Tipo | arte romana, rinascimentale, barocca |
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Indirizzo | Piazza del Campidoglio, 1 00186 Roma |
Sito | sito ufficiale del museo |
I Musei Capitolini sono il principale museo civico comunale di Roma e fanno parte del "Sistema dei Musei in comune".
Si parla di "musei", al plurale, in quanto alla originaria raccolta di sculture antiche fu aggiunta da Benedetto XIV, nel XVIII secolo, la Pinacoteca, di soggetti prevalentemente romani.
Aperto al pubblico nell'anno 1734, sotto Clemente XII, è considerato il primo museo al mondo, inteso come luogo dove l'arte fosse fruibile da tutti e non solo dai proprietari.
Per approfondire, vedi la voce Donazioni di Sisto IV ai Musei Capitolini. |
La sede storica dei Capitolini è costituita dal Palazzo dei Conservatori e dal Palazzo Nuovo, edifici che affacciano sulla michelangiolesca Piazza del Campidoglio.
La creazione del museo può essere fatta risalire al 1471, quando Papa Sisto IV donò alla città una collezione di importanti bronzi provenienti dal Laterano (tra i quali la Lupa capitolina), che fece collocare nel cortile del Palazzo dei Conservatori e sulla piazza del Campidoglio.
Ciò lo rende il più antico museo pubblico al mondo.
La raccolta antiquaria si arricchì nel tempo con donazioni di vari papi (Paolo III, Pio V che voleva espellere dal Vaticano le sculture pagane), e fu meglio allocata con la costruzione del Palazzo Nuovo nel 1654.
Il museo fu aperto a visite pubbliche per volere di Papa Clemente XII quasi un secolo più tardi, nel 1734.
Il suo successore, Benedetto XIV, inaugurò la Pinacoteca capitolina, acquisendo le collezioni private della famiglia Sacchetti e della famiglia Pio.
Dagli scavi condotti dopo l'Unità d'Italia per i lavori di Roma capitale emersero grandi quantità di nuovi materiali, che, raccolti nel Magazzino Archeologico Comunale, in seguito denominato Antiquarium, furono nel tempo parzialmente esposti ai Capitolini.
Nel 1997 è stata aperta una sede distaccata nell'ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini nel quartiere Ostiense, creando una soluzione originale di fusione tra archeologia industriale e classica.
Oggi i Musei Capitolini fanno parte del Sistema dei Musei in comune.
Il Palazzo dei Conservatori [modifica]
Piano terra [modifica]
Superati gli spazi di servizio (biglietteria, guardaroba, libreria) si accede al cortile, dove si evidenziano l'acrolito di Costantino e i rilievi raffiguranti le province provenienti dal tempio di Adriano.
Piano nobile [modifica]
Dallo scalone si accede, frontalmente, all'Appartamento dei conservatori, composto da 9 sale:
Secondo piano [modifica]
- Pinacoteca capitolina
Palazzo Clementino-Caffarelli [modifica]
Secondo piano [modifica]
- Medagliere capitolino
Terzo piano [modifica]
- Terrazza e bar
Tabularium [modifica]
Palazzo Nuovo [modifica]
Collezioni e opere esposte [modifica]
Le collezioni storiche dei Musei Capitolini sono:
Nel Palazzo Nuovo, oltre alla statua dell’imperatore che risale al II secolo d.C., si possono ammirare il Discobolo, originale greco di cui rimaneva solo il tronco del corpo trasformato dallo scultore francese Monnot in un guerriero ferito, la statua del Galata Morente, opera romana del III secolo d.C. copia dell’originale greco, il Fauno Rosso ritrovato a Tivoli nella villa di Adriano, ed un bellissimo mosaico ritrovato sempre nella stessa villa e conosciuto come il Mosaico delle Colombe.
La visita nell’altro edificio dei musei, il Palazzo dei Conservatori, è compresa nello stesso biglietto di entrata; vi si può accedere sempre dalla piazza o da una galleria sotterranea scavata (Galleria di congiunzione) negli anni trenta e attualmente allestita come Galleria Lapidaria (cioè preposta all'esposizione delle epigrafi), che dà accesso anche al Tabularium e unisce i due edifici. Qui si trova la pinacoteca dei musei nel cui catalogo c’è il famoso dipinto del San Giovanni Battista, opera del Caravaggio.
Ma vi si trova anche il simbolo della città, il bronzo della Lupa Capitolina, a lungo tempo ritenuta un'opera etrusca del V secolo a.C. e solo recentemente ritenuta da alcuni restauratori come risalente al XII secolo; con molta probabilità la statua originaria non comprendeva i gemelli della leggenda Romolo e Remo, che sembra furono aggiunti nel Rinascimento. La colossale testa di Costantino I risale al IV secolo d.C.
Capolavoro della scultura medievale è il Ritratto di Carlo I d'Angiò di Arnolfo di Cambio (1277), il primo ritratto verosimile di un personaggio vivente scolpito in Europa che ci sia pervenuto dall'epoca post-classica.
