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Saturday, May 4, 2013

Chi è Chi: La Roma Antica nel Melodramma Italiano

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Chi è Chi: La Roma Antica nel Melodramma Italiano

ADRIANO. Imperatore, 117--138 AD.Born in Italica, Hispania Baetica, or  Rome, he was the adopted son and heir of emperor Traiano. P.Metastasio, "Adriano  in Siria: dramma per musica in tre atti". Personaggi: Adriano, imperatore,  amante d'Emirena; Osroe, rè di Parti, padre d'Emirena. Emirena, prigioniera,  amante di Farnaspe. Farnaspe, principe de Parti, tributario d'Osroa, amante e  promesso sposo d'Emirena. Sabina, romana, amante e promessa sposa d'Adriano.  Barsene, confidente di Sabina. Aquilo, tribuno romano, amante occulto di Sabina.  Musicato da Caldara (1732). P. Anfossi. J. Bach. B. Galuppi. G. Draghi-Pergolesi  -- Napoli, 1732. F.  Veracini. J. Nebra, "Adriano en Siria". G.  Abos,  "Adriano in Siria". "L'Adriano in Siria" di Bach fu rappresentata per il 26  genn. 1765 al Teatro Regio, Mercato di Fieno, di Londra.

AGRIPPA. Roman general. Zeffirelli/Barber, "Marc'Antonio e   Cleopatra", tratto da Shakespeare, Spoleto 1966.

AGRIPPINA. V. Grimani/Handel. Personaggi dell'"Agrippina: opera lirica" di  Händel: Agrippina; Nerone, suo figlio; Poppea; Claudio, imperatore; Ottone; Pallante; Narciso; Lesbo, servo di Claudio; Giunone. 26 dic. 1709, Teatro San  Giovanni Grisostomo, Venezia. Ebbe un buon successo, viste le sei settimane di  repliche che seguirono la prima rappresentazione. Il libretto, del cardinale  Grimani, ambasciatore asburgico in Vaticano e Viceré di Napoli, vivace e  brillante, rende difficile la classificazione del melodramma, che alterna  momenti comici (il triplice appuntamento di Claudio,Ottone e Nerone in casa di  Poppea) a momenti più seri (quando Agrippina medita l'uccisione di Ottone, e lo  stesso Ottone che medita quasi il suicidio). Sono frequenti anche allusioni  satiriche e politiche. Grimani si fa beffe della curia romana, rappresentando il  pontefice Clemente XI come Claudio. A Roma giunge la notizia falsa della morte  di Claudio naufragato durante il ritorno dalla Britannia. Agrippina, la moglie,  ne approfitta per spianare la strada al figlio Nerone, che sogna di vederlo  imperatore, e si affretta a corrompere i potenti liberti di Claudio, Narciso e  Pallante. Ma subito dopo giunge la smentita della notizia. Claudio è vivo,  salvato da Ottone, e ha decretato che
egli sarà l'imperatore che gli succederà.  Claudio allora, temendo di perdere il trono, decide di sfruttare Poppea, di cui  si sono innamorati sia Claudio, sia Nerone, sia Ottone, e cerca di far inimicare  il marito con Ottone. Se non dovesse riuscirci, cerca di convincere i liberti ad  uccidere Ottone come traditore. Ma Claudio capisce il piano della moglie,  nascosto in casa di Poppea, dove riesce a capire da Nerone i piani della moglie.  Decide di usare clemenza, ordinando il matrimonio tra Nerone e Poppea e  l'incoronazione di Ottone. Ma è Nerone che rifiuta, che, più che Poppea, gli  preme avere il trono. Quindi sarà il figliastro ad essere imperatore, mentre  Poppea sarà data in sposa a Ottone. Agrippina è finalmente appagata, e le nuove  nozze sono celebrate da Giunone stessa che benigna discende dal cielo.

ALESSANDRO. Imperatore. Alessandro fu ucciso il 18 marzo 235 A. D. a  Mogontiacum insieme alla madre, in un ammutinamento probabilmente capeggiato da  Massimino Trace, un ufficiale della Tracia, che ad ogni modo si assicurò il  trono. Zeno, "Alessandro Severo", 1716. Handel's opera premiered in 1738 – a  pasticcio made up of arias of his previous operas Giustino, Berenice and 
Arminio. Only the overture and recitatives as well as the words were new. It was  not a success at its premiere under the direction of the composer on 25 Feb.  1738 at the King's Theatre, London. Personaggi: Sallustia, Claudio, Giulia,  Eurilla, Alessandro Severo e Marziano.

ANTONIO. Roman politician and general. Sartorio, "Antonio e Pompeiano"  (1677). Hasse, "Antonio e Cleopatra". Samuel Barber, "Antony and Cleopatra".  Domenico Cimarosa, "La Cleopatra". Louis Gruenberg, "Antonio e  Cleopatra".  Henry Kimball Hadley, "Cleopatra's Night". Giselher Klebe, "Die Ermordung  Cäsars". Jules Massenet, "Cleopatra"

ARMINIO -- vide VARO.

ASCANIO. Mozart, "Ascanio in Alba  Longa". Good opera. Serenata teatrale. Musica:  Mozart.Libretto Giuseppe  Parini. Prima rappr. 17 ott. 1771 Teatro Regio Ducale di Milano.Personaggi:  Venere, Ascanio, Silvia, Ninfa del Sangue d'Ercole Aceste, sacerdote, Fauno, uno  dei principali pastori. Coro di geni, pastori e pastorelle. 'Ascanio in Alba" è  una "festa o serenata teatrale" in due parti di Mozart su libretto di G. Parini,  eseguita per la prima volta il 17 ottobre 1771 in occasione dei festeggiamenti  per le nozze tra l'arciduca Ferdinando, uno di figli dell'imperatrice Maria  Teresa d'Austria, e Maria Ricciarda Beatrice d'Este. L'opera fu allestita presso  il Teatro Regio Ducale di Milano. Il libretto celebra i coniugi e il loro  casato, descrivendo l'unione tra Ascanio e Silvia favorita da Venere. La loro  virtù trionfa sull'inquietudine, sulle paure e sull'irrazionalità dell'amore. I  recitativi accompagnati sono percorsi da una trepida palpitazione. Le arie  raggiungo un intenso patetismo, che si risolvono in festosi cori finali. Venere  mostra a suofiglio Ascanio il paesaggio ameno dove sorgerà la città di Alba, in  uno scenario bucolico popolato da Ninfe e Pastori, dove ella è venerata e su cui  Ascanio dovrà regnare dopo aver sposato Silvia, la Ninfa della stirpe di Ercole,  che gli è stata promessa. Ascanio è preoccupato perché Silvia non lo conosce; la  madre gli rileva che da quattro anni Amore appare in sogno alla Ninfa con le  fattezze dello stesso Ascanio e ne ha conquistato il cuore. Ascanio potrà  parlare alla Ninfa senza però rivelarsi. Il sacerdote Aceste intanto sta facendo  i preparativi per le nozze; Fauno e i Pastori cantano le lodi a Venere. Silvia  vede Ascanio e rimane profondamente turbata: lo desidera ma pensa di essere  promessa ad un altro. Aceste la tranquillizza. Silvia e i Pastori si preparano  ad accogliere la dea con cori e ghirlande di fiori. Venere compie un miracolo:  tramuta gli alberi in colonne. Silvia viene condotta da Fauno al Sacro Monte.  Dal momento che Ascanio ancora non può rivelarsi, Silvia si convince di essere  stata ingannata. Ascanio cerca di parlarle ma lei fugge via. Pastori, Ninfe e  Pastorelle, e in seguito anche Aceste e Silvia, intonano magnifici cori in onore  della dea. Le
nubi si squarciano e la dea appare in tutto il suo splendore  accompagnata da Grazie e Geni. Ascanio rivela la sua identità e con Silvia e  Aceste espongono i loro sentimenti e ringraziano Venere. Al loro si aggiunge il  coro solenne di Grazie, Geni, Pastori e Ninfe.

AUGUSTO. Il primo imperatore romano, 27 a.C. -- 14 A. D. He became de facto emperor as a result of the settlement between  himself and the Roman  Senate.  Zeffirelli/Barber, "Antonio e Cleopatra"1966, Spoleto. Bononcini,  "Cinna; ossia, La clemenza d'Augusto: dramma per musica (1697). Important, cited by Ketterer, "Ancient Rome and Early Opera". Augusto being clement towards conspirator Cinna. It is the source for Mozart's "Clemenzia di Tito".

