Luigi Speranza – GRICE
ITALO!; ossia, Grice e Flaviano: la ragione conversazionale in attacco d’un domma
-- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Figlio di un canosino, e questore, pretore,
venne accolto nel collegio dei pontefici e nominato consolare della
Sicilia. Forse perchè pagano, soltanto F. consegue il vicariato
d'Africa. F. cadde in disgrazia presso Graziano. La sua ampia erudizione,
pero, arreca a F. il favore di Teodosio, che dopo avergli concesso importanti
uffici a corte, lo nomina praefectus praetorio dell’Italia, dell’Ilirico e
dell’Africa, poi, dopo un periodo di eclissi, ha di nuovo quella prefettura.
Tale ufficio fu conferito a F. per la terza volta d'Eugenio, che lo nomina
console. F. spera di potere abbattere i galilei con la vittoria d'Eugenio. F.
si uccise quando Eugenio e sconfitto da Teodosio che, in considerazione della
sua fama letteraria, ne deplora la morte di F. in Senato. F. gode autorità
soprattutto nella scienza augurale e nell'arte mantica in generale. Macrobio
nei "Saturnali" assegna a F. l’ufficio di interprete della
escatologia nell'Eneide di VIRGILIO. Studioso di filosofia e amico di
Eustazio, F. pubblica un saggio, "De dogmatibus philosophorum." F.
scrive una vita di Apollonio di Tiana. F. compose uno scritto grammaticale,
"De consensu nominum et verborum." F. ottenne fama soprattutto con
una grande opera storica, gl’Annales, dedicata a Teodosio. F. F. Console sine
collega dell'Impero romano Base della statua eretta in onore di F. dal genero
Quinto Fabio Memmio Simmaco. L'iscrizione riporta la carriera di F.. Questura Sicilia
intra palatium Pretura Urbana in Sicilia Vicarius in Africa Consolato Prefetto dell'Italia,
Illirico e Africa Oriente Pontificato max Sicilia. F. Filosofo romano. Collabora
con Eugenio nel tentativo di ricordare la religione romana. Figlio di un certo
Venusto (tradizionalmente identificato con Volusio Venusto), F. e discendente
di una delle più prestigiose famiglie di Roma, e riceve una ottima educazione. E
questore, pretore, pontefice massimo e consolare per la Sicilia, per poi
ritirarsi a vita privata. Il principe Graziano lo nomina però vicario della
diocesi d'Africa. Tene questa carica quando ricevette l'editto contro il
donatismo, che era molto forte in Africa, ma il fatto che Agostino in una
lettera lo scambi per un donatista è un indizio che Flaviano si schierò in
effetti con coloro che avrebbe dovuto perseguitare. Probabilmente per questo
motivo e rimosso dalla carica l'anno seguente. Divenne quaestor intra palatium
(questore nel Palazzo, cioè della corte imperiale), più esattamente quaestor
aulae divi Theodosii, avendo quindi il compito di formulare le leggi per
l'imperatore Teodosio. La sua nomina a Prefetto del pretorio dell'Italia,
Illirico e Africa lo rese uno dei più potenti funzionari dell'impero. Non è da
escludere che la carriera di F., e in particolare il favore che gode presso
Teodosio, e dovuta alla volontà di Teodosio di mantenere buoni rapporti con il
partito romano, forte nei circoli aristocratici e senatoriali, che era ostile
alla politica di tendenze galilee, e di cui Flaviano era uno dei massimi
rappresentanti. Dopo la morte di Valentiniano, Teodosio divenne unico principe.
