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Monday, July 9, 2012

Le ville d'Italia -- dall'A alla Z: la villa Antona Traversi

Speranza



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Veduta di Meda. La Villa Antoni Traversi è al centro tra il Santuario del Santo Crocifisso e la Chiesa di San Vittore

La Villa Antona Traversi nasce dalla trasformazione settecentesca dell'antecedente monastero medievale intitolato a San Vittore e si trova nel comune di Meda (MB).

Oggi è di proprietà della famiglia Antona Traversi.

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Il complesso di villa Antona Traversi in Meda occupa quel rilievo collinare che domina l'alto milanese e che fu scelto quasi dodici secoli fa per fondarvi il Monastero di San Vittore. Sulla fondazione del Monastero esiste una curiosa leggenda: Aimo e Vermondo, conti di Turbigo, durante una battuta di caccia in Brianza furono inseguiti dai cinghiali fino ad un luogo in cui sorgeva una chiesa in onore di San Vittore. Qui trovarono "due lauri di meravigliosa grandezza" su cui si arrampicarono cercando la salvezza. Poiché i cinghiali continuavano a minacciarli dai piedi degli arbusti, essi fecero voto: se si fossero salvati, avrebbero fondato un monastero dedicato a S. Vittore. La Vergine esaudì le loro preghiere e Aimo e Vermondo, in segno di ringraziamento, "fondarono in onore del santo e glorioso S. Vittore Martire, un nobile monastero di Sante monache seguenti la regola di S. Benedetto". Il Monastero nacque già ricco e con importanti diritti feudali su Meda, Cabiate, Novedrate e Cimnago.

Medioevo [modifica]

L'autorità del Monastero fu ribadita nel corso dei primi secoli. Nel 1194 il cenobio ospitò l'Imperatore Enrico VI con la sposa Costanza d'Altavilla, che sostarono a Meda durante il viaggio verso il Regno di Sicilia. Da documenti rinvenuti nell'archivio del monastero si apprende che fino al 1252 la Badessa di S. Vittore ebbe ad esercitare diritti di signoria. Il villaggio di Meda, sorto in origine come agglomerato di case alle dipendenze delle monache, venne fortificato e acquistò particolare importanza dopo l'anno Mille, quando divenne sede di un famoso mercato. Dalla fine dell'XI secolo e in coincidenza con il periodo delle lotte comunali, Meda cercò di ottenere l'affrancazione dalla signoria della Badessa. L'Abbadessa rinunciò proprio nell'anno 1252 ai diritti feudali, firmando un atto di transazione con il comune e riconoscendone gli statuti, ma salvando l'indipendenza del Monastero e i suoi diritti ecclesiastici, in particolare il diritto di nomina del curato della chiesa di Santa Maria.

Dai Visconti a Napoleone [modifica]

Meda fu attratta nell'orbita milanese e subì le stesse dominazioni signorili (Visconti, Sforza) e straniere poi. Nel 1496 il Monastero fu cornice dell'incontro fra l'imperatore Massimiliano d'Asburgo ed il duca di Milano Ludovico il Moro. Dopo l'arrivo di Napoleone e la proclamazione della Repubblica Cisalpina venne soppresso anche il glorioso e millenario monastero femminile di S. Vittore (29 maggio 1798) e i suoi beni venduti.

Il monastero diventa Villa [modifica]


Veduta notturna

Epoca Moderna [modifica]

Con le profonde trasformazioni dovute all'avvento della Repubblica, il 29 maggio 1798 un decreto soppresse il Monastero, espulse le monache e vendette i suoi beni all'asta. L'edificio monastico fu acquistato da Giovanni Giuseppe Maunier e trasformato in villa neoclassica probabilmente dall'architetto Leopoldo Pollack, il quale era a Meda in quel periodo come testimoniano delle relazioni e dei disegni da lui lasciati riguardo al crollo del campanile della chiesa. Nel 1836 i resti del monastero e la villa vennero acquistati da Giovanni Traversi, i cui discendenti, gli Antona Traversi, la conservano tuttora.
Oggi Villa Antona Traversi si presenta architettonicamente in forme neoclassiche e il medesimo gusto si ritrova nelle decorazioni di affresco degli interni, ma sono presenti ancora resti sopravvissuti dell'antico Monastero, uno fra tutti la chiesa di S.Vittore (1520).

Collegamenti esterni [modifica]

Sito Web di Villa Antona Traversi
   

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