Speranza
By courtesy of Luigi Verdi
Il 1° gennaio 1914 al Teatro Comunale di Bologna si eseguì, per la prima volta
fuori Bayreuth, il "Parsifal: dramma mistico in tre atti" di Wagner.
Il 31 dicembre 1913 scadeva infatti il
divieto, imposto da Wagner stesso, di eseguire "Parsifal: dramma mistico in tre atti" fuori Bayreuth.
Per
avere il primato, il Comunale di Bologna stabilì di fare eseguire "Parsifal: dramma mistico in tre att" alle
ore 15.00, anticipando altri teatri come il "Costanzi" di Roma, che avevano
programmato il dramma mistico quello stesso giorno.
"Parsifal: dramma mistico in tre atti" ottenne un grande
successo.
Sotto la direzione di Rodolfo Ferrari, l'orchestra di Bologna riuscì a
realizzare un Parsifal wagneriano autentico, la cui esecuzione ebbe ampia
risonanza in tutto l'ambiente musicale europeo.
Il tenore Giuseppe Borgatti,
unanimemente considerato il più grande interprete italiano delle opere di
Wagner, interpretava la parte di Parsifal.
Il baritono Giulio Cirino (già Enrico
nel Lohengrin del 1913) era Gurnemanz.
Elena Rakovska era Kundry, Alfredo
Gandolfi, Amfortas, e Luigi Rossi Morelli, Klingsor.
Furono date alle
stampe numerose cartoline commemorative dell’avvenimento.
Il successo della
rappresentazione bolognese del Parsifal: dramma mistico in tre atti" oscurò quello degli altri teatri, tanto
che un celebre critico del Resto del Carlino coniò lo slogan pubblicitario
rimasto celebre: "Italiani, salutate: passa la Bologna musicale!"
La
fama del Teatro Comunale di Bologna è rimasta in seguito legata alla fortuna
delle opere di Wagner, confermando così quanto un celebre critico ebbe a
scrivere, e cioè che "solo ritornando a Wagner, conservando la gloriosa
tradizione e ad essa attaccandosi con maggiore fervore, con maggiore religione,
sia possibile salvare Bologna musicale dalla decadenza. Bologna è la città santa
del wagnerismo italiano e tale deve restare: ecco l'assioma davanti al quale è
inutile sognare di mettersi a discutere.
REFERENCES:
Si veda l’articolo
di Francesco Scanzoni su “La tribuna” dell’11 ottobre 1921.
E.
Bottrigari, Cronaca di Bologna, Berselli editore, Bologna 1961, vol.IV,
1869-1871.
La lettera è presso il Civico Museo Bibliografico
Musicale di Bologna . Il carteggio Wagner-Mariani, fu pubblicato da A.
Panizzardi nella “Lettura” XXI, 7, 1 luglio 1921.
[4] Enrico Panzacchi,
Al Lohengrin in Riccardo Wagner, Ricordi e studi, Bologna, Zanichelli 1883.
[5] Gino Monaldi, Le prime rappresentazioni celebri Milano. Treves.
1910.
[6]
Ute Jung,
Die Rezeption der Kunst Richard Wagners
in Italien, Regensburg 1974,
edizione italiana di Agata Liliana La Mattina,
"La fortuna di Wagner in Italia",
in Wagner e l’Italia, a cura di
Giancarlo Rostirolla, Torino, ERI, 1982, p.67.
[7] Claudio
Santini-Lamberto Trezzini, La questione wagneriana, in Due secoli di vita
musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini,
Bologna 1987, pp.123.
[8] Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II,
Genova 1923, p. 32.
[9] La fotografia si trova a Bologna, Civico Museo
Bibliografico musicale.
[10] Il testo delle annotazioni è riportato da
Emanuele Luzio, nei Carteggi verdiani, vol.II, Reale Accademia d’Italia, Studi e
documenti 1935, pp.217-20.
[11] Giorgio Perazzo, Wagner e il wagnerismo
a Bologna, in Strenna Storica
Bolognese, XXXIII, 1983, p.194.
[12]
Umberto Zoppi, Mariani, Verdi e la Stolz, Milano, Garzanti 1947
[13]
Richard Wagner, Brief an einem Italienischen Freund, 7 November 1871, in Opere
Complete, IX, 287-91. Riprodotta in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II,
Genova 1923, p. 35.