Il potente magister militum di occidente, Arbogaste, sospettato di essere
coinvolto nella morte di Valentiniano, coagula l'opposizione a Teodosio nella
persona di Flavio Eugenio, eletto augustus col sostegno delle legioni e
dell'aristocrazia senatoriale romana. Eugenio nomina F. proprio prefetto del
pretorio, oltre che console sine college. La politica di Eugenio, in realtà
formulata da Arbogaste e F. in quanto Eugenio e un tentativo di riportare in
auge l'antica religione romana e il complesso di valori ad essa collegata,
entrambi messi in pericolo dall'avanzare dei galilei. La restaurazione del
culto degli antichi dèi, sostenuta da F., a avversata -- è noto un “Carmen
adversus Flavianum” (meglio noto col titolo di Carmen contra paganos) compilato
da un anonimo contro F., che accusa il filosofo di aver praticato i «ridicoli»
Amburbalia, Isia, Megalesia e Floralia. F., infatti, pratica pubblicamente e ufficialmente
una serie di cerimonie che non si celebravano da parecchio tempo. Inizia con il
lustrum o sacrificum amburbale di Roma, che era stato celebrato l'ultima volta
all'epoca di Aureliano, quando l'Urbe, sotto minaccia degli Alemanni, venne
difesa dall'erezione delle Mura aureliane e ancor più dall'amburbium; l'Isaia
prevede una processione funebre di F. e dei suoi sostenitori, che — con il capo
rasato, vestiti lunghi di lana non tinta e con cinocefali in mano — lamentavano
la morte di Osiride. I Megalesia sono celebrati in nome di Cibele, con il
battesimo del sangue dei fedeli e una processione della statua della dea. Infine
venneno i Floralia, che per le danze sfrenate che li caratterizzavano e ormai
considerati indecenti. Anche le preparazioni militari per lo scontro con
l'esercito di Teodosio vennero caratterizzate dall'antica religione. Il labarum
di Costantino I venne sostituito con l'effigie di Ercole invitto, mentre statue
di Giove sono poste sui passi alpini dai quali sarebbe dovuto passare l'esercito
di Teodosio. Il sostegno degli ambienti eruditi alla filosofia di F. è
sottolineato da due fatti. F. è uno degli interlocutori raffigurati nei “Saturnalia”
di Macrobio. D'altro canto mantenne rapporti strettissimi col suo amico e
parente Quinto Aurelio Simmaco, rapporti proseguiti dopo la fine di F., in
quanto il figlio di F. sposa la figlia di Simmaco. Il tentativo di F. ed
Eugenio fallì con la sconfitta e morte dell'usurpatore nella battaglia del
Frigido che decreta il trionfo di Teodosio I. Dopo la battaglia, imitando un
gesto nella tradizione della nobiltà romana, F. si suicida. Negl’anni seguenti
la composizione del senato romano cambia, e la componente tradizionalista, che
fino ad allora aveva formato un partito da non sottovalutare, divenne
irrilevante. Tramonta così la speranza di portare avanti la politica per la
quale F. ha speso la propria vita. I figli e successori di Teodosio,
Onorio e Arcadio, promulgarono una legge con la quale perdonarono i sostenitori
di Eugenio, ma, al contempo, condannarono F. a una forma ridotta di damnatio
memoriae che prevedeva, tra le altre cose, la revoca del consolato per l'anno
precedente. Il provvedimento richiede ai figli dei condannati di abiurare il
culto romano in cambio di quella dei galilei. Questa abiura permise ai
discendenti di F. di ricoprire importanti cariche nell'amministrazione imperial.
Il figlio di F., anch'egli chiamato Nicomaco F., divenne prefetto del pretorio
d'Italia, Africa e Illirico. Il nipote di F., l'influente senatore Appio
Nicomaco Dexter, ricoprì ruoli pubblici. È proprio Dexter che si avvalse
del sostegno degli influenti circoli senatoriali a cui apparteneva per far
riabilitare pubblicamente il nonno. Fu innalzata una statua a F., la cui dedica
spiega che F. È stato sempre stimato dall'imperatore Teodosio, e che il
provvedimento di damnatio è da imputare a persone invidiose, e non agli
imperatori. Opere F. fa parte del circolo di Quinto Aurelio Simmaco, che
raccoglieva esponenti di grande cultura dell'aristocrazia e senatoriale di
Roma, a cui apparteneva anche Vettio Agorio Pretestato. A questo circolo vanno
ricondotte la pubblicazione di una nuova edizione degli Ab Urbe condita libri
di Tito Livio e dell'Eneide di VIRGILIO (si veda) . F. scrive un'opera di
storia intitolata Annales, dedicata a Teodosio I. Anche l'autore anonimo della
Epitome de Caesaribus potrebbe appartenere al circolo di F., essendosi resa
necessaria per l'impossibilità di diffondere gli Annales a seguito della
damnatio memoriae. Avrebbe tradotto, poi, la Vita di Apollonio di Tiana
di Filostrato. CIL. Codex Theodosianus. Agostino d'Ippona, Epistulae. CIL.
