I MODI. GIULIO ROMANO,
L'ARETINO E LE INCISIONI DEL RAIMONDI
Siamo nel 1524 (metaforicamente
parlando).
Siamo con lo spirito e il cuore nel 1524 e cosa vediamo?
O meglio
cosa sentiamo?
Tutta l'Italia non parla che dello scandalo scoppiato a Roma.
Dovunque non si parla d'altro di come venti disegni di Giulio
Romano che raffiguravano una coppia nell'atto di fare l'amore in diverse
posizioni, avessero fatto il giro della "città Eterna" sotto forma di incisioni
realizzate da Marcantonio Raimondi.
Giulio appena terminate le
stanze Vaticane era partito per Mantova, di coseguenza seppe dello scandalo da
lontano come noi, mentre Marcantonio per aver realizzato queste stampe, finì in
carcere.
Siccome non voglio farvi angustiare troppo per il povero Raimondi, vi
rivelo subito che il cardinale Ippolito de'Medici e Baccio Bandinelli, lo
salvarono dalla galera.
Ma queste incisioni dove
finirono?
Ci fu una vera caccia alle stampe incriminate con lo scopo di
distruggerle tutte, le quali ahimè, avevano trovato posto in grande
maggioranza nei conventi e nelle case degli alti prelati della Curia
romana.
Tutto questo scompiglio arrivò
ovviamente anche alle orecchie di Pietro Aretino che decise di vedere di persona
quello di cui tutti parlavano.
E li vide.
Non solo, fece di più, ispirandosi a
questi "Modi", scrisse i "Sonetti Lussurriosi" che resero bene i suoi
complimenti ai disegni di Giulio
Romano.
Torniamo nel 2009.
Di queste
incisioni cosa rimane oggi?
E' difficile stabilire quanto sia arrivato a noi.
Secondo alcuni studiosi non esistono più raccolte complete dei
"Modi".
Anche se i disegni del Romano e
le incisioni del Raimondi non riuscirono a sfuggire alla mannaia dei loro
contemporanei, è comunque possibile sapere come fossero perchè chi li vide, ne
face fare delle copie a disegno e incisioni, così ancora oggi, possiamo vedere
cosa turbò tanto il mondo benpensante del Cinquecento mentre guerre, fame e
carestie affliggevano le genti.
Qui di
seguito posso mostrarvi due esempi di quello che dovevano essere in origine i
"Modi".
"Questa è un'incisione del XVIII
secolo e dovrebbe essere abbinata al sonetto VII dell'Aretino"
(Per vedere
le altre incisioni relative ai Modi realizzate nel XVIII sec. visitate la pagina
nella sezione PITTURA EROTICA - Incisioni e illustrazioni
erotiche)
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