Speranza
Some more specifics on the pre-Zandonai's "Paolo e Francesca" versions.
Cheers,
Speranza
---
1823. Feliciano Strepponi
(libretto: Felice Romani). "Francesca da Rimini:
dramma per musica in due
atti."
Epigraph to libretto: "Amor condusse noi ad una morte" -- Dante. "La
musica è scritta espressamente dal sig. Maestro Feliciano Strepponi" --
and
this being the first setting of the Romani libretto. The printed
libretto
lists the dramatis personae and role creators in this order: Guido
da Polenta
(Luciano Bianchi), Francesca (Virginia Blasis), Lanciotto
Malatesta
(Francesco Piermarini) , Paolo Malatesta (Marianna Sessi),
Guelfo (Giuseppe
Vaschetti), and Isaura (Giuditta Schira). So, it is
interesting to see that in
the original version of the Romani libretto,
Paolo was played by a female.
While the prima seems to have been Padova,
the printed libretto notes that
the melodramma is "da rappresentarsi nel
Teatro Eretenio di Vicenza
l'estate". Tratto dal canto V dell'Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri --
and it may be here that we may
consider why it take so long to set to music
the Dante source -- seeing
that Dante was a favourite at least with Galilei
(Sr), of the Bardi
camerata -- Still another two points to consider here:
the historical basis
of the real "Paolo Malatesta", and, to add a favourite
topic of mine that
seems to be essentially tied with this, the historical
basis of "Lancelot
of the Lake" with which he is systematically compared,
even by Dante.
Feliciano Strepponi (n. Lodi, 1797 in Lodi, Lombardia -- m.
Monza, 1832),
married to Rosa Cornalba, lived in Monza, he died of
encephalitis. His
daughter married Verdi.
1825. Paolo Carlini, "Francesca da Rimini:
dramma per musica". Napoli.
Tratto dal canto V dell'Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri.
1828. Saverio Mercadante, "Francesca da
Rimini: dramma per musica". Tratto
dal canto V dell'Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. As with
other compositions by Mercadante, the
prima was not in Italy, and it may have
been some time before the thing was
presented in the country.Recently, the
Wexford Opera Company had initially
planned Mercadante's "Francesca da
Rimini" as a season-opener. It would
have been a coup in this festival's long
history of presenting neglected
works, because Mercadante's opera has been
neglected to the point of never
having gotten off the ground: the theater it
was written for burned to the
ground in 1831, and the score was never
published. Wexford's artistic
director, David Agler, struggled to have a
critical edition prepared for
his 2012 Festival, but it was a more daunting task
than anticipated.
1828. Pietro Mercandetti Generali (n. Roma, 4 ottobre 1773, m. Novara,
1832). "Francesca di Rimini: dramma per musica in due atti". Libreto di
Paolo
Pola, basato su La Divina Commedia di Dante Alighieri. Teatro La
Fenice,
Venezia -- 27 dicembre -- 13 recite -- Tratto dal canto V
dell'Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. "In 1827, Generali
assunse l'incarico di
maestro di cappella della Cattedrale di Novara,
carica che tenne sino alla
morte. In questo periodo rappresentò ancora i
melodramma "Francesca di Rimini"
alla Fenice di Venezia per l'inaugurazione
dei restauri del teatro e
ripreso sia a Venezia sia a Brescia con grande
successo."
1829. Gaetano Quilici. "Francesca da Rimini: dramma per
musica." Lucca.
Tratto dal canto V dell'Inferno (Divina Commedia) di
Dante Alighieri. I
wouldn't be surprised if a Puccini was not involved in
the orchestra, since
all the Puccinis in Lucca were
musicians.
1831. Giuseppe Staffa (1807-1877). "Francesca da Rimini:
dramma per
musica". Teatro del Fondo e Teatro Nuovo, Napoli. Tratto dal
canto V dell'Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Note that Napoli
had had a
"Francesca" not long ago, in 1825, and one wonders if reviewers
for the prima
mentioned the previous item. Staffa was a composer and
conductor, best
remembered for his seven operas which he composed between
1827 and 1852. Staffa was
active as a conductor in Naples at the Teatro del
Fondo and Teatro Nuovo.
One of his students was Enrico
Bevignani.