Lanciani. Lanciani. Codex Theodosianus, Ambrogio da Milano, De obitu Theodosii,
Codex Vaticanus lat.; Vergilius Vaticanusː Nicomachus Flavianus vir clarissimus
III praefectus urbis emendavi, Emendavi Nicomachus F. vir clarissimus ter
praefectus urbis apud Hennam. Sidonio Apollinare, Lettere, Honoré, Law in the
Crisis of Empire, Oxford, Lanciani, Ancient Rome in the Light of Recent
Discoveries, Houghton, Mifflin, Boston; Treccani -- Istituto dell'Enciclopedia
Italiana. F., in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia. O'Donnel,
"The career of F.", Phoenix; CIL Predecessore Console romano Successore
Imperatore Cesare Flavio Teodosio Augusto III, Imperatore Cesare Eugenio
Augusto, Flavio Abundanzio con Imperatore Cesare Flavio Arcadio Augusto III
Imperatore Cesare Flavio Onorio Augusto II Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio,
Flavio Anicio Probino VDM Grammatici romani VDM Storici romani Portale Antica
Roma Portale Biografie Categorie: Grammatici romani Storici romani Funzionari
romani Storici Romani Consoli imperiali romani Consulares Siciliae NicomachiPrefetti
del pretorio d'ItaliaVicarii Africae. Keywords: DE DOGMATIBVS PHILOSOPHVM. Virio
Nicomaco Flaviano. Flaviano.
Luigi Speranza – GRICE
ITALO!; ossia, Grice e Flavio: la ragione conversazionale e l’orto romano -- Roma
– filosofia italiana – Luigi Speranza
(Roma). Filosofo
italiano. A sophist, the Garden, and friend of Plutarco. Tito Flavio Alessandro. Flavio.
Luigi Speranza – GRICE ITALO!;
ossia, Grice e Floridi: la ragione conversazionale e l’implicatura
conversazionale dell’informare – scuola di Roma – filosofia romana – filosofia
laziale -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo
romano. Filosofo lazio. Filosofo italiano. Roma, Lazio. Grice: “’To inform’ was
first used by some Roman! It surely ain’t Grecian!” -- Eessential Italian
philosopher. He has explored aspects of Grice’s use of the expression ‘inform,’
‘mis-inform,’ in terms of ‘factivity.’ Insegna a 'Ferrara. Conosciuto per il suo lavoro in due
aree di ricerca filosofica: la filosofia dell'informazione e l'etica
informatica. Si laurea a a Roma. Insegna a Bari e Ferrara. Conosciuto
per i suoi studi sulla tradizione scettica (scetticismo), ma principalmente per
il suo lavoro di fondazione della filosofia dell'informazione e dell'etica
informatica, due campi che ha contribuito a costituire. Fondatore un gruppo di
ricerca interdipartimentale sulla filosofia dell'informazione. Durante la
laurea a Roma, studiato da classicista e da storico della filosofia. Si è
interessato di filosofia della logica ed epistemologia. Si è quindi occupato di
diversi argomenti filosofici tradizionali, alla ricerca di una nuova
metodologia, con l'obiettivo di riuscire ad avvicinarsi ai problemi
contemporanei in una prospettiva che fosse efficace dal punto di vista
euristico e potesse allo stesso tempo anche costituire un arricchimento
intellettuale nell'affrontare le questioni filosofiche dei nostri giorni. Molto
presto, inizia a distanziarsi da quello che Grice chiama la filosofia analitica
“classica”. Secondo Floridi, il movimento analitico ha perso la sua spinta
iniziale ed era ormai un paradigma sempre più debole, scolasticizzato –
“specialmente ad Oxford!” --. Per questo motivo, ha concentrato i suoi
interessi su una nuova fondazione dell'epistemologia. Anda alla ricerca di un
concetto di "conoscenza” “indipendente-dal-soggetto", vicino a ciò
che oggi definisce informazione semantica. è necessario sviluppare una
filosofia costruzionista, all'interno della quale il design, la creazione di
modelli e le implementazioni sostituiscano analisi frivole e esami cavillosi
(e.g. sull’uso di ‘informare,’ ‘disinformare,’ ecc.) In questo modo, la
filosofia ha la speranza di non chiudersi in un angolo sempre più angusto,
fatto di ricerche griceiane auto-sufficienti e che interessano solo a sé stesse,
e di riacquistare un punto di vista più ampio sui problemi che sono realmente
determinanti nella vita umana fuori di Oxford! Così, lentamente, è giunto a
prendere in considerazione la filosofia dell'informazione, una nuova area di
ricerca emersa dalla svolta computazionale, avvicinandola da due prospettive,
quella puramente teorica della semantica, pragmatica, sintassi, semiotica, logica
e dell'epistemologia, e quella più tecnica dell'informatica, in particolare
dell'etica, della teoria dell'informazione di Shannon -- e della humanities computing.
