Ares o Marte
Ares
della collezione del cardinale Ludovico Ludovisi (Bologna 1595-1632)
copia romana da un originale greco del IV secolo aC
copia romana da un originale greco del IV secolo aC
Ares
Figlio
di Zeus e
di Era,
era il dio della guerra, amato da Afrodite,
che con lui tradì Efesto, e
da cui ebbe i figli Armonia, Phobos (la Paura), Deimos (il Terrore), e forse
anche Eros e
Anteros.
Per assicurare l’intimità dei suoi incontri con la dea della bellezza, Ares
aveva messo di sentinella il giovane Alettrione, perché avvertisse i due amanti del sopraggiungere del giorno. Ma
il guardiano si addormentò e il dio infuriato lo mutò in gallo.
Ares
era amante dei tumulti, dei conflitti sanguinosi e del furore della battaglia,
ed era perciò la divinità meno amata dai Greci, che prediligevano il raziocinio
anziché la forza bruta. Per aver ucciso Alirrozio, fu giudicato davanti al
tribunale ateniese, che da allora si chiamò Areopago, colle di Ares. Durante la
guerra fra Zeus e i Giganti, Oto ed Efialte imprigionarono Ares e lo tennero
chiuso in una giara per quindici mesi, finché Ermes
(Mercurio) non lo liberò.
Durante
la guerra di Troia parteggiò per i Troiani, ma fu ferito da Diomede e tornò
precipitosamente sull’Olimpo.
Marte
e Venere in alcova osservati dagli Dei
Joachim Wtewael (Utrecht 1566-1638)
olio su rame
Joachim Wtewael (Utrecht 1566-1638)
olio su rame
Lancia
di
Marte
in biologia simbolo del maschio
forse per analogia con il pene in erezione
in biologia simbolo del maschio
forse per analogia con il pene in erezione
La
lancia di Marte viene usata anche in astronomia per indicare il pianeta. In
astrologia Marte rappresenta l’energia aggressiva e difensiva istintuale, la
virilità, la pulsione alla riproduzione, al corteggiamento, alla copula. Il suo
metallo è il ferro. In biologia questo simbolo indica il maschio.
Pianeta
Marte
Quarto
pianeta del sistema solare, in ordine di distanza dal Sole. Presenta diverse
analogie con la Terra, tra cui la durata del giorno e l'alternarsi di un ciclo
di stagioni; per questo motivo è stato ed è oggetto di numerose missioni
esplorative volte a rivelare l’eventuale presenza di forme di vita sulla sua
superficie. Marte ha due piccole lune, Phobos e Deimos, aventi diametro
rispettivamente di 21 km e 12 km e una superficie fortemente craterizzata; si
tratta forse di asteroidi catturati dal pianeta all'inizio della sua evoluzione.
L'atmosfera di Marte è costituita principalmente da anidride carbonica e da
piccole percentuali di azoto, ossigeno e vapore acqueo. Essendo piuttosto
rarefatta, non garantisce al pianeta una schermatura efficace, ma lo espone a
un'escursione termica giornaliera di circa 100 °C. In generale, le condizioni di
temperatura e pressione sulla sua superficie sono troppo basse per permettere la
permanenza dell'acqua allo stato liquido.
Marte
Statua
romana di Marte
Villa Adriana - Tivoli
Villa Adriana - Tivoli
Dio
comune a molti popoli italici (Latini, Sanniti, ecc.; i Mamertini prendevano
nome da lui), Marte era, come sembra, il dio che tutelava una comunità,
garantendone la definizione nei confronti delle altre comunità; ora, avvenendo
per lo più il confronto nei termini di una guerra, Marte poteva apparire come un
“dio della guerra”, e come tale fu presto identificato con il greco
Ares.
In
Roma Marte, a cui si attribuiva la paternità di Romolo il fondatore della città,
era una divinità di sommo prestigio. Componeva, insieme a Giove e a Quirino,
un'arcaica triade che garantiva e rappresentava, sul piano divino, l'intero
Stato romano. Aveva al suo servizio uno dei tre flamini maggiori, il flamine
marziale.
Il
primo mese del calendario arcaico, marzo, prendeva nome da lui e a lui ne erano
dedicate le feste principali (Equiria del 14, Quinquatria del 19,
Tubilustrium del 23). Altro mese in qualche modo connesso con Marte era
ottobre, come indicano due riti che vi avevano luogo: uno il giorno 11 (festa
detta Meditrinalia) e uno il giorno 15 (sacrificio del “Cavallo Ottobre”,
Equus October).
Nei
Meditrinalia aveva luogo una degustazione rituale del vino nuovo da parte
del flamine marziale. Il sacrificio del “Cavallo Ottobre” si svolgeva nel Campo
Marzio, ossia nell'area che prendeva nome da Marte.
Uno
dei templi più importanti di Marte era quello che sorgeva fuori Porta Capena,
sulla via Appia. Risaliva al sec. IV aC. In quest'area sacra si decideva, per
tradizione, la guerra, e si decretavano i trionfi ai generali vittoriosi. Da lì
partivano i governatori delle province per le sedi loro destinate.
Venere
e Marte - ca. 1483Sandro
Botticelli
alias Alessandro Filipepi (Firenze 1445-1510)Londra
- National Gallery
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