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Saturday, August 13, 2011

Poncelli, architetti genovesi

VITA

DI TOMMASO, E DI SEBASTIANO PONCELLI Architetti.

SON qu*i fioriti in quefta noftra età due eccellenti Architetti fratelli, la cui memoria viverà fempiterna al pari delle bell'Opere, che ci hanno lanciato. Tommafo chiamoflì l'uno, Sebaftiano l'altro: di famiglia Poncelli. Breviflìma notizia darò di loro; e fia , come per chiufa del prefiflbini argomento , lafciando a qualche penna , che verrà dopo me, la virtuofa cura di fcriver le Vite de' noilri Profeflori delle tre Arti forelle, i quali or vivono, e con molta gloria.

L' Avolo di quelli due fratelli fu nativo d' una terra della valle d' Oneglia detta Caravónega. Egli nel pafTato fecolo fi portò a Genova ad efercitarvi 1' Architettura, e vi conduce un fuo figlio, al quale infegnata 1' avea. Qui il figlio

ammo

ammoglioflì: e di lui nacquero Toramafo , e Sebaftiano, che più del Padre, e dell' Avolo furono in quefla Profeflìone valenti.

Molte Chiefe , e molti palazzi sì in quella Dominante,

Di che nelle convicine ville, e ne' luoghi dello Stato , furono

Tdi'sera- c0' difcgni, e con la direzione di Tommafo edificati. E pel Stiano fuo giudizioso inventare, edifporre, in tanta (lima fall; che

ioNcuxi. il medefirno Sereniamo noflro Senato il dichiarò fuo Ingegnere; ne d' altri, che di lui prevalevafi nelle Opere d Architettura; e a lui folo i più rilevanti affari si nella Civile, che nella Milkarcappoggiava .

La rara virtù di quello nobile Artefice, e le frequenti occafioni e pubbliche, e private, che gli venivano d'operare, l'aveano collituito in uno flato afTai facoltofo . Ma poco potè godere de* fuoi acquifli: concioffiachè gravemente ferito , non fo, fé per invidia, o per altro motivo, da un fuo congiunto, dovette in breve termine fuccumbere all'eflremo male. Difpiacque a tutti la coflui morte, ma fpecialmente a Sebafliano di lui fratello, e indivifibil compagno, di cui qui appreflo alcuna cofa dirò .

Fu Scbafliano, al pari del fratello, intelligente d' Architettura . Quindi dopo la morte di quello ei fottentrò alla carica d'Ingegnere del Sereni Aimo Senato , che lo inviò a Savona per la direzione d' alcuni rivellini, e baluardi da farfi in quella Fortezza , i quali coflui condufie con tutta perfezione. Egli però in tali Opere ebbe per compagno il P. Firenzuola Domenicano, che pofeia fu Cardinale (a), Soggetto peritiamo nell' Arte di ben fortificare .

Anche Sebafliano diede i difegni di varie fabbriche, che erette furono parte in Genova , e nel diflretto di quefla campagna, e parte nelle Riviere: e più ci avrebbe lafciato di fue gloriofe fatiche, s' ei non avefTe dovuto cedere al furore-» della pedi lenza del 1657., che, come tanti altri valentuomini , così lui pure in pochi giorni ci tolfe . NO

(a) Quello P. Firen2uola fu Vincenzio Maculano, dottiflimo Religiofo di S. Domenica. Ei»li efercitb l'Uffizio d'Inquifitore prirra in Pavia, pofeia in Genova . Panato a Roma, oltre alla dignità di Vicario Generale dell' Ordine, v' ebbe il evado di Maeflro del Palazzo Apoftolico. Neil' anno 1641. PapaUrbano Vili, eli conferì la Sacra Porpora, e 1* Arcivefcovato di Benevento. S* appellava il Cardinal Firenzuola dalla fua patria; e più fpeflb il Cardinal S. Clemente dal titolo, che gliene fu dato. Dilettofli d' Architettura, di che avea gran perizia; edireffe co'fuoi difegni alcune imporranti fabbriche nella Liguria, ed in Roma: nella qual città morì l'anno 1667. ottantinovefimo di fua età*

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