AURELIANO. Imperatore, 270 -- 275 A. D. Born in Sirmium. Proclaimed emperor by Danubian legions after Claudius II's death, in opposition to Quintillo. Assassinated by Praetorian Guard. F. Romani e Rossini, "Aureliano in Palmira:  dramma per musica in due atti". Il libretto trae spunto da Zenobia in  Palmira,  di G. Sertor musicato da P. Anfossi, Venezia 1789, e da G.  Paisiello, Napoli, 1790. "L'Aureliano" fu rappresentato la prima volta al Teatro  alla Scala, Milano, 1813.  Personaggi: Aureliano, imperatore di Roma,  Zenobia, regina di Palmira,amante di. Arsace, principe di Persia, Publia, figlia  di Valeriano, amante segreta di Arsace, Oraspe, generale de' Palmireni,  (tenore),Licinio, tribune, Gran Sacerdote d'Iside, Sacerdoti, Donzelle  palmirene. Coro di Guerrieri (palmireni, persiani, romani), Pastori, Pastorelle,  Soldati (romani, palmireni, persiani). "Aureliano in Palmira" si svolge a  Palmira, Persia, nel 274. La regina Zenobia, il suo amante Arsace e i preti 
offrono sacrifici nel tempio di Iside e pregano per la loro salvezza temendo l'esercito romano che si sta avvicinando. Il generale Oraspe entra accompagnato  da musica marziale e annuncia che l'imperatore Aureliano e l'esercito romano  sono ormai alle porte di Palmira. Arsace impegna le truppe persiane nella difesa  della città. Dopo una drammatica battaglia i persiani vengono sconfitti. I  soldati romani celebrano la vittoria. Giunge Aureliano e si rivolge ad Arsace,  prigioniero. Arsace replica ad Aureliano con dignità e proclama il suo amore per  Zenobia dicendosi pronto a morire per lei. Zenobia ha nascosto il tesoro del  regno nelle volte sotto il palazzo. Zenobia decide di opporre resistenza.  Zenobia chiede ad Aureliano una tregua, in modo da potergli parlare e ottenere  la libertà dei prigionieri, incluso Arsace. Al rifiuto di Aureliano di liberare  i prigionieri, Zenobia chiede di poter almeno vedere Arsace un'ultima volta.  Zenobia e Arsace piangono per il loro destino. Aureliano entra e promette di  liberare Arsace a condizione che Arsace abbandoni Zenobia. Arsace rifiuta e  viene condannato a morte. Gli eserciti di Roma e di Palmira si preparano per la  battaglia. I romani conquistano Palmira. Aureliano entra nel palazzo e offre  Zenobia il proprio amore. Zenobia rifiuta Aureliano. Nel frattempo, Oraspe  libera Arsace, che fugge sulle colline presso l'Eufrate dove alcuni pastori lo  proteggono. Alcuni soldati si uniscono ad Arsace, e gli dicono che Zenobia è  prigioniera. Arsace la vuole liberare e alla guida delle truppe di Palmira  lancia un nuovo attacco contro i romani. Nel palazzo, Aureliano propone a  Zenobia di regnare insieme su Palmira. Zenobia rifiuta ancora. Più tardi, di  notte, Arsace e Zenobia si incontrano al chiaro di luna e si abbracciano. Quando  vengono scoperti dalle truppe romane, chiedono di essere messi a morte. Sebbene 
segretamente ammiri il loro coraggio e la reciproca devozione, Aureliano ordina  che finiscano i loro giorni in celle separate. Publia, figlia di Oraspe e  segretamente innamorata di Arsace, supplica Aureliano di avere clemenza di  Arsace. In una grande sala del palazzo, i comandanti e i sacerdoti della  sconfitta Palmira sono raccolti in supplica davanti ad Aureliano. Oraspe, Arsace  e
Zenobia vengono condotti nella stanza incatenati. Aureliano muta atteggiamento  e libera Zenobia e Arsace concedendo loro di regnare insieme su Palmira a patto  che entrambi giurino fedeltà all'Impero Romano. Essi accettano e lodano  Aureliano per la sua clemenza. Il coro canta gioioso, "Torni sereno a splendere  all'Asia afflitta il dì." Luigi Mari was great as Aureliano. His cabaletta was  brilliant: "a pugnar m’accinsi, o Roma/col tuo nome impresso in cor/porgi i  lauri alla mia chioma/io ritorno vincitor."

BASSIANO. Legrenzi, "I due Cesari". Severo e Domna ebbero due figli:  Bassiano (186-217), anche noto come "Caracalla", e Geta (189-211), entrambi imperatori romani dopo il proprio padre.

BRUTO. Marco. Roman politician, co-assassin of Giulio Cesare. Cimarosa,  "Giunio Bruto". "Opera: Perhaps the most important is F. Bianchi, "La morte di Giulio Cesare: dramma serios per musica", where Babini (tenore) played  Bruto.  Teatro  Grimani San Samuele, Venezia 27 dicembre 1788. Sertor,  "La morte di Giulio Cesare" (1789). G. Klebe, "L'assassinio di Giulio Cesare",  Essen, 1959, tratto da Shakespeare.Marco Giunio Bruto Cepione ; Roma, 85 a.C. – Filippi, 23 ottobre 42 a.C.) è stato un politico romano, senatore della tarda  Repubblica romana e uno degli assassini di Giulio Cesare. Vide Giulio Cesare.  "La morte di Giulio Cesare"  is an opera seria in three acts by F. Bianchi.  The libretto is by Gaetano Sertor. "La morte di Giulio Cesare" is one of six  libretti that Sertor wrote for Bianchi, influencing a popular series of Venetian  'morte' operas in the 1790s. While Giulio Cesare's murder itself was not shown  on the stage, the audience were left with the body of
Giulio Cesars  conspicuously in view during the closing scenes. As with other Bianchi operas,  there were innovations: the chorus participated actively in the drama, there was  a a duet for two men, and a final oath scene (giuramento), besides the basically  unconventional tragic ending.  The opera was
first performed at the Teatro  San Samuele, Venice, 27 Dec. 1788. Giulio Cesare, Calfurnia, Antonio, Cassio,  Marco Bruto tenor, role created by Matteo Babini, Porzia, e Albino. The subject  of the opera is the conspiracy, led by Cassio, Bruto and Porzia, to murder  Giulio Cesare  in Rome in 44 BC. Giulio Cesare's loving relationship with  Calfurnia forms a subplot. References: McClymonds, Marita P 1992, Sertor,  Gaetano in The New Grove Dictionary of Opera McClymonds, Marita P (1992), 'Morte  di Cesare, La' in The New Grove Dictionary of Opera, ed. Stanley Sadie  McClymonds (1992), 'Sertor, Gaetano' in The New Grove Dictionary of Opera, ed.  Stanley Sadie F. Bianchi, "La morte di Giulio Cesare: dramma per musica, 12  luglio 1797, Teatro alla Fenice, Venezia, dramma serio per musica in 2 atti,  libretto di G.Sertor, tratto da  Shakespeare "Julius Caesar",  Calfurnia Giulio Cesare Porzia Cassio Bruto Tilio Albino Antonio e Casea.

BRUTO. Giunio. This originates what Ketterer calls 'the myth of liberty'.  Bruto expells the Tarquin kings and starts the republic. His descendants are Catone and Bruto il Giovane, who opposed the dictator Giulio Cesare. Marchese G.  Pindemonte, marchese di Verona ("E. Ascanzio")/Cimarosa, "Giunio Bruto: tragedia  in musica in due atti" (Accademia Filarmonica, Verona, 1781). The plot concerns  Giunio Bruto, founder of the Republic, and his son, Tito, a rebel, in love with  Tullia, the daughter of King Tarquinio. Bruto condemns Tito to death, after he  discovers a conspiration by Tito against his own father.

CALIGOLA. Roman emperor, born in Antium,  Italia. Tiberius's  great-nephew and adopted grandson. He was the great-grandson of  Augusto.  Emperor from  37 AD to 41 AD. Assassinated in a  conspiracy involving  senators and Praetorian Guards. OPERAS:  D. Giaberti/Pagliardi, "Caligola  delirante: melodramma", Venezia, 1672.

CASCA. Servilio. Co-assassin of Giulio Cesare. In Klebe, "L'assassinio di  Giulio Cesare".

CASSIO. Gaio Cassio Longino. Roman politician,  co-assassin of Giulio Cesare. G. Klebe, "L'assassinio di Giulio Cesare".

CATILINA. Melodramma. Salieri "La congiura di Catilina; ossia, Roma  salvata", tratto da Corneille. Personaggi: Catilina, Cicero. Scena: Campidoglio,  Roma.

CATONE. Metastasio. For once, not a 'lieto fine': Catone gasps out his death throes on stage. This was set by twenty composers in the eighteenth  century. Antonio Vivaldi, "Catone in Utica" (1737), opera lirica su libretto di  Pietro Metastasio. Metastasio scrisse originariamente questo libretto per
essere  musicato da Leonardo Vinci, il quale lo mise in scena nel 1728. Rappresentata la  prima volta nel marzo del 1737, Teatro Filarmonico, Verona, dove riscosse subito  un grande successo, tant'è che le spese per l'allestimento del dramma vennero  coperte dopo sole sei rappresentazioni. Per l'allestimento dell'opera Vivaldi  mutò di non poco il testo originario. Vivaldi rimpiazzò quasi tutte le arie e  modificò il finale, nel quale tolse il suicidio di Catone. Con questo lavoro di  elevata bellezza e varietà Vivaldi si avvicina alla conclusione della sua  carriera operistica. È infatti la sua
terz'ultima opera, un dramma carica  d'inventiva melodica e con una forte espressività simile a quella delle opere di  Giovanni Battista Pergolesi. Catone (TENORE). Cesare; Marzia, figlia di Catone,  segretamente amante di Cesare; Arbace, principe reale di Numidia, alleato di  Catone e amante di Marzia; Emilia, vedova di Pompeo; Fulvio, emissario del  senato romano, amante di Emilia. Guardie, servi, sicari e soldati. Il primo  atto, tutt'oggi non pervenutoci, è stato ricostruito dal direttore d'orchestra  francese Jean-Claude Malgoire. I recitativi sono stati realizzati con aderenza  stilistica da Malgoire stesso, mentre le arie provengono da altre opere  vivaldiane. 26 marzo 1737. Catone (tenore, created by Cesare Grandi),   Giulio Cesare, Marzia Arbace, Emilia  Fulvio . "Catone Uticense", Matteo  Noris, Venezia, 1701. Ketterer mentions the 'pasticcio' "Il Catone in Utica"  (1732), with litbretto by Metastasio, and music by Vivaldi, Hasse, Vinci, Leo,  and Porpora.

