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Wednesday, November 2, 2011

Ah, che festa! Il Pipistrello

Speranza

Pipistrello italiano

Grande impegno dell'Opera di Roma

nel nuovo allestimento dell'operetta straussiana


Finale di stagione fra tappi di champagne che saltano.

Non nella notte di Capodanno ma nella

festa da ballo che

costituisce l'atto centrale de Il pipistrello

(Die fledermaus) di Johann Strauss,

l'operetta che conclude il cartellone 2004

dell'ente lirico romano, quando già si annuncia l'apertura 2005 con Semiramide di Rossini.


Lo sforzo produttivo per la maggiore creazione teatrale dello Strauss viennese è diretta ad esaltarne i valori musicali e scenici, tutt' altro che riconducibili alla cosiddetta "piccola lirica", che forse più si addice al genere operettistico nostrano primo Novecento.

E lo prova l'altezza degli interpreti

cimentatisi da sempre nel "Fledermaus":

da Karajan a Kleiber per i direttori, dalla Schwarzkopf alla Gruberova per le voci.

A dirigere la nuova edizione il Teatro dell'Opera ha chiamato Donato Renzetti,

particolarmente versato per questa partitura, e un altro specialista per la regia,

Filippo Crivelli.



La caratteristica singolare del Pipistrello è il personaggio recitante di Frosch che accompagna spiritosamente l'azione.

Nella tradizione austriaca viene di solito affidato a un famoso interprete di anni andati, qui all'Opera vediamo Massimo Dapporto, un attore popolare e non certo in disarmo, che per la prima volta calca la scena della lirica, con un precedente in famiglia, l'indimenticato padre, Carlo che fu Frosch all'Arena Flegrea di Napoli.

A recitare nell'operetta sono naturalmente anche i cantanti, e il doppio cast impegnato nelle varie repliche del Pipistrello è composto da artisti di notevole esperienza.

Proprio il ricorso a Dapporto e l'ampia presenza di dialoghi parlati hanno indotto a ricorrere alla versione italiana del "Fledermaus" curata da Gino Negri.

In puro stile austriaco invece la coreografia della festa affidata a Gerlinde Dell, veterana dell'Opera di Stato di Vienna.

Protagonista Carla Fracci con l'intero Corpo di ballo.

Lo scenografo Maurizio Varano ha collocato l'azione in uno stabilimento termale dove meglio risalta la fantasia dei costumi creati da Anna Biagiotti.

Ultima recita il 23 dicembre.

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