I Musei di Antichità Classiche in Vaticano sono
principalmente musei di scultura, che accolgono
manufatti realizzati in marmo, e in misura minore in bronzo,
da artisti e artigiani di cultura greca e romana.
I diversi ambiti del mondo classico - religioso,
funerario, onorario, decorativo - sono documentati
da singole statue, gruppi scultorei, busti, rilievi, altari, sarcofagi, urne,
mosaici e numerosi altri reperti conservati nei quattro musei che
compongono il settore delle Antichità Classiche:
-- il
Museo Pio Clementino
-- il
Museo Chiaramonti
-- il
Braccio Nuovo
-- il
Museo Gregoriano Profano.
Ogni museo ha una storia propria, determinata dai papi
che nel corso dei secoli hanno contribuito
alla formazione delle collezioni pontificie.
In particolare alla fine del Settecento
Clemente XIV (1769-1774) e
Pio VI (1775-1799) crearono un
museo pubblico (detto
"Pio Clementino" dal nome dei suoi fondatori)
con l'intento di tutelare le opere d'arte e di promuoverne lo studio e la conoscenza.
Nell'Ottocento si devono
all'iniziativa di Pio VII (1800-1823) l'allestimento
del "Museo Chiaramonti" e, dopo alcuni anni,
la costruzione del Braccio Nuovo.
Infine Gregorio XVI (1831-1846) fondò
in Laterano il Museo Gregoriano Profano,
che dal 1970 è ospitato in una nuova ala dei Musei
Vaticani inaugurata da papa Paolo VI (1963-1978).
No comments:
Post a Comment