Powered By Blogger

Welcome to Villa Speranza.

Welcome to Villa Speranza.

Search This Blog

Translate

Friday, July 6, 2012

Le ville medicee

Speranza

Con Leon Battista Alberti e i suoi trattai (De re aedificatoria e poi Villa) venne riscoperto il gusto della villa suburbana come luogo di piacere e di ozio rispetto alle residenze urbane e vennero ripresi tutta una serie di consigli edificativi da Vitruvio e altri autori con qualche aggiunta e nuova chiarificazione. La prima villa costruita in pieno stile rinascimentale viene considerata Villa Medici a Fiesole, dove per la prima volta sono assenti i caratteri militari e difensivi tipici dei castelli e caseggiati rustici medievali. Qualche decennio dopo Lorenzo il Magnifico faceva costruire a Giuliano da Sangallo la villa medicea di Poggio a Caiano, utilizzata come modello per i successivi sviluppi architettonici. Fondamentale è la nuova concezione di apertura verso l'esterno (rispetto alla chiusura difensiva medievale), con i giardini che diventano un tramite insostituibile tra l'abitazione e la natura stessa.

Dalla Toscana il concetto di villa si diffuse nelle altre corti italiane: a Roma, a Ferrara, a Mantova, a Milano, la Liguria, eccetera.

Alla fine del Cinquecento, in Toscana, Ferdinando I de' Medici faceva completare a Bernardo Buontalenti il sistema della ville medicee, dei veri e propri centri di controllo sul territorio, usate dai granduchi durante i loro spostamenti, nonché centri della florida industria agricola locale.


Giusto Utens, Villa Medicea di Poggio a Caiano

La localizzazione delle ville medicee

Le ville medicee sono dei complessi architettonici rurali venuti in possesso in vari modi alla famiglia Medici tra il XV ed il XVII secolo nei dintorni di Firenze e in Toscana.

Oltre che luoghi di piacere e svago, le ville rappresentavano la "reggia" periferica sul territorio amministrato dai Medici, oltre al centro delle attività economiche agricole dell'area in cui si trovavano.

Le prime ville medicee sono quelle del Trebbio e di Cafaggiolo, di severo aspetto fortificato trecentesco e legate esclusivamente al controllo dei fondi agricoli nella zone dal Mugello, della quale erano originari i Medici.

Nel Quattrocento Cosimo il Vecchio fa edificare a Michelozzo le ville di Careggi e Fiesole, edifici ancora severi nelle forme, ma dove iniziano ad essere presenti degli elementi di svago: cortili, logge, giardini. Lorenzo de' Medici era solito risiedere per lunghi periodi a Careggi, qui soleva far riunire l'Accademia neoplatonica e il Cenacolo di Marsilio Ficino, e sempre qui lo colse la morte nel 1492. Gradualmente i Medici "accerchiarono" Firenze con le loro ville, mentre nel periodo granducale, di pari passo con lo svilupparsi dei loro interessi in tutta la Toscana, si assiste a una costellazione di queste strutture architettoniche anche in zone lontane dalla capitale del Granducato.
Il sistema delle ville medicee costituisce un vero e proprio microcosmo attorno al quale si sono svolgevano i rituali della corte medicea. Spesso sorte al posto di antichi castelli, tali ville esprimono al massimo l'alto livello di architettura rinascimentale e barocca raggiunto in Toscana, permettendo confronti sull'evoluzione degli stili. Tutto questo differenzia notevolmente le ville medicee dalle più "semplici" case rurali toscane.
Le ville potevano essere ereditate, acquistate, sequestrate o fatte costruire appositamente dai Medici. Alla fine del Cinquecento il sistema territoriale delle ville, dalle forti valenze economiche e strategiche, almeno 17 tenute principali secondo un profilo storico-artistico (tra parentesi le date entro le quali sono appartenute alla famiglia Medici; 1738 è la data dell'estinzione della casata, con il passaggio di tutte le proprietà ai Lorena):

