L'obelisco Lateranense dopo i restauri conclusi nel
2008.
Roma è oggi la città che conserva il maggior numero di
obelischi.
Questi monumenti, in gran parte di origine egiziana, furono trasportati nella capitale dell'
Impero romano a partire dall'epoca di
Augusto, sotto il cui dominio l'
Egitto era stato conquistato, dopo la
battaglia di Azio del
31 a.C.
In alcuni casi, con il medesimo
granito utilizzato dagli
Egizi furono realizzati obelischi direttamente in epoca romana.
Il monolite restava privo di iscrizioni, oppure vi venivano copiati, con errori e fraintendimenti, i geroglifici dai modelli dell'epoca faraonica.
Gli obelischi egiziani utilizzati in epoca imperiale furono nuovamente rialzati nella Roma papale, a partire da
papa Sisto V, come punti di arrivo e di convergenza visiva nel nuovo assetto urbanistico dato alla città, diventandone una caratteristica, ripresa poi anche in epoca moderna con nuove forme.
Roma possedeva anche un obelisco axumita, non egizio, l'
obelisco di Axum, che è stato restituito all'
Etiopia nel
2005.
Obelischi antichi [modifica]
Gli obelischi di Sisto V [modifica]
La fontana dei Quattro Fiumi e l'obelisco agonale a piazza Navona
L'obelisco di Montecitorio
Sisto V utilizzò programmaticamente il riposizionamento di obelischi antichi come segnale di potenza della Chiesa e del suo papato, e anche come cardini del riordino della città che aveva intrapreso, raddrizzando strade, aprendo rettifili, costruendo e ricostruendo palazzi.
Al suo architetto
Domenico Fontana fu affidato anche il riposizionamento di tutti gli obelischi.
Obelisco Vaticano [modifica]
L'Obelisco Vaticano (
piazza San Pietro) è alto 25,5 metri, è di origine egiziana (da
Eliopoli) e privo di geroglifici; spostato ad
Alessandria d'Egitto, fu in seguito portato a Roma da
Caligola nel
37 e collocato sulla spina del
Circo di Nerone. Rimase in questa posizione a fianco dell'
antica basilica di San Pietro ed è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto. Fu spostato e posto al centro di piazza san Pietro il
10 settembre del
1586, primo dei quattro che egli fece rialzare.
Obelisco Esquilino [modifica]
L'Obelisco Esquilino (
piazza dell'Esquilino) è alto 14,75 metri, fu realizzato probabilmente all'epoca di
Domiziano ad imitazione degli obelischi egiziani e collocato insieme all'obelisco del Quirinale all'ingresso del
Mausoleo di Augusto. Qui venne ritrovato nel
1527 insieme al gemello, e fu eretto nel
1587, sempre per ordine di papa Sisto V e ad opera di Domenico Fontana, di fronte all'abside di
Santa Maria Maggiore, a segnare il fuoco prospettico verso la basilica della nuova via Sistina voluta dal medesimo.
Obelisco Lateranense [modifica]
L'Obelisco Lateranense (
piazza San Giovanni in Laterano) ha un'altezza di 32,18 m. Fu realizzato all'epoca dei faraoni
Tutmosis III e
Tutmosis IV (
XV secolo a.C.) e proviene dal tempio di
Ammone a
Tebe (
Karnak) in
Egitto. Fu portato a Roma per volere dell'imperatore
Costanzo II nel
357 ed eretto sulla spina del
Circo Massimo, dove già si trovava l'
obelisco Flaminio. Venne ritrovato in tre pezzi nel
1587 e eretto nel
1588, non di fronte al prospetto della basilica, ma in corrispondenza della Loggia delle benedizioni
lateranense, punto finale del segmento viario costituito dalla via Merulana - aperta appunto da Sisto V - in continuità prospettica con la basilica di Santa Maria Maggiore.
Obelisco Flaminio [modifica]
L'Obelisco Flaminio (
piazza del Popolo) è alto 25,90 metri e fu fatto innalzare in Egitto da Ramesse II; venne portato a Roma nel
10 da
Augusto e collocato sulla spina del
Circo Massimo. Fu ritrovato nel 1587 ed eretto ad opera di Domenico Fontana, nel
1589.
L'obelisco di Innocenzo X [modifica]
Obelisco Agonale [modifica]
L'Obelisco Agonale (
piazza Navona) Fa parte della
Fontana dei Quattro Fiumi ed è alto 16,53 metri. Realizzato all'epoca dell'imperatore
Domiziano imitando i modelli egiziani e copiandone i geroglifici, fu collocato presso
Albano; nel
311 Massenzio lo fece spostare nel
circo della
villa omonima sulla
via Appia antica. Nel
1651 papa Innocenzo X lo fece recuperare e l'architetto
Gian Lorenzo Bernini lo innalzò al centro di piazza Navona
Gli obelischi di Pio VI [modifica]
Obelisco del Quirinale [modifica]
L'Obelisco del Quirinale (
piazza del Quirinale) fa parte della
fontana dei Dioscuri ed è alto 14,63 metri. Venne ritrovato nel 1527 insieme al gemello dell'Esquilino, ma fu eretto solo nel
1786, per volere del
papa Pio VI.
Obelisco Sallustiano [modifica]
L'Obelisco Sallustiano (piazza
Trinità dei Monti) è alto 13,91 metri, fu realizzato in epoca romana, copiando geroglifici dei faraoni
Seti I e Ramesse II; decorava gli
Horti Sallustiani. Donato nel
1783 al
papa Clemente XII dai
Ludovisi, fu poi eretto davanti alla
chiesa della Trinità dei Monti, in cima alla scalinata che sale da
piazza di Spagna (
1789).
