mysterious divinities are generally found to he manifold in meaning. Census in Italy, like Poseidon in Grreece, is finally regarded as a marine deity, because his worship has been brought into the country from beyond the sea. Herod, ii, 43. Nicolaus Cabeus. Niccolò Cabeo. Keywords: filosofia mannetica, la terra e immobile per la sua qualita magnetica, la marea e prodotto della ebullizione di uno spirito sulfureo e salnitroso nel fondo del mare. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Cabeo," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia.
della rotonda. Grice: “Personally, I have been criticised for choosing ‘personally,’ rather than ‘humanely’!” Massimo Cacciari. Keywords: umanesimo italiano, ‘l’angelo necessario’ – l’angelo e il paisano -- the angel and the paysan – ‘Who art thou?’ ‘I am the necessary angel of the earth’, illuministi italiani – implicatura laberintica, Alighieri, umanesimo, implicatura dell’angelo e il contadino. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Cacciari," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia.
nuovo tema di compro encomio a’ giornali ufficiali. Ma il monumento, il quale — per le cose che ci parve non inopportuno di ricordare — deve risguardarsi come una nobilissima proprietà dello stato, non doveva sorgere qui se non quando potesse essere restituito il nome di patria e di regno libero a questa nostra eletta parte d’Italia. Giuseppe Cacciatore. Keywords: gl’eroi di Vico – filosofia italica -- Vico, Croce, Labriola, Bruno, dallo storicismo allo storicismo, linceo, centro di studii vichiani, nudita eroica --. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cacciatore” – The Swimming-Pool Library.
City Temple, LondonLamberto Pietro Gaetano Caffarelli. Lamberto Caffarelli. Keywords: l’armonia come co-espressione, armonia virile, coro virile. Boito, eptafornia, cromatismo, sistema dodecamorfo, saggi filosofici, teoria dell’armonia, armonia ultra-eptafonica, armonia cromatica, armonia dodecamorfica, coro virile, armonia virile, armonia come co-espressione virile. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Caffarelli” – The Swimming-Pool Library.
Pool Library.
Grice e Cainia: la diaspora di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Taranto). Filosofo italiano. Gamblico di Calcide, a Pythagorean. Cainia.
Grice e Calais: la setta di Reggio – Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Reggio). Filosofo italiano. Giamblico di Calcide, a Pythagorean.
may also have been familiar with the works of Giamblico and Porfirio. Calcidio. Keywords: Cicerone. Calcidio.
italiana, stato italiano, comunita, bene comune, bene, bene superiore, bene summo, summum bonum, superior bonum, Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Calderoni” – The Swimming-Pool Library. Calderoni.
Grice e Callescro: gl’accademici di Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. A member of the Accademia. He was the unclde of Tito Flavio Glauco. Tito Flavio Callescro. Callescro.
Grice e Callia: la setta di Velia -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Velia). Filosofo italiano. Callia was a pupil of Zenone di VELIA (si veda) – another Velino (si veda). Callia.
Grice e Callicratida: la setta di Girgenti. Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Girgenti). Filosofo italiano. The brother of Empedocle di GIRGENTI (si veda). His name is attached to some fragments of Pythagorean writings preserved by Stobeo. Callicratida.
Grice e Callifonte: la setta di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Crotone). Filosofi italiano. A pupil of Pythagoras. Callifonte.
e Caloprese” – The Swimming-Pool Library. Caloprese.
gl’aspiranti – eneide, Virgilio, poema epico, la fonte di Virgilio e un poema perduto sulla discesa d’Ercole all’inferno a lottare contro Cerbero – fatica 10 – statuaria – statua di Antino a Eleusi. L’iniziazione come contemplazne, il role dell’iniziato, iniziato e inizianti --. La radice indo-germanica di Eleusi. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Caluso” – The Swimming-Pool Library.
concentrate on teaching philosophy, not Latin. The mods examination has a reputation as something of an ordeal.
