Luigi Speranza
Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia (Ginevra, 22 giugno 1972) è un discendente di Casa Savoia e un personaggio televisivo nato e vissuto in Svizzera a causa del regime di esilio previsto dalla Costituzione repubblicana per alcuni discendenti dell'ex casa reale italiana.
Ha fatto il suo primo ingresso in Italia soltanto a fine 2002.
È figlio di Vittorio Emanuele e di Marina Ricolfi D'oria (aristocrata genovese) e nipote dell'ultimo re d'Italia, Umberto II di Savoia.
La sua piena appartenenza alla Casa di Savoia è al centro della questione dinastica emersa in seguito al matrimonio dei genitori.
Nella sua attività nell'ambito del mondo dello spettacolo si fa chiamare semplicemente "Emanuele Filiberto".
Studi e vita familiareRegno di Sardegna
(1831-1861)
Regno d'Italia
(1861-1946)
Casa Savoia
Dinastia dei Savoia-Carignano
Carlo Alberto
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Vittorio EmanueleFerdinandoMaria Cristina
Vittorio Emanuele II
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Principessa Maria ClotildePrincipe UmbertoPrincipe AmedeoPrincipessa Maria Pia
Umberto I
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Principe Vittorio
Vittorio Emanuele III
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Principessa IolandaPrincipessa MafaldaPrincipe UmbertoPrincipessa GiovannaPrincipessa Maria
Umberto II
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Maria PiaVittorio EmanueleMaria GabriellaMaria Beatrice
Vittorio Emanuele di Savoia
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Emanuele Filiberto
Emanuele Filiberto di Savoia
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VittoriaLuisa
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NOTA
Ferma restando la genealogia dei Savoia, il tema della successione ad Umberto II come capo del casato è oggetto di controversia tra i sostenitori di opposte tesi rispetto all'attribuzione del titolo a Vittorio Emanuele piuttosto che a Amedeo.
Infatti, il 7 luglio 2006 la Consulta dei Senatori del Regno, con un
comunicato, ha dichiarato decaduto da ogni diritto dinastico Vittorio Emanuele ed i suoi successori ed ha indicato duca di Savoia e capo della famiglia il duca d'Aosta, Amedeo di Savoia-Aosta, fatto contestato anche sotto il profilo della legittimità da parte dei sostenitori di Vittorio Emanuele.
Per approfondimenti leggere qui.
Emanuele Filiberto è l'unico figlio di Vittorio Emanuele di Savoia.
La sua nascita, avvenuta a Ginevra dove il padre viveva in esilio, fu l'occasione per una certa ricomposizione dei dissidi famigliari sorti dalla decennale opposizione di Umberto II al matrimonio, celebrato infine senza che ne fosse avvertito, del figlio Vittorio Emanuele con Marina Ricolfi D'oria, aristocrata genovese.
In effetti Umberto II, devoto cattolico, partecipò al battesimo del nipote.
Ciononostante a quest'ultimo non fu dato come primo nome quello portato dal nonno e che dall'unità d'Italia si alternava di generazione in generazione a quello di Vittorio Emanuele.
Né, parimenti, Umberto II concesse al nipote il titolo di principe di Piemonte, che lui stesso aveva portato fino all'assunzione della Corona, e che, come i nomi, si alternava a quello di principe di Napoli.
Questi fatti evidenziano, secondo alcuni, il tentativo di Umberto II di riconciliarsi con la famiglia senza tuttavia considerare la nascita di Emanuele Filiberto come significativa da un punto di vista dinastico.
Al contrario, per lo stesso Emanuele Filiberto, che avrebbe ricevuto al momento del battesimo il titolo di
"Principe di Venezia",
la partecipazione del nonno all'imposizione del sacramento avrebbe avuto un chiaro segnale dinastico e il riconoscimento ex post del matrimonio dei genitori.
Emanuele Filiberto ha studiato fino al 1990 al liceo Le Rosey di Losanna.
Si è quindi trasferito presso l'Istituto Gamma per conseguire il diploma.