Obelisco di Montecitorio [modifica]
L'Obelisco di Montecitorio (
piazza Montecitorio) ha una altezza di 21,79 metri. Fu costruito all'epoca del faraone
Psammetico II della XXVI dinastia (
594-
589 a.C.) e collocato nella città di
Eliopoli in Egitto; venne portato a Roma nel
10 da
Augusto, insieme all'
obelisco Flaminio, e collocato come
gnomone dell'Orologio di Augusto in
Campo Marzio. Crollato a seguito di un incendio, venne fatto spostare e rialzare da
papa Pio VI nel
1792.
Gli altri obelischi [modifica]
Obelisco della Minerva [modifica]
L'Obelisco della Minerva (piazza della Minerva) arrivò a Roma con l'
Obelisco del Pantheon e
quello di Dogali, fu rinvenuto nel
1665 presso il convento annesso a
Santa Maria sopra Minerva e rialzato davanti alla chiesa nel
1667 per volere di
papa Alessandro VII, secondo un progetto ideato da
Gian Lorenzo Bernini, con un elefantino nel basamento.
Obelisco del Pantheon [modifica]
L'Obelisco del Pantheon (piazza della Rotonda) fu realizzato all'epoca di
Ramsete II e portato a Roma da
Domiziano, che lo collocò come decorazione dell'
Iseo Campense (tempio dedicato alla divinità egiziana
Iside) con l'
obelisco della Minerva e
quello di Dogali. Ritrovato nel
1373, fu collocato davanti al
Pantheon nel
1711 per volere di
papa Clemente XI, sulla fontana di
Giacomo Della Porta.
Obelisco di Villa Celimontana [modifica]
Tra le antichità della famiglia
Mattei, conservate nella
Villa Celimontana sul
Celio si trovava questo obelisco frammentario (originale è solo la metà superiore), risalente all'epoca del faraone
Ramsete II. Fu rialzato nei giardini nel
1820.
Obelisco del Pincio [modifica]
L'Obelisco del Pincio (Viale dell'Obelisco - Pincio) venne realizzato all'epoca di
Adriano in onore di
Antinoo e collocato inizialmente in
Egitto;
Eliogabalo lo fece spostare per ornare la spina del
Circo Variano nella sua residenza suburbana. Rinvenuto nel
XVI secolo fuori
Porta Maggiore (dal luogo di ritrovamento, presso le
mura aureliane, viene chiamato "obelisco Aureliano"), solo nel
1822 fu innalzato nei giardini del
Pincio per volere di
papa Pio VII.
Obelisco di Dogali [modifica]
L'Obelisco di Dogali (via delle Terme di Diocleziano) arrivò a Roma con l'
Obelisco del Pantheon e
quello della Minerva, proveniva da Eliopoli. Fu rinvenuto nel
1883 e venne rialzato nel
1887 dall'architetto
Francesco Azzurri davanti la
Stazione Termini per commemorare i caduti della
battaglia di Dogali in
Eritrea; nel
1925 fu spostato nei giardini presso via delle terme di Diocleziano.
Obelischi moderni [modifica]
Obelisco di Villa Medici [modifica]
L'Obelisco di
Villa Medici faceva parte della collezione Medici conservata nella
villa sul Pincio e fu portato nel
1790 a
Firenze. Nel
XIX secolo ne fu realizzata una copia collocata nei giardini della villa in sostituzione dell'originale.
Obelischi di Villa Torlonia [modifica]
Gli obelischi di
Villa Torlonia furono realizzati in granito di Baveno appositamente per la
villa della famiglia sulla via Nomentana, dove furono innalzati nel
1842.
Obelisco del Foro Italico [modifica]
L'Obelisco del
Foro Italico voluto da
Renato Ricci, è costituito da un blocco monolitico di marmo di Carrara, venne eretto nel
1932 davanti al complesso sportivo del
Foro Italico, sorto alla base di Monte Mario e che originariamente prese il nome da
Benito Mussolini, a cui l'obelisco era dedicato. Fu l'ultimo grande trasporto effettuato via
Tevere.
Obelisco di Marconi [modifica]
Alto 45 m, venne eretto nel
1959 nel quartiere dell'
EUR nell'ambito degli abbellimenti della città in occasione dei
Giochi olimpici del
1960. La struttura in cemento armato è rivestita da 92 pannelli scolpiti in marmo di Carrara. L'obelisco, opera di Arturo Dazzi, è dedicato all'inventore
Guglielmo Marconi.
Obelisco Novecento [modifica]
Inaugurato il
23 ottobre 2004, si tratta di una scultura di
Arnaldo Pomodoro, che si trova in piazzale Pier Luigi Nervi, davanti al
PalaLottomatica, nel quartiere
Europa.
L'Obelisco Lateranense dopo i restauri conclusi nel
2008
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Obelisco Flaminio a piazza del Popolo
Obelisco di Santa Maria Maggiore
Obelisco di piazza del Quirinale
Obelisco di piazza di Trinità dei Monti
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Obelisco di villa Celimontana
Obelisco a Guglielmo Marconi, nell'omonima piazza all'EUR
- Armin Wirsching, Obelisken transportieren und aufrichten in Aegypten und in Rom, Norderstedt 2nd ed. 2010, ISBN 978-3-8334-8513-8
- L'Italia. Roma (guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2004
- Cesare D'Onofrio, Gli obelischi di Roma, Bulzoni, 1967
- Erik Iversen, Obeliscs in exile, Vol. I, Copenhagen, 1968
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