Luigi Speranza
La parola "dialetto" deriva dal greco "diálektos", che significa 'discussione', 'conversazione' e anche 'lingua'.
Nell'italiano moderno il termine dialetto ha assunto il significato di "parlata regionale", in opposizione alla lingua (nazionale).
In pratica, la distinzione è di natura storica e culturale, piuttosto che linguistica.
Come diceva il linguista Max Weinreich:
una lingua è un dialetto con un esercito e una marina.
In quasi tutti i paesi europei esistono dialetti ricchi di tradizione letteraria, che sono state soppiantati poi dalla lingua nazionale.
In Italia, non solo ogni regione possiede un suo proprio dialetto specifico, ma vi sono addirittura differenze a livello delle singola città.
Così, ad esempio, il dialetto ligure parlato a Genova è diverso non solo dal piemontese, ma anche dallo stesso dialetto ligure parlato a Imperia o a La Spezia.
Assai grandi sono poi le differenze fra i dialetti di regioni distanti fra loro, in particolare fra i dialetti parlati nel nord dell'Italia e quelli meridionali.
Per esempio, esistono più somiglianze tra il piemontese e il francese (es. "buchèt" in piemontese, come "bouquet" in francese, invece di "mazzo" in italiano) che tra il piemontese e il calabrese (quest'ultimo conserva addirittura tracce del greco antico, come per esempio simitu per confine dal greco sématon oppure catu per secchio dal greco "kàdos").
Fra tutti i dialetti italiani, importanza particolare ha assunto il dialetto toscano, originario appunto della regione Toscana.
In coincidenza con l'Unità d'Italia (cioè meno di 150 anni fa) il toscano fu infatti adottato come lingua ufficiale del paese (anche se si era già imposto come lingua letteraria prevalente assai prima, addirittura verso la fine del medioevo con le opere di Dante Alighier -- "De vulgari eloquentia" (1302), Petrarca e Boccaccio).
Il toscano (cioè in pratica l'italiano) si distingue per la forte conservatività rispetto al latino (mantenimento delle vocali finali, assenza di mutamento delle vocali all'interno delle parole).
Col tempo la parlata toscana, nonostante le proteste dei puristi, si è progressivamente contaminata con le altre parlate italiane, sia per quanto riguarda la pronuncia delle parole, sia per quanto riguarda lo stesso lessico.
A tale proposito negli ultimi cinquant'anni grande è stata l'influenza (nel bene e nel male) della televisione, che ha contribuito a diffondere (e in alcuni casi anche a creare) una sorta di italiano "standard" che ormai costituisce la lingua parlata in quasi tutto il paese.
Nonostante i tentativi di rivitalizzare le parlate regionali e il recente rinnovato interesse per lo studio dei dialetti, le lingue dialettali sono ormai parlate prevalentemente nelle zone rurali del paese (e in particolare nel meridione) e dalle persone più anziane.
Nelle città, e soprattutto fra le giovani generazioni, l'italiano "televisivo" (parlato con accenti, cadenze e innesti lessicali delle singole regioni) costituisce ormai la "lingua franca" di tutto il Paese.
LINKS
Link sui dialetti divisi per categorie
Italian dialects
Dialetti Italiani.com
Dizionario online dei dialetti
Italia Donna: i dialetti italiani regione per regione
Saturday, July 2, 2011
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