27 May 2011. Retrieved 14 January 2006. Cook, Stephen (18 February 2003). "Latin types". The Guardian. Retrieved 8 September 2006. "The Classics Faculty at Oxford". Retrieved 12 July2005. "The Philosophy Faculty at Oxford". Retrieved 8 September 2006. Last edited 6 days ago by ManyMoreYears RELATED ARTICLES Classics -- Study of the culture of (mainly) ancient Greece and Ancient Rome; Honour Moderatons; Classical Tripos -- Degree course at the University of Cambridge. Giovanni Camillo. Giovanni Camilli. Giovanni Camilla. Keywords: dell’huomo. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Camilla” – The Swimming-Pool Library.
legale – giusto morale – la persecuzione dei eretici dalla chiesa, l’inquisizione, la contra-riforma, l’inizio della filosofia romana come una ‘woke’ da parte dall’elite romana dei scipione sulla relativita del concetto del giusto. Il primo discorso di Carneade e un cliché deliberativo. Fu il secondo discorso di Carneade che dimostra ai romani il potere dell’argumentazione – questo culto all’argumentazione dialettica fino al lit. hum. Oxon e la Unione di Parla – l’argumentazione scolastica – tesi, responsio, objection, ad p, contra p. tractatus – il dialogo filosofico, eirenico, diagoge, epagoge. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cammarata” – The Swimming-Pool Library.
i . Aftrologis. VI 1 1 Magis-KccromAnticis & Diui- natofibus. ix. tuforibus, x. Htigantibus x i Chymic sjeu Akbymiftis. 1*4; A'rg vment Capit. Venatoribus. Attcupibus. Pifcatmbus. labricAntibus. Ambitiofo rvM. antibus. Amantibus Hofientibus.Vriuilegiatts. iiiam Safritn Erasmo in Italia, Erasmo da Rotterdam. Riccardo Campa. Campa. Keywords. la stoltizia. Stoltus, stoltizia, stolto, stolto per Christo, pazzia, moria, enkoniom moirae ovvero laus stoltitiae. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Campa” – The Swimming-Pool Library.
che, nella mente di Tacito, i colpevoli di avere appiccato le fiamme fossero i Cristiani, il colpevole di averlo ordinato fosse Nerone. Riccardo Campa. Keywords: il concetto di rivincita – rivincita -- la rivincita del paganesimo romano, filosofia romana. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Campa” – The Swimming-Pool Library.
un nomo e nna donna. L'amore platonico è amore vero e proprio, ma senza la colpa. L' amore platonico è l’ amore con tutte le reticenze imposte dalla religione, dalla morale o dalla necessità. L'amore platonico è il voglio e non posso. L'amore platonico è l'amore senza il desiderio. L'amore platonico è una fraternità delle anime, senza il possesso dei corpi. L'amore platonico è l' ammirazione senza il desiderio. L'amore platonico è tutto l'amore, meno il pos- sesso. L'amore platonico è tutto l'amore spogliato del- l'animalità. L'amore platonico è una doppia menzogna a umane passioni. L'amore platonico è un leone di gesso, è una tigre di carta pesta, spauracchi da bambini o ninnoli di fanciulli. L'amore platonico è la più alta espressione dell'amore ideale. L'amore platonico è il trionfo dell'uomo sulla bestia, è l'amore reso eterno dall'idealità delle aspirazioni. L'amore platonico è la speranza; l'amore vero è la fede. Estasi umane, Vili Sono trenta definizioni molto diverse tra di loro, alcune anzi opposte alle altre, ma rappresentano a un dipresso tutte le possibili. Lasciando da parte quelle che, definendo la cosa, la negano, mettendo in disparte le altre che sono ironie o malignità, corpi, e le anime che si uniscono nel santo vincolo dell'amore platonico, hanno ad essere giovani e bèlle. Questo sentimento sublime non è possibile che a rare creature elette, che sanno compiere il mi- racolo di spogliare le anime da ogni veste corporea, che sanno spogliare la passione da ogni desiderio della carne, e contemplandosi si ammirano e si amano. Anche le anime come i corpi hanno un sesso, e nell'amor platonico stanno faccia a faccia e guardandosi eternamente si rimandano senza toccarsi, torrenti di luce e di calore. Due astri che girano nella stessa orbita, che non si toccanmai; che sorgono insieme con una stessa le donne, sempre più sapienti di noi in questa materia, lo sanno e lo ripetono sempre all'orecchio degli impazienti. Esse sono le vestali del- l'amore platonico, le custodi del pudore, e quando esse vengon meno per le prime ai giuramenti dell'amore platonico, non v'ha quasi uomo su questa terra, che le aiuti a salire. La caduta è fatale, è irresistibile! Al contrario di quanto si crede volgarmente, non sono i piccoli aniQri, ma i f^frandi che soli sono capaci