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Sunday, July 8, 2012

Le ville di Genova e dei dintorni: la villa Durazzo-Pallavicini (1794), Pegli

Speranza


Giardino botanico Clelia Durazzo Grimaldi
Giardino Botanico Clelia Durazzo Grimaldi - glass houses.JPG
TipoOrto botanico
Data fondazione1794
FondatoriClelia Durazzo
IndirizzoPegli, Genova, Italia
SitoApprofondimento

Il Giardino botanico "Clelia Durazzo Grimaldi" si trova a Pegli, quartiere residenziale di Genova, e fa parte della Villa Durazzo-Pallavicini, che la domina letteralmente dall'alto.

Dopo un lungo periodo di degrado, tra il 2001 ed il 2004 il giardino ha subìto profondi lavori di restyling e riportato all'antico splendore.
Oggi è sotto la cura di ASTER spa (Azienda Servizi Territoriali del Comune di Genova).

 

 

Il giardino fu fondato nel 1794 per volere di Clelia Durazzo, sposa di Giuseppe Grimaldi ed appartenente a una nobile famiglia che, a Genova, diede un forte impulso alla scienza naturalistica.

In quegli anni l'attività della Marchesa consentì di garantire al giardino botanico - forte di oltre millesettecento taxa - un'altissima notorietà in campo scientifico.

Nel 1840 il nipote Ignazio Alessandro Pallavicini diede avvio ai lavori di costruzione del parco romantico e in questo contesto ristrutturò anche il giardino botanico, facendo riedificare le due serre monumentali, che vennero successivamente rinnovate ad opera della figlia Teresa Durazzo Grimaldi.

Nel 1928 il giardino fu donato al Comune di Genova e divenne gradualmente un vivaio per la produzione di piante e fiori ad uso dell'Amministrazione Municipale.

 

A partire dagli anni ottanta il giardino ha riproposto collezioni di piante di grande valore e ha offerto la possibilità di effettuare visite a carattere didattico-divulgativo con lo scopo di mostrare un mondo da conoscere e proteggere.

Con gli interventi del 2001-2004, il giardino botanico ha definitivamente assunto una struttura improntata alla didattica ed oggi in esso sono visibili collezioni di varia composizione, alcune disposte in scenografie particolari come il deserto, le foreste tropicali, le torbiere, gli acquitrini... Il giardino è diviso in oltre 20 settori ordinati secondo un percorso squisitamente didattico. Particolarmente apprezzabili sono le collezioni di piante carnivore, di orchidee, di piante epifite e di piante succulente, collocate all’interno di una piccola e lunga serra denominata “trenino”. Nelle due magnifiche serre monumentali sono coltivate invece felci, palme e piante tropicali di interesse economico quali ad esempio cacao, cola, cannella, banana, manioca etc. All’esterno, le collezioni danno l’opportunità al visitatore di osservare più approfonditamente alcuni aspetti legati alla biologia delle piante come la riproduzione, i colori delle foglie, i profumi ed i veleni, ... Rose, camelie, bambù, piante mediterranee offrono la possibilità di conoscere più da vicino questi gruppi di vegetali. Nella nuova serra dedicata alla ninfea gigante è possibile ammirare la Victoria cruziana, dalle tonde foglie galleggianti di diametro superiore al metro.

Voci correlate [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

Bibliografia [modifica]

  • I Durazzo da schiavi a dogi della Repubblica di Genova. Massetti e Rodella, Brescia 2004
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