La questione della lingua
dall‘Accademia della Crusca
fino ad Alessandro Manzoni
(’600 –’800)
L`Accademia della Crusca
Fondazione:
Inizialmente si chiamarono >
La brigata dei Crusconi <
Brigata di soci, letterari e uomini di diritto
che si riuniva dal 1570
recitavano per gioco cruscate come parodie delle pedanti e
dotti orazioni dell`Accademia fiorentina
differenziarsi da loro
I fondatori
Giovan Battista Deti
Anton Francesco Grazzini
Bernardo Canigiani
Bernardo Zanchini
Bastiano de Rossi
Lionardo Salviati (dal 1582)
Il Sollo
Il Lasca
Il Gramolato
Il Macerato
L´Inferigno
L´infarinato
La nuova spinta
Leonardo Salviati (1540 –1589)
filologo
entrò nel 1582
suo simbolo fu il frullone
Scopo:
Separare il fior di farina (la buona lingua) dalla crusca
Compilare un grande dizionario della lingua fiorentina
La nuova spinta (2)
La Lingua perfetta deve avere:
(a) un termine approppriato
(b) una certa leggerezza
(c) brevità e chiarezza
la lingua contemporanea fiorentina non è meglio del fiorentino
arcaico perché ha delle inadeguatezze
il buon uso rappresentano solo i trecentisti
Il fiorentino ha una dolcezza incomparabile
la brigata seguiva le sue idee
Il primo vocabolario
cominciarono col lavoro 2 anni dopo la morte di Salviati
apparve 19 anni dopo nel 1612 a Venezia
un lavoro di 35 accademici
parole italiane, ma soltanto quelle degli
scrittori fiorentini del trecento ed i loro
successori
senza termini moderni, scientifici, tecnici, e
quelli delle arti e mestieri
secondo il modello di Bembo
Il vocabolario e le sue reazioni (1)
• causa una lite caratterizzata di autori come:
Paolo Beni (1552-1525)
Giorgio Ottonelli (1550-1620)
Alessandro Tassoni (1565-1635)
Scipio Errico (1592-1670)
motivi:
l`orientamento all`uso linguistico del Trecento
la limitazione dello sviluppo della lingua
lingua è una forza dinamica la quale si deve sviluppare
Il vocabolario e le sue reazioni (2)
s`impose immediatamente ai dotti italiani ed europei
esempio per la Fruchtbringende Gesellschaft
reazione molto significante di Paolo Beni (1552-1625)
eugubino d`origine ma padovano d`elezione
opera: l`Anticrusca overo il Paragone della lingua
italiana, nella quale si dimostra chiaramente che
l`antica sia inculta e rozza, e la moderna regolata e
gentile
conclusione: Il Vocabolario della Crusca „non sia di
farina ma piuttosto di crusca“
L`Accademia risponde…
Benedetto Fioretti (1579- 1642)
cruscante, fiorentinista e avversario dell`Ariosto
con Frullone dell‘Anticrusca prova a diffendere il
modello dell‘Accademia
ma l`Accademia preferì affidarsi all`intervento
di Orlando Pescetti (avversario di Beni),
autore di una Risposta [… ] all`Anticrusca (1613)
Alessandro Tassoni
però più significato avevano le critiche di A. Tassoni
scientista
fautore della superiorità dei moderni sugli antichi
pure iscritto all`Accademia fino a 1589
convinto che lingua e cultura costituissero un
collegamento inscindibile
à le critiche non scoraggiarono gli accademici, anzi
cominciarono a lavorare ad una 2° edizione
Alessandro Tassoni (1565-1635)
2 modi:
(1) pubblicando un breve scritto L`incognito da Modena
contro ad alcuni voci del vocabolario della Crusca
(2) postillando una copia del vocabolario
i suoi punti di critica
troppe voci arcaiche
troppe voci pedantesche e poetiche
troppe plebee ed oscene
Il ruolo di Siena
mostrava autonomia contro il fiorentino
tentativo di affermare la regione Siena di fronte al modello
fiorentino fu realizzato in 2 ambiti:
nella lessicografia da Adriano Politi con un
dizionario toscano
nel dibattito linguistico da Scipione Bargagli con il
dialogo Il turamino (1602)
conseguenze: le differenze vengono accentuate,
moltiplicando le varianti
ballarino
ballerino
Carlo Roberto Dati (1619-1676)
il suo
"Discorso dell`obbligo di ben parlare la propria lingua
(1657)
costituisce la più lineare e lanciata difesa della toscofiorentinità-
letteraria
manifesta la sua ammirazione per il fiorentino-antico
La letteratura deve essere scritta
tosco-fiorentino, non solo in fiorentino
La terza edizione
uscì nel 1691
3 volumi