1832. Giuseppe Fournier-Gorre -- libretto by Felice Romani --
already
musicalised by Strepponi back in 1823. "Francesca da Rimini: dramma
per musica
in tre atti" -- da Dante Alighieri, "Inferno". Imperial Regio
Teatro degli
Avvalorati, Livorno. Tratto dal canto V dell'Inferno (Divina
Commedia) di
Dante Alighieri. 20 Luglio, Venerdì. Soprani: Fanny
Tacchinardi Persiani
(Francesca) e Elisa Santelmi (Isaura); contralto "en
travesti" (rather than
TENOR) Benedetta Rosmunda Pisaroni .... (Paolo
Malatesta), tenore Giacomo
Roppa (Guelfo), baritono Lorenzo Del Riccio
(Guido Polenta), basso Fabio
Forzoni (Lanciotto Malatesta).
1835.
Giuseppe Tamburini (Riminense). "Francesca da Rimini: dramma per
musica".
Libretto di Felice Romani. "La Francesca da Rimini: Dramma tragico".
Orchestra Maestro Compositore ~e Direttore del Dramma Signor Giuseppe
Tamburini Riminese Maestro di Cappella della Città di Narni Primo Violino.
Rimini. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante
Alighieri.
Locals must have been fascinated that this was the first time
the thing was
staged where it belonged.
1835. Emmanuele Borgatta
(Ovada, Piemonte, 5 ottobre 1809 – Ovada, 2 aprile
1883). "Francesca da
Rimini: dramma per musica in due atti" (Libretto di
Felice Romani). Teatro
Carlo Felice, Genova.Tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di
Dante Alighieri.
1836. Francesco Giuseppe Baldassare Morlacchi (n.
Peruggia, 14 giugno 1784
-- m. Inssbruck, 28 ottobre 1841). "Francesca da
Rimini: dramma per
musica". Libretto di Felice Romani. Tratto dal canto V
dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. L’ultima opera di
Morlacchi l’incompleta
testimonia l'interesse di Morlacchi per un tema
tipicamente romantico di derivazione
dantesca. Il dilemma al quale dovette
far fronte Morlacchi fu quello di
scegliere tra lo stile della vecchia
scuola napoletana e il nuovo linguaggio
romantico. Morlacchi tentò bensì di
coniugare i due orientamenti, ma il
risultato fu spesso incoerente o poco
definito. Il librettista col quale
Morlacchi collaborò più assiduamente fu
Felice Romani, i cui testi, classici
nella forma e romantici nel contenuto,
ben si adattavano al clima culturale
del primo Ottocento. Di Romani sono i
libretti di "Francesca da Rimini",
"Gianni di Parigi e Donna Aurora", "I
Saraceni in Sicilia" e "Colombo".
1840. Gioacchino Maglioni, "Francesca
da Rimini: dramma per musica".
Genova. Tratto dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri.
Maglioni was mainly a pianist who
launched a series of chamber concerts in
Firenze at the Sala Maglioni in
1834. Odd that this should happen in the
same city just three years after
the same subject matter was brought to the
stage.
1840. Eugenio
Nordal, "Francesca da Rimini: drama per musica in tre atti".
Libretto di
Felice Romani (da Dante Alighieri, "Inferno"). Stadtheater,
Linz. Tratto
dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante Alighieri. It
would be
interesting to check when this was first shown in Italy. 17
febbraio
Lunedì: Soprani (Francesca) e (Anna), tenore (Paolo), baritono
(Malatestino), e basso (Gianciotto)
1840. Salvatore Pappalardo
(Catania, 1817 – Napoli, 1884). "Francesca da
Rimini: dramma per musica."
Genova. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante
Alighieri. If it was odd that Genova would stage
"Francesca" in 1840 only 3
years after a previous one, it is perhaps merely
coincidental that, in the
same theatre, and in the same season, as it were,
ANOTHER item was
presented.
1848. Gioachino Rossini, "Francesca da Rimini" ("Faro' come
colui che
piange e dice" -- Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante
Alighieri -- Not an opera, but worth mentioning since
he was such a genius.
