Grice
e Leoni: l’implicatura conversazionale – il vincolo mi fa
libero -- filosofia italiana -- Luigi Speranza (Ancona). Filosofo italiano. Grice:
“I love Bruno Leoni; my balance between the principle of conversational
self-love and the principle of conversational benevolence is what all his
philosophy is about!” – Grice: “Leoni has technical concepts here: his is an
individualism, i. e. subjectivisim, and he believes that the ‘scambio’ or
‘inter-subjective,’ inter-individual exchange’ is ‘spontaneous – he calls it
‘ordine spontaneo.’ He doesn;’t see it necessarily as ethical or meta-ethical –
but descriptive; similarly I speak of conversational maxims as different from
‘moral’ maxims!” “La situazione paradossale del nostro tempo è che siamo
governati da uomini non, come pretenderebbe la classica teoria aristotelica,
perché non siamo governati dal diritto, ma esattamente perché lo siamo. Trascorse
la sua vita tra Torino, Pavia, e la Sardegna. Per le sue idee, viene associato
ad un modello liberale e anti-statalista della società. All'interno della
filosofia del diritto, si inserisce
nella tradizione del liberalismo classico. Allievo di Solari, di cui fu pure
assistente volontario, e collega di Firpo, insegna a Pavia. Nel corso del
conflitto, fece parte di A Force, un'organizzazione segreta alleata incaricata
di recuperare prigionieri e salvare soldati. Inizia la sua attività
accademica, insegnando Filosofia del diritto e ricoprendo l'incarico di preside
della facoltà di Scienze Politiche. Muore in circostanze tragiche, ucciso. Un
collaboratore del suo studio legale, Quero, di professione tipografo ma che
svolgeva amministrazioni di condomini e palazzi, aveva perpetrato truffe e sottrazioni
di denaro; quando se ne accorse e minacciò di denunciarlo, Quero lo assassinò
colpendolo ripetutamente alla testa e nascose poi il corpo in un garage,
inscenando un sequestro di persona, ma venne subito scoperto. Negli anni della
ricostruzione postbellica, mentre in tutti i paesi europei si affermavano
politiche economiche di stampo statalista, andò controcorrente sostenendo il
liberalismo, che ormai quasi più nessuno era pronto a difendere.[senza fonte]
Leoni criticava la logica dell'intervento pubblico mentre esaltava la superiore
razionalità e legittimità degli ordini che emergono dal basso, per effetto del
concorso delle volontà dei singoli individui. Fondatore della rivista Il
Politico, Leoni svolse ugualmente un'intensa attività pubblicistica,
soprattutto scrivendo corsivi per il quotidiano economico Il Sole 24 ORE.
Membro della «Mont Pelerin Society» (di cui fu segretario e poi presidente), lo
studioso torinese fu pure molto impegnato nel Centro di Studi Metodologici
della città piemontese e, in seguito, nel Centro di Ricerca e Documentazione
“Luigi Einaudi”. Studioso poliedrico (giurista e filosofo, ma anche
appassionato cultore della scienza politica e della teoria economica, oltre che
della storia delle dottrine politiche), nel corso degli anni cinquanta e
sessanta Leoni promosse le idee liberali all'interno della cultura italiana:
proponendo temi ed autori del liberalismo contemporaneo, ma soprattutto aprendo
prospettive ad una concezione della società centrata sulla proprietà privata e
il libero mercato. Per comprendere quanto sia stata importante la sua azione
tesa a favorire una migliore conoscenza delle tesi più innovative, è
sufficiente scorrere l'indice della rivista da lui diretta per molti anni, Il
Politico, in cui diede spazio ad autori spesso a quel tempo poco noti, ma desti
segnare le scienze economiche. Con i suoi studi, inoltre, Leoni apre la
strada a molti orientamenti: dalla Teoria della scelta pubblica all'Analisi
economica del diritto (filoni di ricerca che esaminano la politica ed il
diritto con gli strumenti dell'economia), fino all'indagine interdisciplinare
di quelle istituzionitra cui il diritto che si sviluppano non già sulla base di
decisioni imposte dall'alto, ma grazie ad un'intrinseca capacità di auto-generarsi
ed evolvere dal basso. E stato quasi dimenticato: soprattutto in Italia.
