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Sunday, May 5, 2013

PAOLO MALATESTA, conte di Giaggiolo

Speranza


1170. PAOLO – LANCILLOTTO—GALEOTTO. Lancelot, the Knight of the Cart (French: Lancelot, le Chevalier de la Charrette) is an Old French poem by Chrétien de Troyes. Chrétien probably composed the work (in the 1170s)

 --- Assassination of Paolo Malatesta by his brother.

1309. Dante, “Divina Commedia”. Set by Rossini. Compared to Lanciliotto del Lago.

1823. Felice Romani e Feliciano Strepponi (n. Lodi, Lombaria,1797; m. Monza, 1832 – Verdi’s father-in-law), Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica in due atti, Padova. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Epigrafe del libretto: "Amor condusse noi ad una morte”. Musica scritta espressamente da Strepponi. First setting of Romani’s libretto. Personaggi: Guido da Polenta, Francesca, Lanciotto Malatesta, Paolo Malatesta Un Guelfo, Isaura. There probably were earlier settings since that Aligheri was a favourite since the timeof Galilei Senior, of the Bardi camerata. Paolo compared to Lancilotto del Lago.

1825 Paolo Carlini, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Napoli, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri.


1828. Saverio Mercadante, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. The theatre it was written for burned to the ground in 1831.

1828. Paolo Pola e Pietro Mercadetti Generali (n. Roma, ottobre 4, 1773, m. Novarra, 1832). “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica in due atti”,Venezia, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia)  di Dante Alighieri. Teatro La Fenice,  Venezia -- 27 dic. -- 13 recite -- In 1827, Generali assunse l'incarico di maestro di cappella della Cattedrale di Novara, carica che tenne sino alla morte. In questo periodo rappresentò ancora i melodramma di Paolo Malatesta al Teatro della Fenice Venezia per l'inaugurazione dei restauri del teatro e ripreso sia a Venezia sia a Brescia con grande successo.

1829. Gaetano Quilici, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Lucca. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri

1831. Giuseppe Staffa (1807-1877). “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giggiolo: dramma per musica” Teatro del Fondo, Napoli. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia)  di Dante Alighieri. Note that Napoli had had a "Francesca" not long ago, in 1825, and one wonders if reviewers for the prima mentioned the previous item. Staffa wrote seven operas and was a teacher to Enrico Bevignani.

1832. Felice Romani e Giuseppe Fournier Gorre, “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giggiolo: dramma per musica in tre atti”, LImperial Regio Teatro degli Avvalorati Livorno, 20 luglio. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante.Already musicalised by Strepponi back in 1823. Personaggi: Francesca, Isaura,  Paolo Malatesta, Guelfo, Guido Polenta e Lanciotto Malatesta.


1836. Francesco Giuseppe Baldassare Morlacchi (n. Peruggia, 14 giugno 1784, m. Innsbruck, 28 ottobre 1841), Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giggiolo: dramma per musica, su libretto di FeliceRomani, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Il melodramma  di Morlacchi testimonia l’interesse per un tema tipicamente romantico di derivazione dantesca. Il dilemma al quale dove far fronte Morlacchi e quello di scegliere tra lo stile della vecchia scuola e il nuovo linguaggio romantico. Morlacchi tenta bensì di coniugare i due orientamenti. Il risultato e spesso incoerente o poco definito.

1835. Giuseppe Tamburini (n. Rimini) Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma tragico per musica, su libretto di Felice Romani, Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Rimini.

1835. Emanuele Borgatta (n.Ovada, Piemonte, 5 ott. 1809, m. Ovada, 2 apr. 1835), Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica in due atti, su libretto di Felice Romani, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. " Teatro Carlo Felice, Genova.

1840. Gioacchino Maglioni, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. ". Genova. Maglioni was mainly a pianist who launched a series of chamber concerts in Firenze at the Sala Maglioni in 1834. Odd that this should happen in the same city just three years after the same subject matter was brought to the  stage.

1840. Eugenio Nordal, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: drama per musica in tre atti”, su libretto di Felice Romani, tatto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri.  Stadtheater, Linz, 17 febbr. It would be interesting to check when this was first shown in Italy. Paolo played by a tenor. Personaggi: Francesca, Anna, Paolo (tenore), Malatestino, e Gianciotto.

1840. Salvatore Pappalardo (n. Catania, 1871, m. Napoli, 1884). Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica, tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Genova. If it was odd that Genova would stage "Francesca" in 1840 only 3 years after a previous one, it is perhaps merely coincidental that, in the same theatre, and in the same season, as it were, ANOTHER item was presented.

