L'anfiteatro è un edificio di forma ellittica usato per spettacoli pubblici.
Nell'antichità classica (associato particolarmente all'antica Roma) veniva usato per i giochi gladiatori (chiamati anche munera) e per le venationes, ovvero gli scontri tra gladiatori (o uomini vestiti come essi) e animali (tra cui figuravano tigri, leoni, orsi, coccodrilli, rinoceronti etc.).
A prescindere dalla funzione, la differenza esteriore tra un anfiteatro e un teatro romano è che l'anfiteatro è di forma ellittica mentre il teatro è semicircolare e dotato di una scena sul lato rettilineo.
Il nome "anfiteatro" significa "DOPPIO teatro", ma anche e soprattutto "spazio destinato agli spettatori che corre attorno all'arena" derivando dal prefisso greco
ἀμφί = "doppio" oppure "attorno". Etimologicamente il termine discende quindi dal greco
ἀμφιθέατρον,
ovvero "teatro tutt'intorno".
L'anfiteatro è diverso anche dal circo romano che ha una forma molto più allungata (di solito supera i 555 m) con il lato breve, corrispondente ai 'carceres', rettilineo, e che era usato per corse di cavalli aggiogati a carri. Tuttavia i circhi sono forse meno comuni e certamente meno noti, mentre l'anfiteatro (assieme al teatro e alle terme) rappresenta un monumento tipico di ogni città romana grande o piccola.
Il primo anfiteatro permanente fu quello di Pompeii, costruito nel 70 a.C., come testimoniato dalla iscrizione dedicatoria in duplice copia, dai duoviri della colonia. Il primo anfiteatro permanente in Roma fu l'anfiteatro di Statilio Tauro, eretto nel 29 a.C.
L'anfiteatro più famoso al mondo è l'anfiteatro Flavio, detto Colosseo, costruito dalla dinastia dei Flavi. In particolare fu iniziato dall'imperatore Vespasiano e fu terminato (e sontuosamente inaugurato) dal figlio Tito. Le dimensioni raggiunte da queste fabbriche erano impressionanti: il Colosseo arriva a misurare nei due diametri esterni 188 x 156 m, con un'arena di 86 x 54 m. Prima della sua erezione il più imponente era probabilmente l'anfiteatro di Capua (I-II secolo) con i diametri 170 x 140 m. L'Anfiteatro di Verona è tra i meglio conservati, tant'è ancora utilizzato per spettacoli lirici e altre attività di spettacolo, e misura tutt'oggi 152 x 123 m. L'anfiteatro di El Jem, tardo e mai ultimato ma in ottimo stato di conservazione, misura 148 x 122 m, mentre l'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli arriva a misurare 147 x 117 m. Purtroppo, in molti casi, di detti edifici non rimane molto e le loro notevoli dimensioni le si possono solo immaginare, sulla base di restituzioni matematiche che su basi teoriche permettono di ipotizzare le misure di questi edifici ludici. Di seguito riportiamo un elenco degli anfiteatri di notevoli dimensioni, con i loro rispettivi - ipotetici - diametri maggiori:
- Anfiteatro romano di Milano (II-III secolo, 155 x 125), di cui rimangono pochi resti.
- Anfiteatro romano di Siracusa (140 x 119 m). Ne rimane l'arena e la sola prima galleria con relativa gradinata, interamente intagliate nella roccia.
- Anfiteatro romano di Catania (II secolo d.C.?), oggi quasi del tutto interrato[2]. Tale edificio, secondo le prime ricostruzioni, superava i 160 m di diametro maggiore, mentre secondo altre ricostruzioni misurerebbe 125 x 105 m.
I giochi [modifica]
L'edificio è legato ai giochi gladiatori (combattimenti tra gladiatori variamente armati) e alle venationes, ovvero spettacoli che comprendono animali, sia in forma di caccia più o meno ritualizzata, sia in forma di combattimento in cui uomini o animali vengono variamente penalizzati. L'origine di questi giochi risale forse a giochi che si tenevano in occasione dei funerali, ampiamente documentati nell'antichità. Nell'Italia meridionale (in particolare presso i Sanniti) sono descritti combattimenti anche cruenti in occasione delle cerimonie funebri. L'originario collegamento con funzioni religiose si attenuò col passare del tempo.I combattimenti tra gladiatori conquistarono in breve la città di Roma, dove i giochi venivano dapprima ospitati in luoghi non propri, poi ebbero sede in una struttura in legno, e infine ebbero un edificio monumentale degno della popolarità che riscuotevano nella Capitale. Da Roma in breve tempo si espansero in tutto l'Impero, dalle grandi città fino nei luoghi più sperduti. Ed erano edifici di solito imponenti. Ad esempio, in un piccolo centro come Cividate Camuno è stato portato alla luce un anfiteatro di 73 x 65 metri dotato di vari servizi, una palestra e terme riservate ai gladiatori.