La sua opera più conosciuta (frutto di lezioni ). L’ndividualismo integrale di
Leoni risulta ben poco in sintonia con la cultura del suo tempo. Il liberalismo
dell'autore di Freedom and the Law è pervaso da quella cultura che egli
assimilò in profondità grazie all'intensa frequentazione di alcuni tra i
maggiori studiosi di quell'universo intellettuale. Inoltre, seguì sempre
con il massimo interesse i protagonisti della Scuola austriaca (Mises e Hayek,
soprattutto) cheanche se europei proprio in America hanno scritto alcuni dei
loro maggiori contributi e in quel contesto hanno trovato folte schiere di
allievi. In questo senso, bisogna
rilevare che il percorso intellettuale di Leoni sarebbe stato molto differente
senza la Mont Pelerin Society, nei cui convegni egli ebbe l'opportunità di
entrare in contatto con intellettuali e scuole di pensiero estranei al clima
dominante nell'Italia di allora. Per molti decenni, in effetti, l'associazione
fondata da Hayek ha rappresentato un'occasione di scambi e approfondimenti per
quanti cercavano interlocutori radicati nella cultura del liberalismo
classico. Per alcuni decenni dimenticato o quasi in Italia, il pensiero
di Leoni ha continuato a vivere fuori dei nostri confinigrazie alle iniziative,
ai libri e agli articoli dei suoi amici e, oltre a loro, all'interesse che i
suoi lavori hanno saputo suscitare nelle nuove generazioni di studiosi
liberali. A partire dalla metà degli anni novanta, però, la situazione è
cambiata sotto più punti di vista. Grazie soprattutto alla pubblicazione de “La
libertà e la legge,” filosofi di vario orientamento sono tor riflettere sulle
pagine del torinese, dando vita ad una
vera e propria "riscoperta" che sta producendo numerosi frutti e
grazie alla quale si va finalmente riconoscendo a L. la sua giusta posizione tra
i maggiori filosofi del XX secolo. Oggi Leoni non è più considerato
semplicisticamente un epigono di Hayek o un semplice ripetitore delle sue
tesi. In questo senso, è interessante rilevare che perfino intellettuali
lontani dalle posizioni liberali e libertarian di Leoni avvertano sempre più il
carattere innovativo del suo pensiero, che nell'ambito della filosofia del
diritto ha saputo offrire una prospettiva alternativa ai modelli kelseniani del
normativismo dominante e all'ispirazione social-democratica che ancora prevale
all'interno delle scienze sociali. In particolare, mentre nel corso degli
ultimi due secoli il diritto è stato ripetutamente identificato con la semplice
volontà degli uomini al potere, uno dei contributi maggiori di L. è quello di
aver indicato un altro modo di guardare alla ‘norma giuridica’, sforzandosi di
cogliere ciò che vi è oltre la volontà dei politici e ben oltre la stessa
legislazione. Per questa ragione, si guarda alla teoria di Leoni come ad una
radicale alternativa rispetto al normativismo formulato da Kelsen, più volte criticato
da L.. Quella di Leoni, per giunta, è ancora oggi una proposta teorica
talmente liberale da indurre più di uno studioso a parlare di “La liberta e la
legge” come di un classico della tradizione libertarian, al cui interno sono
racchiuse idee e intuizioni che restiamo ben lontani dall'aver compreso e
sviluppato in tutte le loro potenzialità. Al fine di tenere viva la
lezione dell'autore è stato fondato l'Istituto Bruno Leoni, con sedi a Torino e
a Milano (animato da Lottieri, Mingardi e Stagnaro), che si propone di
affermare, all'interno del dibattito politico-economico, i principii liberali
difesi da Leoni stesso e di promuovere la conoscenza del pensiero di Leoni e,
in generale, delle teorie liberali e libertarian. Saggi: “Lo stato” (Soveria
Mannelli, Rubbettino); “Filosofia del diritto” (Soveria Mannelli, Rubbettino); “La
libertà e la legge, InMacerata, Liberilibri); “Scienza politica e teoria del
diritto” (Milano, Giuffrè); “Le pretese e i poteri: le radici individuali del
diritto e della politica” (Milano, Società Aperta); “La sovranità del consumatore”
(Roma, Ideazione); “La libertà del
lavoro” collana IBL “Diritto, Mercato, Libertà”, Treviglio Soveria Mannelli,
Leonardo Facco Rubbettino, “Il diritto
come pretesa, A. Masala (Macerata, Liberi); Il pensiero politico moderno e
contemporaneo, Masala, Bassani, Macerata, Liberilibri, Istituto Bruno Leoni. L'idea di uno stato
privo di co-ercizioni nella filosofia del diritto; Un "austriaco" di
adozione Articolo su l'Unità. Il Luogo
dei Ricordi di O. Quero, su in mia memoria.com. Tra i pochissimi, in Italia,
che hanno continuato a sviluppare le ricerche di Leoni è da ricordare Stoppino.
Per merito di Cubeddu, che ha anche dedicato molti saggi e articoli alla teoria
leoniana. E necessario liberarelo dall'ombra
di Hayek, rendendo in tal modo possibile una più adeguata valutazione delle sue
tesi e del suo originalissimo contributo all'elaborazione di una filosofia del
diritto coerente con i principi del liberalismo e con i suoi stessi esiti
libertari. Masala, Il liberalismo (Soveria Mannelli, Rubbettino); la prima
monografia su Leoni. Antonio Masala La
teoria politica (Soveria Mannelli, Rubbettino); Lottieri, “Libertà e stato” in
Antonio Masala, a cura di, La teoria politica; Soveria Mannelli, Rubbettino, Lottieri,
Le ragioni del diritto. Libertà e ordine giuridico” (Soveria Mannelli,
Rubbettino); Approfondisce il tema di un libertarismo non ancora compiutamente
espresso in Leoni, ma già ampiamente riconoscibile nelle sue tesi fondamentali.
Favaro, Bruno Leoni. Dell'irrazionalità della legge per la spontaneità
dell'ordinamento, della Collana “L'Ircocervo. Saggi per una storia filosofica
del pensiero giuridico e politico italiano contemporaneo”, Napoli, ESI, Adriano
Gianturco Gulisano, Tra positivismo e giusnaturalismo. Il diritto evolutivo,
Foedrus. Gulisano, La «teoria empirica» di Leoni. La centralità dell'approccio
metodologico, Biblioteca delle liberta. Riscoprire Bruno Leoni, su
riscoprire.brunoleoni.com.Bruno Leoni, Bruno Leoni. Leoni. Keywords:
implicatura, freedom, il concetto di ‘freedom’ in Grice e il liberalism
italiano – il concetto di Freiheit in Kant e la tradizione liberale, Croce,
Enaudi, il partito liberale italiano, partito nazionale fascista,
protezionismo, fascismo, storia d’italia, storia del liberalismo italiano,
libero e vincolato, libero e fozato, libero e spontaneo -- Refs: Luigi Speranza, “Grice e Leoni” – The
Swimming-Pool Library.
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