1843. Francesco Canneti, “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo” libretto di Felice Romani.


1848. Gioachino Rossini, Francesca da Rimini. Tratto dal canto V dell’Inferno(Divina Commedia) di Dante Alighieri.  Not an opera, but worth mentioning since he was such a genius. This belongs more to the genre of the drawing-room ballad. O anime affannate venite a noi parlar s'altri non niega quali colombe, dal disio chiamate con l'ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l'aere dal voler portate cotali uscir de la schiera ov'è Dido a noi venendo per l'aere maligno, sì forte fu l'affettuoso grido o animal grazioso e benigno che visitando vai per l'aere perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno se fosse amico il re de l'universo, noi pregheremmo lui de la tua pace, poi c'hai pietà del nostro mal perverso di quel, ch' udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a vui, mentre che 'l vento, come fa, si tace. Siede la terra dove nata fui su la marina dove 'l Po discende per aver pace co' seguaci sui. Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona: Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense.« Queste parole da lor ci fur porte. Da ch'io 'ntesi quell'anime offense; chinai 'l viso, e tanto il tenni basso, fin che 'l poeta mi disse: »Che pense?« Quando rispuosi, cominciai: »Oh lasso! quanti dolci pensier, quanto disio menò costoro al doloroso passo!«Poi mi rivolsi a loro e parla' io, e cominciai: »Francesca, i tuoi martiri a lacrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette amore che conosceste i dubbiosi desiri?«E quella a me: »Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore. Ma s'a conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto" -- (Dante -- also set by Donizetti).
Farò come colui che piange e dice.
Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancilotto, come Amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella
lettura, e scolorocci ' l viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che
mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il
libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante«. Mentre che
l'uno spirto questo disse L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno
come s'io morisse, E caddi come corpo morto cade.


1857. Giovanni Franchini, “Francesca e Paolo Malatesta” – libretto da Felice Romani.


1877. Herman Goetz e Ernesto Frank,“Francesca e Paolo Malatesta: melodramma in tre atti.


1882. Ambroise Thomas, “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: melodramma in cinque atti”, su libretto di Giulio Barbier e Michele Carré, tratto dal Canto V dell’Inferno (Divina commedia) di  Dante Alighieri, 14 April  Paris Opera, Palazzo Garnier, Parigi.



1896. Pancrazio Primo Riccitelli (n Cognoli di Campi, 8 ag. 1875, m. Giulianova, 27 mar. 1941), “Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo:  dramma per musica, su libretto tratto dalla tragedia di Silvio Pellico (1815), basato nel Canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Pellico ottenne un grande successo la sera del 18 ag. 1815 quando venne rappresentata la nota e tragica vicenda di Francesca e Paolo Malatesta. Tradizione patria, romanticismo e accenni non sempre velati di pattriottismo decretarono un successo straordinario del dramma, uno delle più acclamato del tempo. La figura di Francesca segna la nascita in Italia di un archetipo di poesia romantica, tipizzato sulla virtù e la sfortuna. L'originalità di Pellico
consiste nel mediare i due termini sottolineando morbidamente il motivo della tentazione, della lotta contro le insidie del peccato. Molto alfieriana appare la Francesca, nell’essenzialità della trama che inizia a svolgersi già a un passo della catastrofe. Quattro sole figure occupano la scena: Francesca, Lanciotto, Paolo Malatesta, Guido Minore da Polenta. La concentrazione degli affetti drammatici è rafforzata dalla ristrettezza dell'ambito familiare. Il vero nucleo è la gelosia di Lanciotto tanto più rabbiosa in quanto impotente, perché entrambi i rei proclamano bensì di amarsi, ma assicurano di sacrificare l'amore ai rispettivi doveri di moglie e di fratello Personaggi: Lanciotto, Guido Francesca, Paggio, Paolo. Scena Quinta: Paolo solo.