Villa La Petraia

Giardini della Villa di Castello
  1. Villa medicea del Trebbio (metà del XIV secolo - 1738)
  2. Villa medicea di Cafaggiolo (metà del XIV secolo - 1738)
  3. Villa medicea di Careggi (1417 - 1738)
  4. Villa medicea di Fiesole (1450 - 1671)
  5. Villa medicea La Quiete (1453-1650)
  6. Villa medicea di Poggio a Caiano (1470 - 1738)
  7. Villa medicea di Castello (1480 - 1738)
  8. Villa medicea di Mezzomonte (1480 - 1482 e 1629 - 1644)
  9. Villa medicea La Petraia (prima metà del XVI secolo - 1738)
  10. Villa medicea di Camugliano (1530 circa - 1615)
  11. Villa medicea di Cerreto Guidi (1555 - 1738)
  12. Villa medicea di Poggio Imperiale (1565 - 1738)
  13. Villa medicea di Pratolino (1568 - 1738)
  14. Villa medicea di Lappeggi (1569 - 1738)
  15. Villa medicea dell'Ambrogiana (1574 - 1738)
  16. Villa medicea La Magia (1583 - 1738)
  17. Forte Belvedere (1590-1738)
  18. Villa medicea di Artimino (1596 - 1738)
A queste vanno aggiunte altre secondarie, di interesse per lo più agricolo oppure tenute dai Medici per pochissimo tempo, per un totale di circa trenta ville vere e proprie. Molto più numerose furono poi le fattorie medicee e gli innumerevoli casini di caccia sparsi in tutta la Toscana.
Ville secondarie di maggior interesse:
  1. Villa medicea di Collesalvetti (prima del 1464 - 1738)
  2. Villa medicea di Agnano (1486 - 1498)
  3. Villa di Arena Metato (1563 circa - 1738)
  4. Villa di Spedaletto (1486 - 1492)
  5. Villa medicea di Stabbia (1548 - 1738)
  6. Villa medicea della Topaia (1550 circa - 1738)
  7. Villa medicea di Seravezza (1560 - 1738)
  8. Villa medicea di Marignolle (1560 - 1621)
  9. Villa medicea di Lilliano (1584 - 1738)
  10. Villa medicea di Coltano (1586 - 1738)
  11. Villa medicea di Montevettolini (1595 circa - 1738)
  12. Villa medicea di Buti (XVII secolo)
La stagione delle ville medicee si concluse con Ferdinando I che acquistò Montevettolini e Artimino, mentre ampliava anche l'Ambrogiana, la Petraia e Castello.
Ogni membro della famiglia Medici possedeva una sua tenuta come luogo di piacere e di rappresentanza, mentre il Granduca si spostava da una villa all'altra: per la caccia si reca a Pratolino, al Trebbio e a Cafaggiolo, in primavera soggiorna all'Ambrogiana, mentre ad Artimino, che si trova in collina, passava le giornate di luglio in frescura.
I giardini per le quali le ville sono famose hanno un primo esempio nella villa di Castello, dove Cosimo I fa realizzare quello che è il prototipo di giardino all'italiana da Niccolò Tribolo, l'autore in seguito anche del Giardino di Boboli.
Oggi le ville hanno varie destinazioni: alcune sono veri e propri musei (La Petraia, Poggio a Caiano, Cerreto Guidi) altre sono occupate da istituzioni (come a Castello dove il giardino è un museo, mentre la villa è la sede dell'Accademia della Crusca) altre ancora sono state vendute o affidate a privati, i quali le tengono per uso privato oppure le hanno destinate a cornice di eventi pubblici e privati.
Le ville medicee sono rappresentate in una famosa serie di lunette dipinte nel XVII secolo da Giusto Utens che oggi si trovano al Museo di Firenze com'era e che sono un insostituibile documento di come apparivane queste residenze nei secoli passati, particolarmente prezioso per quelle modificate in seguito oppure con tempo perdute, come la Villa di Pratolino.

Galleria di immagini 

Altre residenze [modifica]

A Firenze i Medici risiedettero nei seguenti palazzi:
A Pisa i Medici risiedettero presso i seguenti palazzi:
A Roma, i Medici risiedettero presso le seguenti dimore:
Fuori dal territorio nazionale, è da segnalare anche il Palazzo dei granduchi di Toscana situato a Praga sul lato occidentale della piazza denominata Hradcanske Namesti, realizzato alla fine del Seicento e attribuito all'architetto francese Jean Baptiste Mathey.

Bibliografia [modifica]

  • Giardini di Toscana, prefazione a cura di Mariella Zoppi, Edifir, 2001
  • Alidori Laura, Le dimore dei Medici in Toscana, Edizioni Polistampa Firenze,1995
  • Lapi Bini Isabella, Le ville medicee. Guida Completa, Giunti 2003
  • Mignani Daniela, Le Ville Medicee di Giusto Utens, Arnaud, 1993

Voci correlate [modifica]

Altri progetti [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]


  

No comments:

Post a Comment