CICERONE. A victim of violence. Cited by Ketterer, "Ancient Rome and Early  Opera." Character in Salieri, "La congiura di Catilina; ossia Roma salvata",  tratto da Corneille.

CIMBER. Tillio Cimber, co-assassin of Giulio Cesare. Giselher Klebe,  "L'assassinio di Giulio Cesare", as Metellus Cimber.

CINNA. Elvio. Roman poet. Lorenzo Ferrero, "Le piccole storie – ai margini  delle guerre", Giselher Klebe, "L'assassinio di Giulio Cesare".

CINNA. Lucio Cornelio. Roman consul. Mozart, "Lucio Silla". Cfr. Augusto,  "Cinna; ossia, la clemenza d'Augusto".

CLAUDIO. Roman emperor. Born in Lugdunum, Gallia Lugdunensis. Nephew of  Tiberius, brother of  Germanicus and uncle of Caligula; proclaimed emperor  by the Praetorian  Guard. Emperor from: 41 AD to 54 AD.   Probably  poisoned by his wife Agrippina the Younger, in favour of her son  Nero. Handel, "Agrippina", Legrenzi, "L'anarchia dell'imperio" (1683).  Personaggi: Ludovico, Lottario, Pipino, Claudio, Erginia, Daligi, Argiade.  Francesco Antonio Mamiliano Pistocchi : Isauro ;  Antonio Predieri : Uelfo  ; Paolo Benigno : Lisbo.

CLELIA. Figura della mitologia romana, presa in ostaggio da  Porsenna.Porsenna, etrusco lucumone di Chiusi, era alleato dei Tarquini e la  catturò nel 507 a.C.Ma la ragazza fuggì dal campo etrusco, attraversò il Tevere  a nuoto e raggiunse Roma. Porsenna pretese la sua restituzione e fu  accontentato, ma, ammirando il suo coraggio, la liberò insieme ad alcuni suoi  compagni. Della sua figura leggendaria esistono due versioni.Prima  versione:Clelia con altre nove ragazze fu consegnata a Porsenna dai Romani per  un patto di pace tra di loro e gli Etruschi. Clelia incoraggiò le compagne a  scappare dall'accampamento etrusco attraversando il Tevere a nuoto. Così  facendo, Clelia rimase sulle sponde del fiume per sorvegliare le ragazze che  stavano scappando. Una sentinella di Porsenna (o lui in persona) trovò la  ragazza e la consegnò a Porsenna che la liberò estasiato dal suo  coraggio.Seconda versione: (Riportata da Tito Livio ed Aurelio Vittore)Clelia fu  consegnata a
Porsenna da sola per pegno di pace (od assieme ad altri giovani  secondo Livio). Era una ragazza ribelle e cercò quindi un espediente per  scappare dall'accampamento etrusco. Si ingegnò e trovò il modo: attraversare il  Tevere a nuoto. Arrivata a Roma, Porsenna venne a sapere che era scappata e  pretese la sua restituzione; i Romani la restituirono e Porsenna la liberò  sorpreso da cotanto coraggio. Bibliografia: Tito Livio Ab Urbe condita libri,  II,13 Pseudo Aurelio Vittore De viris illustribus urbis Romae 13,1 Filippo  Amadei, Giovanni Battista Bononcini and George Frideric Handel, "Muzio Scevola".  Also: Nasolini, "Il trionfo di Clelia", Clelia, Larissa (soprano) Orazio  (tenore) creato da Adamo Bianchi, detto"Adamino" (Bergamo, 1764 – Bergamo,  1836),  tenore lirico  Mannio (tenore)Tarquinio (tenore) Porsenna  (basso)

COCLES. Orazio Cocles, Roman military officer. Filippo Amadei, Giovanni  Battista Bononcini and George Frideric Handel: Muzio Scevola

COLLATINO. Console, sposo di Lucrezia. Benjamin Britten: Il ratto di  Lucrezia.

COMMODO. Imperatore. Born in Lanuvium, Natural son of Marc’Aurelio joint  emperor from 177 AD to  192 AD. Assassinated in palace, strangled to death.  OPERAS: "Comodo  Antonino", Scarlatti/Paglia. -- dramma per musica in tre  atti.F M Paglia, after G F  Bussani 18 November 1696. Teatro San  Bartolomeo, Napoli

COSTANTINO. Imperatore. I “Magno”. Vide "Crispo", tenor role in Gaetano  Donizetti, Fausta.

CORIOLANO.  Nato nel 527 a.C. membro  dell'antica Gens Marcia, fu uomo politico e valoroso generale al tempo delle  guerre contro i Volsci.F. Cavalli, "Coriolano" (1669), libretto di Cristoforo  Ivanovich 27 May 1669, Piacenza, Teatro Ducale.

CRASSO. Roman general and politician. Francesco Cavalli, "Pompeo Magno".

CRISPO. G.Donizetti, "Fausta". G.Donizetti, "Fausta e Crispo, ossia  L’Ippolito redivivo: melodramma tragico in due atti”, Libretto di Domenico  Gilardoni. Prima rappr.12 gennaio 1832 Teatro San Carlo, Napoli. Versioni  successive: 1833, Teatro alla Scala (aggiunta della sinfonia), 1834, Teatro La  Fenice (aggiunta dell'introduzione e di un duetto tra Fausta e Crispo)Fausta è  un'opera di Gaetano Donizetti su libretto di Domenico Gilardoni. L'opera debuttò  il 12 gennaio 1832 al Teatro San Carlo di Napoli. Dal debutto di Anna Bolena  (dicembre 1830) Donizetti non aveva più scritto un'opera seria, e tutto il 1831  fu dedicato al repertorio buffo (la revisione de Le convenienze ed inconvenienze  teatrali, Gianni di Parigi, che però fu rappresentato solo nel 1839, e le due  farse Francesca di Foix e La romanziera e l'uomo nero). Finalmente gli si  presentò l'occasione di ricomporre un'opera seria, quando gli fu affidato il  compito di comporre un'opera per celebrare
l'onomastico del re di Napoli  Ferdinando II, nel gennaio del 1832. Donizetti si concentrò incessantemente per  due mesi sulla composizione dell'opera, il cui libretto fu scritto da Domenico  Gilardoni (alla sua ultima fatica: il librettista morì poco più che trentenne  prima della rappresentazione dell'opera). Fonte del libretto è la vicenda  storica della morte di Fausta e Crispo,
l'una seconda moglie e l'altro figlio di  primo letto dell'imperatore di Costantino I, ma l'amore incestuoso che la  matrigna prova per il figliastro presenta analogie con il mito di Fedra e  Ippolito (archetipi dei due personaggi dell'opera donizettiana). Tra Crispo e  Ippolito tuttavia vi è una
differenza sostanziale: se Ippolito è restio ad amare  (ed anzi si dimostra ferocemente misogino), Crispo è innamorato di una giovane  schiava, e l'ira di Fausta prorompe non tanto per il rifiuto, ma per la gelosia.  Tuttavia, il tema incestuoso scandalizzò il Ministro di Polizia del regno,  tant'è che chiese allo stesso re il ritiro dalle scene dell'opera, ma la  minaccia venne scongiurata. La prima dell'opera tuttavia non fu funestata dalla  prematura morte del librettista e dal tema tragico, e Fausta debuttò con buon  successo il 12 gennaio del 1832 al Teatro San Carlo di Napoli. Dopo il debutto  l'opera fu immediatamente richiesta al Teatro alla Scala, che la voleva come  titolo
inaugurale della stagione di Carnevale: un onore che finora Donizetti non  aveva mai avuto. Per le rappresentazioni milanesi il compositore aggiunse una  sinfonia e, per delle successive repliche a Venezia (protagonisti Giuditta Pasta  e Domenico Donzelli) modificò l'introduzione e aggiunse un duetto per Fausta e  Crispo nel primo atto. L'opera cadde nell'oblio, e l'ultima rappresentazione  ottocentesca sembra quella alla Scala nel 1859. Personaggi: Costantino, Fausta,  Beroe, Crispo (tenore, creato da Giovanni Basadonna), Massimiano, Licinia,  Albino. Congiunti e famigli dell'imperatore, confidenti dell'imperatrice,  senatori, pretoriani, popolo, soldati, littori. Il melodramma si apre con la  celebrazione delle vittorie sui Galli di Crispo, figlio dell'imperatore  Costantino. Crispo chiede al padre la grazia ai prigionieri e il permesso di  sposare Beroe, figlia del re dei Galli, per suggellare la pace tra i popoli.  Costantino glielo concede, ma Fausta, sua seconda
moglie, impone di rispettare  il giorno sacro a Vesta e di rimandare le nozze. Costantino teme che sotto ci  sia qualcos'altro, dato che da molto tempo sua moglie è misteriosamente turbata.  E i suoi timori sono fondati, dato che Fausta è innamorata del figliastro  Crispo. La donna non trova pace, e, durante un colloquio privato col figliastro,  gli rivela il proprio amore. Crispo, inorridito, respinge le profferte della  donna, la quale, infuriata, minaccia di vendicarsi sulla povera Beroe. Allora il  giovane chiede pietà alla matrigna, ma in quel momento i due vengono sorpresi da  Costantino, che chiede spiegazioni dell'accaduto. Fausta, smaniosa di vendetta,  afferma che il figliastro ha cercato di insidiarla. Costantino, inorridito,  bandisce il figlio e lo condanna all'esilio. A complicare la vicenda sono le  trame di Massimiano, padre di Fausta e desideroso di sbarazzarsi di Costantino  per salire
sul trono: il patrizio ha organizzato una congiura per uccidere  l'imperatore nel parco attiguo ai suoi appartamenti. Ma la congiura viene spiata  da Crispo (che stava avendo un ultimo colloquio con l'amata Beroe) che estrae la  spada per colpire i congiurati: ma in quel momento Costantino arriva e, come prima, equivoca i propositi del figlio, e lo crede coinvolto nella congiura: il  ragazzo viene arrestato. Il senato si appresta a condannare a morte Crispo (il  principale accusatore è Massimiano): Costantino, nell'ultimo colloquio col  figlio, gli supplica di ammettere le sue colpe per aver salva la
vita, ma lui  ribadisce la sua innocenza. Anche Fausta ha un ultimo colloquio con Crispo, e  gli giura di rinunciare al soglio per salvargli la vita: il figliastro rifiuta  ancora una volta, e mostra un anello alla matrigna, contenente un veleno, che ha  intenzione di bere prima della sentenza. Fausta
però glielo sfila di mano,  affermando che riuscirà a salvarlo. Ma è tutto inutile: Massimiano porta via  Crispo con i littori, e il ragazzo viene giustiziato. Fausta implora il perdono  dell'amato e beve il veleno. In quel momento irrompe in scena Costantino,  infuriato: ha scoperto la congiura di
Massimiano ed è stato informato troppo  tardi dell'innocenza di Crispo. L'imperatore condanna a morte Massimiano, e  Fausta rivela l'ultima, atroce verità: il suo amore incestuoso . Ripudiata e  abbandonata da tutti quanti, all'ex imperatrice non rimane altro che piangere  sul suo amore disperato, e morire.