In seguito ha frequentato l'Università di Ginevra.
Le disposizioni transitorie dalla Costituzione della Repubblica Italiana ne vietavano l'entrata sul suolo italiano in quanto discendente maschio di Casa Savoia.
Emanuele Filiberto si era virtualmente avvicinato al Paese nel 1995-96 come ospite fisso (in collegamento esterno) a Quelli che il calcio, nota trasmissione sportiva della televisione italiana.
Con la legge costituzionale del
23 ottobre 2002,
entrata in vigore il
10 novembre 2002,
si esaurirono gli effetti del primo e secondo comma della XIII disposizione
transitoria della Costituzione, consentendo ai discendenti maschi di casa Savoia di entrare in Italia e conferendo loro il diritto di elettorato attivo e passivo.
Il 25 settembre 2003 Emanuele Filiberto ha sposato a Roma, nella
Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
già luogo del matrimonio del bisnonno paterno, l'attrice francese
Clotilde Courau, dalla quale ha avuto due figlie:
Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia,
nata il 28 dicembre 2003 a Ginevra.
Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria di Savoia,
nata il 16 agosto 2006 a Ginevra.
Ha svolto la professione di consulente finanziario.
All'età di 26 anni ha lanciato il fondo d'investimento Altin, quotato alla Borsa di Zurigo.
È molto attivo anche nel mondo dello spettacolo come ospite televisivo in numerose trasmissioni, a partire da Quelli che il calcio (1995-1996).
Nel 2002 ha inoltre partecipato ad uno spot pubblicitario dei sottaceti Saclà.
Nel 2008 è membro della giuria nel talent show
"Il ballo delle debuttanti"
su Canale 5.
Nel 2009 partecipa come concorrente alla quinta edizione del talent show di Rai Uno
"Ballando con le stelle"
in coppia con la maestra di ballo Natalia Titova, ed il 21 marzo se ne aggiudica la vittoria.
Nel 2010 è co-conduttore nel talent show
"I raccomandati"
insieme al cantante e showman Pupo, Georgia Luzi e Valeria Marini e nel varietà Ciak... si canta! sempre con Pupo, entrambi su Rai Uno,partecipa al Festival di Sanremo insieme a Pupo ed al tenore
"Luca Canonici" con la canzone
"Italia amore mio",
con testo di Emanuele Filiberto musicato dal cantautore toscano.
Il trio viene fischiato dalla platea del teatro Ariston e la canzone è la prima eliminata dalla gara.
Nella puntata del 17 febbraio la canzone viene ripescata dal televoto popolare e riesce ad accedere alla finale del 20 febbraio posizionandosi in seconda posizione.
Nello stesso anno conduce il programma di Rai 2 Ricchi di energia con Debora Salvalaggio e Miss Italia con Milly Carlucci su Rai 1.
Nel 2011 partecipa come concorrente non in gara all'ottava edizione del reality show di Rai 2 L'isola dei famosi.
Emanuele Filiberto ha creato la
"Fondazione Emanuele Filiberto Charity Fund" e la
"Fondazione Principe di Venezia", nata nel 2001.
Si occupa inoltre del "Premio Principe di Venezia".
Emanuele Filiberto ha lanciato, a luglio 2009, il suo contributo alle cerimonie per il 150º anniversario dell'unità d'Italia inaugurando a Cortina d'Ampezzo la mostra
"Casa Savoia, storia di una Famiglia italiana",
promossa dalla Prince of Venice Foundation.
Nella mostra sono presenti circa 150 oggetti appartenuti ai re ed alle regine d'Italia.
L'evento è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Veneto.
Emanuele Filiberto ha stigmatizzato gli attacchi della Lega Nord all'unità d'Italia, lanciando un suo progetto per le celebrazioni del 2011.
Nel 2005 ha fondato il movimento d'opinione Valori e Futuro.