This belongs more to the genre of the 'drawing-room
ballad' -- but one
wonders what inspired Rossini. Perhaps he had seen the
three Genova
productions! ----- O anime affannate venite a noi parlar
s'altri non niega quali
colombe, dal disio chiamate con l'ali alzate e
ferme al dolce nido vegnon per
l'aere dal voler portate cotali uscir de la
schiera ov'è Dido a noi venendo
per l'aere maligno, sì forte fu
l'affettuoso grido o animal grazioso e
benigno che visitando vai per
l'aere perso noi che tignemmo il mondo di
sanguigno se fosse amico il re de
l'universo, noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro
mal perverso di quel, ch' udire e che parlar vi
piace, noi udiremo e
parleremo a vui, mentre che 'l vento, come fa, si
tace. Siede la terra dove
nata fui su la marina dove 'l Po discende per aver
pace co' seguaci sui.
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, prese costui
de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. Amor, ch'a
nullo amato amar
perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come
vedi, ancor non
m'abbandona: Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi
vita ci
spense.« Queste parole da lor ci fur porte. Da ch'io 'ntesi
quell'anime
offense; chinai 'l viso, e tanto il tenni basso, fin che 'l poeta mi
disse:
»Che pense?« Quando rispuosi, cominciai: »Oh lasso! quanti dolci
pensier,
quanto disio menò costoro al doloroso passo!«Poi mi rivolsi a loro e
parla'
io, e cominciai: »Francesca, i tuoi martiri a lacrimar mi fanno
tristo e
pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette
amore
che conosceste i dubbiosi desiri?«E quella a me: »Nessun maggior dolore
che
ricordarsi del tempo felice ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore. Ma
s'a
conoscer la prima radice del nostro amor tu hai cotanto affetto" -- The
Rossini setting starts from the line: "farò come colui che piange e dice.
Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancilotto, come Amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse
quella
lettura, e scolorocci ' l viso; ma solo un punto fu quel che ci
vinse.
Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante,
questi, che
mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il
libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo
avante«. Mentre che
l'uno spirto questo disse L'altro piangeva sì, che di
pietade Io venni meno
come s'io morisse, E caddi come corpo morto cade."
(Dante -- also set by
Donizetti).
1896. Pancrazio Primo Riccitelli
(Cognoli di Campli, 9 agosto 1875 –
Giulianova, 27 marzo 1941). "Francesca
da Rimini: dramma per musica, libretto
tratto dalla tragedia di Silvio
Pellico del 1815. -- (ed. di Firenze, Adriano
Salani, 1899. Tratto del
Canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di Dante
Alighieri. Pellico ottenne
un grande successo la sera del 18 agosto 1815
quando venne rappresentata
per la prima volta la nota e tragica vicenda di
Paolo e Francesca, che
sulla scena venne interpretata da Carlotta Marchionni
(per la sorella di
questa il Pellico nutrì una grande passione a stento
ostacolata dai
familiari). Tradizione patria, romanticismo e accenni non sempre
velati di
pattriottismo decretarono un successo straordinario dell'opera,
sicuramente
una delle più acclamate del tempo, e la "figura di Francesca
segna la
nascita, in Italia, di uno dei più popolari archetipi di poesia
romantica,
quello tipizzato sul binomio virtù-sfortuna. L'originalità dello
scrittore
saluzzese consiste nel mediare i due termini sottolineando
morbidamente il
motivo della tentazione, della lotta contro le insidie del peccato",
tema
che si troverà anche ne Le mie prigioni. "Molto alfieriana appare la
Francesca, nell'essenzialità della trama che inizia a svolgersi gà a un
passo della catastrofe. Quattro sole figure occupano la scena: Francesca,
suo
marito Lanciotto, suo cognato Paolo Malatesta, suo padre Guido Minore
da
Polenta. La concentrazione degli affetti drammatici è rafforzata dalla
ristrettezza dell'ambito familiare. Il vero nucleo è la gelosia di
Lanciotto,
tanto più rabbiosa in quanto impotente, perché entrambi i rei
proclamano bensì
di amarsi, ma assicurano di sacrificare l'amore ai
rispettivi doveri di
moglie e di fratello." DRAMATIS PERSONAE: Lanciotto,
Guido Francesca, Paggio,
Paolo. Scena Quinta: Paolo solo.
1906.
Sergei Rachmaninoff, "Francesca da Rimini: dramma per musica."
