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Arianna
Inv. 548
La scultura dell'Arianna addormentata fu acquistata da papa Giulio II nel 1512 per il Cortile delle Statue in Belvedere, dove fu adattata a ornamento di fontana. Dopo vari spostamenti, nel 1779 fu trasferita nella collocazione attuale e il pittore Cristoforo Unterperger dipinse il fondo della nicchia con motivi egittizzanti, ora coperti dalla scialbatura in colore rosso. A causa del bracciale a forma di serpente che le adorna il braccio, è stata a lungo identificata con Cleopatra, suicidatasi con il morso di un aspide. Alla fine del '700 Ennio Quirino Visconti vi riconobbe finalmente Arianna, la principessa cretese figlia di Minosse che, dopo aver aiutato Teseo nel Labirinto del Minotauro, fu dall'ingrato abbandonata dormiente sull'isola di Nasso; qui fu svegliata dall'arrivo di Dioniso che la prese in sposa.
La scultura, nota da altre repliche di età romana, dipende da un originale ellenistico elaborato dalla scuola di Pergamo nel corso del II secolo a.C. |
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