Bocciardo, pittore genovese

VITA

DI DOMENICO BOCCIARDO

Pittore.

FRA i molti Profeflòri di Pittura, che ufeirono dalla fiorita fcuola tenuta in Roma dal Cavaliere Gio. Maria Morandi fiorentino, merita il primo onore Domenico Bocciardo, di cui ora, giufia la ferie degli anni, prendo a fcrivere le ricavate notizie.

Egli era nativo di Finale: il Padre di lui poffedeva /ufficienti foftanze; e però, veduto, che il figliuolo unicamente inclinava alla Pittura , potè mandarlo ben provveduto a Roma; ove fotto la difciplina del prefato Morandi fi pofe. Era quefto Maeftro, non fòlo efpertiflìmo nel dipingere- , e indefeflò nel difegnare, ma eziandìo d'indole fommamente amorofa, e cordiale. Ei riguardava i fuoi Difcepoli quai

{>roprj figliuoli: e ben dimoftrollo in fua morte , avendoli afeiati eredi del fuo nobile Studio, compofto d'ottime carte ftampate, di belliflìmi difegni, di fuperbi modelli in geflò , e di altri preziofi arredi fpettanti alla fua Proiezione. Dopo la morte del Morandi fucceduta 1' anno 1717. il Bocciardo fi fermò tuttavia qualche tempo in Roma-.; donde poi, già formato Pittore , fi reftituì alla Patria , dalla quale dopo breve tempo pafsò a Genova , e qui fi ftabili. In quefta città ebbe fempre occafioni d' operare , e fpecialmente ne' ritratti, ne' quali molto valeva , come fi fcórge da quello del Doge Canevaro, che tuttavia conferva!! preffo i figliuoli di detto Doge; e da quello della Signora Nic

coletta

Bocciardo t

coletta Mari, che vedefi nel palazzo de' Signori Mari di Campetto. In quefto medefimo palazzo fono anche altri quadri ftoriati del Bocciardo con argomenti tratti dalla Ge- ,_. rufàlemme del Tafto. D,

Di tavole al pubblico efpofte ne abbiamo in Genova Domenico Ibi tanto due; e a dire u vero, quantunque fian buone-*: pure non fono delle fue migliori. U una è quella, che fta locata all' Aitar maggiore della Chiefa di S. Paolo nel foprammentovato Campetto; e moftra S. Gio. Battifta in atto di battezzare le concorfe turbe colà fulla riva del Giordano: T altra quella, che ferve di laterale alla cappella di S. Tommafo d' Acquino nella Chiefa di S. Domenico; e porta effigiati alcuni Santi Domenicani,

Se poche fono le tavole fatte da quefto Artefice perle Chiefe di Genova; non fono però poche quelle, che egli fece per fuori. In quefta Riviera di ponente invionne diverfè per le Chiefe di quelle città, e borghi . Due ne fono aflai grandi nella Parrocchiale di Vado; e contengono, 1' una_* 1' Angiolo Cuftode: 1' altra, la Prefentazione di Maria Vergine al Tempio. In Finale fua Patria ve ne ha una nella Chiefa principale alla Marina; nella qual tavola è figurata la fteffa Vergine co' Santi Erafmo , Francefco Saverio, Francefco di Sales, ed altri Santi, e Sante, che le preftano oPfequio . Colà pure è fua la tavola de' Santi Fedele da Sigmaringa, e Giufeppe da Leoneffa, entro la Chiefa de' Cappuccini .

In Albenga nella Chiefa de» PP. delle Scuole Pie_. vedefi del Bocciardo la bella tavola di S. Filippo .Neri davanti alla Vergine . Ed un' altra tavola rapprefentativa de' Santi Biagio, e Filippo Neri di mano di quefto noftro Pittore hanno i medefimi PP. nell' altra lor Chiefa d'Oneglia. Anzi in tal Chiefa, oltre a quefta tavola, che (la efpofta all' Aitar maggiore, ve ne hanno un' altra efpofta all' Aitar laterale di mano dello fteflò Bocciardo, la quale efprime_. il felice tranfito di San Giufeppe; ed e una delle migliori, che da quefto valentuomo fiano ftate dipinte. Due altre fue pregiatali tavole dimoftranti, 1' una lo fteflò tranfito di S. Giufeppe j e l'altra, Tobia, che feppellifce i morti, veg

S 3 gonfi

gonfi nelr Oratorio della Buona-Morte al Porto Maurizio.

Piacquero tanto a certi Foreftieri per qua capitati le

pitture del Bocciardo; che alcune gliene commi(ero per

1 Dl r America . Ei le fece con tutta maellria; e colà trafmefle,

Domenico vi fi tengono in molta (lima . Altre pitture compofe per

BocciAaro. privati Soggetti, cosi in Genova, come in altri luoghi di

quefto Dominio; la maggior parte fioriate: e fon cofe di

Special merito.

Ufava coftui una maniera di colorire attai delicata, e che molto accoftava!! a quella del fuo nobil Maeftro. Egli conduffe Tempre ifuoi quadri con finitezza, e diligenza particolare: onde le fue Opere riportarono molta lodo; quantunque per altro talvolta non comparifca in cfle gran fecondità d'invenzione.

Finì i fuoi giorni quefto Pittore in Genova l'anno 1746". avendone vivuti circa feflànta; ed ebbe iépoltura nella Parrocchiale di S. Donato.