DIOCLEZIANO. Imperatore. H. Purcell, "Dioclesian". Delfia, a prophetess,  foretells that Diocles, a footsoldier, will become emperor after he kills a  mighty boar and marry Delphia's niece Drusilla, who is in love with him. Dioclesian takes the prophecy seriously, and starts slaughtering pigs. As it
turns out, a  soldier called Volutius Aper (Aper=boar) has murdered the old emperor, and  Diocles kills Aper in revenge. As a reward for this action he is made co-emperor  and renames himself "Dioclesian". Dioclesian ignores his promise to marry  Drusilla, and courts his co-emperor's sister, the princess Aurelia, instead.  This angers Delfia, who brings the wedding ceremony to a  stop by conjuring a  storm and a monster. Delfia then causes Aurelia to fall in love with Diocles'  rival Massiminiano, and the Persians to defeat the Roman army. Diocleziano  realises the error of his ways, routs the invaders, cedes his half of the throne  to Maximinian, and moves to Lombardy with
Drusilla.

DOLABELLA. Roman general. Zeffirelli e Barber: “Antonio e Cleopatra” 1966  Spoleto.

DOMIZIANO. Imperatore. Cited by Ketterer, "Ancient Rome and Early Opera".  Born in Rome. Son of Vespasian. Emperor from 81 AD to 96 AD. Assassinated by court officials.

ELIO. Legrenzi, "Publio Elio Pertinace" (1684).

ELIOGABALO. Imperatore. Francesco Cavalli: "Eliogabalo" (1668). Pietro 
Simone Agostini.

ENEA, Trojan leader of the Trojan War, son of Anchise and Venere), revered  as the ancestral hero of the Romans. Badia G 1702 "Enea negli Elisi". Bernabei G  1679, "Enea in Italia". Boretti, G 1670, "Enea in Italia". Boroni A. 1778 Enea  nel Lazio Chaves J. 1790 Enee et Lavinie Colasse P. 1690 Enee et Lavinie  Dauvergne, A 1758 Enee et Lavinie Draghi G 1678 Enea in Italia Fini M. 1731 Gli  Sposali d’Enea Franck J 1680 Aeneas des Trojanischen Fürsten Abkufft in Italien  Fronduti, G 1709 L’Impegni delle dei per le glorie d’Enea Fux, J.1731 Enea negli  Elisi Galuppi B. 1765 L’Arrivo nel Lazio Gardi F. 1785 Enea nel Lazio Giardini  F. 1764 Enea e Lavinia Gibella F. 1680 Enea in Cartagnie Gibelli L. 1731 Gli  Sposali d’Enea Guerrini G. 1948 Enea Guglielmi P 1785 Enea e Lavinia Jommelli N.  1755 Enea nel Lazio Lampugnani G 1763 Enea in Italia Lima, J.F. 1781 Enea in  Tracia Malipiero, G. 1958 Vergili Aeniis Monteverdi C. 1641 Le Nozze di Enea con  Lavinia Pallavicino C. 1675 Enea in Italia Perez D. 1759 Enea in Italia Piccinni  N 1775 Enea in Cuma
Pollarolo C 1686 Enea in Italia Porpora N. 1734 Enea nel  Lazio Righini V. 1793 Enea nel Lazio Sacchini A 1779 Enea e Lavinia Sarti G 1799  Enea nel Lazio Scacchi G 1638 Enea Steffani 1695 Il Trionfo del fato, overo Le  Glorie d’Enea Stegmayer, M. 1799 Die travestierte Aeneas Stegmayer 1800 Aeneas  in der Hölle Telemann G 1731 Die Flucht des Aeneas nach Latien Traetta T 1761  Enea nel Lazio Uccelini D 1673 Le Nave d’Enea Uttini, F.A.B. 1756 Enea in  Cartagine Ziani P 1680 Enea in Cartagine Monteverdi, "Le nozze d'Enea con  Lavinia" (1641), Cavalli, "La Didone" (1641) ‘Dido’ is Virgil’s name for  ‘Elissa’, Queen of Carthage. Fell in love with Aeneas who was compelled by  Mercury to leave the quen. She then threw herself onto a funeral pyre. Adolfati  A
1747 Didone abbandonata Albinoni T. 1724 Didone abbandonata Andreotti, G. 1784  Didone abbandonata Anfossi, P. 1775 Didone abbandonata Araia, F. 1758 Didone  abbandonata Arne, T.A. 1734 Dido and Aeneas Astaritta, G. 1780 Didone  abbandonata Auletta, P. 1758 Didone abbandonata Aurisicchio A 1745 Didone  abbandonata Berlioz H. 1863 Les Troyens a Carthage Bernasconi A. 1738 Didone abbandonata Bernasconi, A. 1756 Didone abbandonata Bertoni, F 1748 Didone  abbandonata Beveridge, T. 1958 Dido and Aeneas Blangini, T. 1866 Didon Bonno J  1752 Didone abbandonata Brivio, G.F. 1739 Didone abbandonata Brunetti, G. 1759  Didone abbandonata Capotorti, L. 1800 Enea in Cartagine Caputi, A. 1754 Didone  abbandonata Cavalli 1641 Didone abbandonata Celoniat, L. 1769 Didone abbandonata  Cherubini L. 1786 Didone abbandonata Ciampi, V.L. 1754 Didone abbandonata Colla,  G. 1770 Enea in Cartagine Colla, G. 1773 Didone
abbandonata Desmartes, H. 1693  Didon Duni, E.R. 1739 Didone abbandonata Fasch, F. 1712 Die getreue Dido  Ferrandini, A. 1760 Didone abbandonata Fioravanti, V. 1810 Didone  abbandonata Fiorillo, I. 1751 Didone abbandonata Fioroni, G 1755 Didone  abbandonata Galluppi B. 1740 Didone abbandonata Galuppi, B. 1764 Didone  abbandonata Gazzaniga G. 1787 Didone abbandonata Gibella, F.C. 1680 Enea in  Cartagine Graupner, C. 1707 Dido, Königin von Darthago Handel, G.F. 1737 Didone  Hasse, J.A. 1742 Didone abbandonata Haydn, F.J. 1777 Didone abbandonata Holtzbauer, I.J. 1779 Der Tod der Dido Hook, J. 1771 Dido Horn C.E.  1828 Dido In sanguine G. 1770 Didone abbandonata Jommelli, N. 1747 Didone  abbandonata Klein, B. 1823 Dido Kozeluh, J.A. 1795 Didone abbandonata Kraus,  J.M. 1799 Aeneas I Carthago Lampert, E. 1845 Dido 13Lampugnani, G 1739 Didone  abbandonata Lavranga, D. 1909 Dido Litares, A. 1700 Dido y
Eneas Liverati, G.  1807 Enea in Cartagine Majo, G.F. 1769 Didone abbandonata Manna, G. 1751Didone  abbandonata Marino, S. 1798 Didone abbandonata Marshall-Hall, G.W.L. 190? Dido  and Aeneas Mattioli, A. 1656 Didone abbandonata Mazzoni, A.M. 1752 Didone  abbandonata Mercadante S. 1823 Didone abbandonata  Mombelli, D. 1776 Didone  abbandonata Monza, C. 1784 Enea in Cartagine Moratelli, S. 1688 Didone Morolin,  F. 1799 Le Seconde nozze di Didone Mortellari, M.C. 1772 Didone abbandonata  Naumann, J.G. 1790 Didone Neitzel, O. 1884 Dido
Ottani, B. 1779 Didone  abbandonata Paer F. 1811 Didone abbandonata Paganelli, G 1738 Didone  abbandonataPaisiello, G. 1794 Didone abbandonata Pallavicino C. 1686 Didone  delirante Pederzuoli, G1685 Didone costante Perez, D. 1747 Didone abbandonata  Piccinni, N. 1769 Didone abbandonata Piccinni, N. 1783  Didon Piticchio, F. 1780  Didone abbandonata PonciniF.1752 Didone
abbandonata Porpora, N.A. 1725 Didone  abbandonata Portugal, M.A. 1803 Didone abbandonata Purcell, H. 1689 Dido and  Aeneas  Reissiger, K.G. 1824 Didone abbandonata Risori, G.1748 Didone  abbandonata Sacchini, A.M.G. 1775 Didone abbandonata Sarro, D. 1724 Didone  abbandonata Sarti, G. 1762 Didone abbandonata Scalabrini P 1744 Didone  abbandonata Scarlatti, A. 1696 Didone delirante Scarlatti, A. 1724 Didone  abbandonata Schiassi 1735 "Didone abbandonata" Schirer 1776 "Didone abbandonata"  Schuster, J. 1776 Didone abbandonata Schwanenberg, J 1765 Didone abbandonata  Scolari G 1752 Didone abbandonata Scolari G. 1763 Didone abbandonata Storace, S.  1792 Dido, Queen of Carthage Telemann, G.P. 1731 Die Flucht dea Aeneas nach  Latien Terradellas D. 1750 Didone Traetta T 1757 Didone abbandonata Vinci L.  1726 Didone abbandonata Zanetti F. 1766 Didone abbandonataZiani, P1680 Enea in  Cartagine Zoppis, F. 1758 Didone
abbandonata