di salire alle altezze dell’estasi platonica, di subire quella sublime transustanziazione, che arresta il desiderio alla soglia del tempio, che trasforma la più ardente delle passioni in una luce di luna, che illumina, ma non riscalda. I piccoli amori son pruriti animaleschi, che si soddisfano grattandoci o applicandovi dei pannolini bagnati nell’acqua fredda. Essi non possono salire le alte cime, perchè son deboli, molto meno poi possono attraversare lo spazio, perchè sono senz'ali. Molte false virtù non sono che piccoli amori domati coi fomenti freddi e quando li vedo innalzati ai supremi onori del sagrificio e dell'eroismo mi vien voglia di ridere. I grandi amori invece non si domano che colla morte o con un miracolo. Questo miracolo è Vamoi e platonico. II credente, pieno di fede, di speranza e soprattutto campo vi ricorda però la storia del dolore e spande all'intorno un'aria ma- linconica. Non invano io ho invocato il tempio ad esprimere e contenere i misteri dell'amore platonico, perchè questo ha forme mistiche e le sue estasi presentano molti caratteri del rapimento religioso. Soffocato e spento il desiderio, inutile la lotta, che cosa rimane fuorché l'adorazione? E questa adorazione che prima è consagrata all' idolo, si affina sempre più, man mano andiamo perdendo la memoria delle battaglie combattute e la figura che adoriamo perde ogni giorno più la propria personalit\ per prendere forma di mito o di simbolo. forze, che campate nello spazio e sempre lontane si invocano e si attraggono e eternamente rimangono fìsse, senza avvicinarsi di nna lìnea né toccarsi mai. In cielo fra gli astri avvengono que- sti fenomeni che gli astronomi studiano; nel cuore umano avvengono gli stessi fenomeni con leggi eguali, con eguale miracolo di potenza e di bellezza. Se l'amore platonico per la sua alta idealità si avvicina ai rapimenti mistici dell'asceta, ha per altri suoi caratteri le profonde sensualità del-l'avarizia. L'avaro e l'amor platonico hanno questo di co- mune: possedere un tesoro che contemplano, che adorano, ma che non spendono. Quella donna che voi adorate, è d' altri o di nessuno in apparenza, ma nessuno l'ama come voi, per nessuno è bella quanto lo è per vói. I vostri sguardi, le vostre aspirazioni, i vostri pensieri sempre rivolti a lei la circondano d' un’aureola, che la isola dal mondo. Essa è chiusa in uno scrigno invisibile, ma non meno inviolabile; in uno scrigno d'oro e di gemme di cui voi solo avete la chiave. E anch'essa, voi lo sapete, non ama che voi. È il possesso potenziale, è la proprietà ideale. Gosì appunto è dell'avaro: egli contempla quei fasci di biglietti miracolosi che possono a un cenno trasformarsi in gioie, in lusso, in illuminano per noi alla luce mistica della fantasia e dall'onda azzurra d'un mare tranquillo sorge per incanto al fremito impercettibile d'una brezza che vien dal profondo una visione di donna. E noi assistiamo al mistico nascere della Dea d'amore, assistiamo al nascer della vita. Estasi umane, vili E sorge dall'onda Spumeggiante pregna degli inebbrianti e salsi aromi del mare la visione della creatura amata, della sola donna che per noi è donna, e che nuda e casta come una statua di Fidia, lucente dell' onda che cade in mille perle su quella perla sola che è il corpo di lei, s'innalza fremente e flessuosa, come una palma umana; e sorge e s'innalza gli spazi infiniti del vuoto, un aleggiar robusto e un ondeggiar di chiome, or dorate dai raggi del sole, or argentine al chiaror della luna, or buie come le tenebre degli abissi. E un fiam- meggiar degli astri, che anch'essi nell'eterna pace dei secoli, fremono alla vista di quella divina bel- lezza e scintillano più caldi e più splendidi, salutando colle ebbrezze della luce una creatura deUa terra. E noi dietro a quella visione, convertiti da creature mortali in un sospiro di desiderio che vola e insegue la donna alata. La via lattea noi abbiamo i rapimenti già descritti nell'amore materno, nell'amor figliale e negli altri affetti minori. Inutile ripetizione sarebbe quella di ritrarre i lineamenti di questi quadri sublimi, che tanto si rassomigliano. L'ionico carattere che distingue tutte queste forme svariate è quello di essere accompagnato dall'ardore della più calda delle passioni, di esser tutto imbevuto di quell'amore che fu chiamato con questo nome senza aggiunta di alcun agget- tivo, quasi prototipo di tutti gli altri amori. L'amore platonico può essere potente e fecondo di estasi, anche quando non è diviso dai bassi fondi delle necessità