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Saturday, March 30, 2013

MUSEO PROFANO, Museo Gregoriano Profano -- Vaticano

Speranza

Museo Gregoriano Profano
             
Marmi del Partenone, invv. 1016, 1014, 1013
Atena e Marsia, invv. 9974, 37022, 9975, 9970
Mosaico dell'asàrotos òikos, inv. 10132
Niobide Chiaramonti, inv. 1035
Rilievi della Cancelleria, invv. 13392, 13395, 13389, 13391
Mausoleo degli Haterii, invv. 9997, 9998
Mosaici delle Terme di Caracalla, invv. 9875, 9876
 Museo Gregoriano Profano
Museo Gregoriano Profano




















Il Museo Gregoriano Profano era stato fondato nel
Palazzo Apostolico del Laterano per volontà di Gregorio
XVI Cappellari il 16 maggio 1844.

In questa sede vennero esposti i
ritrovamenti degli scavi archeologici pontifici
effettuati negli ultimi decenni a Roma e nelle
immediate vicinanze (Cerveteri, Veio, Ostia).

A questi materiali si aggiunsero anche molte
delle antichità che fino ad allora si trovavano
stipate nei depositi di scultura.

Negli anni sessanta del Novecento tutte le collezioni lateranensi furono trasferite in
Vaticano, dove nel giugno 1970 fu inaugurata questa nuova ala espositiva.

Il progetto architettonico, fortemente incoraggiato da papa
Paolo VI, era stato affidato allo studio di Vincenzo,
Fausto e Lucio Passarelli.

L'edificio si avvaleva soprattutto della luce naturale, che si
diffondeva attraverso grandi vetrate e lucernari, grazie
all'assenza di nette divisioni dello spazio.

Infatti i diaframmi tra le zone espositive sono
spesso costituiti da griglie metalliche, cui
sono ancorati molti dei materiali, anche per
fornire estrema flessibilità all'allestimento,
che tende a privilegiare i contesti di provenienza.


Il Museo Gregoriano Profano documenta momenti
e temi diversi dell'arte classica a partire dalla Grecia
antica per proseguire fino alla tarda
età romana imperiale.

Il percorso museale ha inizio dalle sculture
della sezione degli originali greci, composta
per lo più da stele funerarie, rilievi votivi e
frammenti di sculture architettoniche.

La visita prosegue attraverso gli spazi dedicati
alle copie e alle rielaborazioni da originali greci
eseguite in epoca romana, che comprendono
soprattutto ritratti e scultura ideale.


Grande rilievo è dato alla scultura di età romana imperiale,
documentata da importanti opere provenienti da
edifici e monumenti pubblici e privati,
nonché da ritratti e statue iconiche; accanto a
queste si segnala un'articolata raccolta di
scultura funeraria (urne, altari, sarcofagi).
                      
 

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