Nel dicembre del 2005 è stata inaugurata una nuova ala che con un'aula vetrata, la già citata Esedra di Marco Aurelio, allarga lo spazio espositivo dei Musei. Con la copertura del Giardino Romano, è stato ricavato questo nuovo spazio che ospita ora la statua di Marco Aurelio, i frammenti del colosso bronzeo di Costantino e la statua di Ercole. Il progetto è di Carlo Aymonino e prevede anche la nuova sistemazione delle fondazioni del tempio di Giove Capitolino.
Nelle sale adiacenti sono sistemate le vetrine della Collezione Castellani, donata al Comune di Roma da Augusto Castellani.L'apertura di questa nuova ala fa parte di un più vasto progetto ("Grande Campidoglio") di risistemazione ed ampliamento dei musei, che ha visto l'allestimento della Galleria Lapidaria (chiusa diversi anni prima per lavori di ristrutturazione), l'acquisizione di Palazzo Clementino, ora sede del Medagliere Capitolino (collezione di numismatica), e la risistemazione del Palazzo Caffarelli.
Centrale Montemartini [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Centrale Montemartini. |
Nel 1997, a causa di gravi problemi di infiltrazioni d'acqua e di umidità, la Galleria Lapidaria e diversi settori del Palazzo dei Conservatori dovettero essere chiusi al pubblico; per permettere i lavori di ristrutturazione centinaia di sculture furono trasferite in alcuni ambienti dell'ex centrale elettrica Montemartini (situata lungo la Via Ostiense), in cui fu allestita una mostra. La collezione include 400 statue romane, insieme a epigrafi e mosaici. La maggior parte dei reperti costituiscono i pezzi di più recente acquisizione, provenendo dagli scavi portati avanti dopo l'unità d'Italia, in particolare negli antichi horti romani.
Altre opere [modifica]
- Da Policleto, Amazzone capitolina
- Da Skopas, Pothos
- Da Lisippo, Eros che incorda l'arco
- Venere capitolina
- Venere esquilina
- Ritratto di Decio
- Ritratto di Massimino il Trace
- Ritratto di Ottaviano
- Ritratto di Probo
- Sarcofago Amendola
- Vecchia ubriaca
- Bronzo di Ascoli
- Pannelli in opus sectile dalla basilica di Giunio Basso
- Tiziano, Battesimo di Cristo
Bibliografia [modifica]
- AA.VV., Musei Capitolini - Guida, Comune di Roma - Zètema - Electa, 2006.
Note
^ AA. VV. Roma e dintorni, edito dal T.C.I. nel 1977, pag. 83. ISBN 88-365-0016-1. Sandra Pinto, in Roma, edito dal gruppo editoriale L'Espresso su licenza del T.C.I. nel 2004, pag. 443. ISBN 88-365-0016-1. AA. VV. La nuova enciclopedia dell'arte Garzanti, Garzanti editore, 2000, ISBN 88-11-50439-2, alla voce "museo".
^ Flaminio Boulanger fu un ebanista francese molto attivo a Roma nella seconda metà del '500. Autore di "studioli" e soffitti, tra cui quello (andato perduto) dell'Oratorio del Crocifisso, quello di san Silvestro al Quirinale, e quello di San Giovanni in Laterano (con decorazioni pittoriche di Daniele da Volterra, 1564-66), aveva bottega in via dell'Anima.
"La Giunta Municipale di Roma, nel congresso del giorno 24 maggio 1872, secondo il voto già espresso dal Consiglio nella seduta del 24 aprile, istituiva una commissione Archeologica, cui fosse trasmesso l'esercizio dei diritti e dei doveri, che al Comune incombono verso i monumenti della città e del suo territorio; vi chiamava all'onore di comporla i Sigg. cav. A. Castellani, ing. R. Lanciani, comm. P. Rosa, comm. G.B. De Rossi, conte V. Vespignani, cav. C.L. Visconti, barone P.E. Visconti, e marchese F. Nobili Vitelleschi. Il campo aperto alla attività della nuova Commissione era altrettanto vasto, quanto importante: poiché il Comune, nelle convenzioni stipulate con le varie società edificatrici de' nuovi quartieri, essendosi riservato ove l' assoluta, ove la parziale proprietà degli antichi monumenti, ove la semplice sorveglianza delle scoperte, conveniva provvedere urgentemente al disegno delle icnografie degli edifici; alla loro conservazione, qualora ne fossero giudicati degni; al trasporto e al collocamento ne' palazzi capitolini degli antichi oggetti estratti dalle escavazioni; all'ampliamento dei musei; alla fondazione di nuove raccolte ceramiche e numismatiche; procurando sempre di conciliare gli interessi della scienza con quelli della edilità. Fino dalle sue prime tornate la Commissione determinò di dare alle stampe un Bullettino mensile, affine di render ragione del suo operato, tanto alla magistratura comunale, che di sì nobile ufficio l'aveva investita, quanto ai concittadini, ed ai cultori degli studi archeologici, che seguono con viva attenzione i risultati delle nuove scoperte[...]".
Altri progetti [modifica]
- Commons contiene file multimediali su Musei capitolini
Collegamenti esterni [modifica]
- Sito ufficiale
- Sito ufficiale centrale montemartini
- Sito ufficiale dei Musei in Comune
- La collezione Castellani ai Musei Capitolini
- Storia della Pinacoteca Capitolina
- La nuova ala dei Musei capitolini al Palazzo dei Conservatori
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