si amplifica l`intenzione di documentare invece di
legittimare
il corpus si allarga
finalmente al Tasso
contiene anche grammatici
meno cruscanti come
Cinonio e Marc`Antonio
Mambelli
La quarta edizione
in 6 volumi 1729-1738
Cinonio e Mambelli
vengono espunti
I grammatici –Benedetto Buommattei
1581-1684
personaggio di maggiore rilevanza
autore di una
"Grammatica Della lingua toscana"
la
quale diventò un classico nel suo genere
il suo modello si orienta a quello dei grandi trecentisti, però
purgato degli arcaismi troppo marcati
Un paragone
L´Accademia della Crusca
-- fiorentino arcaico
-- La lingua attuale è impura
-- Il buon uso era rappresentato
solo dai trecentisti
L`Anticrusca (parti)
• fiorentino contemporaneo
• La lingua attuale è dinamica
→ limita lo sviluppo della
lingua
2 Alessandro Manzoni
2.1 Biografia, idee ed opere
• autore del romanticismo
italiano di opere letterarie e
teoretiche
• partecipa attivamente alla
discussione della questione
della lingua nell‘Ottocento con
il suo romanzo I Promessi
Sposi tra il 1821 e il 1842
• alla ricerca di una lingua “viva”
come base di un’Italia unita
2.1 Alessandro Manzoni
(*7 marzo 1785 a Milano - † 22 maggio 1873 a Milano)
Infanzia ed educazione in collegio
• unico figlio di Giulia Beccaria e del nobile Pietro Manzoni
• fino al 1801 educazione in un collegio cattolico
• contatto con l’ambiente culturale milanese à accoglie le idee
giacobine ed anticlericali àpoemetto Il trionfo della libertà
(1801)
• Vincenzo Monti à poesia neoclassica
• Vincenzo Cuoco à Risorgimento italiano
• fratelli Pietro e Alessandro Verri à rivista Il Caffè1807 torna a Milano per la morte del padre à Enrichetta
Blondel
• 1809 pubblicazione del poemetto neoclassico Urania àtema:
funzione civilizzatrice della poesia àultima opera neoclassica
• 1810 torna a Milano, mantiene però intensi rapporti con gli
intellettuali parigini à Claude Fauriel ed il gruppo “idéologues”
• 1819 –1820 nuovo soggiorno a Parigi
"La lingua italiana è a Firenze,
come la latina era in Roma,
come la francese è in Parigi."
•1816 - 1820 tragedia Il conte di Carmagnola
•“Lettera”al critico francese Chauvet àdifende le sue scelte
anticlassiciste e spiega le ragioni della propria adesione al
romanticismo
•1818 –1819 rivista della letteratura romantica Il Conciliator
http://pic.viveresenigallia.it/m/0602/ilconciliatore.jpg
•1819 Osservazioni sulla morale
cattolica
•1820 Adelchi
•1821 composizione delle due odi civili
Marzo 1821 e Il cinque maggio
I promesi sposi
aprile 1821 - settembre 1823 àcomposizione
di un romanzo storico à Fermo e Lucia
• viaggio a Firenze à contatto con il “Gabinetto Scientifico
Letterario”
• 1842 versione definitiva de I Promessi Sposi
• dopo i Promessi sposi si distanzia dal genere del romanzo
storico à falsificante dal punto di vista storico, fuori moda
...ho settantun lenzuoli da risciaquare, e un‘acqua come Arno, e lavandaie
come Cioni e Niccolini, fuor di qui non le trovo in nessun luogo...
1833/34 muoiono Enrichetta
Blondel e la figlia
Giulia à scrive Il natale del
1833
• 1837 si risposa con Teresa
Borri
à Rosmini à Dell’invenzione
(1850)
• inno Ognissanti (1847)dagli anni ‘30 à studi linguistici à
problema dell’unità linguistica italiana
•1868 presiede una commissione
ministeriale à per la diffusione della
lingua italiana
•studi storici à Adelchi
•1859 La Rivoluzione francese del
1859 La Rivoluzione francese del
1789 e la Rivoluzione italiana del 1859
àultimo tentativo di scrivere
poesia
Il pensiero manzoniano
• sofferenza dell’umanità per il non raggiungere gli
ideali causato dalla brama di soddisfare le sue
passioni
à conseguenze: distruzione della armonia, della pace
• in Manzoni un senso di missione e di responsabilità
• mezzo: letteratura per elevare verso nobili idee gli
uomini
• questa elevazione fa soltanto senso se la letteratura
si rivolge a tutto il popolo
• per tutto il popolo = nella lingua di tutto il popolo à
l’ideale di una lingua comunitaria, viva
• per questo: superare il grande distacco tra la
lingua letteraria e quella dei parlanti
Quale lingua potrebbe essere?
