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Wednesday, July 27, 2011

Grisotto

Luigi Speranza

Di Erberto Paolo Grice (n. Harborne, Staffordshire, 1913, m. 1988) si era già parlato in queste pagine (cfr. "L'Indice", 1994, n. 1), in occasione della traduzione di "Studies in the Way of Words" (Harvard University Press, 1989) come

"La logica e la conversazione"

Saggi su intenzione, significato e comunicazione",

Bologna: Il Mulino, 1993),

con la chiara e utile introduzione di Giorgio Moro.

Molti studiosi, provenienti da ambiti disciplinari diversi (linguistica, antropologia, sociologia, psicologia, informatica...) hanno utilizzato e utilizzano tuttora - anche se non sempre in modo corretto - il quadro teorico di Grice.

Il "Principio di Cooperazione", le "massime", e in particolare la nozione di "implicatura".

Si tratta di uno di quegli autori - come Austin, Pierce, Wittgenstein -, molto citati anche se non sempre letti, che hanno superato, di fatto, i confini disciplinari, anche se ciò ha spesso comportato fraintendimenti e stravolgimenti.

Il testo di Cosenza è una puntigliosa presentazione della filosofia del linguaggio di Grice, e della letteratura che ha raccolto la sua eredità relativamente alle tematiche centrali indicate nel titolo: intenzioni, significato, comunicazione.

Dopo un primo capitolo in cui giustamente si evidenziano i rapporti di Grice con la "filosofia del linguaggio ordinario", si introduce la distinzione fondamentale tra "significato naturale" e "non-naturale" (vicina, ma non coincidente con la distinzione aristotelica tra "segni naturali" e "convenzionali," e quella agostiniana tra "segni non intenzionali" e "intenzionali").

Si propone quindi (cap. 3) la prima definizione del

"significato occasionale dell'emittente",

correlandola necessariamente alla tematica dell'"intenzione", per cui

"se qualcuno intende fare qualcosa nel senso ordinario di intendere allora "egli crede anche che lo farà"", o almeno crede che ci sia qualche possibilità di farlo.

Le modifiche alla prima definizione del significato occasionale dell'emittente in base alle varie obiezioni (di J. O. Urmson, J. R. Searle, D. W. Stampe, P. F. Strawson, S. R. Schiffer) vengono discusse nel quadro delle successive rielaborazioni della teoria generale del significato che Grice sviluppa.

L'idea griceana di "convenzione" e di "significato convenzionale" viene poi presentata nella sua complessità.

Si conclude con la "teoria dell'implicatura conversazionale", tramite cui la distanza tra ciò che viene detto e ciò che si intende dire (fatto di cui siamo testimoni, spesso inconsapevoli, nei nostri scambi comunicativi quotidiani) viene identificata e calcolata.

Proprio sul tema dell'"eredità di Grice" si terrà, dal 22 al 24 maggio, un convegno a San Marino.

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