Càstore (in greco Κάστωρ, in latino Castōr) e Pollùce o Polideuce (in greco Πολυδεύκης, in latino Pollūx) sono due personaggi della mitologia greca e romana, figli gemelli di Zeus e di Leda, conosciuti soprattutto come i Diòscuri, ossia "figli di Zeus", ma anche come Càstori.
Vengono talvolta considerati come patroni dell'arte poetica, della danza e della musica.
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Se alcuni autori[2] riportano che i Diòscuri nacquero da Zeus e Leda, altri affermano che i due gemelli avrebbero avuto origine da Tindaro, re di Sparta, avendo come sorella Elena, oggetto della contesa a Troia. Altri[3] ancora raccontano che solamente Polluce e la sorella Elena fossero figli di Zeus, e dunque immortali; Castore sarebbe stato dunque figlio di Tindaro e destinato alla morte.
Castore e Polluce furono due degli Argonauti, gli eroi che parteciparono alla ricerca del Vello d'oro: Polluce - già celebrato come grande pugile[4] - sconfisse in una gara di questa disciplina il re dei Bebrici, Amico. Poco tempo dopo i gemelli diedero vita alla città eponima di Dioscuria, collocata secondo il mito in Colchide.
Inoltre presero parte alla lotta contro Teseo, che aveva rapito la loro sorella Elena nascondendola ad Afidne; dopo quest'ultimo combattimento Zeus concesse loro l'immortalità.
Si narra inoltre che abbiano preso parte alla Battaglia della Sagra tra le file dei locresi e dei reggini (Locri Epizephiri e Rhegion) in battaglia contro i crotonesi (Crotone).
Il fratello di re Tindaro, Afareo, era a sua volta padre di due gemelli: Ida e Linceo. Castore e Polluce rapirono le promesse spose dei cugini e nell'imboscata che ne seguì, Castore fu ferito a morte. Polluce, volendo seguire il destino del fratello, ottenne di vivere come Castore un giorno sull'Olimpo e uno nell'Ade. Un altro mito, riportato da Euripide nella sua opera Elena (v. 140), ricorda invece che Zeus concesse - visto il loro profondo legame - di vivere per sempre nel cielo, sotto forma di costellazione.
Altre tradizioni [modifica]
L'incontro di gemelli nella mitologia non è rara: anche nei Veda, il libro sacro degli Arii indiani, appare una coppia di gemelli, gli Aswin, che - al pari dei Diòscuri - vengono identificati con la costellazione dei Gemelli.Culto [modifica]
Il loro culto, nato a Sparta (erano infatti figli del re eponimo di questa città), si diffuse rapidamente in tutta la Magna Grecia, soprattutto in considerazione del fatto che venivano creduti protettori dei naviganti: il mito infatti racconta che Poseidone affidò loro il potere di dominare il vento insieme al mare.A Roma i Diòscuri (con il nome di Càstori) venivano ricordati nel loro tempio collocato all'interno del Foro Romano, nelle vicinanze del Tempio di Vesta, costruito per un voto offerto dal dittatore Aulo Postumio durante la battaglia del Lago Regillo. Il risultato della battaglia, inizialmente sfavorevole ai guerrieri dell'Urbe, si dice sia stato deciso dall'apparizione dei mitologici Dioscuri, Castore e Polluce.
Il 15 luglio era tradizione che gli equites svolgessero una processione fastosa a cavallo verso il tempio, dato che ne venivano considerati i propri protettori.
Ad Agrigento in Sicilia sono presenti rovine di un tempio a loro dedicato.
Iconografia [modifica]
Sono generalmente rappresentati in nudità eroica, con il pileo, un copricapo a forma di guscio che ricorda il mito secondo cui sarebbero nati da un uovo insieme alla sorella Elena, ed un mantello.In genere vengono accompagnati da un cavallo e, a volte, recano con sé una lancia. Vennero rappresentati quasi ininterrottamente sul rovescio della principale moneta romana, il denario, dalla incerta data della sua emissione (che i più ritengono avvenuta nel 211 a.C.) fino alla seconda metà del II secolo a.C.
Curiosità [modifica]
Nel film del 1997 Face/Off del regista John Woo i due criminali protagonisti sono due fratelli: Castor Troy (interpretato da Nicolas Cage) e Pollux Troy (interpretato da Alessandro Nivola). Il poliziotto che li sconfiggerà (John Travolta) si chiama Archer (arciere in italiano, che è proprio colui che diede la morte ai mitologici Castore e Polluce). Quindi il riferimento mitologico del regista è addirittura triplo: non sfugga che il cognome dei due gemelli è Troy (Troia in italiano), come l'antica città.Ai Diòscuri sono dedicate due vette (monte Castore e monte Polluce) nel Massiccio del Monte Rosa.
Nel videogioco Age of Mythology prodotto dalla Ensemble Studios, Castore è figlio dell'eroe atlantideo Arkantos, e non di Zeus e Leda.
"I Diòscuri" erano soprannominati, per via della loro amicizia e sodalizio letterario, Sandro Camasio e Nino Oxilia, autori della commedia goliardica "Addio, giovinezza!" (1911).
Note [modifica]
- ^ Teocrito, Idilli, XXII, 24.
- ^ Orazio, Ars Poetica, 147.
- ^ Pindaro, Nemee, X, 55.
- ^ Omero, Odissea, libro XI, verso 300.
Bibliografia [modifica]
- Anna Ferrari, Dizionario di Mitologia Classica, TEA, 1994, ISBN 88-7819-539-1
Voci correlate [modifica]
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Statue of Castor and Pollux by Joseph Nollekens (1737 - 1823) |
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