Il filosofo ha bisogno di acquisire conoscenze di IT necessarie per fare uso
del computer in maniera efficace. Anche il filosofo posse essere interessato ad
acquisire le conoscenze di sfondo indispensabili per la comprensione critica
dell’era digitale e dunque iniziare a lavorare sulla branca della filosofia che
si va formando, proprio la Filosofia dell'informazione, che si augura un giorno
possa diventare parte integrante della cosiddetta “philosophia prima,” o prote
philosophia della sua fase romana!. Da allora, Philosophy of Computing and
Information è diventata il suo maggiore interesse di ricerca. In PI, sostiene
che ci sia bisogno di un concetto più ampio di elaborazione e di “flusso”
causale dell'informazione – alla Dretske -- che includa la computazione, ma non
solo. Questa prospettiva fornisce una cornice teorica molto efficace
all'interno della quale inserire e dare significato alle differenti linee di
ricerca. Il secondo vantaggio è la prospettiva diacronica, che permette di
inquadrare lo sviluppo della filosofia nel tempo. PI fornisce infatti un punto
di vista molto più ampio e profondo su ciò che la filosofia avrebbe cercato di
fatto di realizzare nel corso dei secoli. Altre opere: “Infosfera Filosofia
e Etica dell'informazione” (Torino: Giappichelli Editore); “La quarta
rivoluzione, Milano: Cortina); “Pensare l'infosfera” (Milano: Cortina); “Il
verde e il blu” (Milano: Cortina, OII: digital ethics lab. oii.ox.ac.uk,// digital
ethicslab. oIEG philosophy of information.net/ pdf/auto.pdf the newatlantis.com/ publications/ why-information-matters Onlife open MLOL, Horizons Unlimited srl.
Opere di F., Oxford Institute, su oii.ox.ac.uk. Home page e articoli online, su
philosophy of information. net. Intervista e lezione durante l'IoE talks
(Internet of Everything Roma ) La lecture su "Intelligenza artificiale,
dobbiamo preoccuparci?" presso il Centro Nexa del Politecnico di Torino
Biografia e intervista su Rai Media Mente, su media mente rai. Biografia e
intervista per l'American Philosophical Association, Cervelli in Fuga, Roma, Accenti. Ricerca
Informazione ciò che porta conoscenza Nota disambigua. svg Disambiguazione. Se
stai cercando il quotidiano, vedi Informazione (quotidiano). L'informazione è
l'insieme di dati, correlati tra loro, con cui un'idea (o un fatto) prende
forma ed è comunicata. I dati oggetto della stessa possono essere raccolti in
un archivio o in un'infrastruttura dedicata alla sua gestione, come nel caso di
un sistema informativo. Essa è oggetto di studio e applicazione in vari settori
della conoscenza e dell'agire umano. Lista delle vittorie di
Rimush, Re di Akkad, sopra Abalgamash, re di Marhashi e sopra le città elamite.
