Atenodoro Cananita
Atenodoro di Tarso, o Atenodoro Cananita o Atenodoro Calvo (Cana, 74 a.C. – 7 d.C.), è stato uno storico e filosofo stoico.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Cana presso Tarso da un uomo di nome Sandone[1]; fu studente di Posidonio di Rodi e maestro dell'imperatore romano Ottaviano Augusto a Apollonia e, in seguito, di diversi esponenti della famiglia imperiale. Nel 44 pare che abbia seguito il futuro imperatore a Roma. Ottaviano, proprio per i natali dati allo storico, alleviò la tassazione della città di Tarso[2].
In seguito fece ritorno a Tarso dove aiutò ad eliminare il governo di Boeto e abbozzò una nuova costituzione che diede vita ad un'oligarchia pro-romana[3]. Dopo la sua morte in suo onore fu tenuto un festival ed un sacrificio annuale a Tarso[4].
Plinio il giovane racconta un episodio secondo il quale Atenodoro prese in affitto una casa a basso prezzo poiché era infestata da un fantasma[5]. Mentre scriveva di filosofia a tarda notte, un fantasma incatenato gli apparve e lo invitò a seguirlo fino in cortile ove sparì. Il giorno successivo, con il permesso dei magistrati della città, Atenodoro fece scavare nel punto in cui il fantasma era scomparso e trovò uno scheletro incatenato. Dopo che allo scheletro venne data una degna sepoltura si dice che il fantasma non abbia più infestato la casa.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Gli vengono attribuite le seguenti opere[6]:
- un'opera contro le Categorie aristoteliche (sebbene venga talvolta attribuita a Atenodoro Cordilione[7])
- una storia di Tarso
- un'opera di qualche tipo dedicata a Ottavia minore[8]
- un'opera intitolata περί σπουδη̃ς και παιδείας ("Sul fervore e la giovinezza")
- un'opera intitolata περίπατοι ("Discorsi").
Nessuna di queste opere ci è pervenuta.
Aiutò anche Cicerone nella scrittura del De Officiis ed è stato suggerito che le sue opere possano aver influenzato Seneca e Paolo di Tarso.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Plutarco: Vita di Publicola 17; Strabone, Geografia, XIV, 5, 14.
- ^ Pseudo-Luciano, Macrobii, 21.
- ^ Strabone, Geografia, libro XIV, 5, 14
- ^ Pseudo-Luciano, Macrobii, 21, secondo il quale Atenodoro morì a 82 anni.
- ^ Plinio il giovane, Lettere, libro VII, lettera 27. A Sura
- ^ Griffin, p. 201.
- ^ Griffin, p. 201; sempre Griffin, pp. 206-208, ritiene possibile che l'autore di questo trattato sia l'Atenodoro logico stoico menzionato da Diogene Laerzio in Vite dei filosofi, VII, 68.
- ^ Plutarco: Vita di Publicola 17.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Michael J. Griffin, Which 'Athenodorus' commented on Aristotle's Categories?, in Classical Quarterly, vol. 63, n. 1, 2013, pp. 199-208.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Atenodoro Cananita
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Atenodoro Cananita
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Atenodoro di Tarso (figlio di Sandone), in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Athenodorus Cananites, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 42230050 · BAV 495/352589 · CERL cnp00283629 · GND (DE) 102382530 · WorldCat Identities (EN) viaf-42230050 |
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