ENOBARBO. Console, 32 a.C.. Zeffirelli/Barber: Antonio e Cleopatra.

EZIO. Generale romano dell'Impero Romano d'Occidente. Famosa la sua  vittoria su Attila nel451  A.D. presso i Campi Catalaunici, dove i Romani  inflissero una pesante sconfitta all'esercito degli Unni. "l'uomo celebrato  universalmente come terrore dei Barbari e baluardo della Repubblica di Roma". G.  Gazzaniga, Ezio. Handel, "Ezio" (1732, Londra). Gaetano Latilla: Ezio. G. Verdi,  "Attila". In Handel's opera: Ezio, Roman general; Fulvia, his lover, soprano;  Valentiniano, Roman emperor; Onoria, his sister contralto; Massimo, Fulvia's  father, tenor (created by Giovanni Battista Pinacci); Varo, prefect of the  Praetorian Guard. The protagonist is the fifth-century AD Roman
general Ezio,  returned from his victory over Attila. Ezio (Aetius, HWV 29) is an opera by  Handel written for the company, the Royal Academy of Music, to a libretto by  Metastasio. Metastasio's libretto was partly inspired by Racine's play  Britannicus. The same libretto had already been set by many other composers  first of all Nicola Porpora who managed to preempt the official Rome premiere of  Pietro Auletta's setting for 26 Dec. 1728 with his own version (of a slightly  edited copy of the libretto) for Venice on 20 Nov., a month earlier. The  libretto continued to be set and reset for another 50 years, including two  versions of Ezio by Gluck. Handel's Ezio is considered one of the purest  examples of opera seria with its absence of vocal ensembles. The opera received  its first performance at the King's Theatre, London on 15 Jan. 1732. It received  a total of only 5 performances before falling from the repertoire, in what  turned out to be Handel's greatest operatic
failure. It did not receive another  performance in London until 1977, by "The Handel Opera Society" at Sadler's  Wells Theatre. Winton Dean has stated that the failure of the opera related to  the artistic incompatibility between the more "classical" nature of the libretto  and the more "romantic" nature
of the music.

FAUSTA. Vide "Crispo".

FURIO CAMILLO. M.Noris -- cfr.Brenno, il sacco di Roma. Furio Camillo, il  padre della patria. It includes the delightful episode of the geese at  Campidoglio.

GAIO MARIO . "Caio Mario: dramma per musica in tre atti, libretto di  Gaetano Roccaforte; Carnevale 1780, Roma, Teatro delle Dame). His first opera  seria. Pre-dating his more famous, "Gli Orazi ed I Curiazi", which was  Napoleon's favourite opera.

GALLA. Galla Placidia, Roman regent, daughter of Emperor Theodosius I.  Jaume Pahissa i Jo: Gal•la Placídia (1913)

GERMANICO.  His life saved by Arminio, example of 'lieto fine'.  Legrenzi, "Germanico sul Reno" (1676). Germanico, generale romano (Soprano) ;  Agrippina, sua moglie (Soprano) ; Caligola, loro figlio (Soprano) ; Floro,  capitano di legion, tenore) ; Lesbo, confidente di Agrippina, Segeste,  governatore nella Belgia; Arminio, creduto morto, sotto mentite spoglie;  Claudia, figlia di Segeste e moglie di Arminio; Lucio, principe e amante di  Claudia; Aristeo, mago; un ministro del tempio; Bellona; un fantasma ; un  oracolo; soldati, cavalieri, pretoriani, Mori, damigelle, soldati, Belgici e  paggi.

GETA. Legrenzi, "I due Cesari". Severo e Domna si sposarono poco dopo, ed  ebbero due figli, Lucio Severo Bassiano (186-217), anche noto come Caracalla, e  Publio Settimio Geta (189-211), entrambi imperatori romani dopo il proprio  padre.

GIULIA. Julia Caesaris, daughter of Julius Caesar, 4th wife of Pompey the  Great. Francesco Cavalli: "Pompeo Magno".

GIULIO CESARE. Consul and Dictator of Rome. Francesco Cavalli, "Pompeo  Magno". Francesco Cavalli, "La prosperità infelice di Giulio Cesare dittatore"  (1646). This, oddly, has a 'lieto fine': the conspirators' celebration of Giulio  Cesare's assassination. Cesti, "Il Cesare amante" (1651). Antonio
Sartorio,  "Giulio Cesare in Egitto" (Venezia, 1676). Legrenzi, "I due cesari" (1683). Carl  Heinrich Graun, "Giulio Cesare e Cleopatra". George Frideric Handel, "Giulio  Cesare in Egitto", LONDRA. Giselher Klebe, "L'assassinio di Giulio Cesare".  Salieri, “I pirati; ossia Giulio Cesare all’isola di
Farmacusa”. References:  "The problem of Giulio Cesare" in Ketterer, "Ancient Rome and Early  Opera".

GIUSTINO. Legrenzi, "Giustino" (1683). Handel, "Giustino", dramma per  musica in tre atti) di Georg Friedrich Händel su un libretto anonimo, rivisto da N. Beregani e P. Pariati. La prima rappresentazione dell'opera avvenne al Teatro  Regio, Giardino del Convento, Londra, il 16 febbr. 1737. L'opera di Haendel si  rifà all'omonima opera di Vivaldi, seguendo lo stesso libretto, ma eliminando il  personaggio di Andronico-Flavia e rivisitandolo. Personaggi: Giustino, Arianna,  Leocasta, Amanzio; Anastasio; Vitaliano (tenore), Polidarte, La fortuna  Coro.Durante i festeggiamenti per il matrimonio tra Arianna e Anastasio, Amanzio  consiglia all'imperatore Giustino di smetterla di pensare all'amore. Infatti il  nemico Vitaliano sta avanzando. In quel momento entra l'ambasciatore da parte  Vitaliano, Polidarte, che comunica le condizioni di pace. La guerra cesserà se  Anastasio concederà al nemico Arianna. Anastasio ovviamente si adira, e parte  contro il nemico, dicendo addio alla moglie; ma Arianna, innamorata troppo del  marito, decide di seguirlo
nell'esercito. In un campo, il pastore Giustino è  insoddisfatto del suo ruolo, e vorrebbe mostrare il suo valore. Mentre si  addormenta, compare su un carro alato la Fortuna che gli preannuncia ricchezze e  onori. Appena si sveglia soccorre una ragazza, Leocasta, e la salva dall'orso  che la inseguiva. Leocasta lo ringrazia e rivela di essere sorella  dell'imperatore, e conduce il pastore al cospetto di Anastasio. Anastasio  tuttavia è triste perché ha saputo che Arianna è stata catturata. Giustino si  offre di liberarla. Vitaliano intanto, ammaliato da Arianna, le offre il regno  in cambio della salvezza, ma lei rifiuta, ancora fedele al marito. Arianna viene  legata su una rupe, lasciata in balia di un mostro che vuole divorarla. Giustino  arriva e riesce a salvarla, e la riporta da Anastasio. Leocasta manifesta in  un'aria il suo amore impossibile verso Giustino (Sventurata navicella).  Vitaliano è caduto prigioniero di Anastasio, che ricopre di onori Giustino,  suscitando l'ira di Amanzio, che giura vendetta. Vitaliano viene condotto ai  piedi di Arianna, alla quale, prima di morire, chiede di rivolgergli uno sguardo  amoroso. Arianna rifiuta sdegnata e Vitaliano viene condotto via. Vitaliano  riesce ad evadere dalla sua prigione, e giura vendetta. Amanzio manifesta la
sua  invidia nei confronti di Giustino all'imperatore Anastasio, al quale dona una  cintura. L'imperatore accetta il dono, che regala all'imperatrice. Arianna, a  sua volta, dona la cintura a Giustino, per ringraziarlo. Amanzio assiste a  questa scena e rivela tutto all'imperatore. Anastasio condanna a morte Giustino,  che protesta la sua fedeltà. Leocasta si infuria per il tradimento di Giustino  ma sente di amarlo ancora, e lo libera dalla sua prigione. Giustino si  addormenta in un paesaggio montuoso, e viene raggiunto da Vitaliano, deciso ad  eliminarlo. Ma in quel momento la terra trema, e il fantasma del padre di  Vitaliano gli ordina di non ucciderlo, dato che Giustino è suo fratello.  Giustino si sveglia e scopre la sua parentela regale, e col fratello mette in  atto il piano per rovesciare il vile Amanzio. Amanzio infatti ha preso potere e  ha fatto catturare Anastasio, Arianna e Leocasta. Mentre l'usurpatore si gode il  trono, entrano Giustino, Vitaliano con Polidarte e i suoi armati che lo  bloccano. Amanzio viene imprigionato, e Anastasio torna sul trono, ringraziando  Giustino. Perdona Vitaliano e concede a Giustino il trono come co-imperatore e  la mano di Leocasta. L'opera si conclude nel tripudio generale.