Tavoletta d'argilla, copia di un'iscrizione monumentale, circa 2270 a.C. (si
veda Stele di Manishtushu) Ad esempio in campo tecnico è oggetto di studio
dell'ingegneria dell'informazione, sul fronte delle scienze sociali è oggetto
d'indagine delle scienze della comunicazione e in generale della sociologia,
con particolare riguardo agli aspetti legati alla diffusione dei mezzi di
comunicazione di massa nell'attuale società dell'informazione (o era
dell'informazione). Etimologia La parola deriva dal latino informare, nel
significato di "dare forma alla mente", "disciplinare",
"istruire", "insegnare". In latino la parola viene usata
per indicare un concetto o un'idea, ma non è chiaro se questa parola possa
avere influenzato lo sviluppo della parola informazione. Inoltre la parola
greca corrispondente è μορφή (da cui il latino forma per metatesi, oppure εἶδος
(da cui il latino idea), cioè idea, concetto" o forma, immagine. La
seconda parola è notoriamente usata tecnicamente in ambito filosofico dall’ACCADEMIA
e del LIZIO per indicare l'identità ideale o essenza di qualcosa (vedi Teoria
delle forme). Eidos si può anche associare a pensiero, asserzione o concetto. Evoluzione
concettual Col progredire delle conoscenze umane il concetto di informazione si
è evoluto divenendo via via più vasto e differenziato: informazione è in
generale qualunque notizia o racconto, inoltre qualunque comunicazionescritta o
orale contiene informazione. I dati in un archivio sono informazioni, ma anche
la configurazione degli atomi di un gas può venire considerata informazione.
L'informazione può essere quindi misurata come le altre entità fisiche ed è
sempre esistita, anche se la sua importanza è stata riconosciuta solo nel XX
secolo. Per esempio, la fondamentale scoperta della doppia elica del DNA
da parte di Watson e Crick ha posto le basi biologiche per la comprensione
della struttura degli esseri viventi da un punto di vista informativo. La
doppia elica è costituita da due filamenti accoppiati e avvolti su se stessi, a
formare una struttura elicoidale tridimensionale. Ciascun filamento può essere
ricondotto a una sequenza di acidi nucleici (adenina, citosina, guanina,
timina). Per rappresentarlo, si usa un alfabeto finito come nei calcolatori,
quaternario invece che binario, dove le lettere sono scelte tra A, C, G e T, le
iniziali delle quattro componenti fondamentali. Il DNArappresenta quindi il
contenuto informativo delle funzionalità e della struttura degli esseri
viventi. Descrizione In generale
un'informazione ha valore in quanto potenzialmente utile al fruitore per i suoi
molteplici scopi: nell'informazione, infatti, è spesso contenuta conoscenza o
esperienza di fatti reali vissuti da altri soggetti e che possono risultare
utili senza dover necessariamente attendere di sperimentare ognuno ogni
determinata situazione. Sotto questo punto di vista il concetto utile di
informazione e la parallela necessità di comunicare o scambiare informazione tra
individui nasce, nella storia dell'umanità, con l'elaborazione del linguaggio
da parte della menteumana e si sviluppa con la successiva invenzione della
scrittura come mezzo per tramandare l'informazione ai posteri. Secondo
quest'ottica la storia e l'evoluzione della società umana sono frutto
dell'accumulazione di conoscenza sotto forma di informazione. Nell'informazione
ad esempio è contenuto know howutile per eseguire una determinata attività o
compito, cosa che la rende ad esempio una risorsa strategica in ambito economico
dell'economia aziendale. L'informazione e la sua elaborazione attraverso
i computer hanno avuto certamente un impatto notevole nella nostra attuale vita
quotidiana. L'importanza è testimoniata, ad esempio, dai sistemi di protezione
escogitati mediante la crittografia e dal valore commerciale della borsa
tecnologica. L'uso appropriato dell'informazione pone anche problemi etici di
rilievo, come nel caso della riservatezzariguardo alle informazioni cliniche
che potrebbero altrimenti avvantaggiare le compagnie di assicurazioni mediche e
danneggiare i pazienti. L'importanza e la diffusione dell'informazione
nella società moderna è tale che a questa spesso ci si riferisce come la
Società dell'Informazione. Nei vari contesti Altre definizioni provengono
dall'informatica e dalla telematica: Nel modello di Shannon e Weaver,
l'informazione è considerata parte integrante del processo comunicativo; La
teoria dell'informazione ha come scopo quello di fornire metodi per comprimere
al massimo l'informazione prodotta da una sorgente eliminando tutta la
ridondanza; Nella teoria delle basi di dati (ad esempio nel modello
relazionale, ma non solo), un'informazione è una relazione tra due dati.
