Villa Reati o Villa Baldironi Paleari Reati, è una tipica Villa di delizia della Brianza in Lombardia.
È situata nel comune di Lissone, in Via Fiume, 3.
Nel catasto austro-ungarico del Regno Lombardo-Veneto (1855) l'intero complesso dava vita ad un nucleo unitario che si affacciava su piazza Piscina (attuale piazza Garibaldi), su via Baldironi e su via Fiume. Quest'ultima, oltre ad essere un passaggio per il giardino posto a sud, era l'ingresso principale della villa. I Paleari successivamente, divenuti nuovi proprietari dal 1897, sposteranno l'ingresso su piazza Garibaldi, conferendo alla stessa dimora un tono marcatamente più classico. I Reati, dopo il 1940, sostituiranno la vecchia scala di collegamento tra i piani con una nuova scala in stile liberty.
La villa viene acquistata dall'Amministrazione Comunale nel 1981 e vengono eseguiti i primi interventi: si demolisce il capannone-laboratorio e successivamente si interviene sulla copertura (1986). Fra il 1997 e il 2001 è stato portato a termine l'intervento di restauro conservativo di tutti gli affreschi e delle sale a piano terra, cui è seguita la riapertura al pubblico delle sale nobili del piano terra, finalmente restituite al loro splendore originario. Successivamente si sono svolti i lavori per il recupero ed il restauro conservativo del primo piano della villa, completati nei primi mesi del 2007.
Attualmente infatti è aperta al pubblico, con visite guidate, solo in rare e particolari occasioni, come nell' ambito di : "Ville Aperte in Brianza", la manifestazione culturale briantea che si svolge a fine Settembre, ogni anno.
Nel complesso è possibile celebrare i matrimoni di rito civile.[1]
Si è propensi ad accettarne una origine cinquecentesca, ipotesi che sembra confermata da alcuni elementi strutturali ed estetici, nonché dalla struttura porta-campana a forma di timpano posta sul tetto della villa, tipicamente cinquecentesca.
Per una datazione più precisa occorrerebbe sottoporre l'intero complesso ad indagini chimico-fisiche sulle murature e tipologiche sulle fondamenta.[2]
Vi sono portali con festoni e putti, che inquadrano paesaggi di edifici classici e ruderi e una sala della Marina.
L'edificio è vincolato dalla Sovrintendenza, visto il notevole valore storico-artistico e documentario delle decorazioni artistiche.[4]
È situata nel comune di Lissone, in Via Fiume, 3.
Indice[nascondi] |
Cenni storici [modifica]
La struttura fu parte di un più ampio complesso che nel corso degli anni è stato trasformato secondo i gusti del tempo e delle diverse famiglie, che si avvicendarono nella proprietà come:- i Baldironi, dal 1450 al 1897
- i Paleari, dal 1897 al 1940
- i Reati, da cui la villa prese poi il nome, dal 1940 al 1981.
Nel catasto austro-ungarico del Regno Lombardo-Veneto (1855) l'intero complesso dava vita ad un nucleo unitario che si affacciava su piazza Piscina (attuale piazza Garibaldi), su via Baldironi e su via Fiume. Quest'ultima, oltre ad essere un passaggio per il giardino posto a sud, era l'ingresso principale della villa. I Paleari successivamente, divenuti nuovi proprietari dal 1897, sposteranno l'ingresso su piazza Garibaldi, conferendo alla stessa dimora un tono marcatamente più classico. I Reati, dopo il 1940, sostituiranno la vecchia scala di collegamento tra i piani con una nuova scala in stile liberty.
La villa viene acquistata dall'Amministrazione Comunale nel 1981 e vengono eseguiti i primi interventi: si demolisce il capannone-laboratorio e successivamente si interviene sulla copertura (1986). Fra il 1997 e il 2001 è stato portato a termine l'intervento di restauro conservativo di tutti gli affreschi e delle sale a piano terra, cui è seguita la riapertura al pubblico delle sale nobili del piano terra, finalmente restituite al loro splendore originario. Successivamente si sono svolti i lavori per il recupero ed il restauro conservativo del primo piano della villa, completati nei primi mesi del 2007.