LAVINIA. Wife to Enea. Opera by Monteverdi on Lavinia, Venice, 1637.

LEPIDO. Triumvir. Zeffirelli e Barber, "Antonio e Cleopatra".

LEPIDO. Heir to Emperor Caligola of Rome. R. Keiser, "Ottavia".

LUCANO. Roman poet. C. Monteverdi, "L'incoronazione di Poppea". 

LUCREZIA. Roman noblewoman raped by Sesto Tarquinio. B. Britten, Lucrezia  rapita da Tarquinio. "Il ratto di Lucrezia". O. Respighi, "Lucrezia", istoria in  un atto e tre momenti, libretto di C.Guastalla P 180 1935

MACEDONICO. Roman general, natural father of Scipione Emiliano. Mozart, "Il sogno di Scipione".  

MECENA. Political adviser to Ottaviano Cesare Augusto. Zeffirelli e Barber, "Antonio e Cleopatra."

MASENZIO. Autoproclamatosi imperatore romano (ma non fu mai riconosciuto  come tale) governò l'Italia e l'Africa tra il 306 e il 312. Morì nella battaglia  e fu gettato nel Tevere dopo essere stato decapitato. F.  Cavalli,  "Masenzio: dramma per musica" (1673). Sartorio, "Massenzio" (1673).

MASSIMIANO. Marc'Aurelio Valerio Erculio, Roman ruler. Gaetano Donizetti,  "Fausta e Crispo."

MASSIMILIANO. Maximinian, co-Emperor of Rome. Enrico Purcell,  "Diocleziano".

MESSALINA. Valeria, Roman empress. Isidore de Lara,  "Messalina". Vide "Caligola e Messalina".

METELLA. Fourth wife of Lucio Cornelio Sulla. Handel, "Silla".

METELLA. Pompeo's second wife. Sartorio, "Giulio Cesare". Handel, "Giulio  Cesare in Egitto".

MUZIO. Francesco Cavalli, "Muzio Scevola" (1665). Amadei, Bononcini, George Frideric Handel, "Muzio Scevola". Handel's opera is in three acts. Libretto by  Paolo Antonio Rolli, tratto da Silvio Stampiglia. The music for the first act  was composed by Filippo Amadei (family name sometimes given as Mattei), the  second act by Bononcini, and the third by Handel. Collaborations of groups of  composers were common in the 18th century, though this is the only one done in  London. Bononcini had written the music for two earlier treatments of this story  on his own, works dating from 1695 and 1710. It was first given at the King's  Theatre in London on 15 April 1721 and repeated on 7 Nov. 1722. It was also  performed in Hamburg. The first modern performance was in Essen in 1928.  Personaggi: Fidalma  Clelia,  Lucio Tarquinio,  Irene, daughter  of Porsena,  Orazio CocleMuzio Scevola  Porsena, King of  Etruria   ElisaVitellia  Milo Publicola Bond, Donald F., " Paolo  Rolli in Inghilterra by Tarquinio Vallese" Modern Philology. W.H.C. Muzio  Scevola, The Musical Times and Singing Class Circular. Ford, "Music and Drama in  the Operas of Giovanni Bononcini, Proceedings of the Royal Musical  Association,  Smith, Richard Langham, Review of  Muzio Scevola The  Musical Times, 134

NERONE. Imperatore, from: October 13, 54 AD to June 9, 68 AD. OPERAS:  Monteverdi, "L'incoronazione  di Poppea". BOITO. MASCAGNI. Arrigo Boito:  Nerone. Handel: Agrippina. Reinhard Keiser: Octavia. Pietro Mascagni: Nerone.  Claudio Monteverdi, "L'incoronazione di Poppea" (1642), Anton Rubinstein: Néron.  Juan Manén: Acté and Neró i Acté/

ORAZIO. Aretino, "Orazio" (1540). Salieri, "Gli Orazi" (1760). D. Cimarosa, Gli Orazi ed i Curiazi (1790). S. Mercadante,"Gli Orazi ed I Curiazi"  (1840).Personaggi: Publio Orazio (tenore), Marco Orazio (tenore), figlio di  Publio, Orazia (contralto), figlia di Publio Orazio; Curiazio (soprano), sposo di Orazia; Sabina(soprano), sorella di Curiazio e moglie di Marco Orazio;  Licinio (soprano), amico degli Orazi; Il gran sacerdote, basso; L'augure basso,  L'oracolo basso; Tullo Ostilio, re di Roma, tenore,di solito omesso, Mezio  Fufezio, re di Alba, tenore,  di solito omesso Senatori romani,
cittadini  di Alba, popolo. La vicenda si svolge a Roma, durante la guerra con la città di  Alba Longa. Protagoniste sono le due famiglie degli Orazi, romani, e dei  Curiazi, albesi, famiglie che, nonostante lo stato di guerra, sono legate da  rapporti di parentela, in quanto la Curiazia, Sabina, ha sposato
Marco Orazio,  l’erede designato degli Orazi, mentre la sorella di questi, Orazia, durante una  tregua della guerra, va a sua volta in sposa a Curiazio, leader della famiglia  di Alba. La decisione dei due re, Tullo Ostilio e Mezio Fufezio, di risolvere le  contese tra le due città mediante lo scontro limitato, anche se all’ultimo  sangue, fra tre campioni degli Orazi e tre dei Curiazi, getta nella disperazione  le due famiglie, e soprattutto le due cognate, destinate inevitabilmente a  vedere la morte o del marito o dei fratelli. Nel secondo atto, Orazia e Sabina,  appoggiate da popolo e sacerdoti cercano di impedire l’abominio dello scontro  tra parenti, intervenendo, sul Campo Marzio, proprio mentre la battaglia sta per  iniziare, e riuscendo ad ottenere un rinvio che consenta di consultare l’oracolo  di Apollo. I
guerrieri di entrambe le famiglie accettano a malincuore questa  decisione. Il secondo atto si chiude con una grande scena nei sotterranei del  tempio di Apollo, cui prendono parte inizialmente Curiazio e Orazia ed alla  quale si uniscono poi tutti gli altri. Il responso dell’oracolo prevede la  ripresa del
combattimento. Il terzo atto, più breve degli altri e generalmente  dato insieme al secondo, vede in sostanza lo scontro finale tra Marco Orazio,  risultato unico superstite della battaglia, e la sorella Orazia, che,  ribellandosi al destino, invoca la vendetta degli dèi contro la patria che le ha  ucciso
il marito, e viene a sua volta trucidata dal fratello.

ORBIANA. Sallustia Orbiana, wife of Emperor Alessandro Severo of Rome.  George Frideric Handel, "Alessandro Severo".

OTTAVIA. Claudia. Consort of Nero. Cited by Ketterer, "Ancient Rome and  Early Opera": reinstated by Nerone. Example of "lieto fine". Reinhard Keiser,  "Ottavia". Claudio Monteverdi, "L'incoronazione di Poppea."

OTTAVIA. The Younger, fourth wife of Marc'Antonio. Samuel Barber, "Antony  and Cleopatra", Jules Massenet, "Cleopatra".

