VITA
DEL PADRE TERESO MARIA LAN GUASCO AGOSTINIANO SCALZO
Pittore .
Nella città di San Remo l'anno 1*51. nacque il Languafco, che al Battefimo fu nomato Tommafo Lodovico. Filippo fuo Padre il mantenne affai tempo in Genova agli ftudj delle lettere, e delle Scienze. Ove intanto il Giovane ftudente invogliatoli della Pittura, prefe a frequentare la flanza di Gio. Battifta Carlone; e vi divenne Pittore di qualche ftima.
Ritornato alta patria veftì l'abito chericale; e come affai efemplare, che egli era, per li foliti gradi, ed Ordini ben prefto arrivò al Sacerdozio. Dopo qualche fpazio ripigliò 1' efercizio della Pittura; e compofe alcune tavole ftoriate, che gli acquetarono molta lode: ed una fra effe fu quella, che offervai 1' anno paffato colà nell' Oratorio della Santiflìma Concezione, entrovi rapprefentata la Natività della Madonna; nella qual tavola, oltre al bel colorito , notai anche un effetto di chiarofcuro affai pittorefco. A' PP. Gemiti dipinfe a chiarofcuro la tavola di Noftra Signora di Mifericordia per quella cafa degli efercizj fpirituali in Buombofchetto . E a Ventimiglia mandò la tavola del Martirio di S. Secondo, che fu pofta fuor di quella— città in una cappella eretta ad onore di detto Santo in_. memoria dell' ivi da lui fofferto Martirio. La riferita tavola è d' un gufto, che fente in gran parte di quello del Maelìro. Belliffima è altresì la tavola di S. Niccola , che_» ivi pure confervano i PP. Agoftiniani Scalzi. Ma quefta-, non è tutta fua; ftanteché la rifece, e la migliorò cert' altro eccellente, per quanto fi fcorge , ma a me incognito, Pittore.
Oltre
Oltre all' avere il Languafco abbracciato Io ftato ecclefiaftico , volle, per maggiormente vivere ritirato, entrare in un chioftro; e quello fi elefle de' mentovati PP. Agofti- ,
niani Scalzi. Ricevutovi adunque, pafsò a Genova a fare "ijiltadie il Noviziato in quefto Convento di S. Niccola l'anno 1690., lEP£so e nel fettembre del i6pi. folennemente vi profefsò la lacra LakguÀsco* Regola del Santo fuo Inftitutore, afliimendo il nome di Terefo Maria.
In quella Religione profegui nelle ore libere a dipingere: ma più per leggiero trattenimento, o per ubbidire al genio de' fuoi Superiori, che di propofito . Egli fece per 1 quel Convento alcune cofe di qualche merito . Sue fono nella fagrelKa della Chiefa di S. Niccola undici tele ad olio, entrovi varj Santi, e varj Venerabili Religiofi di quell'Ordine: e fue parimente fono alcune altre efpofte nel coro interiore . In refettorio nella facciata del pulpito v' ha di fua mano una fpeciofa Immagine della Madonna.
Per la fagreflia della Chiefa di Noftra Signora fopra il prefato Convento lavorò alcune tele di divozione, ficcome altre per lo chioftro .
Per 1' altro Convento pure de' medefimi PP. Agoftiniani detto della Vifitazione fece un quadro di notabil grandezza nella fala , entrovi la Beatiflìma Vergine , il Divin Putto, e S. Giufeppe. Nove altri pofeia ne fece con diverfi Santi. Il principale rapprefenta etta Vergine fòpra d' un nuvolato con la città di Genova al balfo. Nel Profeflorio dello ftefto Convento v' ha un ovato di etta Madonna Addolorata .
Per altri Conventi del fuo Ordine nel Genovefato formò alcune dipinture degne d' eifere regilìrate . In Albizzuola mandò la tavola dell' Oratorio interiore de' PP., entrovi una divota Madonna; e a Recco trafmife certe tavoline di Mifteri, e di Santi pel coro della Chiefa di quell' Agoftiniano Convento . Si vede eziandio una fua tavola di qualche bontà nella Chiefa Parrocchiale di Santa Margherita-. all' Altare dedicato alla Vergine Addolorata, che v'ha efpreflà in fembiante molto patetico. Quefta tavola fu da lui fatta per la Chiefa della Vifitazione in Genova; e vi flette per
lungo
Del Padre Tereso Maria Lancuasco •
lungo fpazio. Ora fe ne vede foftituita colà un' altra del famofo Prete di Savona , del quale qui appreflo: e la primiera è ftata trasferita nella prefata Parrocchiale di Recco.
Vifle ott' anni folamente nell' anzidetto Religiofo Ordine il Languafco; dopo i quali mori con piena raffegnazione a Dio in quefto Convento di San Niccola nel 169S., correndo il quarantafettefimo di fua età; e fu nella ^ Chiefa di detto Santo con molto concorfo, e co'foliti riti, e fufttagi Sepolto .
In quefti ott'anni menò una vita più che mai efemplare, e ornata di tutte le religiofe virtù, fpecialmente_. dell' umiltà, che era la fua prediletta . Fu sì divoto della Santiùìma Vergine, che mai non ne dipinfe l'Immagine fenza metterfi ginocchioni, e (tare a capo fcoperto. Se egli è degno di lode per la fua perizia nella Pittura; molto più n' è degno per la fua rara Pietà. Ben di quefta godranne ora nella fuperna Gerufalemme l'interminabile premio.
Saturday, August 13, 2011
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