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Thursday, September 6, 2012

La storia della filosofia romana: il circolo degli Scipioni

Speranza

Con

Quintus Ennius,
Afro Publius Terentius,
e con i greci Polibius e Panetius, siamo nell'ambito della cerchia sociale e culturale del "circolo degli Scipioni".

Con gli Scipioni, e soprattutto con Scipio Aemilianus, si compie un'operazione culturale di primaria importanza, la elaborazione di forme e modelli che si pongono in funzione di mediazione tra la cultura ellenistica e il senso realistico e l'etica romane.

Qui si elabora l'ideologia aristocratica, imperialistica, di origine neo-stoica, che ebbe grande influenza sul mondo culturale e politico.

E ancora una volta gli intellettuali più importanti sono di origine non romana.

E' una influenza a cui non sfugge neppure il grande oppositore all'infiltrazione ellenistica, Marcus Porcius Cato, ed è rilevabile anche in Cecilius Statius.

La denominazione di Circolo degli Scipioni risale a Cicero, ed è sostanzialmente azzeccata.

Il "circolo" si formò intorno alla metà del II secolo (-) attorno alla potente famiglia degli Scipioni.

Vi fecero parte nobili come Scipio Aemilianus, Gaius Laelius, Furius Filus.

Essi promossero a Roma interessi letterari e filosofici, protettori di Terentius e di Lucilius, ebbero stretti contatti con grandi personalità della cultura greca del tempo, tra cui Panetius e Polibius.

Ebbero una notevole influenza sullo sviluppo della letteratura e della cultura latina.

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