Fondamentale da questo punto di vista è la distinzione tra il dato (un numero,
una data, una parola...) e il significato che si può dare a tale dato,
mettendolo in relazione con uno o più dati o rappresentazioni di concetti. In
un computer quindi, le informazioni sono numerabili, e a seconda del sistema di
interpretazione e della rappresentazione possiamo distinguere tra informazioni
esplicite, relativamente facili da quantificare (come la data di nascita del
signor Rossi) e informazioni dedotte, il cui numero dipende dalle capacità di
calcolo delle informazioni fornite al sistema (ad esempio l'età del signor
Rossi, ottenibile mediante sottrazione della data odierna e la data di
nascita). È questo un esempio di informazione dedotta esatta, ma ci sono anche
metodi per dedurre delle informazioni che non sono certe: ad esempio un servizio
di rete sociale può stabilire con una certa precisione che due persone che
hanno frequentato la stessa scuola si conoscono o hanno conoscenze in comune,
ma non può dare la certezza matematica di ciò. InformaticaModifica Magnifying
glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Tipo di dato. I computer,
nati come semplici calcolatori, sono diventati col tempo dei potenti strumenti
per memorizzare, elaborare, trovare e trasmettere informazioni. La diffusione
di Internet come rete globale ha d'altro canto messo a disposizione una mole di
informazioni mai prima d'ora a disposizione dell'umanità. Alla base di ogni
informazione in un computer c'è il concetto di dato: sebbene all'interno del
calcolatore elettronico tutti i dati siano digitali, cioè memorizzati come
semplici numeri, dal punto di vista umano, invece, si può attribuire un
significato anche ai numeri. Per questo motivo, nei linguaggi di
programmazione, spesso esistono alcuni formati specifici per indicare in modo
esplicito quale significato dare ai dati. Fermandosi ai tipi di base abbiamo
essenzialmente numeri, caratteri e stringhe (successioni finite di caratteri).
Tali dati devono essere messi in relazione tra di loro per avere un
significato; se invece le relazioni valide possibili sono più di una, si può
generare ambiguità.[non chiaro] Matematica e logicaModifica Ad esempio,
1492 è un numero che da solo non significa niente: potrebbe essere una quantità
di mele (se correlato mediante la relazione di quantità con l'oggetto mela), il
costo di un anello o l'anno in cui Colombo si imbarca e scoprì l'America. La
parola "calcio" può essere uno sport, un elemento chimico o un colpo
dato col piede. In genere le basi di dati che contengono informazioni relative
ad un determinato campo del sapere non risentono molto del problema dell'ambiguità:
in una base dati di chimica la parola calcio indicherà certamente l'elemento
chimico. Nelle basi di dati relazionali, sistemi di tabelle e relazioni
permettono di organizzare i dati per poter ottenere delle informazioni senza
ambiguità: se la tabella "elementi_chimici" contiene la parola
calcio, questo sarà senza dubbio l'elemento chimico. La semplice immissione del
dato nella tabella "elementi_chimici" ha implicitamente classificato
la parola "calcio", conferendole un significato, dato dalla scelta
della tabella in cui inserire un dato (la scelta della tabella rappresenta il
trasferimento di conoscenza da una persona alla base dati). Inoltre, le basi di
dati relazionali permettono la creazione di relazioni tra dati di diverse
tabelle. Oltre alle relazioni esplicite, ci possono essere delle
relazioni dedotte. Supponiamo di avere la tabella "figlio_di": se
abbiamo che Antonio è figlio di Luigi (informazione 1), e che Luigi è figlio di
Nicola (informazione 2), allora possiamo dedurre che Nicola è il nonno di
Antonio (informazione 3). È quindi possibile formalizzare la relazione e
inserirla nella base di dati, ottenendo la tabella nonno_di senza dover
immettere altri dati: se A è figlio di B e B è figlio di C, allora C è
nonno di A oppure, ogni volta che si ha bisogno di conoscere eventuali
nipoti/nonni di qualcuno, analizzare la relazione figlio_di. E le informazioni
possono essere maggiori: analizzando il sesso di B, si potrà sapere se C è
