Grice e Vernia
Nicoletto Vernia, conosciuto anche come Nicolò o Paolo Nicola Vernia (Chieti), è un filosofo italiano.[1]
Nacque intorno al 1428 a Chieti, figlio di Francesco, trasferendosi poi a Venezia, dove assistette alle lezioni di Paolo della Pergola.[1]
Si laureò all'Università di Padova nel 1458, dove fu allievo del filosofo averroista Gaetano da Thiene, succedendogli come docente di filosofia e ottenendo la cattedra di filosofia naturale nel 1468;[1] ebbe come collega Pietro Pomponazzi e tra i suoi allievi Agostino Nifo e Giovanni Pico della Mirandola.
Malgrado avesse cercato di farsi assumere da altre università italiane per aumentare il proprio prestigio, insegnò per tutta la vita a Padova. Fu per un breve periodo anche all'Università di Pavia.[1] Nel 1492 adottò un suo ex allievo.[1]
Seguace dell'averroismo allora imperante nello Studio padovano, curò un'edizione delle opere di Aristotele con il commento di Averroè, che non vide mai la luce, forse riutilizzato da altri dopo la sua morte.[1]
Sostenne l'unicità dell'intelletto (dottrina poi abbandonata a causa di una condanna inflittagli dal vescovo di Padova), l'autonomia della fisica rispetto alla metafisica e la superiorità della scienza della natura sulle scienze dell'uomo. Benché poco originale a livello di pensiero, fu una personalità molto influente, contribuendo all'ascesa dell'aristotelismo durante il Rinascimento.[1]
Morì a Vicenza nel 1499,[1] dove fu tumulato nella chiesa di San Bortolo (poi ospedale civile).[2]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Contra perversam Averrois opinionem de unitate intellectus et de animae felicitate
- De unitate intellectus et de animae felicitate
- Expositio in Posteriorum capitulum secundum in fine
- Expositio in Posteriorum librum priorem
- Quaestio de gravibus et levibus
- Quaestio de rationibus seminalibus
- Quaestio de unitate intellectus
- Quaestio in De anima
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ ab c d e f g h Del Negro 2015, pp. 340-341.
- ^ Guido Perocco, Carpaccio nella Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, F. Ongania, 1964, p. 138.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ennio De Bellis, Nicoletto Vernia. Studi sull'aristotelismo del XV secolo, Firenze, Leo S. Olschki editore, 2012, ISBN 978-88-222-6205-9.
- Piero Del Negro (a cura di), Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell'Università di Padova, Padova, Padova University Press, 2015.
- Edward P. Mahoney, Two Aristotelians of the Italian Renaissance: Nicoletto Vernia and Agostino Nifo, Aldershot, Ashgate, 2000.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Vèrnia, Nicoletto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Delio Cantimori, VERNIA, Nicoletto, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Vernia, Nicoletto (o Nicolo o Paolo Nicola), in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- Marco Forlivesi, VERNIA, Nicoletto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 98, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020.
- (EN) Nicoletto Vernia, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Opere di Nicoletto Vernia, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22355944 · ISNI (EN) 0000 0000 6151 4946 · SBN BVEV017595 · BAV 495/47471 · CERL cnp01375729 · LCCN (EN) n00097822 · GND (DE) 102838615 · BNE (ES) XX4854114 (data) · BNF (FR) cb14408226k (data) · J9U (EN, HE) 987007527254805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n00097822 |
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