lega  il  fratello  alla  sorella.   Quando  fratello  e  sorella  si  amano  davvero,  si amano  molto, il  sentimento  che  li  unisce  è un'amicizia resa ancor  più  calda  dalla  comunanza  del  sangue  e  può  giungere  a  tanta  forza  e  a  tanta  idealità  da  avvicinarsi  assai  all'  amore  platonico.  Son  due  creature  che  non  possono  amarsi  d'amore,  perchè  troppo  rassomiglianti,  perchè  esciti  dalle  stesse  viscere,  perchè  hanno  ricevuto  il  primo  bacio  dalle  stesse labbra,  perchè hanno  succhiato  dallo  stesso  seno  quel  secondo  sangue  che  è  un  secondo  vincolo  di  parentela.  E  poi  son  cresciuti  insieme,  hanno  respirato  i)er  tanti  anni  l'aria  dello  stesso  nido,  hanno   dormito   tra   le   pareti  della Stessa  casa,  hanno  pregato  sotto  la  vòlta  della  stessa  chiesa,  hanno  pianto  le  tante volte  insieme; di  parole,  di  sorrisi,  di  lagrime:  e  sono  abbracci  che  interrompono  domande  e  risposte  e  sono  baci  che  valgono  più  d'un  volume  di  ragionamenti  e  son  singhiozzi  che  taciono  alla  soavità  d'una carezza e son carezze che vogliono  esser  rimproveri  e  rimangono  invece  carezze  dolcissime  e  sono  due  anime  di  uomo  e  di  donna,  che  possono  vedersi  nudi  l'un  l'altro  senza  arrossire,  perchè  non  hanno  sesso  e  sono  come  Adamo  ed  Eva  prima  che  avessero  bisogno  di  coprirsi  delle  foglie  dell'albero mistico dell'Eden.  n questi casi e in altri consimili  la  commozione  può  giungere  fino  al  rapimento,  e  l'estasi  si afferma con tutti i Speranza, “Grice e Campailla” – The Swimming-Pool Library. 


inventato per megliorar il linguaggio volgare. Grammaticalium libri tres, Parigi, vietnamita, armeno. Deuteron-esperanto—Highway Code -- Italia. Campanelliana  civitas solis CIVITAS SOLIS – Taprobane – Sri Lanka -- -- Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Campanella," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia. 


Grice e Canio: la filosofia romana sotto il principato di Caligola -- il portico a Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. Porch philosopher, martyred in the reign of CALIGULA (si veda) and mentioned by BOEZIO in his Consolazione della filosofia. Member of the Porch. One of those who opposed Caligola. When Caligola ordered C. to be executed, C. is said to to have thanked him, and to have gone to meet his death calmly and without apparent concern. He is admired for his exemplary demeanour by Seneca and BOEZIO Giulio Canio. Canio.  



Grice e Cantoni: il Kant fascista – filosofia italiana – Luigi Speranza  (Gropello Cairoli). Filosofo italiano.  “Kant”. Filosofia fascista. 


mito e storia, implicatura mitica, la morte di Remo, prejudices and predilections, umano, preludio a un’antropologia, umano, umanismo, literae  Humaniores – literæ Humaniores – Lit. Hum.  il primitivo. Il mito di Remo. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cantoni” – The Swimming-Pool Library. 


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