Speranza
Ossian, ou Les Bardes: opera in cinque atti
di P. Dercy e Jean-Marie Deschamps,
dalla raccolta Ossian. Poésies galliques di Pierre-Prime-Félicien Le Tourneur
Musica di Jean-François Lesueur 1760-1837
Prima rappresentazione:
Parigi, Opéra, 10 luglio 1804
Personaggi
Vocalità
capo supremo dei
bardi
Duntalmo --- Basso
Hydalla ------ Baritono
Mornal ------- Tenore
Ossian -------- Tenore
Rosmala ------ Soprano
Rozmor ------- Basso
Salgar --------- Basso
un
bardo ------- Tenore
un soldato di Duntalmo ----- Tenore
una donna
scozzese ----- Soprano
Un decennio occorse all’opera per raggiungere le
scene.
Per lungo tempo una serie impressionante di problemi di diversa natura
(la crisi di un teatro, il veto di una giuria) finì per impedirne la
rappresentazione.
Nel frattempo il librettista Dercy (il cui testo risaliva
ormai al 1795) morì, e fu necessario ricorrere all’intervento di Deschamps, che
modificò in senso eroico la parte del protagonista.
La composizione della
partitura procedette anch’essa progressivamente.
Una prima esecuzione privata
parziale, in forma di concerto, avvenne per ordine di Napoleone nel 1802.
L’opera si ispira alla moda (o, meglio, al culto) del fantomatico, mai esistito,
antico poeta scozzese Ossian, reso popolare in Francia da un’antologia di Le
Tourneur (1777), che traduceva le liriche di James MacPherson (1765): una fonte
di ispirazione destinata a ulteriori e importanti esiti operistici, come "Uthaldi
Méhul" (1806) e "La donna del lago" di Rossini (1819).
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Atto primo.
Lo scandinavo
Duntalmo ha sconfitto il clan scozzese di Hydalla e fatto prigioniera Rosmala,
amata di Ossian, destinandola alle nozze col proprio figlio Mornal.
Giungono i
bardi per cercare di liberarla.
Duntalmo allestisce una festa in onore degli
ospiti, ma intanto si prepara con i suoi guerrieri alla battaglia.
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Atto
secondo.
Tra i bardi, accolti con canti e danze, si trova anche Ossian che
propone a Duntalmo un combattimento d’onore per la mano di Rosmala.
Questi
accetta, invitando prima l’ospite a una caccia.
Ordina intanto a Hydalla di
custodire la ragazza sino alla conclusione del combattimento.
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Atto terzo.
Rozmor, padre di Rosmala, incontra sua figlia.
Mentre gli scozzesi festeggiano
sui colli, gli scandinavi si riuniscono nella valle.
Quando Ossian sta tornando
dalla caccia, il ponte su cui passa crolla, separandolo dai suoi guerrieri e
lasciandolo alla mercé di Duntalmo.
Anche Rozmor e Rosmala sono stati fatti
prigionieri.
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Atto quarto.
Hydalla offre invano a Ossian di prendere il suo
posto in carcere.
Addormentatosi, il bardo vede in sogno la sua gloria futura,
profezia di una fine eroica.
Rozmor e Rosmala hanno rifiutato le proposte di
Duntalmo e si preparano alla morte.
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Atto quinto.
I guerrieri di Ossian, al
comando di Hydalla, raggiungono il luogo dei sacrifici prima che vi vengano
condotti i prigionieri.
Duntalmo e Mornal sono feriti a morte.
Viene celebrata
la vittoria degli scozzesi e Ossian viene proclamato capo del suo clan, mentre
Hydalla gli profetizza la nascita di una prole di eroi.
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La partitura si
distingue per l’originale caratterizzazione drammatica dell’azione: anzitutto
nella contrapposizione timbrica delle fazioni in lotta (l’arpa è collegata al
nobile lirismo dei bardi, mentre le percussioni e gli ottoni rispecchiano la
brutalità degli scandinavi), resa possibile da un’orchestra di notevole entità,
erede della tradizionale cura francese per la strumentazione e ulteriormente
arricchita dalle esperienze rivoluzionarie.
Nell’orchestra di Lesueur spiccano
quattro fagotti, quattro corni, tre tromboni, due arpe e una ricca batteria di
percussioni (quattro varietà: non poco per il 1804).
Inoltre nel corso
dell’opera vengono impiegati motivi ricorrenti.
Le grandi scene sono articolate
mediante diversi interventi dei solisti e del coro, secondo il modello
dellatragédie lyriquepoi trasmesso altableaudelgrand-opéra; si utilizzano due
cori contrapposti, ed è originale l’integrazione del balletto nell’azione
drammatica, soprattutto nella scena del sogno, soluzione particolarmente
notevole per rappresentare la condizione psicologica di Ossian e la sua
aspirazione alla gloria (il teatro musicale non aveva infatti ancora acquisito
il sogno come momento topico – e tra i più suggestivi –
dell’azione).
Ossian diventò estremamente popolare come opera ‘di rappresentanza’
dell’Impero (la ‘prima’ era avvenuta all’indomani della trasformazione
dell’Opéra in Académie impériale de musique) finché, nel 1807, La Vestale non
provvide a sostituirla con ben altra grandiosità.
Fonte: Dizionario
dell'Opera Baldini&Castoldi
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