Luigi Speranza
L'altra sera sono andato a visitare dei miei vecchi amici.
Quando sono arrivato a casa loro, ho trovato altri conoscenti.
Dopo i convenevoli di rito, abbiamo conversato in salotto fino a tarda sera, affrontando vari argomenti spontanei e piacevoli.
In verità, riflettendo, era da tanto tempo che non m'immergevo in una buona e tranquilla conversazione.
La conversazione, ovvero il linguaggio parlato, serve per scambiare idee con amici vecchi e nuovi, ed è la linfa vitale dell'umanità.
L'uomo ama la compagnia, ama chiacchierare e ascoltare chiacchiere.
Ama sedersi ad un tavolo e immergersi nella conversazione, fino a perdere la cognizione del tempo.
Oggi, nell'era d'Internet e dei cellulari, pare che abbiamo perduto quest'arte, anche perché la gente loda l'energia e i successi, e tende a prestare attenzione più al risultato finale, piuttosto che al processo che vi conduce.
A mio parere, oltre alla mancanza del tempo libero, le cause principali della perdita della conversazione, paradossalmente sono.
La diffusione del riscaldamento centrale nelle case e la televisione.
Una volta la conversazione, anche in famiglia, avveniva la sera attorno al ceppo del focolare o del camino.
Il camino acceso era una pura delizia ed uno dei piaceri della conversazione.
Il suo ruolo di punto focale del salotto o della cucina è stato preso ormai dalla televisione, la quale non favorisce certo una tranquilla conversazione.
Una vera conversazione la possiamo intraprendere soltanto quando incontriamo i nostri amici, anche virtuali. Al cuore della conversazione c'è la condivisione delle idee, divertimento e storie.
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In che cosa consiste una buona conversazione?
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Certo non nell'urlare più degli altri oppure parlare e non ascoltare.
La buona conversazione è un sintomo di generosità d'animo.
E' anche un intermezzo, un'attività cui ci dedichiamo quando le faccende importanti della giornata si sono concluse.
Incontrando la sera i nostri amici, li sviluppiamo insieme e conversiamo con moderazione.
Effettivamente per saper conversare ci vuole anche un pò d'inventiva, acume, timbro vocale e una giusta dose d'ironia.
Con queste qualità e con un allenamento appropriato, penso che si possa diventare un ricercato intrattenitore.
Chissà che i Blog non aiutino la conversazione a tornare in mezzo a noi per farci felici.
Io lo spero.
Provateci! Parola di Stefano.
Pubblicato da Stefano a 08:00 Etichette: Cultura, Riflessioni
2 commenti:
Stefano ha detto...
Primo commento di prova dell'Autore.
CIAO!!!!!!
31 marzo 2009 16:43
Lara ha detto...
Secondo commento :)
Ma tu SEI STEFANO????? Stefano di Pianeta tempo libero?
Che bello che hai un blog tutto tuo, ora!
Questo tuo post è molto indovinato, dati i tempi:
Conversare è sempre stata un'arte.
Una volta esistevano anche i manuali per iumpararla.
E non sarebbe male riscriverli, perché ormai con la televisione sempre accesa, non esiste quasi pià questa opportunità.
Che invece è formativa, gradevole...
Ciao Stefano, ti auguro un buon fine settimana e ... complimenti per il tuo blog!
Lara
Wednesday, July 27, 2011
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