organiche nel cielo dell' idealità. Neil' amore, nell' affetto di patria, nella maternità, in tutti i potenti affbtti che stringono l'uomo coi vincoli della famiglia, vi è un vigore irresistibile, vi è una forza trascen- dente, ma nello stesso tempo noi ci sentiamo ra- piti dal fato, dalla necessità:. Siamo ben felici di questa cara necessità, Ina V Io, sempre superbo, sente qualcosa più forte di lui e riverente s' inchina e ubbidisce alle leggi della natura. Nell'amicizia invece nulla di tutto questo: nessun fato, nessuna necessità, nessuna tirannia d'uomini, di cose o di tempi. Due anime umane si incontrano nel viavai della folla, si contemplano e s'intendono. Un riso sorriso in due, una lagrima pianta in due, un grido d' entusiasmo escito prorompente, irresistibile in uno stesso momento da due petti umani, avvicina i cuori e stringe le destre. Son due note musicali, che partito da due. strumenti lontani si sono incontrate per l’aria, formando un accordo d'armonia. E quello stringersi delle mani rivela nella sua espressione semplicissima tutta la psicologia più fine dentro, come ci sentiamo raddoppiati di fuori; e il nostro Io si confonde, si sprofonda con un'altra coscienza, quasi due parti di un'anima sola, che separate dalla violenza, incontratesi nello spazio, ritornano ad essere una cosa sola. In quei momenti beati ogni confine ben definito della coscienza si ofiftisca e si sperde : ci pare di essere due, perchè godiamo sentimenti, bellezze, splendori el vero o del buono in due; ci par di essere uno, perchè sentiamo vibrare due coscienze in unacocienza sola; perchè le due anime si son abbrao- -ciate e strette e confuse in un'anima sola. Sante e care e dolci ebbrezze dell'amicizia, che si elevano per la loro purezza nelle sfere più alte dei sentimenti umani. Se sono men calde di quelle dell'amore, sono però più durevoli e serene; se vi è meno volutto, vi è più pensiero; se vi è meno fuoco, vi è più luce. Ma perchè questi sterili e vani confronti? Perchè sagrificare anche noi a quel maledetto gallo d' Esculapio, che costringe sempre l’uomo a confrontare le cose che studia e descrive? Forse che si pota risolvere il problema la rosa sia più bella del giglio, lo zafiBro più splendido del diamante, il cavallo più bello del leone? Lasciamo ogni bellezza al suo posto e non tormentiamo le creature del nostro pianeta, facendole passare sotto le forche caudine delle nostre gerarchie. La natura feconda e generosa non ha mai scrìtto dei numeri sulle proprie creature: nessuna prima, nessuna ultima, e il muschio microscopico che nasce e fiorisce fra le fessure del tronco d' una palma superba, è bello quanto l'albero maestoso che le offre l'ospitalità; e la stretta di mano dell'amicizia è cara quanto lo stringersi insieme delle labbra innamorate. Le estasi dell'amicizia sono di varie forme, ma quasi tutte possono ridursi a queste due: estasi di simpatm e estasi di conforto. Delle prime ho parlato fin qui, riducendole ad un'espressione sola. Le altre sono più facili e più. comuni. Esse non sono che estasi di carità rese più intense, più cald, più poetiche, perchè il sentimento che le ispira è di più alta natura. Nella carità facciamo il bene agli altri, solo perchè uomini; all'amico diamo tutto noi stessi, per lui facciamo i maggiori sagrifizii, perchè uomo e perchè amico. Dall'elemosina che ci umilia e può anche avvilirci, Quale il debitore, quale il creditore? Nessuno dei due; o entrambi creditori, entrambi debitori. Chi più bello del sole che illumina o della terra che è baciata dal sole! Chi più bello del cielo che si specchia nel mare o del mare che si fa azzurro al sorriso del cielo? Chi più dà e più riceve della gloria dei grandi o del riflesso d' amicizia che le turbe innalzate dal genio rimandano al sole del pensiero? Beata ignoranza codesta, di non poter distinguere due bellezze che si fondono in una bellezza sola ; due gioie che si unificano ìa una voluttà sola; due grandezze che si sperdono e si consumano in una sola immensità. Non malediciamo la vita, se questa ci lascia lo spazio e il tempo per essere uno di questi amici o per assistere ad una di queste scene del mondo morale. Quante bassezze, quante viltà, quanto fango si devono trovare nei sentieri pedestri della vita por dimenticare uno di quei quadri, quante tenebre ci vorranno per cancellare tanta luce, quanto male per far dimenticare tanto bene! Nessun fiume, per fangoso che sia, ha potuto togliere all'oceano le sue trasparenze; nessun sofiQo di uomo ha potuto spegnere il sole, nessun gelo