OTTAVIANO. Legrenzi, "Ottaviano Cesare Augusto" (Legrenzi composed other  operas on Ancient Roman topics: "I due Cesari" (Bassiano e Geta) and "Germanico  sul Reno"). Personaggi:  Angela Salicola : Venere ; Giovanni Buzzoleni : Cibele ;  Clementino Nadersbergh : Italia ;  Chechino De Castris :  Roma ; Antonio Rivani : Ombra di Terentia ;  Francesco Ballarini :  Ottaviano C. Augusto ;
Antonio Rivani : Marc'antonio ;  Bortolo  Donatelli : Lepido ;  Clementino Nadersbergh : Sesto ; Margherita Salicola  : Livia ;  Anna Maria Menarina : Ottavia ; Giacomo Vivarelli : Agrippa ;  Pietro Paolo Scardalibeni : Marco T. Cicerone ;  Giacomo Buzzoleni :  Herenio ;  Venturin Fedrici : Mildo ;  Chechino De Castris : Tiberio  ;  D. Peppe: Pippo Nano ;  Giacomo Vivarelli : Helvio ; Giovanni  Buzzoleni : Pescatore ;  Giovanni Buzzoleni : Nettuno ;  Margherita  Salicola : Tetide ;

OTTONE. Imperatore, from January 15, 69 to to April 16, 69 AD. Committed  suicide after losing Battle of  Bedriacum to Vitellio. Lalli/Antonio  Vivaldi, "Ottone in villa". Cfr. "Ottone in Arcadia".

PETRONIO. Roman courtier, writer. Claudio Monteverdi, "L'incoronazione di  Poppea".

PISO. Roman senator. Reinhard Keiser, "Ottavia".

PISONE. Citted by Ketterer, "Ancient Rome and Early Opera". Opera: Tarchi,  "La congiura pisoniana". La congiura di Pisone fu un complotto ordito contro  l'imperatore Nerone nel 65. Tra i congiurati, fra il 65 e il 66, furono uccisi o  costretti al suicidio, oltre a Pisone, Seneca, Marco Anneo Lucano, Petronio  Arbitro, Plauzio Laterano, Afranio Quiniano, Flavio Scevino, Claudio Senecione,  Vulcaio Ararico, Giulio Augurino, Munazio Grato, Marco Festo, Fenio Rufo, Subrio  Flavo, Sulpicio Aspro, Massimo Scauro, Veneto Paolo, Epicari, Antonia e Marco  Vestino Attico.

POMPEIANO. Sartorio, "Antonio e Pompeiano" (1677).

POMPEO. Roman military and political leader. F. Cavalli, "Pompeo Magno"  (1666), libretto di Minato. A.  Scarlatti, "Il Pompeo: dramma per musica in  tre atti" (Jan. 25 1682), Palazzo Colonna, Roma. Scarlatti's first dramatic work  on a serious and grand subject. The opera uses a  libretto by Nicolò Minato  which had previously been used by Francesco Cavalli. Pompeo (tenor), Giulio  Cesare (bass), Giulia, daughter of Giulio Cesare (contralto) Scipione Servilio,  loved by Giulia soprano Mitridatetenor Issicratea, Mitridate's wife soprano  Sesto, son of Pompeo alto castrato Claudio, son of Giulio Cesare soprano  Harpalia, Issicratea's slavesoprano or tenor Farnace, son of Mitridate soprano  castrato. Scarlatti's "Pompeo"  was premiered at one of Rome's private  theaters, the Colonna theater. It was Scarlatti's first dramma per musica on a  grand and serious subject. The libretto is by Nicolo Minato, and was also set in  1666 by the composer Cavalli. As was typical of operas at that time, the story  takes its point of departure from an actual historic moment. In the year 65  B.C., the general Pompeo Magno defeats Mitridate. Mitridate's kingdom becomes a  province of the Roman government. Mitridate committed suicide, and Pompeo became  a powerful Roman consul, eventually marrying Giulia, the daughter of Giulio  Cesare. The plot for this opera does
not follow the history of Mitridate and  Pompeo. Rther it takes the main characters of the story and creates a plot full  of love intrigues, disguises, and a happy ending that is attained for all  through the high-mindedness of the Roman general. The plot for this opera is  singular in a few respects. There are no comic scenes. Almost all serious operas  of Scarlatti's day featured scenes for secondary, comic characters. Often these  were the maids or servants of the principals. In this opera, there is a maid,  Arpalia, but she is murdered in Act II by Mitridate. She is murdered onstage, as  well, a
thing never done in the theaters. The scenes of the operas of the  seventeenth century were not constructed like those of the eighteenth and  nineteenth. A scene happened whenever anyone entered or exited the stage, and  the next scene could begin without a change of scenery. The majority of the  scenes in "Il Pompeo" are made up of the recitative plus aria unit. However,  Scarlatti also writes scenes composed of an aria, recitative, and aria, and he  also ends scenes with dramatic recitatives. Both Act I and Act II end with  dramatic declamatory solos instead of coloratura laden arias. The recitatives  are mainly what was called 'secco', dry recitative. The majority of the arias  are strophic, as opposed to da capo, which was the more fashionable. Strophic  arias were considered passe by 1683, but perhaps the older libretto lent itself  more readily to the older form. At times Scarlatti turns his two strophe arias  into a musical form by placing an instrumental ritornello in between the  musically identical strophes. The non-strophic arias all tend to be arias. Many  of the arias begin with what would later become a standard feature of Scarlatti  arias, the beginning, which here was just the
initial first line of the aria  sung before the beginning of the complete song. Its function is to announce the  aria, and in later works, the "motto" would become very elaborate. Scarlatti  also often composes his arias over an bass. In Scarlatti's case this was a  varying one, or one that did not repeat
exactly, but allowed room for  modulation. This harmonic function of the bass helped create a contrapuntal  texture with the solo voice, which lends his work a great deal of vitality. The  two male leads in the opera are both written for the TENOR voice, which was very  unusual in seventeenth century Rome. Almost all male leads were sung by  castrati, but for some reason, perhaps because of the available singers,  Scarlatti chose to make Pompeo and Mitridate both tenors. 

POPPEA. Imperatrice, sposa di Nerome e Ottone. Handel, "Agrippina". Claudio Monteverdi e Busenello. "L'incoronazione di Poppea".

PORSENA. Lars, re d'Etruria. F. Amadei, G. B. Bononcini e Handel, "Muzio  Scevola".

PUBLICOLA. Console. Handel, "Muzio Scevola".

QUINTO FABIO. Opera by Anfossi. Important. Dittatore nel 217 a.C.. Sources: Livio, Ab Urbe condita libri, XXII, XXVIIIPlutarco Vite Parallele, Fabio  Massimopseudo-Aurelio Vittore, De Viris Illustribus Urbis Romae, 43 Eutropio,  Breviarium ab Urbe condita, III,9.

REGOLO. Attilio. Console romano, comandante dell'esercito romano durante la prima parte della Prima Guerra Punica. Narra la tradizione (Livio, Orazio) che  Cartagine abbia inviato l'illustre prigioniero a Roma perché convincesse i  concittadini a chiedere la pace. L'intesa era che, se questi non avessero  accettato, Regolo sarebbe ritornato a Cartagine e sarebbe stato mandato a morte.  Ma Regolo, in quegli anni di prigionia aveva potuto agevolmente controllare le  terribili condizioni economiche in cui giaceva la città nemica e probabilmente  le convulsioni politiche che sempre hanno contrassegnato Cartagine e ne hanno  infine decretato la sorte. Anziché perorare la causa della pace rivelò ai  concittadini la condizione economico-politica dei nemici esortando Roma a  procedere con un ultimo sforzo, in quanto Cartagine non poteva reggere alla  pressione bellica e sarebbe stata sconfitta. Al termine del discorso, onorando  la parola data, Regolo fece ritorno a Cartagine ove
fu giustiziato. Pietro  Metastasio rightly finds enough admiration for the courage and virtue of the man  to craft the libretto "Attilio Regolo" from his life story. The original  operatic setting, composed in 1750 by Hasse, was followed by other versions,  including Cimarosa's.

ROMOLO. Twin with Remo.Cavalli, "Il Romolo e 'l Remo" (1645). Il Ratto  delle Sabine: Dramma per Musica Nicola Zingarelli ; Libretto: Gaetano Rossi.  Personaggi: Tullo patrizio Romano, Mannio patrizio Romano, Valeria patrizia  Romana, Gran Sacerdote di Nettuno, Tito Tazio re de' Sabini, Romolo re   de'' Romani, Curzio principe de' S ; Ersilia figlia di Tito.

REMO. Cavalli, "Il Romolo e'l Remo"(1645).

SABINO. Gulio. Cited by Ketterer, "Ancient Rome and Early Opera". Opera by  Sarti, Giulio Sabino, capo dei Galli, marito di Epponina, Epponina, creduta vedova di Giulio Sabino, Tito, figlio dell'imperatore Vespasiano, innamorato di  Epponina (tenore) Voadice, sorella di Giulio Sabino, innamorata di Arminio,  Arminio, governatore della fortezza di Langres, innamorato di
Voadice, Annio,  prefetto romano, segretamente innamorato di Epponina, I due figli di Sabino,  popolo, e guardie.

SCIPIONE. Emiliano Africano, the Younger, Roman general, nephew and adopted son of Scipione Africano the Elder.  Mozart, "Il sogno di Scipione".

