Wednesday, May 23, 2012
Edipodia -- "Eteocle e Polinice" di Legrenzi ("Festeggia mio core", 1675-1680)
Speranza
Eteocle è una figura della mitologia greca, era il primogenito di Edipo.
Secondo la tradizione tebana Edipo non abbandonò la città dopo essersi accecato, ma si chiuse in una delle camere più remote del palazzo.
Il regno, intanto, era gestito da Creonte, fratello di Giocasta.
I suoi figli, Eteocle e Polinice, crescendo, mostrarono una profonda malvagità sia nei suoi confronti sia verso gli ordini del re.
Edipo, a causa di ciò, li maledisse e pregò gli dei affinché si uccidessero a vicenda.
Quando fu il momento di salire al trono, i due fratelli si contestarono a vicenda, ed alla fine prevalse Eteocle che esiliò Polinice ad Argo, presso il re Adrasto.
Polinice, con l'aiuto dello stesso Adrasto, tentò con ogni mezzo di riconquistare il trono di Tebe, ma durante i combattimenti i due fratelli si uccisero a vicenda, compiendo la maledizione di Edipo.
Si dice che quando i due fratelli vennero posti insieme sul rogo per essere bruciati, tanto era l'odio che li aveva caratterizzati in vita che le fiamme del rogo si divisero in due.
L'episodio verrà successivamente ripreso da Dante nel XXVI canto dell'Inferno per descrivere la fiamma biforcuta in cui si trovano Ulisse e Diomede.
Addirittura le ombre (versione greca dell'anima cristiana) dei due fratelli continuarono a combattere anche dopo la morte.
Bibliografia
Vittorio Sermonti, Inferno, Rizzoli 2001.
Umberto Bosco e Giovanni Reggio, La Divina Commedia - Inferno, Le Monnier 1988.
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Categorie: Re di Tebe
Personaggi citati nella Divina Commedia (Inferno)
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