La grande espansione degli anfiteatri in tutto l'Impero si ha tra il I e il II secolo d.C.
Questi giochi godevano di una grande popolarità, e affluivano spettatori sia dalle città vicine, sia dalla campagna. Il numero di posti disponibili ci pare oggi modesto rispetto agli stadi moderni: l'anfiteatro più grande, il Colosseo, conteneva verosimilmente 40.000 o 50.000 spettatori, ma non sono rari anfiteatri con 2000-2500 posti che erano folle considerevoli per la popolazione dell'epoca.
Per facilitare gli spostamenti degli spettatori locali e dei forestieri, di solito gli anfiteatri erano collocati in periferia o fuori le mura lungo direttrici importanti. I casi tipici di anfiteatri posti fuori le mura sono quelli di Verona o di Milano.
Dopo la diffusione del Cristianesimo i giochi furono osteggiati dalle autorità religiose per la loro disumanità. Già dal IV secolo alcuni anfiteatri iniziarono ad essere demoliti (le pietre della summa cavea a Milano furono impiegati per le fondazioni della basilica di San Lorenzo nel IV-V secolo). La popolarità dei giochi durò nel tempo, eludendo sovente le proibizioni emanate dalle autorità. Costantino li vietò fin dal 326; sembra che a Costantinopoli l'interdizione fosse osservata, mentre nel 397 a Roma sono ancora citate le scuole di gladiatori (i ludi). Costanzo II li impose di nuovo, Valentiniano III decretò la fine dei giochi, anche se gli ultimi che si tennero al Colosseo furono celebrati da un regnante barbarico Teodorico nel VI secolo.
Struttura [modifica]
Il centro dell'anfiteatro è costituito da un'area pianeggiante a forma ellittica, coperta di sabbia, e chiamata arena. Tutto attorno si sviluppa la cavea, ossia l'insieme delle gradinate in muratura, dove prendevano posto gli spettatori. Queste gradinate erano di solito divise in settori, in modo che spettatori di censo e categoria sociale diversi non fossero mescolati. Da un lato vi era una costruzione speciale, in sostanza una tribuna riservata alle autorità (pulvinar). Gli spettatori entravano nella cavea e ne uscivano attraverso apposite porte poste a vari livelli, che davano accesso a scale e corridoi che, settore per settore, davano su ingressi esterni differenti, per far sì che le diverse classi sociali potessero muoversi su percorsi anch'essi separati. Questi accessi erano chiamati vomitoria.Le gradinate terminavano esternamente con un muro che circondava tutto l'anfiteatro (il muro di summa cavea) che negli anfiteatri maggiori portava un anello di pietra con dei fori. In questi fori venivano posti dei pali che reggevano dei velaria, ovvero delle grandi tele che servivano a fare ombra (e forse a proteggere dalla pioggia) gli spettatori, che venivano manovrate da personale specializzato, a volte ingaggiato fra i marinai esperti nell'arrampicarsi sugli alberi delle navi per manovrare le vele.
Nelle sostruzioni o negli spazi dentro la costruzione vi erano molti locali di servizio finalizzati agli usi più disparati: dal magazzinaggio di attrezzature o scenari, alla ritenzione degli animali destinati ai combattimenti (carceres), ai vani destinati ai gladiatori quali palestre o terme (talvolta collocati invece nei pressi dell'anfiteatro), e luoghi di preghiera per coloro che si preparavano ai combattimenti. A Roma è famosa la meta insudans una fontana dove i gladiatori andavano a lavarsi o a medicarsi le ferite. L'apparato per la gestione degli anfiteatri era enorme, comprendendo gli addetti alla movimentazione delle scene nell'arena (o sotto l'arena), i manovratori dei velari sopra la cavea, i sorveglianti delle entrate e delle uscite, gli incaricati al nutrimento e alla cura degli animali, e altri protagonisti di svariati servizi connessi con gli spettacoli quale, ad esempio, la rimozione dall'arena di uomini e animali feriti o uccisi nel corso dei combattimenti. I locali di servizio erano dunque numerosi e articolati. Al giorno d'oggi non è ancor chiara la funzione di alcuni di essi.