[14] Si veda ad esempio: A. Fano, Il Lohengrin al
Comunale di Bologna, in Mondo Artistico, V-VI Milano 1871-72; I. Licurgo,
Lohengrin a Bologna, in “Gazzetta musicale”, 45, Milano 1871
[15]
Archivio Storico del Comune di Bologna, Atti del Consiglio Comunale, 31 maggio
1872.
[16] La lettera di trova oggi a Bologna, Civico Museo
Bibliografico Musicale.
[17] Milano, collezione privata Luigi Rognoni,
riprodotta in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p.48.
[18] Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova 1923, p.49
[19] Riprodotto in Mario Panizzardi, Wagner in Italia, vol.II, Genova
1923, p. 209.
[20] Gazzetta musicale di Milano, 10 novembre 1872, 45.
[21] Claudio Santini-Lamberto Trezzini, La questione wagneriana, in Due
secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di
Lamberto Trezzini, Bologna 1987, vol.I pp.123.
[22] cfr, Sergio
Paganelli, Repertorio critico degli spettacoli e delle esecuzioni musicali dal
1763 al 1966, in Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di
Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, Bologna 1987, vol. II
[23] La bozza
autografa di quattro carte che era servita per l’orchestrazione, cui era unita
come scrive il Gaspari una lettera del Sindaco a dimostrarne l’autenticità, è
oggi nella scansia UU23 del Civico Museo Bibliografico Musicale di
Bologna.
[24] I due documenti sono presso l’Archivio Storico del Teatro
Comunale di Bologna.
[25] Wagner a Bologna (4-5 dicembre 1876).
Testimonianze, a cura di Luigi Verdi, in occasione del conferimento del
diploma accademico onorario a Eva Wagner Pasquier, Accademia Filarmonica di
Bologna, 29 novembre 2000.
[26] La lettera è riprodotta sul quotidiano
La Patria, 50, 19 febbraio 1883, p.2
[27] in Enrico Panzacchi, Riccardo
Wagner, Ricordi e studi, Bologna, Zanichelli 1883. Riprodotto in Mario
Panizzardi, op.cit, p. 212.
[28] Ivi, p.213.
[29] Il fac-simile di
questa lettera è in Francesco Florimo, R.Wagner e i Wagneristi, Ancona, Morelli
1883.
[30] La lettera è oggi presso il Civico Museo Bibliografico
Musicale di Bologna.
[31] La lettera è oggi presso il Civico Museo
Bibliografico Musicale di Bologna; è riprodotta sul quotidiano bolognese La
Patria, 52, 21 febbraio 1883, p.2.
[32] Gli opuscoli si trovano presso
l’Archivio Storico del Teatro Comunale di Bologna e la Biblioteca
dell’Archiginnasio di Bologna.
[33] Cinquantenario wagneriano 1883-1933,
a cura della Società Riccardo Wagner, Bologna 1933. Riprodotta in Luigi Verdi,
Inscrizioni commemorative a soggetto musicale a Bologna, Accademia Filarmonica
di Bologna, 2001.
[34] I Lombardi del maestro Verdi al Teatro Comunale,
Archivio Storico del Comune di Bologna, Atti del Consiglio Comunale, Sessione
del 29 luglio 1913.
[35] Targhe commemorative in bronzo di Riccardo
Wagner e Giuseppe Verdi. Ne viene affidata l’esecuzione al prof. Silverio
Montaguti per il compenso complessivo di L 4800. Archivio Storico del Comune di
Bologna, Carteggio amministrativo, Titolo X, Rubrica 3, Sezione 4.
[36]
Proposta di un Comitato per la collocazione sotto il porticol del Teatro di una
lapide a ricordo della prima rappresentazione italiana delle opere di Riccardo
Wagner avvenute in Bologna. Archivio Storico del Comune di Bologna, Carteggio
amministrativo 1914, Titolo X, Rubrica 3, Sezione 4.
[37] G. Gualerzi,
C. Marinelli-Roscioni, Wagner in Italia, Venezia, [s.n.], 1971.
--- Ricordo della prima rappresentazione del Parsifal al Teatro Comunale, Bologna, 1
gennaio 1914, edito dalla Società orchestrale bolognese.
[39] Gajanus,
Parsifal in due edizioni memorabili, in "L'Avvenire d'Italia", 20 gennaio
1914.
[40] Giovanni Nascimbeni, Bologna wagneriana, Firenze, XVII, 44, 3
novembre 1912, p.3
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