La vicenda dell’opera si svolge a Roma, durante la guerra con la città di Alba Longa.
Protagoniste sono le due famiglie degli Orazi, romani,
e dei Curiaz, albesi, famiglie che,
nonostante lo stato di guerra, sono
legate da rapporti di parentela,
in quanto la Curiazia, Sabina, ha sposato
Marco Orazio (tenore), l’erede designato
degli Orazi, mentre la sorella di questi,
Orazia, durante una tregua della guerra, va
a sua volta in sposa a
Curiazio, leader della famiglia di Alba.
La decisione dei due re,
Tullo Ostilio e Mezio Fufezio,
di risolvere le contese tra
le due città mediante lo
scontro limitato, anche se
all’ultimo sangue, fra tre campioni
degli Orazi e tre dei Curiazi,
getta nella disperazione le
due famiglie, e soprattutto
le due cognate, destinate
inevitabilmente a vedere la morte o del marito
o dei fratelli.
Protagoniste sono le due famiglie degli Orazi, romani,
e dei Curiaz, albesi, famiglie che,
nonostante lo stato di guerra, sono
legate da rapporti di parentela,
in quanto la Curiazia, Sabina, ha sposato
Marco Orazio (tenore), l’erede designato
degli Orazi, mentre la sorella di questi,
Orazia, durante una tregua della guerra, va
a sua volta in sposa a
Curiazio, leader della famiglia di Alba.
La decisione dei due re,
Tullo Ostilio e Mezio Fufezio,
di risolvere le contese tra
le due città mediante lo
scontro limitato, anche se
all’ultimo sangue, fra tre campioni
degli Orazi e tre dei Curiazi,
getta nella disperazione le
due famiglie, e soprattutto
le due cognate, destinate
inevitabilmente a vedere la morte o del marito
o dei fratelli.
Nel secondo atto, Orazia e Sabina, appoggiate da
popolo e sacerdoti cercano di impedire
l’abominio dello scontro tra parenti,
intervenendo, sul Campo Marzio,
proprio mentre la battaglia sta
per iniziare, e riuscendo ad
ottenere un rinvio che consenta di consultare l’oracolo
di Apollo.
I guerrieri di entrambe le
famiglie accettano a malincuore
questa decisione.
Il secondo atto si chiude con una grande
scena nei sotterranei del tempio di Apollo,
cui prendono parte inizialmente Curiazio e Orazia
ed alla quale si uniscono poi tutti gli altri.
Il responso dell’oracolo prevede la ripresa del combattimento.
popolo e sacerdoti cercano di impedire
l’abominio dello scontro tra parenti,
intervenendo, sul Campo Marzio,
proprio mentre la battaglia sta
per iniziare, e riuscendo ad
ottenere un rinvio che consenta di consultare l’oracolo
di Apollo.
I guerrieri di entrambe le
famiglie accettano a malincuore
questa decisione.
Il secondo atto si chiude con una grande
scena nei sotterranei del tempio di Apollo,
cui prendono parte inizialmente Curiazio e Orazia
ed alla quale si uniscono poi tutti gli altri.
Il responso dell’oracolo prevede la ripresa del combattimento.
Il terzo atto, più breve degli altri e
generalmente dato insieme al secondo,
vede in sostanza lo scontro finale
tra Marco Orazio (tenore), risultato unico
superstite della battaglia, e la sorella Orazia, che,
ribellandosi al destino, invoca la
vendetta degli dèi contro la patria che le
ha ucciso il marito, e viene a
sua volta trucidata dal fratello.
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generalmente dato insieme al secondo,
vede in sostanza lo scontro finale
tra Marco Orazio (tenore), risultato unico
superstite della battaglia, e la sorella Orazia, che,
ribellandosi al destino, invoca la
vendetta degli dèi contro la patria che le
ha ucciso il marito, e viene a
sua volta trucidata dal fratello.
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