Composizione della villa [modifica]
La villa si compone di due piani fuori terra, per un totale di 650 m. Il primo piano, restaurato, è formato dalle seguenti sale interamente affrescate:- Sala delle Battaglie, con soggetti mitologici dediti alla guerra
- Sala dei Busti, con dipinti di busti romani
- Sala delle Colonne, con particolari colonne dipinte con l'illusione ottica e l'effetto di sostenere le travi del soffitto
- Sala Marina, con soggetti mitologici legati al mare
- Atrio e Scalone Liberty.
Attualità [modifica]
La villa resta di proprietà comunale, che si spera promuoverà presto un' integrazione del sito artistico nell'ambito di un Sistema turistico locale, inserendo la dimora cinquecentesca nei tour della Brianza.Attualmente infatti è aperta al pubblico, con visite guidate, solo in rare e particolari occasioni, come nell' ambito di : "Ville Aperte in Brianza", la manifestazione culturale briantea che si svolge a fine Settembre, ogni anno.
Nel complesso è possibile celebrare i matrimoni di rito civile.[1]
Le origini [modifica]
Non si hanno notizie certe e documentate sull'esatta datazione dell' edificazione e sul progettista della villa.Si è propensi ad accettarne una origine cinquecentesca, ipotesi che sembra confermata da alcuni elementi strutturali ed estetici, nonché dalla struttura porta-campana a forma di timpano posta sul tetto della villa, tipicamente cinquecentesca.
Per una datazione più precisa occorrerebbe sottoporre l'intero complesso ad indagini chimico-fisiche sulle murature e tipologiche sulle fondamenta.[2]
Architettura della villa [modifica]
L'edificio è a due ordini: il piano terra, con quattro sale più gruppo servizi e vano scala, e il piano primo, con otto locali più vano scala. Le sale del piano basso hanno pareti con cicli di grandi affreschi databili tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo e da soffitti con boiseries a cassettoni, con legno intarsiato e dipinto.[3]Gli affreschi interni [modifica]
Gli affreschi interni, probabilmente attribuibili a Giovanni Ghisolfi di scuola veneziana che lavorò similmente anche a Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, mostrano scenografie architettoniche di colonne marmoree dipinte, che creano una sorprendente illusione ottica di reggere apparentemente le travi dei soffitti.Vi sono portali con festoni e putti, che inquadrano paesaggi di edifici classici e ruderi e una sala della Marina.
L'edificio è vincolato dalla Sovrintendenza, visto il notevole valore storico-artistico e documentario delle decorazioni artistiche.[4]
Note [modifica]
- ^ fonte :Sito Città di Lissone, pagina "Villa Reati"
- ^ fonte :Sito Città di Lissone, pagina "Villa Reati"
- ^ fonte :Sito Città di Lissone, pagina "Villa Reati"
- ^ fonte :Sito Città di Lissone, pagina "Villa Reati"
Collegamenti esterni [modifica]
- Notizie e Immagini degli affreschi di Villa Reati
- Il Novecento La Villa Reati e le sale affrescate
- Itinerario turistico nell'ambito di Ville Aperte in Brianza: Lissone - Villa Reati
Bibliografia [modifica]
- Lissoni S., I Quaderni della Brianza, La villa Baldironi Reati ed i suoi affreschi, Seregno, 2002, pp, 92- 100, n. 140
Voci correlate [modifica]
- Lissone
- Villa di Delizia
- Duomo di Lissone
- Palazzo Terragni
- Museo d'arte contemporanea (Lissone)
- Brianza
Altri progetti [modifica]
- Commons contiene file multimediali su Villa Reati
No comments:
Post a Comment