Alle elezioni politiche italiane del 2008 si candida per essere eletto alla Camera dei deputati con una lista denominata
"Valori e Futuro con Emanuele Filiberto",
presentandosi solo per la circoscrizione estera "Europa".
Tra i collaboratori del progetto politico di Emanuele Filiberto vi erano anche:
Enrico Giuliano, presente sulla lista nera degli italiani con il conto corrente in Liechtenstein e sotto inchiesta per truffa ai danni dello Stato.
Giuliano, indagato dalla procura di Roma per omessa ed infedele dichiarazione dei redditi, dichiara che i 5 milioni del conto estero sono fondi personali e non del partito.
Lucio Barresi, già noto alla cronaca per lo scandalo di vallettopoli.
Mariano Turrisi, vicepresidente del movimento, arrestato per mafia il 22 ottobre 2007.
Con soltanto lo 0,4%, "Valori e Futuro con Emanuele Filiberto" si è classificato come il peggior risultato della circoscrizione estera "Europa", l'unica nella quale si era presentato, diventandone l'ultimo partito in assoluto in ordine di preferenze.
Il 28 aprile 2009 è stata presentata la sua candidatura per le elezioni europee del 2009 nelle file dell'UDC.
Il suo nome figurava terzo in lista dopo quelli di Magdi Allam e Luca Volonté.
Anche questa volta, però, Emanuele Filiberto, pur raccogliendo circa ventiduemila preferenze[20], non è stato eletto[21].
Il 17 aprile 2007, un settimanale ha riportato un'intervista secondo la quale Emanuele Filiberto avrebbe detto di non aver vissuto la monarchia, e pertanto di non potersi sentire monarchico.
Emanuele Filiberto ha smentito tale notizia.
Il 1º maggio 2007 Emanuele Filiberto, secondo un quotidiano locale e secondo il sito UMI di Varese [24], avrebbe fatto riporre una
bandiera con stemma sabaudo
che gli abitanti di Margherita di Savoia, in Puglia, avevano esposto per omaggiarlo durante la sua visita.
Emanuele Filiberto ha smentito tale notizia.
Il 22 giugno 2007, in occasione del suo trentacinquesimo compleanno, ad Emanuele Filiberto sarebbe stato assegnato il titolo di ambasciatore per la pace nel mondo da un'organizzazione del reverendo Moon.
Emanuele Filiberto ha smentito tale notizia.
In concomitanza con l'arresto di suo padre, Vittorio Emanuele, avvenuto in seguito allo scandalo di Campione d'Italia, Emanuele Filiberto è stato indagato per pirateria informatica ai danni di un sito sgradito ai Savoia.
È stato però prosciolto da ogni accusa e l'inchiesta archiviata dallo stesso pm Woodcock.
A seguito di tali fatti vi è stato un duro scambio di accuse tra Emanuele Filiberto e Maria Gabriella, sorella del padre Vittorio Emanuele.
Il 20 novembre 2007
viene rivelato dalla trasmissione Ballarò
che Emanuele Filiberto e il padre Vittorio Emanuele 20 giorni prima, tramite i propri legali,
hanno richiesto il risarcimento dei danni morali in seguito all'esilio per un valore complessivo di
260 milioni di euro
oltre alla restituzione dei beni confiscati alla famiglia Savoia dallo Stato quando nacque la Repubblica italiana.
Il segretario generale della presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, ha replicato che il governo non solo non riteneva di dover pagare nulla ai Savoia, ma che pensava di chiedere a sua volta i danni all’ex famiglia reale per le responsabilità legate alle note vicende storiche.
L'11 ottobre 2009 Emanuele Filiberto ha ammesso, durante il talk show televisivo Domenica cinque, di aver avuto problemi di tossicodipendenza.
Emanuele Filiberto di Savoia, insieme al titolo di principe di Venezia, utilizza il titolo di principe di Piemonte.
Entrambi i titoli non hanno alcun valore legale per lo Stato italiano ed inoltre non si conoscono fonti attendibili di tali conferimenti da parte del padre.