A volte vi erano dei sistemi ingegnosi per fare entrare gli animali nell'arena senza che aggredissero gli addetti. Vi erano dei corridoi che permettevano di inserire dei pali da una parete all'altra, attraverso dei fori posti a distanze regolari sulle pareti stesse. Inserendo i pali dietro gli animali, si impediva che tornassero indietro, e sfilando i pali davanti agli animali gli si permetteva di progredire verso l'arena. Si tratta quindi di un sistema di gabbie mobili, di cui l'unico esempio ben conservato è presente nel piccolo anfiteatro di Cividate Camuno (vedi immagine).
I grandi anfiteatri erano costruzioni imponenti, tutte fuori terra e su un terreno in apparenza pianeggiante. Tuttavia vi sono due rilievi da fare:
1- In primo luogo vari anfiteatri sono costruiti in realtà su un avvallamento naturale o artificiale. In questo caso scavando l'arena si poteva risparmiare un po' di opera muraria. Il Colosseo stesso è costruito su un luogo dove in precedenza vi era un laghetto, e per questo era possibile allagare l'arena e svolgervi perfino delle battaglie navali. L'arena in alcuni casi poggiava sul terreno vero e proprio, in altri casi (di nuovo nel caso del Colosseo in epoca successiva) vi era un pavimento mobile, con botole o a pannelli, che mediante appositi macchinari o montacarichi consentiva di far comparire o scomparire elementi scenografici, persone o animali. Alla base degli anfiteatri non è raro verificare la presenza di varie altre costruzioni sotterranee, come l'imponente sistema di canalizzazioni sotto l'Arena di Verona.
2- In secondo luogo (soprattutto negli anfiteatri minori) si poteva appoggiare uno dei due bordi lunghi dell'ellisse ad una pendenza o ad una collina. Lo scavare le gradinate in un pendio è tipico dei teatri sia greci che romani (un esempio fra tutti quello di Efeso), e quindi per costruire un teatro si ricorreva, se possibile, proprio al fianco di una collina, tuttavia vi sono casi in cui la pendenza è stata sfruttata anche per la cavea degli anfiteatri. Per citare un caso, Verona rappresenta la situazione tipica: il teatro è scavato nella roccia e l'anfiteatro è costruito su un'area pianeggiante.
Le fondazioni di questi edifici erano di solito in opus caementicium cioè ciottoli o pietrisco legati con malta di calce, e sopra di esse iniziava l'opera in muratura che poteva comprendere componenti lapidee e marmoree e raggiungere altezze attorno ai 50 metri. Il paramento esterno dell'anfiteatro, ad arcate, era ornato con colonne, lesene e relativi capitelli di diverso stile con l'aumentare dell'altezza, come d'uso abituale nella contaminatio architettonica romana, con varie decorazioni e statue, in modo a conferire ad esso un aspetto monumentale e fastoso.