1906. Sergei Rachmaninoff, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno (DivinaCommedia) di Dante Alighieri. Libretto di Tchaikovsky. Teatro del Bolshoi, Moscow, gennaio. 24. Personaggi:fantasma di Virgilio, baritone;  Dante Alighieri (tenore); Lanciotto Malatesta, baritone – creato da Giorgio Baklanoff; Francesca Malatesta, Lanciotto's wife (soprano); Paolo Malatesta, younger brother of Lanciotto (tenore). Setting: The Malatesta castle in Gradara, around the end of the 13th century. Virgil’s ghost of leads Dante to the edge of the first circle of the Inferno. They descend into the second where a wordless chorus of damned souls is heard. Virgilio tells Dante that this is the realm where sinners given over to lust are punished, buffeted by an eternal whirlwind. Dante asks two such souls, Francesca e Paolo Malatesta, conte di Giaggiolo, to tell their story. The first act is a flashback to the castle  courtyard, Lanceotto Malatesta is about to go off to war. He admits  he no longer takes pleasure in war. Lanceotto, deformed, knows that Francesca does not love him. She had been tricked into marrying Lanceotto by being led to think that she would marry Paolo. Lanceotto is suspicious of Francesca and envious of Paolo. He plans to set a trap to catch them in adultery. Francesca enters affirming obedience to her husband. She asks when he will return & Lanceotto says that he will not return  until after the end of battle. In Act II, Francesca and Paolo are together ain a room in the castle. Paolo tells the story of Sir Lancillotto del Lago of the Lake and Regina Ginebra Guinevere, which parallels his feelings. Paolo declares his love for Francesca. Francesca resists trying to remain faithful to her husband. However her own resistance erodes at Paolo's continued expressions of love. They sing of their secret love and embrace. Lanceotto returns and sees them together. He fatally stabs Paolo and Francesca. In the Epilogue, Francesca and Paolo recede into the whirlwind of the second circle. Dante is overcome with pity & terror. He and Virgilio remain with the thought, there is no greater sadness in the world than to remember a time of joy in a time of grief. S. Griffiths, Review, Musical Times 1825 148 (1995), Boosey and  Hawkes page on Rachmaninoff's Francesca da Rimini, A. Huth, Notes on Rachmaninoff's Francesca da Rimini J. Grant, Doomed Lovers, programme note on Rachmaninoff's "Francesca da Rimini" -- Performed by the Princeton Festival in a double bill with Puccini's "Gianni Schicchi".
        

1907. Luigi Mancinelli (n. Orvieto, 5 febbraio 1858, m. Roma 2 febbraio 1921), Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. "PAOLO E FRANCESCA: drammaper musica", libretto di Arturo Colautti. Teatro Comunale, Bologna, 11 novembre, Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Main numbers: "Un corteo di palombe" (Men's Chorus, Paolo), "Il mio falcon" (Paolo, Men'sChorus), "O dolcile mil falco" (Paolo, Il Matto), "Maggio, bel Maggio" (Francesca, Chorus), "Dite da luga stagione" (Francesca), "O superbezza (Il Matto), "Sempre, siete la rosa piu rara di Romagna" (Paolo, Francesca)/Signori miei (Il Matto,Paolo, Men's Chorus)/Cessa, matto, che fu? (Gianciotto, Il Matto)/Paolo, che recerchi (Gianciotto, Paolo)/O gelosia(Gianciotto)/Dove n'ite, Madonna? (Gianciotto, Francesca)/Ravennate, bada! (Gianciotto, Il Matto, Men's Chorus)/Sant' Uberto! Sant' Uberto (Men's Chorus, Francesca)/Alla cuna dell' Aurora (I'll Matto, Francesca)/Perche fuggite, Francesca? (Paolo, Francesca)/Ciel! (Francesca, Il Matto, Paolo)/Poi che convien (Paolo, Francesca)/Per l'inferno!(Gianciotto, Paolo, Francesca)/Paolo, dove sei? (Francesca, Paolo, Chorus)



1912. Emil Abranyi, “Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica in tre atti”, Libretto da Dante di Emil Ábrányi, Sr.) Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Aligheri. Royal Hungarian Opera House, Budapest, 13 January.


1914. Franco Leoni, Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica in tre atti. Libretto by Crawford. Tratto dal Canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Libretto based on the play by Francis Marion Crawford tratto dal Canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. An interesting item to consider since it's strictly contemporaneous to the Zandonai thing. 30 Dicembre Martedì. Prova generale pubblica. Théâtre National de l'Opéra-Comique (3° Salle Favart de la Comédie-Italienne, Théâtre Favart, Parigi (da Dante Alighieri: "Inferno" e da Gabriele d'Annunzio), traduzione francese di Marcel F.A. Schwab (da Dante Alighieri: "Inferno") Soprani Geneviève Vix  (Francesca) e Marini (page), mezzosoprano Jeanne-Marie Billa-Azéma (femme), tenori: Fernand Francell (Paolo), Eugène de Creus (jardinier) e Donval (serviteur), baritoni: Raymond Boulogne (Giovanni) e Pierre Deloger (soldat). 6
Gennaio 1914, Martedì première