nonno paterno o materno. Le basi di conoscenza pensate per la deduzione
sono più elastiche delle tradizionali basi di dati relazionali. Un esempio sono
le ontologie. Analisi particolarmente ricercate per il loro valore
economico ai fini commerciali sono quelle che analizzano grandi flussi di
informazioni per scoprire tendenze che permettono dedurre delle informazioni
che hanno una buona probabilità di essere vere riguardo utenti singoli o
categorie di utenti. Supponendo che Antonio abbia sempre acquistato in internet
dei libri di fantascienza, allora la pubblicità che gli si mostrerà potrà
mostrare dei libri di fantascienza o simili, che molto probabilmente lo
interesseranno. Questi tipi di analisi possono fornire informazioni talvolta
sorprendenti: una catena di supermercati in un paese anglosassone avrebbe
scoperto, analizzando gli scontrini, qualcosa altrimenti difficilmente
immaginabile: le persone che acquistavano pannolini spesso compravano più birra
delle altre, per cui mettendo la birra più costosa non lontano dai pannolini,
poteva incrementarne le vendite. Infatti le persone che avevano figli piccoli
passavano più serate in casa a guardare la TV bevendo birra, non potendo andare
nei locali con gli amici. L'esempio dell'associazione tra pannolini e birra è
usato spesso nei corsi universitari di data mining; tuttavia c'è da precisare
che non è chiaro quale sia la catena di supermercati in questione, e l'esempio,
seppur valido a scopi didattici, potrebbe essere inventato. Aspetti
tecniciModifica L'informazione è generalmente associata a segnali,
trasmissibili da un sistema di telecomunicazioni e memorizzabili su supporti di
memorizzazione. La misurazione Secondo la Teoria dell'Informazione in una
comunicazione, che avviene attraverso un dato alfabeto di simboli, l'informazione
viene associata a ciascun simbolo trasmesso e viene definita come la riduzione
di incertezza che si poteva avere a priori sul simbolo trasmesso. In
particolare, la quantità di informazione collegata a un simbolo è definita
come {\displaystyle I=-\log _{2}P_{i}} dove P_{i} è la
probabilità di trasmissione di quel simbolo. La quantità di informazione
associata a un simbolo è misurata in bit. La quantità di informazione così
definita è una variabile aleatoria discreta, il cui valor medio, tipicamente
riferito alla sorgente di simboli, è detto entropia della sorgente, misurata in
bit/simbolo. La velocità di informazione di una sorgente, che non coincide con
la frequenza di emissione dei simboli, dato che non è detto che ogni simbolo
trasporti un bit di informazione "utile", è il prodotto dell'entropia
dei simboli emessi dalla sorgente per la frequenza di emissione di tali simboli
(velocità di segnalazione). Quanto sopra può essere generalizzato considerando
che non è assolutamente obbligatorio che ogni simbolo sia codificato in maniera
binaria (anche se questo è ciò che accade più spesso). Quindi l'informazione
collegata a un simbolo codificato in base a è per definizione pari a
{\displaystyle I_{a}=-\log _{a}P_{i}} con P_{i} pari alla probabilità
di trasmissione associata a quel simbolo. L'entropia della sorgente è per
definizione pari alla sommatoria, estesa a tutti i simboli della sorgente, dei
prodotti tra la probabilità di ciascun simbolo e il suo contenuto informativo.
Nei casi particolari in cui a sia 10 l'entropia della sorgente è misurata in
hartley, se invece a è pari al Numero di Eulero e si misura in nat. Dalla
formula si evince che se la probabilità Pi di trasmettere il simbolo è pari a
uno, la quantità di informazione associata è nulla; viceversa se nel caso
limite ideale di Pi=0 la quantità di informazione sarebbe infinita. Ciò vuol
dire in sostanza che tanto più un simbolo è probabile tanto meno informazione
esso trasporta e viceversa: un segnale costante o uguale a se stesso non porta
con sé alcuna nuova informazione essendo sempre il medesimo: si dice allora che
l'informazione viaggia sotto forma di Innovazione. I segnali che trasportano
informazione non sono dunque segnali deterministici, ma processi stocastici.