Elenco degli anfiteatri romani [modifica]
Le rovine di decine di anfiteatri sono stati individuati nelle più disparate aree dell'impero romano e la presenza di molti altri è attestata da iscrizioni ed altre fonti storiche. Alcuni di queste località sono:Albania [modifica]
- Dyrrhachium (l'odierna Durazzo): Anfiteatro romano di Durazzo
Algeria [modifica]
Austria [modifica]
- Carnuntum (l'odierna Petronell): due anfiteatri di epoche diverse
- Virunum (l'odierna Magdalensberg)
Bulgaria [modifica]
Croazia [modifica]
- Burnum (nei pressi dell'odierna Chistagne)
- Pietas Iulia Pola (l'odierna Pola): Arena di Pola
- Salona
Francia [modifica]
- Arelate (l'odierna Arles)
- Augustomagus Silvanectum (l'odierna Senlis)
- Augustoritum (l'odierna Limoges)
- Baeterrae (l'odierna Béziers)
- Bellusmons (l'odierna Beaumont-sur-Oise)
- Burdigala (l'odierna Bordeaux)
- Caesarodunum (l'odierna Tours)
- Cemenelum (l'odierna Cimiez)
- Forum Julii (l'odierna Fréjus)
- Geinum (l'odierna Gennes)
- Granum (l'odierna Grand)
- Juliabona (l'odierna Lillebonne): teatro-anfiteatro
- Limonum (l'odierna Poitiers)
- Lugdunum (l'odierna Lione)
- Lutetia (l'odierna Parigi)
- Mediolanum Santonum (l'odierna Saintes): Anfiteatro romano di Saintes
- Nemausus (l'odierna Nîmes): Arena di Nîmes
- Tolosa
- Vesontio (l'odierna Besançon)
- Vesunna (l'odierna Périgueux)
Germania [modifica]
- Augusta Treverorum (l'odierna Treviri)
- Castra Vetera (nei pressi dell'odierna Xanten)
- Colonia Ulpia Traiana (l'odierna Xanten)
Grecia [modifica]
Israele [modifica]
- Caesarea
- Eleutheropolis
- Scythopolis (l'odierna Bet She'an)
Italia [modifica]
- Abella (l'odierna Avella, AV)
- Alba Fucens (nei pressi dell'odierna Massa d'Albe, AQ)
- Albingaunum (l'odierna Albenga, SV)
- Alliphae (l'odierna Alife, CE)
- Altinum (nei pressi dell'odierna Quarto d'Altino, VE)
- Amiternum (nei pressi dell'odierna L'Aquila): Anfiteatro romano di Amiternum
- Ancona: Anfiteatro romano di Ancona
- Aquileia
- Aquinum (l'odierna Aquino, FR)
- Ariminum (l'odierna Rimini): Anfiteatro romano di Rimini
- Arretium (l'odierna Arezzo)
- Asculum (l'odierna Ascoli Piceno)
- Asisium (l'odierna Assisi, PG)
- Augusta Bagiennorum (l'odierna Bene Vagienna, CN)
- Augusta Praetoria (l'odierna Aosta): Anfiteatro romano di Aosta
- Beneventum (l'odierna Benevento): Anfiteatro romano di Benevento
- Cales (nei pressi dell'odierna Calvi Risorta, CE)
- Canusium (l'odierna Canosa di Puglia, BT)
- Capua (presso l'odierna Santa Maria Capua Vetere, CE): Anfiteatro Campano
- Caralis (l'odierna Cagliari): Anfiteatro romano di Cagliari
- Carsulae (nei pressi dell'odierna San Gemini, TR)
- Casinum (l'odierna Cassino, FR)
- Castra Albana (l'odierna Albano Laziale, RM): Anfiteatro romano di Albano Laziale
- Catina (l'odierna Catania): Anfiteatro romano di Catania
- Civitas Camunnorum (l'odierna Cividate Camuno, BS)
- Cumae (l'odierna Cuma, NA)
- Egnatia (nei pressi dell'odierna Fasano, BR)
- Eporedia (l'odierna Ivrea, TO)
- Fabrateria Nova (l'odierna San Giovanni Incarico, FR)
- Falerii Novi (nei pressi dell'odierna Civita Castellana, VT)
- Falerio Picenus (l'odierna Falerone, FM)
- Fanum Fortunae (l'odierna Fano, PU)
- Florentia (l'odierna Firenze): Anfiteatro romano di Firenze
- Formiae (l'odierna Formia, LT)
- Forum Cornelii (l'odierna Imola, BO): la città aveva un anfiteatro, scoperto nel 1870, ma ciò nonostante nel 1957 il comune decise di edificare la zona