Libretto di
Tchaikovsky. Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina Commedia) di
Dante
Alighieri. Bolshoi, Moscow, January 24. DRAMATIS PERSONAE: Ghost of
Virgil
... baritone, Dante Alighieri .... tenor, Lanciotto Malatesta (baritone)
Georges Baklanoff, Francesca Malatesta, Lanciotto's wife (soprano), e
Paolo Malatesta, younger brother of Lanciotto (tenor) Setting: the
Malatesta
castle around the end of the 13th century. The ghost of Virgil
leads the poet
Dante to the edge of the first circle of the Inferno. They
descend into
the second where the wordless chorus of the damned souls is
heard. Virgil
tells Dante that this is the realms where sinners given over
to lust are
punished, buffeted by an eternal whirlwind. Dante asks two such
souls, Paolo e
Francesca, to tell their story. In the first act, flashback:
in the castle
courtyard, Lanceotto Malatesta is about to go off to war but
he admits that
he no longer takes pleasure in war. Lanceotto is deformed
& knows that his
wife Francesca does not love him. She had been tricked
into marrying
Lanceotto by being led to think that she would marry Paolo
Malatesta, Lanceotto's
handsome younger brother. Lanceotto is suspicious of
Francesca &
envious of Paolo. He plans to set a trap to catch them
in adultery. Francesca
then enters affirming obedience to Lanceotto, but
saying that she cannot love
him. She asks when he will return &
Lanceotto says that he will not return
until after the end of battle. When
Francesca leaves Lanceotto laughs. In
the second act, Paolo and Francesca
are together alone in a room in the
castle. Paolo tells the story of Sir
Lancelot of the Lake and Queen Guinevere,
which parallels their own
feelings. While doing so, Paolo declares his
love for Francesca. Francesca
resists initially, trying to remain faithful to
Lanceotto. However her own
resistance erodes at Paolo's continued
expressions of love & her
own desire for him. They sing of their secret love
& embrace.
Lanceotto returns & sees the lovers together. He fatally
stabs
Paolo and Francesca. In the Epilogue, Paolo and Francesca recede into
the
whirlwind of the second circle. Dante is overcome with pity &
terror, and he and Virgil remain with the thought, there is no greater
sadness in
the world than to remember a time of joy in a time of grief’.
Recordings:
Russian Season: Nikolai Rechetniak, Marina Lapina, Nikolai
Vassiliev, Vitaly
Tarashchenko. Orchestra and Chorus of the Bolshoi Theater;
Mark Ermler,
conductor. Deutsche Grammophon 453 455–2: Sergei Aleksashkin,
Ilya Levinsky,
Sergei Leiferkus, Maria Guleghina, Sergei Larin: Gothenburg
Opera Chorus;
Gothenburg Symphony Orchestra; Neeme Järvi, conductor.
Russian Season:
Marina Lapina, Vitaly Taraschenko, Vladimir Matorin,
Nikolai Rechetniak, Nikolai
Vasiliev; Russian State Choir; Bolshoi Theatre
Orchestra; Andrey
Chistiakov, conductor. Chandos (CHAN10442): Soloists, BBC
Singers, BBC Philharmonic,
Gianandrea Noseda, conductor. References: Steve
Griffiths, Review of vocal
scores of Rachmaninoff's Francesca da Rimini and
The Miserly Knight.
Musical Times, 136(1825), 148 (1995), Boosey &
Hawkes page on Rachmaninoff's
Francesca da Rimini, Andrew Huth, Notes and
synopsis on Rachmaninoff's
Francesca da Rimini for May 2007 BBC
Philharmonic performance, Julian Grant,
Doomed Lovers, programme note on
Rachmaninoff's "Francesca da Rimini" for
Opera North's 2004 production --
Performed in June 2012 by the Princeton
Festival: a great success, in a
double bill with Puccini's "Gianni Schicchi".
1907. Luigi Mancinelli
(Orvieto, 5 febbraio 1848 – Roma, 2 febbraio 1921).
