Grice
e Melandri: l’implicatura conversazionale -- le forme dell’analogia – analogia
nel convito di Platone – Reale -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Genova).
Filosofo italiano. Grice: “One of the ten items he lists in his ‘Contro lo
simbolico’ is ‘lo simbolico’ itself!” -- Grice: “Melandri takes analogy more
seriously than I did – I do list ‘analogy’ as part of what I call
‘philosophical eschatology – the third branch of metaphysics, along with
ontology and category study.” Grice: “Melandri focuses on the Graeco-Roman tradition
of analogy, which he pairs with two other concepts: proportion, and symmetry –
re-interpreting mainly Aquino’s reading of the Aristotelian tradition in a
semiotic approach.” Grice: “Melandri also takes Kant seriously on this.” Grice:
“If an Italian philosopher wrote ‘contro la comunicazione,’ another wrote
‘contro il simbolico’!” -- Grice: “He
has studied Buehler; I like that!” -- Laureatosi a 'Bologna, è lettore a Kiel in
Germania. Ha poi insegnato filosofia in diversi atenei italiani (Lecce, Trieste
e Bologna). Parallelamente all'attività universitaria, ha collaborato a
lungofin dalla fine degli anni cinquantacon la casa editrice Il Mulino e alla
rivista omonima, per le quali ha svolto attività di consulenza, con traduzioni
e curatele di alcuni volumi, pubblicando con essa alcuni dei suoi lavori più
significativi. I suoi volumi più importanti vertono sulla fenomenologia di
Husserl, sul concetto di analogia e sul principio di simmetria. Tra le sue
curatele, anche presso altre case editrici (Cappelli, Faenza, Laterza, Ponte
alle Grazie, Giuffrè, Pitagora ecc.), ci sono studi che vanno dalla scienza
politica di Ritter e di Habermas, alla fenomenologia di Schütz, dalla logica di Copilowski e dalla
filosofia del linguaggio do Hoffmann o dai paradossi di Bolzano (e poi la
storia della logica di Scholz), agli studi di metodologia scientifica di Pap, a
quelli di psicologia della percezione di Meinong o di Ehrenfels, e dall'estetica
di Trier alla «metaforologia» di Blumenberg ecc. Ha istituito un gruppo interdisciplinare di
studi su Leibniz, in seguito affiliato col nome di «Sodalitas Leibnitiana» alla
Leibniz-Gesellschaft di Hannover. Ha anche collaborato attivamente alle
attività del «Centro di studi per la filosofia mitteleuropea» (con sede a
Trento); partecipando alla realizzazione
di «Topoi», rivista internazionale di filosofia. Sempre in quegli anni ha dato
vita agli «Annali dell'Istituto di discipline filosofiche dell'Bologna», poi
trasformatisia nella rivista semestrale «Discipline filosofiche», ancora attiva
e di cui è stato il primo direttore. Tra
i suoi testi, spicca per centralità di pensiero “La linea e il circolo,” definito
d’Agamben "un capolavoro della filosofia". Il filo conduttore di tutta la riflessione di
M. è il rapporto tra pensiero logico e pensiero analogico. Mentre il primo
tende a svilupparsi mediante un concetto d'identità elementare, legato alla
"discontinuità" del principio di non contraddizione, il secondo si
fonda invece sul principio di continuità, legato alla figura oppositiva della
contrarietà, che ammette una transizione tra gli opposti. Ora, queste due forme
di pensiero non sono affatto inconciliabili, ma complementari, in quanto
fondate non su strutture assiomatiche, ma su una diversa direzione costitutiva
dell'esperienza. Questa diversità prospettica si realizza, secondo Melandri,
nella fenomenologia husserliana, di cui egli tende a evidenziare l'«empirismo
radicale» connesso alle strutture costitutivo-trascendentali della soggettività
e ben distinto, dunque, da quell'idealismo entro cui troppo spesso si è voluto
rubricare l'atteggiamento fenomenologico. In ultima istanzacongiungendo istanze
aristoteliche e husserliane M. assume una concezione dell'essere
fondamentalmente equivoca, nell'ambito della quale l'intenzionalità si
presenta, al tempo stesso, come principio formale logico e funtore operativo
analogico. Inoltre, M. espone questi contenuti filosofici attraverso un metodo
d'indagine e d'insegnamento del tutto particolare, che viene così descritto dal
suo allievo, Stefano Besoli, filosofo a Bologna:
«A lezione, si può dire che M. non parlasse, ma pensasse ad alta voce [...]
dando l'illusione, quantomai benefica ed essenzialmente terapeutica, di pensare
insieme con lui. Si aveva l'impressione di assistere, dunque, a un pensiero in
corso d'opera, e più propriamente ciò che accadeva era un'esperienza di
pensiero condivisa, giacché la condivisione era appunto la condizione stessa
della buona riuscita di tale esperienza».
Saggi: “I paradossi dell'infinito nell'orizzonte fenomenologico,” poi
come introduzione a Bolzano, I paradossi dell'infinito, Cappelli, Bologna. “Logica
ed esperienza,” “La scienza come criterio storio-grafico,” “Alcune note in
margine all'organon dei peripatetici; “Considerazioni critiche sui syn-categorematica
– copredicabili – negazione come avverbio, la congiunzione ‘e’ come
copredicabili, la disgiunzione ‘o’ come copredicabili, l’implicazione ‘se’ come
copredicabile -- ” in "Lingua e stile", “Esistenzialismo,” “Logica e
Logistica” Enciclopedia “Filosofia,” Preti,
Feltrinelli, Milano); “Psicologia galileiana” -- poi in Sette variazioni in
tema di psicologia e scienze sociali; “Foucault: l'epistemologia delle scienze
umane", in «Lingua e stile». “E corretto l'uso dell'analogia nel diritto?