SCIPIONE. Roman general. Francesco Cavalli/Miniato, "Scipione affricano"  (1664). Gioacchino Albertini, "Scipione Africano". George Frideric Handel,  "Scipione". The moderation of Scipio painting by Tiepolo, reproduced in  Ketterer, "Ancient Rome and Early Opera". Antonio Sacchini, "Scipione in  Cartagena". "Scipio in Spagna". Zeno, "Scipione nelle Spagne".Scipione falls for 
Sofonisba: the need of the 'lieto fine'. Sofonisba, morta circa, 203 a.C., fu  una nobile cartaginese, figlia di Asdrubale Giscone e moglie di Siface, re dei  Numidi, che avrebbe spinto ad allearsi con i cartaginesi contro i romani.  Sofonisba fece molto per mantenere il marito a fianco della patria
cartaginese  in difficoltà. Fatta prigioniera da Massinissa insieme con il marito dopo la  sconfitta nella battaglia dei Campi Magni (203 a.C.), Massinissa se ne innamorò  e la sposò dopo la sconfitta del marito. Poiché Scipione voleva farla  prigioniera, perché temeva che la donna potesse sobillare Massinissa contro  Roma, Massinissa inviò a sua moglie una tazza di veleno per evitarle  l'umiliazione d'andare in catene a Roma. La sua figura è stata fonte  d'ispirazione per diverse melodrammi:  T. Traetta (1762), A. Boroni (1764), V. Alfieri (1789), F. Paër (1805). Sofonisfa di Nicolas Régnier (Maubeeuge 1591-Venezia 1667) noto come Niccolò Renieri.

SEIANO. Soldato ambizioso, amico e confidente dell'imperatore Tiberio,  sotto il quale divenne estremamente influente, ma dal quale fu infine fatto  giustiziare.  Seiano venne giustiziato per strangolamento e il popolo fece  scempio del suo corpo prima di gettarlo nel Tevere. Sartorio, "La prosperità di  Elio Seiano" (1667), "La caduta di Elio Seiano"

SENECA. Filosofo.Gavin Bryars, Philip Glass and others, "The Civil Wars: A  Tree Is Best Measured When It Is Down". Reinhard Keiser, "Octavia", Claudio Monteverdi, "L'incoronazione di Poppea".

SESTO. Pompeo. Roman general, son of Pompeo Magno. Francesco Cavalli,  "Pompeo Magno" (1666). Scarlatti, "Il Pompeo". Aria di Sesto: O cessate di  piagarmi. Aria recorded by B. Gigli: O cessate  di piagarmi più d’un angue  più d’un aspeo lasciatemi morir crudi e sordi a’ miei sospiro lasciatemi  morirluc’ ingrate dispietate occhi alteri, ciechi e fieriluc’ ingrate  dispietatepiù del gelo e più de' marmi voi potete risanarmifredde e sorde a’  miei martir -e godete al mio languir. fredde e sorde a’ miei martir. o cessate  di piagarmi o lasciatemi morir o lasciatemi morir  o cessate di piagarmi o  lasciatemi morir o lasciatemi morir luce ingrate dispietate luce ingrate  dispietate piu del gelo e piu de’ marmi fredde e sorde a’ miei martir fredde e  sorde a’ miei martir o cessate di piagarmi o lasciatemi morir o lasciatemi  morir. (Cease plaguing me, let me die, lights ungrateful merciless more than ice  &more than marble cold &deaf to my martyrdom, more than a snake, more 
than an asp, cruel &deaf to my sighs, eyes so proud, blind &fierce, you  have power to heal mel again enjoy my fainting. Sartorio, "Giulio Cesare in  Egitto". Handel, "Giulio Cesare in Egitto". Son nata a lagrimar / Son nato a  sospirar, e il dolce mio conforto, ah, sempre piangerò. Se il fato ci
tradì,  sereno e lieto dì mai più sperar potrò.

SOFONISBA – vide Scipione.

SULLA. Roman general. Handel, "Silla",  Mozart, "Lucio Silla: dramma  per musica in tre atti", opera lirica. Il libretto è di Giovanni De Gamerra, in  parte rivisto da Metastasio. L'opera venne rappresentata la prima volta al  Teatro Regio Ducale di Milano il 26 dic. 1772 senza riscuotere particolare  successo. Dimenticata a lungo, Lucio Silla venne di nuovo rappresentata in epoca  moderna a partire dal 1929.Personaggi: Lucio Silla, dittatore, tenore. Giunia,  figlia di Cajo Mario, promessa sposa di Cecilio; Cecilio, senatore proscritto;  Lucio Cinna, patrizio romano, amico di Cecilio e nemico occulto di Lucio Silla;  Celia, sorella di Lucio Silla; Aufidio, tribuno, amico di
Lucio Silla. Nel 79  a.C. il patrizio Lucio Cornelio Silla è divenuto dittatore di Roma, acerrimo  nemico del console Caio Mario e dei suoi seguaci. Dato che costui è morto,  rimane la figlia Giunia, promessa sposa del console Cecilio, un mariano. Silla  vuole sposare la ragazza a tutti i costi e così
manda in prigione Cecilio,  confinandolo nelle catacombe della città. Ma Giunia rifiuta con tutte le sue  forze le crudeltà di Silla e cerca di salvare il suo amato. Nella scena ad un  certo punto sopraggiunge anche un secondo giovane di nome Lucio Cinna, anche lui  nemico di Silla, ma in segreto. Dopo tanti anni di soprusi finalmente Cinna  vorrebbe la vendetta e così si allea
con Cecilio per eliminare il tiranno. I due  organizzano una sorta di colpo di Stato, che però fallisce. I due politici sono  sul punto di essere messi a morte, ma per fortuna Silla si dimostra clemente  grazie alle suppliche di Giunia. Concessa la salvezza, Silla però si vendica  contro tutti quei nobili che tramano di ucciderlo, pubblicando le famose liste  di proscrizione.

TARQUINIO. One of three kings of Rome. Filippo Amadei, Giovanni Battista  Bononcini and George Frideric Handel, "Muzio Scevola".

TARQUINIO. Son of Lucio Tarquinio Superbo, re di Roma. Respighi, "Lucrezia" (La Scala, 1935), sung by a baritone. Beniamino Britten, "Il ratto di
Lucrezia".

TIBERIO. Imperatore. The son of  Augustus's wife Livia by a previous  marriage; adopted son of  Augustus. Emperor from 14 to 37 AD. Possibly  assassinated by Caligula. Vide: “Caligola delirante: melodramma”

TITO. Roman emperor from 79 to 81 A.D. Died during the plague. Anfossi,  "Tito nelle Gallie"His famous  phrase was: "I only committed one mistake in  my life". He failed to specify it,  but historians  believe he  referred to his not having executed his brother when  he attempted to  betray him. Eventually, historians also say, it was his brother  who  murdered him. OPERAS: Metastasio -- first set by Caldara. Revised  Mozart.  Metastasio based his opera, mostly fictional, on a brief account by   Suetonius on how 'clement' Tito was.Cesti, "Il Tito" (1666). Antonio Caldara,  "La clemenza di Tito. Christop  Willibald Gluck, "La clemenza di Tito",  Wolfgang Amadeo Mozart, "La clemenza di Tito". Giuseppe Mysliveček, "La clemenza  di Tito". Settings of La clemenza di Tito by about 40 composers. Anfossi, "Tito  nelle Gallie" (Roma, Teatro delle Dame, 1780).

TITO. Manlio.  Console Romano nel 347 a.C.A. Vivaldi, "Tito  Manlio" libretto: Matteo Noris, Teatro arcidcuale Mantova1719.   Dramma per musica in tre atti written in celebration of the marriage of Philip  of Hesse-Darmstadt, the governor of Mantua, Successfully premiered. The opera is  about the story of Titus Manlius Torquatus, consul of Rome and the conflict  between him and the region of Latium. Personaggi: Tito Manlio Lucio Vitellia  Servilia Decio Geminio e Lindo.

VALENTINIANO. Roman Emperor.  Handel, "Ezio".

VARO. Roman general, featured in Handel's "Arminio". Libretto tratto da A.  Salvi, first set to music by A. Scarlatti. The storyline deals with the Germanic  leader Arminio, who defeated the Romans under general Varo in AD 9. Although the  subject matter is historical, the details of the story and the
characters, as  presented in the opera, are entirely fictional.Salvi/Scarlatti -- defeated the  Romans under Varo in 9 A.D. 12 Jan. 1737. Arminio, Tusnelda Sigismondo, Ramise,  Segeste, Varo, Tullio, performed for the first time at the Covent Garden Theatre  on 12 Jan. 1737, earlier than Giustino. It only saw 5 performances, the last one  on 12 Feb.. The first modern performance took place on 23 February 1935 in  Leipzig. The libretto to Handel's opera is based on a libretto of the same name  by Antonio Salvi, which had been set to music by A. Scarlatti. The storyline  deals with the Germanic leader Arminio, who defeated the Romans under Publius  Quinctilius Varus in AD 9, and his wife Thusnelda.

VINDICE. Ufficiale dell'esercito romano che si ribellò contro l'imperatore  romano Nerone. Vindice fece per entrare in città, ma a causa di una  incomprensione, i soldati di Rufo si ritennero attaccati e aggredirono Vindice,  il quale, credutosi caduto in una trappola, si suicidò. A. Rubinstein,
"Nerone:  opera seria in quattro atti" (1888), libretto: G. Barbier/A. de Lauzières.

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