I sostenitori di Emanuele Filiberto affermano che il primo titolo gli sia stato concesso oralmente da Umberto II in occasione del battesimo.
Dall'elenco delle concessioni nobiliari fatte da Umberto II, però, non risulta che il re abbia mai conferito il titolo di principe di Venezia, anche se tale titolo è riportato, senza fonti, dall'Almanacco del Gotha nella seconda serie del volume I (anni 1998, 1999, 2000, 2003 e 2004).
L'Almanacco di Gotha, tuttavia, in diversi casi è stato al centro di polemiche a causa dell'attribuzione di titoli dinastici o nobiliari a persone che, a detta degli esperti, non ne avevano il diritto.
Anche il
"Corpo della Nobiltà Italiana",
associazione privata che, in taluni suoi comunicati, indica il titolo di principe di Venezia in capo ad Emanuele Filiberto, ufficialmente non si occupa delle pretese dinastiche dell'uno o dell'altro pretendente.
Inoltre non si conosce l'esistenza di alcun documento scritto e firmato da Umberto II relativo alla concessione del titolo di principe di Venezia.
Circa il titolo di principe di Piemonte, i sostenitori di Emanuele Filiberto affermano che gli sia stato conferito dal padre, Vittorio Emanuele.
Tuttavia il decreto e la data di nomina non sono mai stati pubblicati né resi noti, tanto da rendere dubbio anche questo secondo titolo.
Emanuele Filiberto, inoltre, negli annuari della Consulta dei Senatori del Regno, dei quali l'ultimo a stampa è del 1998, non è mai apparso come principe di Piemonte.
Anche l'Annuario della nobiltà italiana, alla voce Real Casa di Savoia, non indica in capo ad Emanuele Filiberto alcun titolo nobiliare o dinastico.
Se, da un lato, la Repubblica Italiana non riconosce valore giuridico ai titoli nobiliari italiani, è dubbio che, anche durante la monarchia, Emanuele Filiberto avrebbe potuto fregiarsi di qualsiasi titolo.
Il matrimonio contratto da suo padre senza l'autorizzazione di Umberto II (in violazione dell'art. 92 del vigente Codice civile del 1942 sulla validità dei matrimoni reali), infatti, lo priverebbe di qualsiasi diritto dinastico ed il suo status sarebbe, conseguentemente, quello di comune cittadino.
Qualora risultasse realmente concesso e registrato, il suo solo titolo sarebbe quello di principe di Venezia.
Il trattamento di altezza reale, di cui Emanuele Filiberto fa largo uso, giuridicamente riservato ai soli principe reali, ed, eccezionalmente, ad altri principi del sangue, non gli sarebbe riconosciuto.
Ascendenza
Emanuele Filiberto Padre:
Vittorio Emanuele di Savoia Nonno paterno:
Umberto II di Savoia Bisnonno paterno:
Vittorio Emanuele III di Savoia Trisnonno paterno:
Umberto I di Savoia
Trisnonna paterna:
Margherita di Savoia
Bisnonna paterna:
Elena del Montenegro Trisnonno paterno:
Nicola I del Montenegro
Trisnonna paterna:
Milena del Montenegro
Nonna paterna:
Maria José del Belgio Bisnonno paterno:
Alberto I del Belgio Trisnonno paterno:
Filippo del Belgio
Trisnonna paterna:
Maria di Hohenzollern-Sigmaringen
Bisnonna paterna:
Elisabetta di Wittelsbach Trisnonno paterno:
Carlo Teodoro di Baviera
Trisnonna paterna:
Maria José di Braganza
Madre:
Marina Ricolfi Doria Nonno materno:
René Italo Ricolfi Doria Bisnonno materno:
Giuseppe Silvio Uberto Ricolfi Doria Trisnonno materno:
Francesco Adriano Ricolfi Doria
Trisnonna materna:
Evelina de Claparède
Bisnonna materna:
Vittorina Pianzola Trisnonno materno:
?
Trisnonna materna:
?
