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Monday, July 9, 2012

Le ville d'Italia -- dall'A alla Z: Villa Piercy, Sardegna

Speranza

 

Villa Piercy, Badde Salighes.
Villa Piercy è un'antica villa campestre della provincia di Nuoro appartenuta all'ingegnere gallese Benjamin Piercy, che vi abitò con la sua famiglia dopo essersi trasferito in Sardegna avendo ricevuto l'incarico di progettare e dirigere i lavori di costruzione della rete ferroviaria dell'isola. Si trova in località Badde Salighes (valle dei salici), nel comune di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.

Indice

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La villa [modifica]

La costruzione della villa avvenne nel periodo compreso tra il 1879 ed il 1882[1]. I lavori furono coordinati e diretti dallo stesso Benjamin Piercy. Si sviluppa su tre livelli, di cui uno seminterrato. La pianta è quadrangolare ed i quattro vertici sono cinti da altrettante torrette, munite di feritoie, sormontate da una copertura cupolata metallica e da un piccolo pinnacolo in ferro[1]. Le stanze al piano terra sono sormontate da volte a crociera, due delle quali presentano dei dipinti[2].
Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 2007 sono stati portati a termine i lavori di restauro. Il progetto di recupero, del quale sono oggetto anche il giardino ed il borgo adiacente la proprietà, prevede la realizzazione di un orto botanico, una xiloteca, un erbario[3] ed altre strutture che faranno parte del parco naturale regionale del Marghine-Goceano, di prossima istituzione. Nell'aprile 2012 è stato deplorevolmente trafugato l'antico cancello posto nel viale d'ingreso della villa. Questo atto ha destato molto clamore e sconcerto nella zona.

Il giardino [modifica]

Un viale nel giardino di Villa Piercy, Badde Salighes.
Intorno alla villa si sviluppa, su una superficie di quattro ettari, un giardino in stile inglese nel quale il proprietario piantò numerose specie vegetali esotiche, che egli portava con sé al rientro dai suoi viaggi nei vari paesi del mondo. Così, insieme alla flora indigena, formata da roverelle (Quercus pubescens), lecci (Quercus ilex), castagni (Castanea sativa), agrifogli (Ilex aquifolium), tassi (Taxus baccata) ed aceri (Acer monspessulanum), si trovano a convivere specie come la tuja dell'Himalaya (Cedrus deodara pendula), il cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana), il libocedro (Libocedrus decurrens), il bosso delle Baleari (Buxus balearica) e l'abete di Spagna (Abies pinsapo)[4]. In particolare il bosso delle Baleari è stato impiantato per la formazione di un lungo tunnel, considerato tra i più lunghi d'Italia[4].
In una parte del giardino, a breve distanza dalla villa, si trova la piscina, anch'essa circondata dagli alberi del parco.

L'azienda agricola [modifica]

La villa ed il giardino facevano parte di una proprietà che si estendeva, tra le montagne del Marghine e l'altopiano di Campeda, su una superficie di circa 3.700 ettari. Benjamin Piercy volle realizzare una moderna azienda agricola al servizio della quale lavoravano numerosi dipendenti che alloggiavano, con le loro famiglie, nei borghi di Badde Salighes e Padru Mannu. In quest'ultimo si trovava un caseificio, i cui prodotti potevano essere trasportati a Cagliari grazie al treno, che si fermava nella vicina stazione di Campeda. Nel borgo di Padru Mannu si trovava anche una piccola chiesa, dedicata al Sacro Cuore[5].

Note [modifica]

  1. ^ a b Bolotana, villa Piercy. URL consultato in data 09-03-2010.
  2. ^ Francesco Masala, op. cit.
  3. ^ Valorizzazione del sito di pregio storico-ambientale di Badde Salighes. URL consultato in data 10-03-2010.
  4. ^ a b Cristina Marras. «"Villa Piercy" il sogno di Benjamin». Il Messaggero Sardo, - aprile 2006, p. 32. URL consultato in data 09-03-2010.
  5. ^ Bortigali, chiesa di Padru Mannu. URL consultato in data 09-03-2010.

Bibliografia [modifica]

  • Francesco Masala, sch. 13 in Architettura dall'unità d'Italia alla fine del '900, Nuoro, Ilisso, 2001. ISBN 88-87825-35-1 URL consultato il 09-03-2010.

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