Tha mai potuto raffreddare! L'affetto che ravvicina i nati tVuno stesso padre e d'una stessa madre, esiste abbozzato anche negli animali. Gli uccellini allevati in uno stesso nido, spesso anche quando Thanno abbandonato, vivono assieme e si amano: spesso anche le scimmie ed altri mammiferi sentono di essere fréitelli, ma queste fratellanze son pallide e di piccola durata. I colpi di fucile del cacciatore crudele, i lunghi viaggi, i nuovi amori, spezzano ben presto i vincoli di fratellanza, e dopo pochi giorni, o poche settimane, o pochi mesi, secondo i casi; ogni riconoscimento di uno stesso sangue si dilegua e scompare. I fratelli possono intrecciare un nuovo nido, un incestuoso amore, o possono farsi la più spietata guerra. Anche fra gli uomini l'amore fraterno è spesso pallido e non presenta che deboli energie; i molti cuculi deposti nel nido d'una famiglia, le antipatie e le dissonanze dei caratteri troppo frequenti ad onta della comune genealogia, le lotte d'interesse opposto, le lunghe e necessarie assenze imposte dalle vicende della vita, sono altrettante cause l'amoe fraterno che possono rallentare o rompere le catene fraterne. Fra fratello e fratello, fra sorella e sorella si aggiunge poi la ruggine delle gare di vanità e di emulazione, e questa ruggine corrode più ohe la lima di forti passioni. Per tutte queste ragioni i forti amori fraterni son rari, rarissime le estasi affettive. Oserei però dire che, meno rare eccezioni, Tamore fraterno non ci mostra scene commoventi e sublimi, che quando è rafforzato dalla simpatia dei sessi opposti. Earo V affetto intenso fra due fratelli, forse più raro ancora quello fra due sorelle; più comune invece il sentimento che lega il fratello alla sorella. Quando fratello e sorella si amano davvero, si amano molto, il sentimento che li unisce è un'amicizia resa ancor più calda dalla comunanza del sangue e può giungere a tanta forza e a tanta idealità da avvicinarsi assai all' amore platonico. Son due creature che non possono amarsi d'amore, perchè troppo rassomiglianti, perchè esciti dalle stesse viscere, perchè hanno ricevuto il primo bacio dalle stesse labbra, perchè hanno succhiato dallo stesso seno quel secondo sangue che è un secondo vincolo di parentela. E poi son cresciuti insieme, hanno respirato i)er tanti anni l'aria dello stesso nido, hanno dormito tra le pareti della Stessa casa, hanno pregato sotto la vòlta della stessa chiesa, hanno pianto le tante volte insieme; di parole, di sorrisi, di lagrime: e sono abbracci che interrompono domande e risposte e sono baci che valgono più d'un volume di ragionamenti e son singhiozzi che taciono alla soavità d'una carezza e son carezze che vogliono esser rimproveri e rimangono invece carezze dolcissime e sono due anime di uomo e di donna, che possono vedersi nudi l'un l'altro senza arrossire, perchè non hanno sesso e sono come Adamo ed Eva prima che avessero bisogno di coprirsi delle foglie dell'albero mistico dell'Eden. n questi casi e in altri consimili la commozione può giungere fino al rapimento, e l'estasi si afferma con tutti i Speranza, “Grice e Campailla” – The Swimming-Pool Library.
inventato per megliorar il linguaggio volgare. Grammaticalium libri tres, Parigi, vietnamita, armeno. Deuteron-esperanto—Highway Code -- Italia. Campanelliana civitas solis CIVITAS SOLIS – Taprobane – Sri Lanka -- -- Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Campanella," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia.
Grice e Canio: la filosofia romana sotto il principato di Caligola -- il portico a Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. Porch philosopher, martyred in the reign of CALIGULA (si veda) and mentioned by BOEZIO in his Consolazione della filosofia. Member of the Porch. One of those who opposed Caligola. When Caligola ordered C. to be executed, C. is said to to have thanked him, and to have gone to meet his death calmly and without apparent concern. He is admired for his exemplary demeanour by Seneca and BOEZIO Giulio Canio. Canio.
Grice e Cantoni: il Kant fascista – filosofia italiana – Luigi Speranza (Gropello Cairoli). Filosofo italiano. “Kant”. Filosofia fascista.
mito e storia, implicatura mitica, la morte di Remo, prejudices and predilections, umano, preludio a un’antropologia, umano, umanismo, literae Humaniores – literæ Humaniores – Lit. Hum. il primitivo. Il mito di Remo. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cantoni” – The Swimming-Pool Library.
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