- Forum Traiani (l'odierna Fordongianus, OR)
- Frusino (l'odierna Frosinone)
- Genua (l'odierna Genova)
- Grumentum (nei pressi dell'odierna Grumento Nova, PZ)
- Hasta (l'odierna Asti)
- Herdonia (l'odierna Ordona, FG)
- Hispellum (l'odierna Spello, PG)
- Histonium (l'odierna Vasto, CH)
- Interamna Nahars (l'odierna Terni)
- Interamnia (l'odierna Teramo): Anfiteatro romano di Teramo
- Larinum (l'odierna Larino, CB)
- Libarna (nei pressi dell'odierna Serravalle Scrivia, AL)
- Luca (l'odierna Lucca): Anfiteatro di Lucca
- Luceria (l'odierna Lucera, FG): Anfiteatro romano di Lucera
- Lucus Feroniae (nei pressi dell'odierna Capena, RM)
- Luna (l'odierna Luni, SP): Anfiteatro romano di Luni
- Lupiae (l'odierna Lecce): Anfiteatro romano di Lecce
- Marruvium (l'odierna San Benedetto dei Marsi, AQ)
- Mediolanum (l'odierna Milano): Anfiteatro romano di Milano
- Mevania (l'odierna Bevagna, PG)
- Minturnae (l'odierna Minturno, LT)
- Mutina (l'odierna Modena)
- Nola
- Nora (nei pressi dell'odierna Pula, CA)
- Nuceria Alfaterna (le odierne Nocera Superiore e Nocera Inferiore, SA)
- Ocriculum (l'odierna Otricoli, TR)
- Paestum
- Patavium (l'odierna Padova)
- Pollentia (l'odierna Pollenzo, CN)
- Pompei: Anfiteatro romano di Pompei
- Puteoli (l'odierna Pozzuoli, NA): Anfiteatro Flavio e Anfiteatro minore
- Roma: Colosseo, Anfiteatro castrense, Anfiteatro di Statilio Tauro
- Rudiae (l'odierna San Pietro in Lama, LE)
- Rusellae (nei pressi dell'odierna Grosseto)
- Scolacium (nei pressi dell'odierna Borgia, CZ)
- Segusium (l'odierna Susa, TO)
- Sipontum (l'odierna Siponto, FG)
- Spoletium (l'odierna Spoleto, PG)
- Suasa (nei pressi dell'odierna Castelleone di Suasa, AN): Anfiteatro romano di Suasa
- Sulcis (l'odierna Sant'Antioco, CI)
- Sutrium (l'odierna Sutri, VT)
- Syracusae (l'odierna Siracusa): Anfiteatro romano di Siracusa
- Taete (l'odierna Chieti)
- Tarentum (l'odierna Taranto)
- Telesia (l'odierna San Salvatore Telesino, BN)
- Tharros (nei pressi dell'odierna San Giovanni di Sinis, OR)
- Thermae Himerae (l'odierna Termini Imerese, PA): Anfiteatro di Termini Imerese
- Tibur (l'odierna Tivoli, RM)
- Trebula Mutuesca (l'odierna Monteleone Sabino, RI)
- Tridentum (l'odierna Trento)
- Tuder (l'odierna Todi, PG)
- Tusculum (nei pressi dell'odierna Grottaferrata, RM)
- Urbs Salvia (l'odierna Urbisaglia, MC)
- Veleia (nei pressi dell'odierna Lugagnano Val d'Arda, PC)
- Venafrum (l'odierna Venafro, IS)
- Venusia (l'odierna Venosa, PZ)
- Vercellae (l'odierna Vercelli)
- Verona: Arena di Verona
- Volsinii (l'odierna Bolsena, VT)
Libano [modifica]
- Botri (l'odierna Batrun)
Libia [modifica]
Marocco [modifica]
Olanda [modifica]
- Noviomagus Batavorum (l'odierna Nijmegen): restano alcune tracce sotto l'attuale pavimentazione di Rembrandtstraat e alcune ruderi delle fondazioni
Portogallo [modifica]
- Bobadela
- Conimbriga (nei pressi dell'odierna Coimbra)
Regno Unito [modifica]
Galles- Isca Augusta (l'odierna Caerleon)
- Moridunum (l'oiderna Carmarthen)
- Tomen y Mur
- Calleva Atrebatum (l'odierna Silchester)
- Corinium Dobunnorum (l'odierna Cirencester)
- Deva Victrix (l'odierna Chester)
- Durnovaria (l'odierna Dorchester)
- Iscalis (l'odierna Charterhouse)
- Isurium Brigantum (l'odierna Aldborough)
- Londinium (l'odierna Londra)
- Noviomagus Reginorum (l'odierna Chichester)