"PAOLO E FRANCESCA:
dramma per musica", libretto di Arturo Colautti. Teatro
Comunale, Bologna,
11 novembre, Tratto dal canto V dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante
Alighieri. Main numbers: "Un corteo di palombe" (Men's
Chorus, Paolo), "Il
mio falcon" (Paolo, Men's Chorus), "O dolcile mil falco"
(Paolo, Il Matto),
"Maggio, bel Maggio" (Francesca, Chorus), "Dite da luga
stagione"
(Francesca), "O superbezza (Il Matto), "Sempre, siete la rosa piu
rara di
Romagna" (Paolo, Francesca)/Signori miei (Il Matto, Paolo, Men's
Chorus)/Cessa, matto, che fu? (Gianciotto, Il Matto)/Paolo, che recerchi
(Gianciotto, Paolo)/O gelosia (Gianciotto)/Dove n'ite, Madonna?
(Gianciotto,
Francesca)/Ravennate, bada! (Gianciotto, Il Matto, Men's
Chorus)/Sant'
Uberto! Sant' Uberto (Men's Chorus, Francesca)/Alla cuna
dell' Aurora (I'll
Matto, Francesca)/Perche fuggite, Francesca? (Paolo,
Francesca)/Ciel!
(Francesca, Il Matto, Paolo)/Poi che convien (Paolo,
Francesca)/Per l'inferno!
(Gianciotto, Paolo, Francesca)/Paolo, dove sei?
(Francesca, Paolo, Chorus)
1912. Emil Abranyi, "Paolo e Francesca: dramma
per musica in tre atti",
libretto da Dante, di Emil Ábrányi, Sr. Tratto dal
canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Royal Hungarian
Opera House, Budapest, 13
January.
1913. Franco Leoni, "Francesca da
Rimini: dramma per musica in tre atti",
libretto based on the play by
Francis Marion Crawford -- Tratto dal Canto V
dell’Inferno (Divina
Commedia) di Dante Alighieri. --- an interesting item
to consider since
it's strictly contemporaneous to the Zandonai thing. 30
Dicembre Martedì.
Prova generale pubblica. Théâtre National de
l'Opéra-Comique (3° Salle
Favart de la Comédie-Italienne, Théâtre Favart, Parigi (da
Dante Alighieri:
"Inferno" e da Gabriele d'Annunzio), traduzione francese di
Marcel F.A.
Schwab (da Dante Alighieri: "Inferno") Soprani Geneviève Vix
(Francesca) e
Marini (page), mezzosoprano Jeanne-Marie Billa-Azéma (femme),
tenori:
Fernand Francell (Paolo), Eugène de Creus (jardinier) e Donval
(serviteur),
baritoni: Raymond Boulogne (Giovanni) e Pierre Deloger (soldat). 6
Gennaio
1914, Martedì première
1914. Riccardo Zandonai, "Francesca da Rimini:
dramma per musica" Libretto
by Tito Ricordi, based on D'Annunzio. Tratto
dal canto V dell’Inferno
(Divina Commedia) di Dante Alighieri. Originally
written -- as a straight
tragedy in four acts -- for D’Annunzio’s
mistress, Eleonora Duse – and the
first part of a “Malatesta” trilogia
(“Francesca”, “Parisina” and “
Sigismondo”). "Tragedia in quattro atti".
LIBRETTO di Gabriele D’Annunzio,
'reduced' by TITO RICORDI. Tenor role:
Paolo, created by G. Crimi, Torino, Teatro
Regio. For the record: Paolo's
intervention in the penultimate scene: ----
"O mia vita,non fu mai tanto
folle il desiderio mio di te.sentivo già
venir meno dentro al core gli
spiriti che vivono degli occhi tuoi la forza mi
si perdeva nella notte
uscitami dal petto come un fiume terribile di sangue,
fragorosa e paura
n'avea l’anima mia più e più volte lei reclinata bacia
sui capelli
appassionatamente -- vieni vieni, Francesca ore di gaudii lunghe
ci son
davanti ti trarro ti trarro dove l'oblio ela notte et il di saran
commisti
sopra la terra come sopra un solo origliere più non aver potere sul
desiderio il tempo fatto schiavo -- dammi la bocca ancora ancora ancora!
----(Symons's free translation: "Life of my life never was my desire so
ardent for you I felt in my heart a dying down of the bright spirits that
live
within your eyes my force ebbed away into the night out of my breast a
flood terrible clangorous & fear took hold upon my soul come come,
Francesca many hours of gladness we have before us I’ll take thee where
oblivion
reigns & night & day shall mingle on the earthas
on a single pillow
& time enslaved shall lose its power to check
desire.give me your mouth
again again again")
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