• modello di una lingua parlata e scritta: francese
• in Francia: unità politica e un centro (Parigi) di
intensa vita sociale e intellettuale à di forte
attrazione e assimilazioneà in Italia no
• francese solamente paragonabile con il
fiorentino
• Manzoni: decisione per il fiorentino del suo
tempo
La genesi del testo
1° stesura
• fonti lette: Storia (Ripamonti), Economia
e statistica (Gioia) e altre opere sulla vita del ‘600
• su questa via scopre la trama
• 1° stesura (nominato Fermo e Lucia): scritto dal 1821 al 1823,
non pubblicato
• consistenza della lingua di Fermo e Lucia: uso letterario
toscano (lessico, sintassi), prosatori francesi (ordine logicoprogressivo),
uso vivo (lessico), lombardo (locuzioni)
Ventisettana
• rielaborazione di tutto il romanzo dal 1823 al 1825
• stampa dal 1825 al 1827
• differenze tra la 1° stesura e la 2°: riduzione dei brani
storici, abbreviazioni della storie personali di alcuni
personaggi e alcuni cambiamenti dei nomi
• accolto con generale entusiasmo in tutta Italia
• Manzoni insoddisfatto con la lingua usata: non naturale,
ma un composto indigesto di lombardo, toscano,
francese, latino à progettazione di una versione corretta
per la elaborazione della Quarantana
• soggiorno a Firenze nel 1827 (cosidetta
risciacquatura in Arno)
• consultazione di
– amici e autorità di lingua (Grossi, Rossari, Niccolini,
Luti, ecc.)
– il vocabolario milanese-toscano (Cherubini)
– il vocabolario francese- italiano
– il vocabolario della Crusca
– testi letterari toscani (popolareggianti per una lingua
viva)
• stampa della 2° edizione dal 1840 al 42
• risultato per Manzoni: 1° romanzo: lingua artificiale e
composta, 2° edizione: toscano
I criteri della prassi correttoria dalla
Ventisettana alla Quarantana
• le eccezioni dalle regole:
– teoria manzoniana della lingua parlata dai fiorentini coltià non
sempre così, anche popolare (modi di dire);
– confessò di aver usate parole o frasi lombarde, quando fossero
comprensibili da ogni lettore italiano
1. espunzione di idiotismi lombardi: es. pontava> puntava
2. decrescimento della letterarietà: es. inspirazione> ispirazione
3. introduzione del fiorentinismo: spagnuolo > spagnolo
4. riduzione dei doppioni linguistici: es. ineguale> inuguale
• conclusione: eliminazione di improprietà e di imperfezioni
dalla Ventisettana
Il merito
riproposizione della questione della lingua sul
fondamento di una unità culturale e nazionale
modernizzazione del lessico e della morfologia
riduzione del forte divario tra lingua scritta e parlata
nella scuola dell’Italia unita I Promessi Sposi come
oggetto a favore dell’unità della lingua nazionale
mutamenti non sempre accettati dal moderno uso
nazionale
ciò che vi è di manzoniano nella lingua attuale più di
quello che non lo è
Caretti, Lanfranco (1974):
Manzoni. Ideologia e stile. Turin
• Cattaneo, Mario A. (1990): Manzoni, le ‘gride’ e la concezione illuministica del diritto.
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culturale.FL Fenomeni Linguistici. Bologna.
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• Kapp, Volker (Hg) (1992): Italienische Literaturgeschichte. Stuttgart/ Weimar.
• Klein, Hans-Wilhelm (1957): Latein und Volgare in Italien.München.
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Linguistik. Bd. 4. 748-762.
• Lepschy, Anna Laura/ Lepschy, Giulio (1986) : Die italienische Sprache. Tübingen.
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Monterosso, Ferruccio (1969):
"Manzoni e il problema della lingua"
In: Nuova
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Nencioni, Giovanni (1993): La lingua di Manzoni. Bologna. (=Bd. 9 Storia della lingua
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quadro dell’italiano ottocentesco. In: Congresso internazionale sui problemi della
lingua e del dialetto nell’opera e negli studi del Manzoni: Manzoni. L’eterno lavoro.
Mailand.
Serianni, Luca (Hg) (1993):Storia della lingua italiana.Torino.
Tristano Bolelli (1987): Alessandro Manzoni: la teoria linguistica. In: Congresso
internazionale sui problemi della lingua e del dialetto nell’opera e negli studi del
Manzoni: Manzoni. L’eterno lavoro. Mailand.
Vitale, Maurizio (1992): La lingua di Alessandro Manzoni. Mailand
Viti, Gorizio (1994): Conoscere I Promessi Sposi. Florenz.
Wednesday, July 6, 2011
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