Nonna materna:
Iris Benvenuti Bisnonno materno:
? Trisnonno materno:
?
Trisnonna materna:
?
Bisnonna materna:
? Trisnonno materno:
?
Trisnonna materna:
?
Onorificenze Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
onorificenza conferitagli dal padre, Vittorio Emanuele di Savoia.
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Savoia
Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di Malta
Cavaliere Gran Balì di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
Cavaliere dell'Ordine dei Petrović-Njegoš
Cavaliere dell'Ordine di San Pietro di Cettigne
L'Ordine Supremo della Santissima Annunziata non è riconosciuto dallo Stato italiano, mentre l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge. II titolo di Cavaliere d'onore e devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, è automaticamente riconosciuto dalla Repubblica Italiana; quello di Cavaliere Gran Balì di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, può essere autorizzato con Decreto del Ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana, a richiesta dell'interessato.
Note1.^ Oltre alla cittadinanza svizzera, Emanuele Filiberto possiede anche la cittadinanza italiana
2.^ a b c Biografia ufficiale di Emanuele Filiberto
3.^ Il testo della XIII disposizione transitoria della Costituzione su Wikisource
4.^ Comunicazione televisiva Saclà
5.^ Casa Savoia Padova e l'unità d'Italia - Padova 11 febbraio - 28 marzo 2010
6.^ A Cortina 'Casa Savoia, storia di una famiglia italiana' - Adnkronos Altro
7.^ Bossi a Il Giornale
8.^ Bossi al Corriere della Sera
9.^ Emanuele Filiberto a Libero
10.^ Emanuele Filiberto a Libero su attacco Lega Nord
11.^ Emanuele Filiberto a Libero su Decentramento
12.^ Valori & Futuro
13.^ http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/lombardia/news/2008-03-13_113207088.html
14.^ I 5 milioni del Liechtenstein sono miei e non del partito
15.^ «Vallettopoli: nuovi interrogatori a Milano». Corriere della Sera, 08 05 2007. URL consultato in data 21-02-2010.
16.^ Pesanti ombre sui collaboratori politici di Emanuele Filiberto di Savoia
17.^ Marco Lillo, Antonio Nicaso. «Made in Italy è cosa nostra». L'espresso, 15 11 2007. URL consultato in data 21-02-2010.
18.^ Risultati Camera dei deputati 2008
19.^ Candidatura nelle file dell'UDC
20.^ Il Tempo, 9 giugno 2009.
21.^ Europee, fuori Emanuele Filiberto
22.^ Intervista pubblicata da Quotidiano.net e leggibile qui
23.^ Smentita ufficiale del 26 aprile 2007
24.^ La notizia è riportata dal sito VareseMonarchica
25.^ Smentita ufficiale del 16 maggio 2007
26.^ La notizia
27.^ Smentita ufficiale del 6 luglio 2007
28.^ Emanuele Filiberto: «Ho provato la droga, mi ha salvato la famiglia»
29.^ Provvedimenti Nobiliari di Grazia e di Giustizia di Umberto di Savoia
30.^ Proteste contro l'Almanacco di Gotha
31.^ Altre proteste contro l'Almanacco di Gotha
32.^ Corpo della Nobiltà Italiana - News
33.^ Corpo della Nobiltà Italiana - News
34.^ Principe di Piemonte?
35.^ Codice Civile-Capo III
36.^ Regio decreto del 1º gennaio 1890
Voci correlateAimone di Savoia-Aosta
Linea di successione al trono d'Italia
Collegamenti esterniSito ufficiale di Emanuele Filiberto di Savoia
Sito ufficiale di Vittorio Emanuele e di Emanuele Filiberto di Savoia
Portale Biografie Portale Casa Savoia
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Filiberto_di_Savoia_(1972)"
Categorie: Nati nel 1972 | Nati il 22 giugno | Personaggi televisivi italiani | Casa Savoia | Vincitori di talent show | Personalità legate a Ginevra | Decorati con l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro | [altre]
Sunday, August 28, 2011
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