Leucotoe (o Leucotea) è una figura della mitologia greco-romana.
La dea Venere, decisa a vendicarsi di Apollo che l’aveva sorpresa con Marte, lo fece innamorare di Leucotoe, figlia di Orcamo, re degli Achemenidi.
Il dio, per poterla possedere, si tramutò nella madre delle ragazza. Entrato nella stanza dove Leucotoe stava tessendo insieme alle ancelle, riuscì a rimanere solo con lei.
Clizia, una ninfa innamorata di Apollo, per vendicarsi del dio che l'aveva disdegnata rivelò lo stratagemma al padre della rivale, che punì la figlia seppellendola viva in una fossa profonda. Il dio, tentando di resuscitarla, fece nascere sul luogo dov'era sepolta una pianta d'incenso.
Nella cultura di massa
A Leucotea è dedicato uno dei celebri "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese, da cui la raccolta stessa prende il nome. Questo perché il nome greco Leucotea equivale al nostro Bianca, e l'opera è dedicata da Pavese all'amica scrittrice Bianca Garufi.
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