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Saturday, July 14, 2012

Leonardo e la sodomia

Speranza

L'8 aprile 1476 venne presentata una denuncia anonima agli Ufficiali di notte e de' monasteri contro diverse persone, tra le quali Leonardo da Vinci, per sodomia consumata verso il diciassettenne Jacopo Saltarelli, residente in via Vacchereccia (accanto piazza della Signoria).

Anche se nella Firenze dell'epoca c'era una certa tolleranza verso l'omosessualità, la pena prevista in questi casi era severissima: l'evirazione per i sodomiti adulti e la mutilazione di un piede o della mano per i giovani.

Oltre a Leonardo, tra gli altri inquisiti vi erano l'orefice Bartolomeo di Pasquino, il farsettaio (sarto) Baccino, residente in via de' Cimatori presso Orsanmichele, e soprattutto Leonardo Tornabuoni che è annotato come vestito di "nero" (la stoffa più costosa, prerogativa dell'alta società).

Egli era infatti un giovane rampollo della potentissima famiglia imparentata con i Medici.

 Un'identica denuncia fu presentata anche nel giugno dello stesso anno.

Fu proprio il coinvolgimento del Tornabuoni che avrebbe giocato a favore degli accusati.

L'accusa venne infatti archiviata e gli imputati furono tutti "absoluti cum conditione ut retumburentur", "perdonati (o liberati) salvo che non vi siano altre denunce in merito".

La denuncia riporta come comunque Leonardo a quella data fosse ancora a bottega da Verrocchio.

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