("Zoon Politikon. Bolk e l'antropo-genesi", in «Che Fare», “La linea
e il circol: studio logico-filosofico sull'analogia” (Bologna: Mulino rist. Macerata: Quodlibet, (prefazione d’Agamben,
appendice di Besoli e Brigati, Salvatore Limongi. Nota in margine all'episteme
di Foucault» in "Lingua e stile",:La realtà e l'immagine,” (in Hans
Barth, Verità e ideologia); Sulla crisi attuale della filosofia, in "Il
Mulino", L'analogia, la
proporzione, la simmetria, Isedi, Milano. I generi letterari e la loro origine,
in "Lingua e stile", ora Quodlibet, Macerata, “L'inconscio e la dialettica,”
Bologna: Cappelli, rist. come "Freud: L'inconscio e la dialettica",
in Id., Sette variazioni in tema di psicologia e scienze sociali, Bologna:
Pitagora; rist. L'inconscio e la
dialettica, Macerata: Quodlibet. “Bühler. La crisi della psicologia come
introduzione a una nuova teoria linguistica”, in “Animo ed esattezza.
Letteratura e scienza nella cultura austriaca,” Marietti: Casale Monferrato, “Variazioni
in tema di psicologia e scienze sociali” (Pitagora, Bologna); Appendice. Matematica
e logica in psicologia: applicazione propria (determinante) o im-propria (analogico-riflettente),
-- rist. in Id., L'inconscio e la
dialettica, Macerata: Quodlibet, "Per una filologia del sublime", in
"Studi di estetica" (Grice: “I like that; surely there must be an
ordinary unpompous way to say or mean ‘sublime’” – “Go thorugh the dictionary!”
-- La novità degl’ultimi tremila anni, in "Mulino",
"Faenza" e Marisa Vescovo, L’oblio affligge la memoria; La comunicazione
e la retorica, Contro il simbolico. Lezioni di filosofia, -- Grice: “The ten
‘concepts’ he chooses are less important than the generic remarks he makes
about the whole ten.” Grice: “While in his study on ‘analogia, proporzione,
simmetria,’ he is semiotic, in this one he is thoroughly hermeneutic!” -- Quodlibet,
Macerata, postfazione di Guidetti) Sul concetto di descrizione nella psicologia
fenomenologica, in "Intersezioni", Su quel che è dato” (Grice: “A
good analysis of a phrase I overuse, ‘datum,’ as per sense-datum’! in "Il
Verri", Le ricerche logiche di Husserl: introduzione e commento” (Mulino,
Bologna); "Su quel che c'è, e quel che immaginiamo che ci sia (o della
principale equi-vocazione del termine 'rappresentazione')", in «Discipline
filosofiche», "Il problema della comunicazione", in «Paradigmi», "Tempo
e temporalità nell'orizzonte fenomenologico", in «Discipline filosofiche»,.
"La crisi dei grandi sistemi e l'avvento della filosofia
esistenziale" in “Questo nostro
tempo -- studi e riflessioni sull'evolversi della nostra epoca” (Bologna); "Filosofia
come critica della conoscenza e impegno interdisciplinare" in "Tratti". Besoli, Il percorso intellettuale, in Studi su
M., Faenza, Agamben, "Archeologia di un'archeologia", in M., La linea
e il circolo. Studio logico-filosofico sull'analogia, Macerata: Quodlibet, Agamben,
"Al di là dei generi letterari", in M., I generi letterari e la loro
origine, Macerata: Quodlibet,
Ambrosetti, Sugli stoici, Roma: Aracne); Ambrosetti, "Una lettura
di Epitteto", in "dianoia", Besoli, "Il percorso
fenomenologico", in La
fenomenologia in Italia. Autori, scuole, tradizioni, Roma: Inschibboleth); Besoli
e Paris (Faenza: Polaris); Bonfanti, Le forme dell'analogia. Roma: Aracne. Cimatti,
"Postfazione: Psicoanalisi e rivoluzione", in L'inconscio e la
dialettica, Macerata: Quodlibet sinistrainrete.info
cultura’ Lagna e Lévano, "Contro l’isomorfismo. Il rapporto
soggetto-oggetto, «Philosophy Kitchen», Matteuzzi, "Prefazione", in Ambrosetti,
Sugli stoici, Roma: Aracne); Palombini, "Dal chiasma ontologico al chiasma
trascendentale. Forme di razionalità in «Philosophy Kitchen», Possati, La
ripetizione creatrice. lo spazio dell'analogia, Milano-Udine: Mimesis. Sini,
"Lo schematismo figurale", in Besoli e Paris. Solerio, Le opere di M. edite da Quodlibet, che ne ha annunciato
l'edizione completa. Discipline Filosofiche, rivista semestrale di filosofia. Melandri.
Keywords: Bühler, l’aggetivo ‘galileano’ -- le forme dell’analogia, Grice –
analogia – problema della comunicazione, Buehler, teoria di Buehler, analogical
unification, lacomunicazione, implicaturaproblematica, aquino, kant, mill,
jevons, maxwell, Perelman, abcd, haenssler, dorolle, lyttkens, Reichenbach,
newton, cellucci, marramao, aristotele, platone, convito, reale, grice,
analogicalunification, owens, ross. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Melandri,”
The Swimming-Pool Library, Villa Speranza, Liguria.
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