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Saturday, July 7, 2012

Le ville di Roma e dei dintorni: la villa Marignoli (1907) -- arch.: G. Magni.

Speranza

File:Villa-marignoli.jpg










La Villa Marignoli è un edificio storico di Roma e sotto la tutela della Soprintendenza ai Monumenti di Roma e del Lazio.

Insieme a Villa Pacelli è considerato uno degli edifici che meglio rappresentano gli influssi dell’Art Nouveau in Giulio Magni, il noto architetto che progettò l’opera nel 1907.

Si trova a Roma, nei pressi di Villa Borghese, uno dei parchi pubblici più grandi Roma.


Caratterizzata da un linguaggio artistico chiaramente ispirato all’edilizia nordica medioevale, la Villa Marignoli, nei pressi di Piazza Fiume a Roma, fu progettata dall’architetto Giulio Magni, una delle figure artistiche più interessanti dell’inizio del ‘900.

Nato a Velletri il 1 novembre 1859 e pronipote di Giuseppe Valadier, Magni "fu tra i primi a mettere in discussione le convenzioni del linguaggio corrente, acquisito negli anni tra la fine del potere temporale e la crisi edilizia, tra i primi a dimostrare la precarietà di un isolamento meditativo ma inutile”.
P. Portoghesi, “L’eclettismo a Roma, 1870 – 1922”, Roma 1968).

Magni fu artefice di grandi opere architettoniche dell’epoca: il Ministero della Marina (1911), le case popolari a Testaccio (1903 – 1914), il palazzo della Pace all’Aja, e altri villini come Almajà (1910) e Villa Pacelli in Via Aurelia. La Villa Marignoli risale al 1907.

Come commenta Giuseppe Strappa: “nella villa Marignoli in Via Po, all’angolo con corso d’Italia, del 1907…sono evidenti non solo gli echi del costruttivismo storicista di stampo mitteleuropeo sperimentato attraverso le declinazioni rumene, ma anche il lascito dimenticato delle opere romane di Edmund Street.”

La Villa era una residenza nobiliare all’origine.

Il palazzo venne ristrutturato nello stato attuale durante la seconda metà degli anni ‘70. La ristrutturazione fu un processo lungo e complesso. Gli edifici si presentavano diroccati e pericolanti. Quello principale era per la maggior parte privo del tetto, demolito nella parte dello spigolo prospiciente il giardino, aveva quasi tutti i solai e le scale sfondati e pericolanti; l'edificio più piccolo, anche se in condizioni meno precarie, aveva il tetto pericolante ed i solai sfondati.
Il complesso originale era composto da un edificio principale (ora palazzina "A") destinato ad abitazione, e da un edificio secondario destinato ai servizi (palazzina "B"), collegati da un giardino. Il tema progettuale consisteva nel restauro degli edifici esistenti e nella realizzazione, al di sotto degli stessi e del giardino, di un piano servizi e negozi a quota – 2,50/3,50 m e di un piano garage a quota – 6,70 m, in modo che fossero disponibili le attrezzature idonee a rendere il complesso efficiente per gli anni '70. Oltre a garantire la stabilità statica delle strutture, la ristrutturazione è riuscita sia a ricostruire le parti demolite, in modo tale che l'edificio tornasse, per la parte in elevato, a mostrarsi come era all'atto della costruzione, sia a renderlo fruibile come richiesto nel 1975.

Federico Fellini, Peter Notarianni, Maurizio Costanzo e Dario Argento hanno frequentato la Villa Marignoli.

Nella struttura sono state girate alcune scene di Medicina generale e Incantesimo.[

Divenuta residenza turistico alberghiera, affinché non andasse perduta la vocazione artistica che contraddistingue il villino fin dall’epoca della sua edificazione, gli ampi spazi comuni ospitano periodicamente mostre pittoriche e vernissage.

Referenze [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

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