1914. Riccardo Zandonai, Francesca e Paolo Malatesta: dramma per musica. tragedia in quattro atti. LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio. TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro Regio. Libretto di Tito Ricordi, basato su D'Annunzio. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. Originally written for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and the first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”)., Originally written -- as a straight tragedy in four acts -- for D’Annunzio’s mistress, Eleonora Duse – and the
first part of a “Malatesta” trilogia (“Francesca”, “Parisina” and “Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti". LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio, 'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role: Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro Regio. Paolo (Symons's free translation:
o mia vita,.non fu rnai tanto folle il desiderio mio di te./sentivo gia venir meno dentro al core
gli spiriti/che vivono degli occhi tuoi/la forza mi si perdeva nella notte/uscitami dal petto
come un fiume terribile di sangue, fragorosa/e paura n'avea l’anima mia/piu e piu volte lei reclinata bacia/sui capelli appassionatamente/vieni vieni, Francesca/ore di gaudii lunghe ci son davanti
ti trarro ti trarro dove 1'oblio ela notte et il di saran commisti  sopra la terra
come sopra un solo  origliere
piu non avr potere  sul desiderio
il tempo  fatto schiavo
dammi la bocca ancora ancora ancora !
"Life of my life never was my desire so ardent for you I felt in my heart a dying down of the bright spirits that live within your eyes my force ebbed away into the night out of my breast a flood terrible clangorous & fear took hold upon my soul come come, Francesca many hours of gladness we have before us I’ll take thee where oblivion reigns & night & day shall mingle on the earthas on a single pillow & time enslaved shall lose its power to check desire.give me your mouth again again again")

PAINTINGS:


Alessandro Cabanel, Morte di Francesca da Rimini e di Paolo Malatesta, 1871

Francesco Scaramuzza, “La bocca mi baciò tutto tremante”, 1859

A. Cassioli, Paolo & Francesca, 1890.

A. Scheffer, Francesca e Paolo Malatesta, veduti da Virgilio e Dante (1851)

Anselm Feuerbach (1829-1880)

Marie-Philippe Coupin de la Couperie (1773-1851), “Francesca e Paolo Malatesta”

D. G. Rossetti, “Francesca e Paolo Malatesta, veduti da Virgilio e Dante” (1855). Galleria Tate, Londra.
Rossetti had drawn the lovers reading, possibly by reading Leigh Hunt's poem The Story of Rimini rather than Dante, as early as 1846. W. M. Rossetti records that a triptych was planned in Nov. 1849 with the same scenes as in the watercolor but differently ordered: “In the middle, Paolo and Francesca kissing; on the left, Dante and Virgil in the second circle; on the right, the spirits blowing to and fro.” Drawings of the lovers kissing survive which probably date from this time. But it was only in the autumn of 1855 that Rossetti took the subject up again and completed it as this watercolor in one week. He got 35 guineas for it from Ruskin. A finished pencil drawing showing the lovers kissing in front of a halo-shaped window must have been made slightly earlier. Paolo is in red and it can be seen that the picture in the book he is reading, which closes the circle and leads to the fateful kiss, shows Lancelot also dressed in red. A plucked red rose lies at the lovers' feet. Ruskin, who offered the watercolor to his protégé Ellen Heaton, who had herself commissioned an unspecified subject from the artist, was worried that the boldness of the scene might make it not quite a young lady's drawing: The common-pretty-timid-mistletoe bough kind of kiss was not what Dante meant. Rossetti has thoroughly understood the passage throughout. Inscribed at the foot of the left frame: “quanti dolci pensier, quanto disio”; at the foot of the right frame: “menò costoro al doloroso passo!”; at the top of central frame: “O lasso!” (Dante, InfernoV.114-116)
Quando rispuosi, cominciai: “Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!”When I replied, my words began: “Alas,
how many gentle thoughts, how deep a longing,
had led them to the agonizing pass!”


Gustavo Doré “Love led the two of us unto one death.” Dante, Inferno V.108, 1882


J. Ingres “That day we read no more.”-- Dante, Inferno V.138 (1867)

John Flaxman, Gianciotto sorprende Paolo e Francesca, disegno, Firenze, 1851.

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