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Wednesday, March 13, 2013

"Il bacio di Ginevra a Lancillotto": anonimo del XII secolo.

Speranza

IL BACIO DELLA REGINA GINEVRA AL CAVALIERE LANCILLOTTO DEL LAGO (innanzi a GALEOTTO).
---- Anonimo del XII secolo.


"Dama," così dice Galeotto "abbiate mercé di lui."
"Ché più v'ama che se medesimo."

"Io n'avrò, " dice ella "tal mercé come voi vorrete."

"Perché voi avete fatto quanto io vi richiesi."

"Ben debbo dunque fare quanto vorrete voi."

"Ma egli non mi prega di nulla".

"Dama," fa Galeotto "certo -- ché egli non ne ha punto di potere."

"Ché niuno può altri amare, senz'aver tema."

"Ma io ve ne prego per lui."

"Se non ve ne potessi aiutar io, sì vi dovreste adoperar da voi."

"Ché più ricco tesoro non potreste voi conquistare".

---

"Certo," fa ella "lo so bene."

"Ed io ne farò ciò che voi me ne domanderete".

"Dama!" fa Galeotto "gran mercé!"

"E io vi prego che voi
gli concediate il vostro amore, e
che lo prendiate a vostro cavaliere
per sempre, e diveniate
la sua leal dama per tutto il
tempo della vostra vita."


"E così l'avrete fatto più ricco che se gli aveste donato tutto il mondo".

"Così, " fa ella "io consento."

"Ch'egli sia tutto mio, ed io tutta sua, e che per voi siano ammendati i torti e le violazioni dei patti".

"Dama!" fa Galeotto "gran mercé."

"Ma ora ci vuole un primo pegno".

"Voi non diviserete cosa alcuna," fa la regina "ch'io non compia".

"Dama, fa Galeotto "gran mercé!"

"Baciatelo dunque innanzi a me, per cominciamento di verace amore".


"Del baciare non veggo io ora né luogo né tempo."

"E non temete ch'io così volentieri non ne sia desiosa, quanto egli ne sia."

"Ma quelle dame son là, che si meravigliano molto di che noi abbiam fatto tutto questo tempo, e non potrebb'essere che non lo vedessero."

"E nonpertanto, s'egli lo vuole, io lo bacerò molto volentieri".

Ed egli n'è sì lieto e sì sbigottito, che non può rispondere se non soltanto.

"Dama, gran mercé!".

"Ah, dama," fa Galeotto "non dubitate punto del suo volere, che ci è tutto."

"E sappiate che niuno se ne accorgerà."

"Perché noi ci trarremo in disparte tutti tre insieme, come a prender consiglio".

"Di che mi farei ora pregare?" fa ella.

"Più lo voglio io che voi e lui".

Allora si traggono in disparte

tutti tre insieme

e fan sembiante di prender consiglio."


E la regina vede che il cavaliere non osa far più.

Allora lo prende ella per le guance e sì lo bacia innanzi a Galeotto, assai lungamente, tanto che la dama di Maloalto s'accorse ch'ella lo baciava.


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