Speranza
Leocares con restauri di Giovanni Angelo Montorsoli
dal 130(0130) al 140(0140) a.C. (copy); dal 330(0330) al 320(0320) a.C.
(original)
Tecnicamarmo
DimensioniAltezza: 224 cm.
Ubicazione
attuale[mostra]Musei Vaticani
Nome indigenoMusei
Vaticani
Localizzazione: Roma
Coordinate41° 54' 23.0" N, 12°
27' 16.0" E
Istituito1506(1506)
Sitowww.museivaticani.va
Museo
Pio-Clementino, Octagon, Apollo Hall
Numero d'inventarioInv. 1015
La statua del Apollo (detto "del Casino del Bel Vedere") fu ritrovata ad Anzio verso la fine del XV secolo, durante il Rinascimento.
A partire dalla metà del XVIII secolo, venne considerata come uno dei supremi capolavori dell'arte mondiale, nonché come modello assoluto di perfezione estetica.
Non è certo se l'Apollo sia una copia ellenistica o romana di una statua in bronzo creata tra il 350 ed il 325 a.C. dallo scultore greco Leocare.
Prima della collocazione nel Cortile del Belvedere, l'Apollo, che sembra sia stato scoperto nel 1489 a Grottaferrata, dove Giulio Della Rovere era abate in commendam, ricevette solo poche attenzioni dagli artisti, benché esso fosse stato abbozzato due volte nel libro dei disegni di un allievo del Ghirlandaio durante l'ultima decade del XV secolo.
Benché si sia sempre pensato che la statua appartenesse a Giuliano Della Rovere prima che egli venisse eletto pontefice, col nome di Giulio II, il suo collocamento appariva confuso fino al 1986: il cardinale Della Rovere, che portava il titulus di San Pietro in Vincoli si spostò da Roma durante il papato di Alessandro VI (1494-1503); Deborha Brown ha dimostrato che frattanto l'Apollo soggiornò nel giardino dei Santi Apostoli e non nella chiesa titolare, come presunto.
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