- Rutupiae (l'odierna Richborough)
- Venta Icenorum (l'odierna Caistor St. Edmund)
- Verulamium (l'odierna St Albans): teatro-anfiteatro
- Trimontium (l'odierna Newstead)
Romania [modifica]
- Micia (l'odierna Veţel)
- Porolissum (l'odierna Mirşid)
- Ulpia Traiana Sarmizegetusa (l'odierna Sarmizegetusa)
Serbia [modifica]
- Viminacium[3] (l'odierna Kostolac)
Siria [modifica]
- Dura Europos (nei pressi dell'odierno villaggio di Salhiyah)
Spagna [modifica]
- Augusta Emerita (l'odierna Mérida)
- Capara (l'odierna Cáparra)
- Carmo (l'odierna Carmona)
- Carthago Nova (l'odierna Cartagena)
- Corduba (l'odierna Cordova)
- Emporiae (nei pressi dell'odierna L'Escala)
- Italica (nei pressi dell'odierna Siviglia)
- Lucus Augusti (l'odierna Lugo)
- Segóbriga (nei pressi dell'odierna Saelices)
- Sisapo (nei pressi dell'odierna Almodóvar del Campo)
- Tarraco (l'odierna Tarragona)
Svizzera [modifica]
- Augusta Raurica (l'odierna Augst)
- Aventicum (l'odierna Avenches)
- Brenodurum (l'odierna Berna)
- Colonia Iulia Equestris (l'odierna Nyon)
- Octodurus (l'odierna Martigny)
- Vindonissa (l'odierna Windisch)
Tunisia [modifica]
- Acholla (nei pressi dell'odierna Chebba)
- Carthago (l'odierna Cartagine)
- Jebel Moraba
- Leptis Minor (nei pressi dell'odierna Monastir)
- Mactaris (l'odierna Maktar)
- Phredis Maius (l'odierna Sidi Khalifa)
- Seressi (nei pressi dell'odierna Oum El Abouab)
- Simitthus (l'odierna Chemtou)
- Sufetula (l'odierna Sbeitla)
- Tapsos (nei pressi dell'odierna Bekalta)
- Thaenae (l'odierna Sfax)
- Thingnica (l'odierna Ain Tounga)
- Thysdrus (l'odierna El Jem): due anfiteatri
- Thuburbo Majus
- Ulissipira (nei pressi dell'odierna Sidi Bou Ali)
- Uthina (l'odierna Oudna)
- Utica: due anfiteatri
Turchia [modifica]
Ungheria [modifica]
- Aquincum (l'odierna Budapest): due anfiteatri, uno civile e l'altro militare
- Brigetio (l'odierna Szőny)
Anfiteatri contemporanei [modifica]
Nell'accezione moderna, il termine anfiteatro è spesso usato in riferimento a aree semicircolari, acusticamente insonorizzate, in particolar modo se all'aperto.Un anfiteatro naturale è uno spazio teatrale situato a ridosso di una montagna o di una formazione rocciosa particolare che naturalmente amplifica o rimanda il suono, rendendolo ideale per spettacoli musicali e teatrali. Il termine anfiteatro può anche essere usato per descrivere le formazioni naturali di questo tipo, anche se mai utilizzato per fini teatrali.
Notevoli sono gli anfiteatri naturali di Echo Rock, Nuovo Messico, Cedar Breaks National Monument e Red Rocks, Colorado.
Note [modifica]
- ^ Eugenio La Rocca, Linguaggio artistico e ideologia politica a Roma in età repubblicana, in "Roma e l'Italia. Radices Imperii", Roma 1990
- ^ Vedi, tra gli altri, R. J. Wilson, La topografia della Catania romana. Problemi e prospettive, <
>, Pisa-Roma 1996, pp. 165-167. - ^ A Viminacium l'unico anfiteatro in Serbia che poteva contenere 12.000 spettatori.
Voci correlate [modifica]
Altri progetti [modifica]
- Commons contiene file multimediali su Anfiteatro
Collegamenti esterni [modifica]
- (EN) "Amphitheatrum" (Smith's Dictionary of Greek and Roman Antiquities)
- Cividate Camuno
- Anfiteatro di Caerleon
- Anfiteatro di Chester
- Anfiteatro di Pola
- Roma: Anfiteatro Castrense
- Roma: Colosseo su LacusCurtius
- Anfiteatro de Nîmes, Francia
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