Nella teoria dei segnali e della trasmissione questa informazione affidata a
processi aleatori è la modulante (in ampiezza, fase o frequenza) di
portantifisiche tipicamente sinusoidali che traslano poi in banda il segnale
informativo. La codifica dell'informazione consiste nel trasformare
un'informazione generica in un'informazione comprensibile da un dispositivo o
che sia adatta alla successiva elaborazione. Il primo problema da affrontare
nei processi di elaborazione dell'informazione è la rappresentazione
dell'informazione. L'informazione consiste nella ricezione di un messaggio tra
un insieme di possibili messaggi. La definizione esatta è che l'informazione si
rappresenta usando un numero finito di simboli affidabili e facilmente
distinguibili. All'interno delle apparecchiature digitali l'informazione
è rappresentata mediante livelli di tensione o mediante magnetizzazione di
dispositivi appropriati. Le esigenze di affidabilità impongono che tali
simboli, per una maggiore efficienza, siano due o al massimo tre: nel primo
caso si hanno solo 0 e 1, corrispondenti a 2 livelli di tensione (standard TTL:
0/5 V; standard RS-232: +12/-12 V) che vanno a formare la numerazione binaria;
nel secondo caso si può avere un terzo stadio, indicato come HiZ (alta
impedenza), che rappresenta un livello indeterminato, causato ad esempio dal
filo scollegato. La portata dei flussi Il concetto di informazione
trasportato su un canale di comunicazione può essere messo in analogia con
quello della portata in idrodinamica, mentre la velocità del flusso rappresenta
la velocità di propagazione del segnale che trasporta l'informazione sulla
linea. Al riguardo ogni linea di trasmissione o mezzo trasmissivo ha un suo
quantitativo massimo di informazione trasportabile, espresso dalla velocità di
trasmissione della linea stessa secondo il Teorema di Shannon. Il
rapporto con la privacy Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in
dettaglio: Privacy. Il settore dell'informazione è un settore interessato da
una continua evoluzione e da una rilevante importanza sociale. Basta pensare
alla quantità e qualità delle informazioni sotto forma di dati personali, abitudini
e consumi dei clienti, che posseggono le aziende. La tutela dei dati personali
risulta essere argomento di controversia, tra quelli che vorrebbero un libero
scambio delle informazioni e quelli che vorrebbero delle limitazioni attraverso
la tutela e il controllo. Oltre alla tutela dei dati personali e sensibili di
clienti, fornitori e dipendenti, le aziende hanno la necessità di tutelare la
proprietà intellettuale, i brevetti e il know-how interno, in generale le
informazioni confidenziali (materia che non ha nulla a che vedere con la
privacy). Vigini, Glossario di biblioteconomia e scienza
dell'informazione, Bibliografica, Milano Il termine indica originariamente
"ciò che appare alla vista", derivando dalla radice indoeuropea
*weid-/wid-/woid-, "vedere" (confronta il latino video). Esso venne
però ad assumere in seguito una grande molteplicità di significati (per
esempio, in Isocrate esso indica il "modello teorico" di
un'orazione). BibliografiaModifica Hans Christian von Baeyer, Informazione. Il
nuovo linguaggio della scienza, Dedalo, Teti, Il potere delle informazioni.
Comunicazione globale, Cyberspazio, Intelligence della conoscenza, Il Sole 24
Ore, Aspray, The Scientific Conceptualization of Information: A survey, Annals
of History of Computing, Voci correlate Asimmetria informativa Archivio
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in fuga; modal disimplicature, “I’m telling you”, “for your information”
submodes of the indicative mode, ‘exhibitive’ and ‘protreptic’ -- influence,
inform. Conversation as rational cooperation –
‘false’ “information” no information!” -- Refs.:
Luigi Speranza, "Informazione ed implicatura: Grice e Floridi," per
Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia.
Luciano Floridi. Floridi.


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